Che cosa stava nella botte piccola lo sapevano già i Baka dell'Africa Centrale, antenati di tutti i bassi di statura, che eoni prima che fosse coniato e condannato il body shaming, avevano imparato a usare il vino buono come scudo per difendersi dallo scherno, e i maschi pure la Regola della L come lancia per restituire il colpo al mittente: prendi e porta a casa.
Nella storia il piccolo ha sempre goduto della simpatia e della benevolenza del popolo, in qualità di brutto anatroccolo della nidiata, rispetto al fratellastro grande già avvantaggiato da quella zompapereta di Madre Natura che fa figli e figliastri, più partigiana di Johnny, che distribuisce occhi azzurri solo a chi le pare a lei, così come i chili di minne.
domenica 15 dicembre 2024
Dodici labirinti stanno in una sola carta
giovedì 7 novembre 2024
La minia nel cervello
Quello che il mio cervello german pensa quando uno dei soci mi mostra la miniatura di un nuovo kickstarter.
Appena me la mostra: Ma che figata e quanti dettagli!!!
Dopo 1 secondo: Certo che deve fare la sua porca figura sul tabellone!
Dopo 2 secondi: ...ecco l'unica pecca, se proprio devo trovarci qualcosa: un po' poco pratica, tanto delicata, devi farci attenzione che può rovinarsi... ma l'unica pecca, eh
Dopo 3 secondi: ...è indiscutibilmente bella, che vorrei anche vedere, con quello che è costato il kickstater, novantanove cocozze, cioè falla pure essere brutta!
giovedì 31 ottobre 2024
La dimensione del lago
Alle 5.30 del mattino sto affogando gli Zuppalatte nel caffè. Bisognerebbe inventare un gioco da tavolo sugli Zuppalatte, perchè sono biscotti che richiedono una notevole destrezza: passano dalla consistenza del cemento armato a quella dello zabaione in mezzo secondo, quindi: o te li ficchi in bocca col rischio di scheggiarti un molare o ti finiscono spappolati dentro la tazza.
RedBairon mi manda un whatsappata mezzora dopo: «Sono sotto».
Partiamo che fuori è ancora buio, direzione: Bardolino, comune di 7000 persone circa sul Lago di Garda.
L'acqua non è il mio elemento e nel mare ce n'è troppa. Non mi piace l'idea di qualcosa che si perde all'orizzonte, che continua ben oltre il mio sguardo, un elemento sul quale non ho il minimo controllo, che mi ospita e mi permette solo di galleggiare (come uno stronzo).
Qualche anno fa ho scoperto il lago. Il colpo di fulmine è scattato al Lago Trasimeno. Il lago ha una dimensione più amica, posso controllarne i confini, l'acqua è ferma e sembra fatta di mercurio, mi trasmette tranquillità. Al Lago Lemano, in Svizzera, ho lasciato una parte di me (intendo: un pezzo del mio cuore e molte banconote del mio portafogli).
lunedì 21 ottobre 2024
Le tre piaghe del gioco da tavolo
Per qualche strano mistero più inspiegabile dello scioglimento del sangue di San Gennaro, nel tragitto post-acquisto il gioco da tavolo perde il suo valore terreno e si trasforma in oggetto sacro, reliquia mistica da venerare.
I più fanatici imbustano le carte e poi imbustano le carte imbustate. Sui social ci si domanda se questi fedeli delle Ultra Pro Sleeves scopino con due profilattici sovrapposti, perché prendersi sifilide e gonorrea è certamente peggio che rovinare le carte di Dominion, ma ognuno è libero di amare il culto che preferisce, anche se è legittimo il dubbio che si proteggano i giochi più delle persone con le quali ci si siede al tavolo.
Ma ogni religione ha le sue piaghe e quella del gioco da tavolo ne ha tre, tre che al confronto quelle di Benigni a Palermo: siccità, Etna e traffico, sono bazzecole.
martedì 24 settembre 2024
Il bruscolino degli dei
Quando la Mattel fece i provini per i Masters of the Universe, io mi presentai per il ruolo del Principe Adam. Ero sicuro che mi avrebbero preso, che avrei avuto il mio volto sulle banconote da cento e che le femmine di Eternia si sarebbero calate così velocemente le mutande Lovable da scheggiare il pavimento. E invece la Mattel scelse un altro, quel tizio col caschetto biondo che somigliava a Nino d'Angelo, che avrebbe potuto cantare 'Nu jeans e 'na spada 'i Greiscull.
Ma non tornai a casa in pullman con gli altri scartati al provino.
Mi presero fra le fila dei cattivi, perché mio padre era iscritto al sindacato e perché la nonna da giovane era stata l'amante di un ministro [uno importante, uno al quale, venne fuori, alcuni imprenditori avevano intestato una villa di duecentocinquanta metri quadri in Costa Rei, a sua totale insaputa].
