domenica 18 dicembre 2022

Che altro dire quando è già stato detto tutto

Alla terza grappa avevo detto a RedBairon che intendevo scrivere un post su Race for the Galaxy. E lui, svuotando il bicchierino con un rovesciamento di testa all'indietro che sembrava un caschè della Carrà, aveva risposto che avrei fatto meglio a risparmiare fiato e traffico dati, perchè oramai era già stato detto tutto.
Apri Google, Dadozzo, digita nella barra di ricerca: R A C E F O R T H E G A L A X Y e comincia a leggere, e quando arrivi a metà degli articoli trovati, prendi un paio di forbici e tagliati le unghie, perchè nel frattempo ti saranno cresciute di parecchi centimetri.

lunedì 5 dicembre 2022

Chi taglia i fili muove

FILO ROSSO
Quando parte la suoneria "La cavalcata delle valchirie" dal mio comodino, mia moglie salta sul letto, lanciandomi il piumone sulla faccia. Cercando il suo cellulare butta giù gli occhiali da vista. Accende l'abat-jour prima che riesca a dirle che è il mio telefono di lavoro.
"Tranquilla, avranno trovato il solito ordigno esplosivo" sbadiglio.
"Come fai a esserne sicuro?"
"Perchè sono le tre di notte. E le bombe vengono sempre ritrovate di notte. E' una specie di legge di Murphy per gli artificieri".

Rispondo al telefono. E: sì, è una bomba. L'hanno appena rivendicata con una telefonata anonima e adesso nell'edificio ci sono solo tre donne delle pulizie terrorizzate. Il mio capo vuole me e il resto della squadra schierati e in posizione fra cinque minuti.
Metto giù il piede dal letto, il pavimento è gelido ed è solo un assaggio di quello che troverò là fuori.

mercoledì 23 novembre 2022

Storia di uno strano minigioco (e di un'app contapassi)

Sono i primi giorni di marzo, quando scrivo un post nel gruppo Facebook "IDG - Inventori di giochi" , perchè ho avuto un'idea (senza grosse pretese) per un minigioco in solitario che sfrutti l'app del contapassi.

"Ciao. Una premessa. Nonostante non mi ritenga un tipo sportivo, eccezion fatta per il misto di pallavolo, sono un fan del contapassi. Anni fa ne tenevo uno in tasca, oggi uso un'app del cellulare. L'app ha un sistema di coccarde lineare: se fai tot passi prendi una coccarda di bronzo, se ne fai di più d'argento, poi oro...
Qualche sera fa pensavo: certo sarebbe bello poter "spendere" come un mana i passi accumulati ogni giorno, passi che a mezzanotte esatta si resettano.E così ho provato a immaginare un'avventura in solitario, una missione fantasy da affrontare spendendo i passi.
Nella pratica si tratterebbe di un foglio-mappa sul quale crocettare, a fine giornata, i passi fatti, a seconda di dove vogliamo spenderli [ad esempio per raccogliere un anello o uccidere una guardia].
Un gioco che aiuta anche a fare del movimento.
Il tempo per completare la missione [uccidere il demone che ha preso il controllo del castello] sono 30 giorni [per dar la possibilità di far punti e\o di fare più tentativi].
Nel conteggio finale si guadagnerebbero dei punti per ogni giorno risparmiato. Vi allego foglio e regolamento [e screenshot dell'app dei passi]."

venerdì 18 novembre 2022

"Gli scacchi sono più prossimi all’arte dell’assassinio che all’arte della guerra"

Ho sempre scritto tanto, sin da ragazzino. Sul balcone ho un vecchio armadio con le ante svirgolate, nel quale sono accatastati quaderni grandi ad anelli,  dossier, cartelline, block notes e fogli sparsi. Tutta roba scritta su carta, prima del computer.
Stasera ho riaperto quell'armadio, per cercare qualcosa di quegli anni da riportare qui, e ho scoperto che scrivevo davvero su qualunque pezzo di carta mi capitasse a tiro, con gran voracità. Ho racconti che sono risme pinzate in un angolo assemblate con fogli a quadretti, pagine strappate di quaderno, pagine di Aprile del 1989 di un'agenda Michelin, con parole e frasi scritte a penna nera, penna rossa, matita, in corsivo e in stampatello.

lunedì 14 novembre 2022

Per pagare e per morire

E' quasi sempre per i soldi e quasi mai per il principio. Lo so: triste come un vecchio attore che non lavora più e che all'improvviso rivedi in televisione in una pubblicità dei prestiti.
Ma con il principio non ci paghi la spesa, anche se giuro che ci ho provato: quando il cassiere ha finito di passare la mia roba sul nastro e ha annunciato: "Sono ventotto euro. I bollini li vuole?" io gli ho risposto che ero un uomo di specchiata integrità che non era mai sceso a compromessi, nè che fra il bianco e nero si era mai rifugiato nel comodo e deresponsabilizzante grigio, e che quindi avrei pagato la spesa con quello: il mio sonante principio [e: sì, avrei preso i bollini, stavo puntando alla griglia-bistecchiera professionale in pietra]. Non sono riuscito a pagare con quella valuta neanche i pomodorini piccadilly, che contavo di fare al forno gratinati e arraganati. Piuttosto il cassiere era disposto ad accettare il pagamento tramite bancomat, addirittura senza aggiungermi l'euro di commissione.

martedì 1 novembre 2022

Non trema di freddo

Finalmente arriviamo all'accettazione e ci mettiamo in coda. Siamo dietro un'anziana signora col figlio a braccetto, che l'infermiera dietro il vetro sta redarguendo perchè si trova nell'ambulatorio sbagliato.
Poi tocca a noi. Dico cognome e nome di mio padre nel microfono appiccicato al vetro e porgo il foglio con l'impegnativa del medico.
Lei controlla al computer.
"Anche voi! Ma tutti qui vi mandano?!?"  sbotta restituendoci il foglio sotto la feritoia del vetro  "Non è qui che dovete fare la scintigrafia!!!".
Il monitor del suo computer oscilla. I post-it appiccicati resistono allo tsunami.

domenica 23 ottobre 2022

Paura dei rospi

Il manuale di WAVELENGTH ha le dimensioni del bugiardino di un farmaco. Un farmaco da banco, con pochi effetti collaterali.
Posizionato lo schermo di fronte al Suggeritore, si chiude il sipario sull'indicatore, e si fa scorrere la rotella in modo da randomizzare il posizionamento dello spicchio dei punti vittoria. Poi il Suggeritore pesca una carta con due concetti opposti [ad esempio CALDO - FREDDO], e aperto segretamente il sipario, deve fornire agli altri giocatori poche parole di indizio che aiutino a capire dove si trova il centro dello spicchio-punti fra i due concetti. Ad esempio "CAFFE'!" potrà indicare che lo spicchio si trova verso il lato caldo.
Quando i giocatori si saranno accordati con le dovute riflessioni ["Non ha detto IL SOLE o LA LAVA, ha detto CAFFE' , quindi sarà verso il caldo ma non proprio estremo" - "Comunque il caffè può essere anche freddo", "Una padella su un fornello acceso da 10 minuti è più calda di un caffè" , eccetera] e avranno posizionato l'indicatore, si aprirà il sipario e si calcoleranno eventuali punti vittoria.

domenica 9 ottobre 2022

Qualunque cosa succeda: restate concentrati su Momiji

"Dunque siamo quattro giocatori, quindi usiamo tutti i tipi di carte foglia. Anzitutto ve ne consegno 6 a testa" spiego distribuendole agli altri tecnici di laboratorio seduti ai quattro lati del tavolo.
"Il setup di MOMIJI è molto veloce: ora rivelo quattro carte foglia e le metto al centro, in modo che siano raggiungibili da tutti, dividendole in colonne se escono dello stesso tipo. Poi estraggo casualmente i gettoni obiettivo della partita. I gettoni obiettivo sono uno dei modi per far punti...".
Marco, completamente lordo di sangue, e con un avambraccio amputato appeso al collo con del nastro adesivo, butta giù le carte.
"Non ce la faremo mai, Andre!".
"Non ce la faremo mai se non ti dai subito una calmata"
gli rispondo a denti stretti, cercando di mantenere la calma. E' sempre stato un disfattista, uno che rema contro. Come quando, qualche anno fa, non riuscivamo a compattare le nuove gallette di riso soffiato e lui ripeteva: "Non riusciremo mai a incollare il riso con questa maledetta gelatina alimentare, tanto vale venderlo sciolto da versare nella scodella per la colazione!".

giovedì 29 settembre 2022

Un gioco lungo tre paia d'occhiali

Il primo paio d'occhiali da vista mi era atterrato sul naso a 40 anni, evidente segno che il tempo delle vacche grasse e di Berta che filava la lana e l'amianto, era bello che finito.
Avevo aperto da poco questo blog, e uno dei primi eventi ludici che avevo raccontato era stato il GiocaTorino 2014 al Lingotto, durante il quale avevo provato per la prima volta Lewis & Clark, e conosciuto dal vivo Alberto e Valentina: i futuri GiocaGiullari.
Il gioco mi era sembrato mal calibrato: avevo impiegato pochi turni per risalire il fiume, 3/4 del percorso, e poi mi ero impantanato sulle montagne, sulle quali, con un martirologio aggiornato, avevo tirato giù tutti i santi possibili compreso San Eusebio di Vercelli.
Avevo trovato il gioco frustrante, come separare le spiralette di zampirone senza romperle.

