lunedì 26 novembre 2018

Non ti racconterò mai più bugie

Torino.
Sul muro stanno aggrappati i rampicanti, anche se adesso che è novembre son secchi. E dietro il muro c'è una chiesa sconsacrata. Secondo alcune voci la notte vi si radunano i satanisti, per effettuare rituali blasfemi scaricati in pdf da internet, tranne il giovedì e il venerdì che invece ci vanno gli interinali per scambiarsi i contatti LinkedIn, e il sabato quelli che suonano nelle birrerie per una pizza e una birra.
Dove una volta c'era l'altare adesso è rimasto solo un rettangolo di piastrelle rotte sul pavimento.
All'esterno della chiesa, sul muro, fra i rampicanti secchi, c'è scritta una bugia:
"Non ti racconterò mai più bugie".
C'è anche scritto che Frank svernicia le macchine suonando la sua Fender Stratocaster, e che Annalisa, beh, Annalisa è una che si diverte.

domenica 18 novembre 2018

Dammi ancora la mano

Se la montagna non era andata da Maometto di sicuro non sarebbe andata neanche dalla sindaca Appendino per farsi trivellare in favore dei francesi. Così mentre mia figlia quella mattina si era risvegliata con 10 anni sulla pelle, Torino aveva fatto colazione sotto le bandiere dei NoTav, e quello stesso pomeriggio merenda sinoira sotto quelle dei SìTav, nella medesima piazza.
I bar della zona avevano servito caffè cerchiobottisti agli uni e agli altri, perchè con la crisi che alitava sul collo era meglio non prender posizioni precise, e batter più scontrini possibile per non dover tirare giù la serranda.

domenica 11 novembre 2018

Cani da playtest

Vik vorrebbe fuggire, saranno 2 anni che tiene nascosto nella sponda del letto, il cacciavite scordato dagli elettricisti la volta che erano venuti a riparare il condizionatore. Secondo i calcoli di Red, e Red è uno che i calcoli sa farseli bene, non a caso è il leader del gruppo Lubecca, il nostro gruppo, le guardie alle torri ci centrerebbero con un proiettile di gomma prima di riuscire a scavalcare il muro di cinta, e poi non sappiamo cosa c'è oltre il muro: l'oceano, il deserto, o magari un altro muro.
A me stare nell'istituto non dispiace.

Sono nato e cresciuto fra queste mura di cemento armato, sotto le telecamere e le matasse di filo spinato, e per i primi anni della mia vita sono stato top20 fra i playtester dei giochi Haba e Colibrì, e vi assicuro che eravamo davvero tantissimi bambini.

venerdì 2 novembre 2018

Il disturbo del sonno

Era l'autunno del 2018 e le cimici asiatiche erano abbondanti sugli alberi, tanto che i bambini scrivevano sui quaderni "E' arrivato l'autunno, cadono le cimici" e le maestre siglavano 10 d'approvazione.
Lo strizzacervelli mi aveva spiegato con parole semplici il numero di Avogadro, e che le gocce di Bach non servivano a una mazzafava, e nella mazzafava era compresa anche la mia insonnia. Per la consulenza non gli avevo neanche dovuto pagare la seduta in studio, ma la seduta su uno sgabello, davanti una birra Menabrea che aveva scatenato nel bar un ginepraio sulla sua presunta superiorità sull'Icnusa ["Meglio l'Ichnusa!" aveva sentenziato il barista Gavino Pusceddu].