Mi diedero una nuova pelle e una nuova identità: Whiplash il guerriero barbaro dall'aspetto di rettile, con la coda a frusta.
Il mondo non era la mia ostrica: era una cozza marcia che quando la mordevi ti trasmetteva il tifo.
giovedì 12 settembre 2024
[Pillola del giorno dopo] Due fallimenti al prezzo di uno
Nel gruppo Whatsapp "I morituri di Shub-Niggurath" si era deciso: «Stasera niente discorsi seri».
Ma già al rosseggiare del tramonto i temi impegnati cercavano di morderci al volo come i cani i frisbee.
Per scansare un dibattito sullo stereotipo degli italiani «Solo pizza e Mandalorian», a cena con moglie e figlia avevamo scolato dall'acqua bollente e spolverato di Parmigiano gli agnolotti serissimi de La Casa dei Cappelletti di Venaria.
Due ore dopo, in un'altra casa, al tavolo con Viking, RedBairon e il Vescovo Blasfemo, mi ero opposto al fatto che, in quanto unico personaggio femminile dello Star Wars Beach Party, (Xi'An, l'umanoide con i tentacoli viola in testa) dovessi essere proprio io a portare in salvo il bambinello, nel secondo scenario.
martedì 30 luglio 2024
I giochi da tavolo non trasformano l'acqua in vino (e neanche in caffè)
Ma sulla loro utilità ci sarebbe da spaccare in quattro il capello. Non parlo di ciò che è evidente anche alle pietre per grattare i duroni dai calcagni: socialità, interazione, cooperazione, condivisione di tempo di qualità, rispetto delle regole, imparare a perdere, sviluppo delle competenze matematiche e di pianificazione, possibilità di inciuciare con le femmine, che è già grasso che cola.
Ma della capacità dei gdt di salvare il mondo, di trasformare l'acqua in vino: di fare miracoli per il genere umano.
venerdì 12 luglio 2024
Giocodurismo
Come il peggiore dei mostri avevo per anni nascosto la mia vera natura dietro una porta chiusa a chiave.
Puoi entrare in qualunque stanza tranne in quella, avevo intimato a mia moglie tornati a casa dalla chiesa con ancora i confetti in tasca. Il rischio di passare per un Barbablu veniva scongiurato al tavolo da gioco: io prendevo sempre il giallo, quindi al massimo potevo passare per l'innocuo Barbazoo che parlava con gli animali nei Barbapapà.
Per anni ero stato cordiale con i vicini che di me avrebbero potuto raccontare ai giornalisti: "Salutava sempre" o "Ci regalava le albicocche del suo giardino e anche la menta che cresceva accanto alla siepe" e scuotendo il capo: "Sembrava una così brava persona..."
domenica 16 giugno 2024
Gli piace l'infermiera
Mi rendo conto che è poco credibile che io sia di nuovo qui ma con un familiare diverso, che è molto più verosimile che mi sia invaghito di quell'infermiera sudamericana con gli zoccoli azzurri del dottor Scholl, e che la stia stalkerando con la complicità dei miei genitori.
Contorto, sì, ma statisticamente più probabile.
Ricordo di aver visto una serie tv, una di quelle che per far più paura scrivono a caratteri cubitali ISPIRATO A UNA STORIA VERA, anche quando quel ispirato è usato con parecchia creatività, come se dicessi che IL SESTO SENSO è ispirato all'infanzia del Mago Otelma, nella quale un serial killer uccideva con la complicità della madre.
mercoledì 15 maggio 2024
È una vita che mi aspetto.
Foto di Carla Colombo |
Scoprii in fretta che ce n'erano altri come me, storti in un mondo di veri dritti!, semplici comparse in un film nel quale tutti gli altri erano protagonisti e avevano diritto al loro nome scritto a caratteri cubitali sulla locandina.
Ci accomunavano le brutte giornate a casa a pensare, l'acne alla quale evidentemente avevamo pestato un callo, l'umiliazione settimanale di essere scelti per ultimi quando si facevano le squadre nell'ora di ginnastica, e un' Anna delle medie da amare di nascosto.
Avevo imparato a leggere libri, non per la scuola ma perché amavo le storie, non c'era niente di meglio di una buona storia.
Cominciai a scrivere come atto naturale, consecutivo, per modellare il mio mondo su misura, per farla pagare ai bulli [piallai la faccia di Merluzzi sulla catena di una moto], per baciare le ragazze che non avevo il coraggio di guardare negli occhi.
venerdì 3 maggio 2024
La Casa delle Mannaie - dietro le quinte di un gioco
La Casa delle Mannaie
Un gioco di Andrea Dado
3-7 giocatori
20-30 minuti di durata
Editore: Oliphante
Illustratore: Paolo Vallerga
uscita prevista: 17 Maggio 2024 PLAY Modena
Nel gennaio del 1974 Casa Crin è stata teatro di una misteriosa e terribile strage. