giovedì 27 maggio 2021

Storia della banana dal 5000 a.C. a oggi

Banana
Bacca carnosa della pianta del banano, oblunga, gialla, dolce, senza semi. Il complesso dei frutti è detto casco.
[Enciclopedia Treccani]

Origini
Recenti prove archeologiche e paleoambientali suggeriscono che la coltivazione della banana risalga almeno al 5000 a.C. e forse anche all'8000 a.C. Ciò farebbe degli altopiani della Nuova Guinea il luogo in cui il banano fu domesticato.
[Wikipedia]

Valori Nutrizionali
Le banane contengono circa il 75% di acqua, il 23% di carboidrati, l'1% di proteine, lo 0,3% di grassi, e il 2,6% di fibra alimentare
Come quasi tutti i frutti, la banana non è particolarmente ricca di calorie, ne apporta solo 65, ma queste sono quasi tutte date da zuccheri. Nella banana troviamo infatti 15.4 g di zuccheri in 100 g, pari più o meno a 23 g in una banana intera.
Questo significa che una banana potrebbe essere già sufficiente per la razione di dolci quotidiana.
[www.nutrizionistabrescia.com]

sabato 22 maggio 2021

Podcast Giochi sul Nostro Tavolo + Dado Critico

Lunga chiacchierata con i brutti ceffi di Giochi sul Nostro Tavolo.
Abbiamo parlato di giochi e Premio Efesto.

Potete ascoltare \ scaricare il podcast della puntata da qui:

http://pinco11.blogspot.com/2021/05/podcast-due-chiacchiere-con-dado-critico.html

giovedì 20 maggio 2021

Saltare lo squalo

Non l'Alice che guarda i gatti nè quella di Per Elisa, ma quella finita nel Paese delle Meraviglie per esser caduta come una cogliona nella tana di un animale il cui anagramma fa proprio coglioni. Nel gioco, quando la posizioni sul campo di battaglia, decidi se Alice inizierà GRANDE o PICCOLA: GRANDE aggiunge +2 all'attacco, PICCOLA +2 alla difesa, insomma niente male come incremento.
Ha un sacramento di spada gigante che sembra uscita dal manga Bleach.
E' possibile cambiare le dimensioni di Alice giocando carte come MANGIAMI e BEVIMI, e L'ALTRA FACCIA DEL FUNGO, che lo ammetto: sembrano titoli di film per adulti.

sabato 15 maggio 2021

Una lettera, un mazzo di carte, un libro anzi due, una canzone e un cartone della pizza

Questa storia comincia i primi di Aprile.

Mi arriva una lettera di Gianfranco Fioretta, accompagnata da un mazzo di carte.
Oltre ad essere l'editore di Oliphante, Gianfranco è un'icona e un pezzo di storia nel panorama ludico italiano. Considero la sua amicizia un privilegio, e ogni volta che lo incontro cerco di farmi raccontare qualcosa del suo passato, quando il mondo dei giochi da tavolo era proprio: due cuori e una capanna.
I suoi racconti dovrebbero essere salvati nell'azoto liquido a imperitura memoria.

Mi scrive una bella lettera [a penna, come si faceva una volta] per farmi gli auguri per il 25 Aprile, anniversario della Liberazione d'Italia.
Allegato con la lettera: un mazzo di carte.
Si tratta delle carte di EnnEnne che vedete nella foto accanto. Nel pieghevole le biografie di personaggi che hanno rappresentato il concetto di "rivoluzionario": Karl Marx, Che Guevara, Ho Chi-Minh, Mao Tse-Tung, Emma Goldman, Mary Jones....
Le leggo tutte.
Fra le molte, rimango colpito da quella di Toro Seduto.
"...nel 1863 assistette al massacro dei Santee di Piccolo Corvo: decise che sarebbe morto pur di non perdere la libertà"
1863. Non è passato così tanto tempo.

martedì 4 maggio 2021

L' amore al tempo dei ninja

Quel mercoledì sera, che aveva il  sapore dolce del giro di boa settimanale, nonostante un P.O.G. programmato nel mio weekend - Per Ora Grazie, supporto informatico non retribuito ad un amico al quale non funzionava la vpn per lo smartworking - stavo spiegando ad un'assonnata Francy che a onor del vero sognava il letto già dal telegiornale delle 20.00, il nuovo gioco da tavolo Fairy Tale Inn. Il lupo - maschio della lupa - rappresentava storicamente, e secondo Dante, la cupidigia. Pinocchio era l'avatar della menzogna. I porcellini incarnivano il piedino della lussuria. La strega l'invidia [o altro ceppo di insalata]. Sulle tessere di Jack e il Fagiolo Magico [a parte un vergognoso gioco di parole sul tempismo: "Queste tessere capitano a fagiolo!"] senza appigli storici nè di folklore, dissi che esprimevano la malizia della pagliuzza nell'occhio e della trave, e anche la blandizia [lusinga adulatoria spesso falsa e con secondi fini].
Francy, stanca per il lavoro e per gli sbalzi d'umore della figlia adolescente, annuì arrendevole alle mie supercazzole.
Le dissi che, pur esausta, io la trovavo splendida, con quegli occhi cerchiati dal sonno come Kung Fu Panda, le palpebre pesanti come le saracinesche dei negozi la domenica pomeriggio, e la pelle diafana da vampiro che non vede il sole. E aggiunsi che: ecco, quelle mie parole erano giustappunto un esempio di blandizia!
Mi rispose che il mio secondo fine era chiaro-lampante-cristallino, ma di levarmelo proprio dalla testa, che avremmo posticipato la bestia a due schiene [lei usò il termine "coccole"] il venerdì seguente, che capitava di non fare i ninja.