martedì 29 agosto 2017

Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane

Il popolo si era espresso: babbano non si poteva più usare. Metti che un nongiocatore decide di fare il salto oltre la siepe del risiko e scopre che lo chiamiamo babbano, sai come ci rimane? Se vogliamo divulgare sul serio dobbiamo superare certe etichette.
Faticavo ad adattarmi a questa discriminazione al contrario: "Potrai perculare soltanto i giocatori, ecco, loro anche a sangue", eppure ero pronto ad abbracciare il politically correct per il bene della mia gente e dei miei meeple.
Non dicevo neanche più vecchio, neppure in maniera autoreferenziale. Sono un giocatore attempato, dicevo, diversamente frizzante nelle mie quasi 44 primavere, anacronistico come un poster di Massimo Ciavarro. La verità saltava fuori oscena quando entravo nelle ludoteche, in mezzo agli adolescenti che giocavano a HeroClix ed esclamavano: "LOL!", e si rifletteva impietosa nelle vetrine a specchio dei negozi. Sul mio mento spinoso il sale stava avendo la meglio sul pepe, e non era possibile alcuna rimonta, al massimo una tinta marron glace della l'Orèal. 

mercoledì 23 agosto 2017

I topi non avevano nipoti

Il weekend buono è quello del bollino nero, che è l'ultimo nella scala cromatica di Autostrade per l'Italia, il bollino ultimate più leggendario di Exodia sullo svincolo di Borgo Panigale.
Scelgo quindi la partenza intelligente, il lunedì seguente.
Ed è così che io e altri intelligentoni ci ritroviamo tutti insieme quel lunedì, gente dotta, di uno spessore intellettuale che non vi dico, scienziati e baroni della medicina e della matematica vedica, luminari veri e consumatori di camogli occasionali, fermi in coda a San Lazzaro, a scambiarci da un finestrino aperto e l'altro riflessioni sulla Medea di Euripide e spassosi aneddoti accademici sul calcolo stechiometrico.
Impiego quasi 9 ore da Torino a San Benedetto del Tronto, un record, ma di quelli intelligenti.

domenica 6 agosto 2017

Obtorto collo

Il POG rischiava di farmi saltare i nervi e la serata, e forse io me lo meritavo anche, per i molti peccati di gola, superbia, lussuria e masserizia, ma Orleans, appena sceso dall'ape Bartolini, no. Il Pog, acronimo di Per Ora Grazie, lavoro non retribuito per amici fritz e compagni di merende, arrivò nel tardo pomeriggio, puntuale come il gatto quando apri il tonno. L'ultimo fattorino nel lungo passaggio di mani, fu mia madre, che consegnandomi la scatola mi suggerì: "Prima lo fai e prima ti togli il pensiero". Il consiglio riverberava indietro negli anni, dai tempi della scuola e dei compiti a casa.
Mio padre colse l'occasione per ricordarmi che lui comunque aspettava ancora quel banco di ram che gli avevo promesso la sera che eravamo andati al cinema a vedere "La vita è bella" di Benigni.

venerdì 4 agosto 2017

Raven ristampa Vampire: The Eternal Struggle [Jyhad]


Cade dall’alto e ti inzacchera, come certa pioggia. Raistlin mi fa provare Vampire: The EternalStruggle, meglio conosciuto come Jyhad, il mattino seguente pubblico su facebook una foto del tavolo apparecchiato col gioco, e nello scrosciare di commenti anche un criptico: Ma avete intercettato una fuga di notizie? di Roberto Petrillo, uno degli uomini nella stanza dei bottoni della Raven Distribution.
Il commento passa un po’ inosservato.
Finchè rileggendo comprendo che qualcosa è sfuggito, forse intenzionalmente, forse fuori dai denti da qualcuno che sperava di giocare sul fattore sorpresa.
Contatto Roberto per chiedergli lumi.
Da qui quest’intervista.