lunedì 19 settembre 2022

Il dissalatore di Underwater Cities lo facciamo girare di notte

Sono stato di recente testimone, un sabato sera in pizzeria, di alcuni ragazzini che varcando l'area bimbi, con castello gonfiabile e vasca di palline colorate, indossati i calzini antiscivolo obbligatori, si liberavano delle scarpe da tennis maleodoranti lanciandole su tavoli e margherite altrui, quasi innescando una rissa fra i vari adulti del giropizza.
Ho privato Tripadvisor di una recensione sbellicante che sarebbe diventata memorabile e virale, perchè sono tutti Montessori con i figli degli altri, e perchè con la mia "piccola" che in settimana aveva varcato per la prima volta il cancello del liceo linguistico, sono tornato indietro della memoria, e ho ricordato alcune mie bravate all'istituto tecnico.
Meglio restare concentrati e non disperdere neuroni in giochini molli, ho detto a Viking e Redbairon.

sabato 10 settembre 2022

Cosa ti insegna Treasure Hunter ?

"Questa è un'estate eccezionalmente calda" mi giustifico con l'avventuriero azzurro di valore 10 di Treasure Hunter "Non è tutti gli anni così, credimi" aggiungo, evitando di spiegare tutta la questione del surriscaldamento globale.
"Ma voi siete fuori di capoccia!" esclama l'avventuriero levandosi gli stivali in cuoio e i gambali di pelliccia, e cominciando a orinare contro un albero, "Noi quando fa caldo, e intendo MOLTO meno caldo di quello che sta facendo a Torino in questi giorni, saliamo in montagna. E quando in montagna fa freddo scendiamo in pianura. E' semplice: quando fa caldo andiamo dove fa fresco, e viceversa"
Voltandosi sopra la spalla mi sorprende a fissargli le natiche bianche, attraverso il bordo della carta di Treasure Hunter.
"Che fai, Sussurratore, ti godi lo spettacolo?" mi chiede.

giovedì 1 settembre 2022

[Pillola del giorno dopo] Lo zio lontano da casa

"Ma come non sei mai stato in Puglia?" se la ghigna "E allora il mare bello tu non l'hai mai visto".
Ha 62 anni e ha frequentato solo le scuole elementari, poi i genitori l'hanno mandato a lavorare nei campi: mille lavori diversi, tutti sotto il sole e da spaccarsi la schiena: in un frutteto, in un mulino, in un frantoio, sui camion su e giù per la campagna.
Ha passato i primi 20 anni a raccogliere la frutta e poi i successivi 30 le olive.
Mi racconta del verme delle olive: lui ha visto i contadini piangere e cavarsi via gli occhi.
Si ritiene un esperto di olive e di olio.
Sarebbe anche un esperto di frutta, ma, ci tiene a precisare: "Più di olive, se di frutta ne so 10 di olive ne so 1000".

lunedì 8 agosto 2022

I castori restino seduti

Credetemi: capisco il vostro punto di vista. Ma non rosicate. Che si consumano i denti e fa male al fegato.

Mi rivolgo a voi, aspiranti game designer che vi impegnate e lavorate da anni per cercare di far pubblicare il vostro primo gioco, e che rimbalzate da un'IdeaG all'altra, su e giù per lo stivale d'Italia, con il vostro prototipo che oramai è arrivato alla 27esima revisione, e che a casa vostra l'hanno provato tutti ma proprio tutti, pure la badante del nonno e pure il criceto Cibollo.
So che appena un secondo dopo aver appreso che TeOoh, un recensore, okay: non proprio un estraneo del settore ma uno che gioca "in un'altra squadra", non un nemico, sta bene, ma neanche un amico, uno che "giudica" i lavori degli Autori  ̶s̶t̶o̶p̶e̶z̶z̶o̶d̶e̶m̶m̶e̶r̶, avete pensato: "Ecco, ti pareva: allora è tutto un magna magna!".
Non l'avete detto pubblicamente, anzi avete sorriso e dato il vostro like su facebook: meglio esser prudenti e farsi vedere dalla sua parte [che il suo canale youtube è molto famoso: non si sa mai].

venerdì 5 agosto 2022

Ground Control to Major Tom

E' sabato pomeriggio e a Torino c'è una bella temperatura, se sei un crotalo o uno scorpione giallo del deserto.
Sono le 15.00, il termostato a muro segna 33 gradi, e io me ne sto sdraiato nel tunnel di corrente d'aria fra la cucina e la camera da letto, spalmato sul pavimento come un gelato sciolto. C'è poco da congetturare: arranco, tento di sopravvivere, resistere, tirare in lungo fino all'arrivo dell'inverno, e svuoto autocisterne di acqua tonica, l'unica bevanda che sembri levarmi un poco la sete.
Pesco dalla scatola il manuale di One Small Step, per studiarne il regolamento. Lo giocheremo da RedBairon, casa mia è bandita finchè il tecnico non avrà ricaricato il gas del condizionatore [ma in questo periodo il tecnico è indaffarato come un venditore di cartine a un concerto di Vasco].

domenica 17 luglio 2022

Il corpo dell'esploratore dannato è un tempio maledetto

La sala per il pubblico che accede al ristorante è a forma di ferro di cavallo. Sul soppalco, detto galleria, i tavolini sono piccoli e rotondi, ci stanno giusto i drink, perlopiù alcolici. I loggioni laterali sono riservati ai clienti vip: politici, giornalisti, personaggi del mondo dello spettacolo.
"Non mi piacciono gli artisti che si fanno aspettare" non fa in tempo a dire l'editore al mio fianco, appena un secondo prima che il pesante sipario di velluto rosso si sollevi al soffitto, rivelando un tavolino di legno e una sedia.
Le luci si abbassano e il silenzio plana su ogni cosa.
E il Vikingo, in tutti i suoi 195 centimetri di altezza, fa il suo ingresso sul palcoscenico.
Raggiunge il tavolino, sposta la sedia. Poi prende fra le mani la scatola dell'escape room.
E si toglie la tshirt, rivelando una tartaruga di addominali scolpiti.
La prima volta che l'ho visto risolvere un'escape room da tavolo, mi pare fosse un Unlock o un Exit, ho chiesto al Vikingo se non potesse farlo senza spogliarsi.
"I vestiti mi impediscono di pensare" mi ha risposto.
Eravamo all'associazione ludica L'Alfiere D'Oro. E mentre le labbra del Vikingo contavano le foglie sull'illustrazione della carta per risolvere l'enigma, e i suoi muscoli pettorali guizzavano per lo stress, i miei occhi si sono posati su una ragazza dell'associazione, che stava osservando tutta la scena. Aveva un'espressione spaventata e affascinata insieme. E io ho pensato che qualunque cosa stesse provando quella ragazza in quel momento, il Vikingo era il mio destino.

venerdì 8 luglio 2022

Due tredicenni su Dungeons & Dragons

 Antefatto e contesto :

  1. Un anno fa ho comprato lo starter set di Dungeons & Dragons perchè mia figlia sembrava interessatissima a giocarci subito - immediatamente - ora - adesso!
    Ma si sa: l'adolescenza è puntinata dall'incostanza e da contraddizioni grosse come capibara, quindi lo starter set è rimasto sullo scaffale a prendere polvere.
  2. Qualche settimana fa mia figlia ha terminato la terza media, portando all'esame il ROCK & ROLL e presentandosi con la maglietta nera dei Queen
  3. Proprio in queste settimane Netflix ha trasmesso le puntate conclusive della serie Stranger Things 4. La quarta stagione ha introdotto un nuovo personaggio: Eddie Munson, chitarrista con i riccioli come Brian May, master di D&D, nerd della vecchia scuola e antieroe per eccellenza
  4. Mia figlia e tutte le sue amiche più strette stravedono per la sopracitata serie: stranger things is the new harry potter
  5. In questi giorni andando a lavoro sto ascoltando il podcast Dungeon&Deejay, nel quale Francesco Lancia, volto e voce nota di Radio Deejay, e giocatore conosciutissimo nel nostro settore, raduna attorno a un tavolo di D&D quattro assoluti neofiti. L'avventura che ne viene fuori è una meraviglia. Questo esperimento radiofonico è una perla assoluta che vi consiglio di recuperare e salvare nell'azoto liquido.

martedì 28 giugno 2022

Non hai mai visto una trappola inseguire i topi?

 15 settembre 2021

"Non doveva essere un lavoro provvisorio quello del cameriere?".
Roberto, un secolo prima: giovane promessa della boxe italiana, continua a guidare, cercando di non farsi distrarre. Ha già sbagliato strada una volta e non vuole dover di nuovo fare inversione a U nel campo antistante una fattoria, con le ruote che girano a vuoto schizzando di letame tutta la fiancata della macchina.
"Quanti anni vuoi passare a portare la minestra ai tavoli" gli chiede Giovanni prima di attaccare a parlare in falsetto: "Oh, non si preoccupi signora se il suo bambino ha rovesciato tutto per terra. E' un piacere per me, che sono arrivato a tanto così dalla cintura di campione italiano dei pesi welter, inginocchiarmi sotto il tavolo e raccogliere grissini sbriciolati e calpestati".

lunedì 20 giugno 2022

La pagliuzza o la goccia

Di qualche giorno fa la notizia del suicidio di Cloe Bianco, una donna trans che lavorava come insegnante di fisica in una scuola media superiore.
E' stata ritrovata morta carbonizzata nel camper dove viveva. Sul suo blog il suo messaggio di addio.
"Oggi la mia libera morte, così tutto termina di ciò che mi riguarda. Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato porrò in essere la mia autochiria, ancor più definibile come la mia libera morte”

Professoressa di ruolo, nel 2015 Cloe aveva fatto coming out, presentandosi in classe con abiti femminili.
Il suo uscire allo scoperto e presentarsi con quella che era la sua vera identità, spiegando ai suoi studenti il perchè di quella scelta, aveva avuto pesanti ripercussioni: era stata sospesa dall'insegnamento e poi demansionata, relegata in un ufficietto della scuola nel tentativo di nasconderla, come polvere sotto il tappeto.

lunedì 13 giugno 2022

Creatori di contenudi

Tutti hanno avuto nella loro vita una "Anna delle medie", una ragazzina della quale sono rimasti segretamente innamorati per anni, senza mai dichiararsi. I pochi che non l'hanno avuta alle medie ce l'hanno adesso in ufficio, e fanno gli splendidi alla macchinetta del caffè. Oppure ce l'hanno nella propria associazione ludica, e il venerdì sera fingono molto bene.
E' una legge maschile scritta, non si scappa.

La mia Anna si chiamava Anna.
Ho già raccontato di lei.
Anna aveva occhi grandi e profondi che producevano uno sguardo che mi scavava dentro come una ruspa, labbra carnose che sembravano la cosa più morbida del mondo, e la pelle bianchissima come la tela di un pittore.
E visto che era una ragazza: sì, aveva anche il seno.

venerdì 3 giugno 2022

Adda passà a nuttata

Ricordo solo che avevo 13 anni, ho chiuso gli occhi, e quando li ho riaperti ne avevo 48 e una figlia di 13.
E' stato solo un attimo, come diavolo è successo? Era il 1987 e io stavo davanti all'istituto tecnico industriale, con gli anfibi e una spilla da balia piantata all'orecchio, a contare le ragazze che varcavano la porta: poche, molto poche, nella mia testa cercavo di calcolarne la media matematica: una ogni 50 maschi, meno ce n'era solo in carcere.
La scuola era un calderone di ormoni, i corridoi puzzavano di sudore, scarpe da tennis, testosterone, ascelle.
Incollata addosso stava la costante sensazione adolescenziale di essere fuori posto e nel momento sbagliato.
Quando ho riaperto gli occhi, 35 anni dopo, il mondo era cambiato cinque o sei volte, andava sempre troppo veloce, e io non ero [di nuovo] riuscito a stargli dietro, a tenere il passo.

lunedì 16 maggio 2022

Invece di portare rancore, portate biscotti

La questione era molto semplice. Lo zio Giovanni, zio che per me era stato come un padre, e che negli anni '70 si era girato tutto il nord Italia con un furgone Fiat 238 per vendere vestiti eleganti da uomo e da donna, e che a metà degli anni '80 aveva aperto non uno ma ben due negozi, uno dei quali nella rinomata Via Garibaldi, era infine morto. Per usare le stesse parole del notaio di famiglia: "Si era spento nel sonno senza soffrire per andare in posto migliore" e aveva lasciato a noi congiunti una discreta fortuna.
"Più che discreta" aveva commentato il notaio, leggendo nei nostri occhi più cupidigia che dolore per la tragica scomparsa.
Ci eravamo quindi ritrovati, noi eredi, nella casa in campagna dello zio, per prendere un tè e discutere della ripartizione dell'eredità, ripartizione che sembrava così complicata visto il cospicuo numero di case, proprietà, terreni da frutta, due ville: una grande e una piccola, una scuderia di cavalli, e persino l'immenso bosco nel quale lo zio era solito andare a caccia di pernici e altra selvaggina.

martedì 10 maggio 2022

Non avvicinarti, sono malvagio

Voglio essere estremamente chiaro con te: questo non è il solito post di promozione: "Uh-uh-uh, ma quanto è bello questo gioco, compratelo subito, compratelo ad occhi chiusi, vi giuro che non ve ne pentirete".
Questo post è qui per una ragione precisa: per metterti in guardia.

Immagina di trovarti in un canile. Sei lì per portare a casa un bellissimo cucciolo, un cucciolo al quale regalare un osso di gomma e dei croccantini di marca, come quelli della Monge. Un cucciolo che i tuoi figli chiameranno Macchia o Pepe e che disegneranno su un foglio col mantello rosso di superman, foglio che poi appiccicheranno al frigorifero.

lunedì 2 maggio 2022

Si tratta sempre di terraformare Marte. Ma prima.

Insomma com'è e come non è, e così ho aspettato che Vik e Red finissero di passare la rotella sulle loro pizze da asporto [e che Vik colpisse il disco metallico con la mano facendone roteare la lama, gridando: LAME ROTANTI! e spargendo brandelli di cipolla rossa di tropea e nduja sul tavolo] che ho detto ai drughi: Raga mercoledì non prendete impegni che terraformiamo Marte.
"Io mercoledì ho l'esame di cintura gialla di Viet Vo Dao" ha risposto Vik, che: sì, okay, sto chiaramente facendo un'iperbole con l'arte marziale vietnamita, però sul serio: fra montagna, camper, corso per sommozzatore, campionato regionale di macramè, ultimamente Vik è più indaffarato di un gatto in negozio di puntatori laser.
Red ha ragionato che:
1- Terramorfing Mars è un gioco bello ma fisiologicamente lungo
2- Noi 3 insieme siamo più lenti solo dell'approvazione del ddl Zan
3- Avremmo fatto prima a completare un puzzle da 5000 pezzi in una grotta e con un paio di guanti da portiere alle mani.
"Non temete" ho annunciato "Ho una contromossa che manco la Siciliana quando il bianco apre di e4"

