lunedì 31 gennaio 2022

Per chi vota Terence Hill

Allo spoglio dei voti per il Presidente della Repubblica, le schede bianche si erano librate come colombe della pace. Il momento istituzionale era risultato più sonnolento che solenne. I molti voti per Claudio Baglioni, Massimo Giletti e Giovanni Rana, non erano riusciti però a strappare sorrisi. Anzi erano andati ad arruffare il pelo ad un popolo che, per inciso, non aveva certo bisogno di provocazioni. Gli stessi elettori che quando chiamati alle urne avevano esercitato pure loro il sacrosanto diritto di infilare una fetta di mortadella nella scheda elettorale, o scrivere in stampatello sulla scheda gialla del Senato: LA SCRUTINATRICE BIONDA E' UNA GRAN BONAZZA!, si erano improvvisamente fatti seri. E avevano mostrato di non gradire i voti guasconi.

venerdì 21 gennaio 2022

Game designer all'alba

Nel 2000 io e il mio collega (e mentore informatico) lavoravamo in una vecchia e fatiscente fonderia di metallo. Lo stabilimento, divorato dalla ruggine e dagli anni, cadeva letteralmente a pezzi. Spesso ci toccava andare nei bagni delle officine.
Che erano qualcosa a metà fra Chernobyl e il film horror Hostel.
Ci infilavamo io in un cesso e lui in quello accanto.
"Hai trovato anche tu il ricordino?" 
"Alla faccia del ricordino, qui deve essere venuto a cacare l'incredibile Hulk"
Dopo un po' creammo un gioco.

lunedì 17 gennaio 2022

Un intero secchio di lacrime non pagherà un solo euro di debito

Mezzanotte di un mercoledì di gennaio freddo come un tavolo d'obitorio. Mancano due turni alla fine della partita. E io posso farcela, penso, mi farò bastare poche ore di sonno. Domani mattina sarò a pezzi, arriverò alla sera trascinandomi sui gomiti, ma stasera sono uno degli zombie di The Walking Dead: puoi svuotarmi addosso l'intero caricatore della pistola, ma finchè non mi farai saltare il cervello io non mi fermerò.
Sistemo i dadi sotto la scatoletta con il disegno degli ingranaggi. In Crystal Palace sceglie e piazzi i dadi sul tabellone come lavoratori. Più alto è il valore e più probabilità hai di risolvere le azioni e rubare agli avversari gli spazi che danno più punti. Il rovescio della medaglia è che più è alta la somma dei dadi e più soldi dovrai pagare, e andare a zero e prendere debiti è davvero un battito di ciglia.

mercoledì 5 gennaio 2022

L'ho capito subito che era un Coyote

Coyote era un gioco del 2003. Quindi andava per i 20 anni. Se fosse stato una ragazza sarebbe stato al culmine del suo splendore. Spartaco Albertarelli, l'autore, mi aveva raccontato che l'anno della pubblicazione, Coyote era stato candidato allo Spiel, e infine aveva vinto un importante [quanto sconosciuto in Italia] premio ludico in Giappone. Nella terra di Miyazaki e dello Studio Ghibli, Coyote aveva venduto più di 100.000 copie. Spartaco ignorava il perchè di tale successo in quella particolare Regione, ma era stato persino intervistato da una troupe televisiva giapponese, e la giornalista gli aveva chiesto com'era cambiata la sua vita dopo quella vittoria. Spartaco aveva elegantemente glissato con un "Il riverbero della vittoria di questo premio non è ancora arrivato in Europa, non so ancora come gestirò la polarità". Alcuni amici stretti ancora lo sfottevano.