Finalmente arriviamo all'accettazione e ci mettiamo in coda. Siamo dietro un'anziana signora col figlio a braccetto, che l'infermiera dietro il vetro sta redarguendo perchè si trova nell'ambulatorio sbagliato.
Poi tocca a noi. Dico cognome e nome di mio padre nel microfono appiccicato al vetro e porgo il foglio con l'impegnativa del medico.
Lei controlla al computer.
"Anche voi! Ma tutti qui vi mandano?!?" sbotta restituendoci il foglio sotto la feritoia del vetro "Non è qui che dovete fare la scintigrafia!!!".
Il monitor del suo computer oscilla. I post-it appiccicati resistono allo tsunami.
"Se le hanno dato un'indicazione sbagliata non è certo colpa mia!" grida lei sulla difensiva.
"No, no, è evidentemente colpa mia, che ho mostrato il foglio della prenotazione a quei loschi figuri del banco informazioni e mi sono fidato delle loro indicazioni".
"Beh, che cosa vuole che le dica?".
IT'S A WONDERFUL WORLD
Arrivati all'accettazione ci mettiamo in coda.
Quando tocca a noi dico nome e cognome di mio padre nel microfono, l'infermiera controlla la prenotazione e ci conferma che siamo proprio nel posto giusto, e che il dottore ci accoglierà a breve. Ci invita a sederci in sala d'attesa.
Aspettiamo solo pochi minuti e poi mio padre fa la scintigrafia.
IT'S A WONDERFUL WORLD 2
Arrivati all'accettazione ci mettiamo in coda.
Quando tocca a noi dico nome e cognome di mio padre nel microfono, l'infermiera controlla la prenotazione e scopre che ci hanno mandato nel posto sbagliato. Anzitutto si scusa. Deve essere stata una svista del banco informazioni, e lei è davvero mortificata che un uomo dell'età di mio padre, con le gambe che tremano per il Parkinson, sia stato costretto a fare tutta quella strada, tra l'altro con un'ala dell'ospedale chiusa per ristrutturazione che costringe a fare il giro lungo. Poi telefona al punto informazioni, e si sincera che la cosa non si ripeta più, che altri anziani malati non debbano fare tutto quel viaggio a vuoto.
IT'S A WONDERFUL WORLD 3
Arrivati all'accettazione ci mettiamo in coda. Dico cognome e nome di mio padre nel microfono appiccicato al vetro e porgo il foglio con l'impegnativa del medico.
Lei controlla al computer.
"Anche voi! Ma tutti qui vi mandano?!?" sbotta all'improvviso restituendoci il foglio "Non è qui che dovete fare la scintigrafia!!!".
Ma in quel momento preciso sbucano fuori due dottori saltano addosso all'infermiera e la immobilizzano a terra. E viene fuori la verità: che quella donna è una pazza del reparto psichiatrico che si è sostituita all'infermiera di turno [legata come un salame in uno sgabuzzino] solo per trattare male tutti i pazienti prenotati. Portano via la finta infermiera, mentre la vera riprende il suo posto al computer, si scusa dell'accaduto e dopo dieci minuti facciamo la scintigrafia.
IT'S A WONDERFUL WORLD 15
Gioco di carte per 1-5 giocatori del 2019, candidato e vincitore di diversi premi di settore, livello di difficoltà: introduttivo-intermedio, di Frederic Guerdard, della durata di 30-45 minuti circa, edito da Studio Supernova.
Scopo del gioco: guadagnare più punti vittoria degli avversari sviluppando carte e costruendo un motore di produzione efficiente.
Solo quattro turni per questo gioco, che comincia con un tradizionale draft di 7 carte. Terminato il draft cum grano salis, si determinano quali carte spendere in cambio di un cubetto risorsa e quali sviluppare. Ogni carta richiede un certo numero di cubetti di diverso colore [un po' come le carte di Splendor]. I cubetti si ottengono appunto scartando alcune delle carte draftate, e con la produzione. Una volta sviluppate, le carte vanno in produzione [nota: in questa fase alcune carte fanno ottenere one-shot token o cubetti].
I cubetti [grigi, neri, verdi, gialli, blu] hanno diversi valori di rarità che corrispondono a maggiori bonus di produzione, punti vittoria secchi e obiettivi in punti vittoria [esempio: 3 punti per ogni carta blu sviluppata].
Il gioco è molto veloce nell'esecuzione e piuttosto semplice da apprendere.
Le scelte che deve compiere il giocatore, tuttavia, sono interessanti e nell'ottica della coperta corta.
Anzitutto cosa draftare: cosa tenere e cosa lasciare agli altri. E' possibile partire con una configurazione simmetrica o invece asimmetrica che già indirizza verso un certo obiettivo in punti vittoria: in questo caso occorre tener ben presente cosa regalare durante il draft.
Una volta draftate, si deve scegliere cosa "bruciare" in cambio di un cubetto, e cosa sviluppare. I turni di produzione sono solo 4, quindi anche se il livello produttivo aumenta: diminuisce il tempo.
Bisogna poi bilanciare fra carte che producono cubetti e carte che producono punti vittoria.
E soprattutto: scegliere COSA sviluppare e cosa produrre prima: a parità di carte e cubetti, un diverso ordine di sviluppo cambia di molto il risultato.
La partita finisce molto velocemente e spesso i giocatori si ritrovano a perdere qualcosa proprio sul finale ["Nooooo mi mancava UN cubetto blu per finire questa carta che mi dava 12 punti vittoria!"].
It's a Wonderful World è avvolto da un'ambientazione futuristica, che però non si sente: rimane un gestionale astratto molto colorato e con delle belle illustrazioni [e ottimi materiali]. L'interazione fra i giocatori non è molto forte [draft e le maggioranze in produzione per i token Banchiere e Generale].
E' un buon gioco: veloce nell'esecuzione, semplice da spiegare, divertente da giocare, appagante.
Torniamo indietro nel dedalo di corridoi destra - sinistra - piano di sopra - sempre dritto - piano di sotto - sinistra...
Ci perdiamo. Intanto cerco un bagno e un posto dove mio padre possa sedersi e riprendere fiato.
Poi le due porte d'acciaio di un ascensore si aprono. E viene fuori un'infermiera con una sedia a rotelle e un dossier.
"Scusi, mi saprebbe dire dove si trova l'ambulatorio dove fanno la scintigrafia? E' un po' che giriamo" le chiedo.
Lei legge il foglio con la prenotazione. Poi guarda mio padre. Libera la sedia a rotelle e mi mette in mano il dossier.
"Salga su. La porto io. Tu seguimi"
Ci porta fino al reparto.
Davvero! Non è una mia fantasia. Spinge mio padre fino all'ambulatorio della scintigrafia.
"Posso offrirle un caffè?" le chiedo riconsegnandole il dossier.
"Ma si figuri" mi risponde "Ho tanto da fare". E scappa via. Nel vero senso della parola: corre. Probabilmente è di un altro reparto ed è venuta fin lì solo per aiutarci.
Sometimes, It's a wonderful world.
Bella la versione 3! :-)
RispondiEliminaPerò, adesso, vogliamo tutte e 209 le versioni! :-)
Tullaris
209! Onesto!
Elimina^_^
Andrea
Ogni tanto emergono sprazzi di umanità.
RispondiEliminaIo cerco di fare la mia parte per fare partire un circolo virtuoso.
Ogni tanto credo di lottare contro i mulini a vento, ma non mi importa e continuo cocciutamente a fare la mia parte...
All that is necessary for the triumph of evil is that good men do nothing - Edmund Burke
EliminaTi segnalo un refuso (credo...) "Anzitutto cosa draftware:". Grazie comunque per tutto quello che scrivi, è sempre molto coinvolgente leggerti.
RispondiEliminaRefuso corretto. Credo sia lo strascico di tutte le volte che per lavoro scrivo "software".
EliminaGrazie del feedback, molto gentile.
Ciao ^_^
Andrea
https://giocand0.blogspot.com/
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