lunedì 25 aprile 2022

Tiranni e la routine del chirurgo

Vik e Red mi avevano convinto a comprare I Tiranni dell'Underdark.
Per quel che mi riguardava, il gioco partiva col freno a mano tirato. Anzitutto la meccanica del deckbuilding non era fra le mie preferite. Ai tempi di Magic the Gathering, poter creare il mio personalissimo deck, studiando le sinergie fra le carte, affinando il bilanciamento e arrivando a rosicchiare di partita in partita ogni combinazione possibile, era stata proprio la cosa che avevo amato di più del titolo di Richard Garfield. Ma era passato più o meno un secolo e Magic era un gioco polarizzante, che esigeva monogamia, e io avevo oramai cambiato parrocchia, e con i giochi da tavolo passavo in maniera molto più libertina da una scatola all'altra.

giovedì 14 aprile 2022

Vietato sporgersi

E così, visto che mia figlia si raffreddava spesso ed era sovente soggetta a influenze, otiti e malanni di stagione vari, il pediatra privato, quello al quale stavo comprando a rate la Lamborghini Diablo, a colpi di "80€ per gli amici del Toro", anche se io del calcio me ne battevo la ciolla, ma considerate le tariffe per uno sconto mi sarei fatto pure tatuare sul deltoide il blasone del Unione Sportiva Catanzaro 1929, il suddetto pediatra mi disse: "Avete già provato con le grotte di sale?". Spiegò a me e a mia moglie che non c'era ancora sufficiente letteratura scientifica a riguardo, ma alcuni suoi pazienti le avevano provate con i loro bambini e avevano riscontrato dei benefici, e nel caso avessimo scelto di provarle anche noi, beh, non gli sarebbe dispiaciuto un nostro feedback a riguardo, sia positivo che negativo. Forse esisteva anche un IDEAD per i playtest dei dottori.
Alla nostra prima volta nella grotta di sale, la titolare ci raccontò la sua storia, ossia che lei soffriva di sinusiti, riniti, bronchiti croniche, e tutte le otorinopatologie possibili, comprese allergie al polline, fieno, pelo, lana, lattice, nichel e cardamomo, e che dopo aver sperimentato i benefici delle grotte di sale, aveva deciso di aprirsene una sua. Era una bella storia e io credevo alle belle storie, quindi provammo.
Poi per curiosità mi recai in un'altra grotta a Torino per prendere un volantino e confrontare le tariffe, e anche lì la titolare mi raccontò una storia quasi identica, e infine una terza [che faceva anche centro estetico e solarium]: insomma le titolari erano tutte delle carcasse reumatiche che erano state miracolate dalle grotte di sale.
Non sono sicuro sulle grotte di sale ma le belle storie funzionavano eccome.

venerdì 1 aprile 2022

[Gameplay in Podcast] QUORIDOR ! (special guest: Christian Giove)

Puntata pilota di un nuovissimo e ambizioso format, che cerca di raccogliere la sfida lanciata nel 2019 col Podcast degli Unboxing :
GAMEPLAY IN FORMATO PODCAST!
Una serie di video nei quali cercherò di illustrarvi e approfondire tutti gli aspetti tecnici e strategici dei giochi da tavolo attraverso partite complete ed esaustive, in modo che possiate farvi un'idea precisa dell'effettiva giocabilità dei titoli; il tutto nel pratico e solido formato podcast, da ascoltare quindi in macchina, sul pullman, con gli auricolari mentre camminate per strada o anche nella sala d'aspetto dell'andrologo.
Per questa primissima puntata una vera pietra miliare dei giochi astratti, che negli anni ha collezionato decine di premi di settore: QUORIDOR.
E al tavolo con me un amico speciale: l'autore, recensore, mimo e sviluppatore Christian Giove.

lunedì 28 marzo 2022

Certi treni passano una sola volta nella vita

Ricordi quel pomeriggio, usciti da lavoro, quando ci siamo fermati e mia madre è salita sui sedili posteriori, e io le ho spiegato: "Lui è un mio collega, gli do uno strappo a casa" ? Quella sera, dopo cena, quando l'ho risentita al telefono, le ho raccontato un po' di te. Che non te la passavi molto bene, che qui a Torino non avevi una casa ma solo "un posto letto" , che ti ospitava un amico, e non avevi neanche una macchina, e che per venire a lavorare così lontano prendevi il pullman e il treno e ti facevi pure un pezzo a piedi. Le ho raccontato della tua bici, una vecchia bmx con più raggi rotti che sani.
Ogni tanto, all'uscita da lavoro, se i nostri orari coincidevano, ti davo uno strappo a casa. Tu mi raccontavi del tuo passato e io ti ripetevo che il "capo" era molto contento di te, anzi mi aveva già anticipato altri progetti per te, che ci sarebbe stata continuità da noi al lavoro, e magari un giorno chissà.
Un pomeriggio io e D. siamo andati a parlare col capo. Ci siamo chiusi nel suo ufficio. Gli abbiamo spiegato la tua situazione. E lui ha fatto in modo di farti avere un pass per la mensa.

domenica 20 marzo 2022

40 anni dopo Baron Karza

Torino, piazza Madama Cristina, Fiera del disco e del fumetto usato.
Le dita guantate di mia figlia corrono fra le copertine dei 33 giri nello scatolone ROCK AND ROLL '70.
"Cosa stai cercando?" chiede l'uomo dall'altra parte della barricata di vinili.  Una lunga sciarpa gli gira attorno al collo come un pitone. Siamo a metà marzo ma il freddo è ancora quello di gennaio.
"Alladin Sane di David Bowie" risponde lei.
"Hai orecchio" annuisce lui "Di solito le ragazzine della tua età di mi chiedono Ariana Grande".
Lei ridacchia, un po' imbarazzata un po' orgogliosa.
Lascio moglie e figlia a scartabellare fra i 33 giri, e mi sposto dal lato della piazza, dedicato ai fumetti.

venerdì 4 marzo 2022

Una roccaforte infestata da creature non morte

Il nostro piano prevedeva di entrare, ammazzare gli ultimi due vampiri, il Maestro e il suo Apprendista, e levare le tende prima che la Fortezza collassasse e i muri ci crollassero sulle capocce. Ma quando sei un licantropo in mezzo a un branco di licantropi, le cose che possono andare storte sono circa quattro milioni. E affidarsi alla fortuna è come nascondere un prosciutto avvolto nella carta stagnola in cantina, e sperare che la stagnola da sola basti a tener lontani i topi.
Incasinare le cose fa parte nel nostro dna, come i gatti leccarsi il pelo. Mio padre ripeteva sempre: "Ho più guai in testa che zanne in bocca", e lui era uno che ne aveva fatte più di Bertoldo in Francia, e si erano dovuti mobilitare due villaggi con le torce e pagare dei cacciatori professionisti da fuori, per stanarlo ed ucciderlo.

giovedì 24 febbraio 2022

Una vita senza manuale di istruzioni

Mi ero addormentato con il manuale del gioco sulla faccia. Di solito per ripararmi dalla lama di sole del pomeriggio, chiedo a Francy uno dei suoi reggiseni, mi pongo le coppe sugli occhi e mi addormento ebbro del suo profumo.
Knizia si era approfittato della mia stanchezza per il trasloco di due librerie, proprio quella mattina. Le librerie erano alte e non c'era stato verso di infilarle nell'ascensore: uno da una parte e uno dall'altra, le avevamo portate su per tre piani di scale.
C'erano modi più divertenti per passare la domenica, che schiacciarsi le dita e strapparsi la schiena.
La gatta, che non aveva partecipato al trasloco, e anzi aveva tentato la fuga sul pianerottolo mentre entravamo, mi si era acciambellata accanto sul letto, vicino alla scatola aperta del gioco.
Il faraone Tutankhamun era morto e i suoi sacerdoti stavano raccogliendo preziosi manufatti nella sua tomba da portare nell'aldilà. In quello stivale che stava dall'altra parte del Mar Mediterraneo, avremmo portato teglie di lasagne. Con le lasagne era difficile sbagliare.

domenica 13 febbraio 2022

DICE HARD - Duri a muovere

Prima che vi racconti l'eccezionale evento che mi vide allibito testimone, è indispensabile che vi descriva almeno contorno e contesto. Si stava, io, il Vikingo e RedBairon, a casa di quest'ultimo, un mercoledì sera di gennaio non particolarmente memorabile, a contare gli attimi prima del mattino seguente. Al telegiornale della cena, la curva dei contagi da variante Omicron non aveva riservato particolari colpi di scena, così come le previsioni del meteo: ancora non si vedeva quella pioggia che a Torino aspettavamo tutti da settimane, che arrivasse a lavare un po' l'aria e gli umori.
Sul tavolo, fra tazzine di caffè, bicchierini di grappa Nonino e boccali a tulipano per la birra, stava divaricato il tabellone pastello di Marco Polo 2: Agli ordini del Khan. Il seguito, di Daniele Tascini e Simone Luciani, raccontava il viaggio di ritorno dell'eroe veneziano dalla via della seta.
Mentre il Vikingo si spremeva le meningi sul primo dado d6 del secondo turno, io avevo domandato a RedBairon se, postulata la formula della velocità : spazio fratto tempo, era possibile immaginare anche il suo contrario più estremo, una formula per l'immobilità totale della paralisi d'analisi.

giovedì 3 febbraio 2022

Gatekeeping : la grande guida strategica

Ovvero: da giocatore di Monopoly sfanculato dall'intera community a giocatore navigato e amato in tutti i gruppi Facebook, in 10 semplici mosse.

1- Rinnegare il proprio passato.
MAI raccontare che hai cominciato con Monopoly, Risiko, Trivial o Scarabeo. Quei giochi sono il male assoluto, più di Satana in persona, più del dittatore coreano Kim Jong-un che lancia un missile nel mar del giappone, più di quelli che usano il "piuttosto che" per le liste.
L'unica risposta possibile è: HEROQUEST.
Tu hai comprato il gioco al day-one nel gennaio 1989 e hai continuato a giocarlo per tutta l'adolescenza mentre i tuoi amici si massacravano sui film di Edwige Fenech.

Ancora adesso conservi la scatola sacra in una teca immersa nell'azoto liquido [più una copia incellofanata di backup nel caveau della banca Unicredit].

2- Kickstarter ti amerò

E' buona norma presentarsi alla Community vantandosi dei propri pledge. Più sono costosi e in là con la consegna e meglio è. Il prezzo minimo socialmente accettato è di 250€. Per la consegna minimo settembre 2027 altrimenti sei un pagliaccio buffone.

lunedì 31 gennaio 2022

Per chi vota Terence Hill

Allo spoglio dei voti per il Presidente della Repubblica, le schede bianche si erano librate come colombe della pace. Il momento istituzionale era risultato più sonnolento che solenne. I molti voti per Claudio Baglioni, Massimo Giletti e Giovanni Rana, non erano riusciti però a strappare sorrisi. Anzi erano andati ad arruffare il pelo ad un popolo che, per inciso, non aveva certo bisogno di provocazioni. Gli stessi elettori che quando chiamati alle urne avevano esercitato pure loro il sacrosanto diritto di infilare una fetta di mortadella nella scheda elettorale, o scrivere in stampatello sulla scheda gialla del Senato: LA SCRUTINATRICE BIONDA E' UNA GRAN BONAZZA!, si erano improvvisamente fatti seri. E avevano mostrato di non gradire i voti guasconi.

venerdì 21 gennaio 2022

Game designer all'alba

Nel 2000 io e il mio collega (e mentore informatico) lavoravamo in una vecchia e fatiscente fonderia di metallo. Lo stabilimento, divorato dalla ruggine e dagli anni, cadeva letteralmente a pezzi. Spesso ci toccava andare nei bagni delle officine.
Che erano qualcosa a metà fra Chernobyl e il film horror Hostel.
Ci infilavamo io in un cesso e lui in quello accanto.
"Hai trovato anche tu il ricordino?" 
"Alla faccia del ricordino, qui deve essere venuto a cacare l'incredibile Hulk"
Dopo un po' creammo un gioco.

lunedì 17 gennaio 2022

Un intero secchio di lacrime non pagherà un solo euro di debito

Mezzanotte di un mercoledì di gennaio freddo come un tavolo d'obitorio. Mancano due turni alla fine della partita. E io posso farcela, penso, mi farò bastare poche ore di sonno. Domani mattina sarò a pezzi, arriverò alla sera trascinandomi sui gomiti, ma stasera sono uno degli zombie di The Walking Dead: puoi svuotarmi addosso l'intero caricatore della pistola, ma finchè non mi farai saltare il cervello io non mi fermerò.
Sistemo i dadi sotto la scatoletta con il disegno degli ingranaggi. In Crystal Palace sceglie e piazzi i dadi sul tabellone come lavoratori. Più alto è il valore e più probabilità hai di risolvere le azioni e rubare agli avversari gli spazi che danno più punti. Il rovescio della medaglia è che più è alta la somma dei dadi e più soldi dovrai pagare, e andare a zero e prendere debiti è davvero un battito di ciglia.

mercoledì 5 gennaio 2022

L'ho capito subito che era un Coyote

Coyote era un gioco del 2003. Quindi andava per i 20 anni. Se fosse stato una ragazza sarebbe stato al culmine del suo splendore. Spartaco Albertarelli, l'autore, mi aveva raccontato che l'anno della pubblicazione, Coyote era stato candidato allo Spiel, e infine aveva vinto un importante [quanto sconosciuto in Italia] premio ludico in Giappone. Nella terra di Miyazaki e dello Studio Ghibli, Coyote aveva venduto più di 100.000 copie. Spartaco ignorava il perchè di tale successo in quella particolare Regione, ma era stato persino intervistato da una troupe televisiva giapponese, e la giornalista gli aveva chiesto com'era cambiata la sua vita dopo quella vittoria. Spartaco aveva elegantemente glissato con un "Il riverbero della vittoria di questo premio non è ancora arrivato in Europa, non so ancora come gestirò la polarità". Alcuni amici stretti ancora lo sfottevano.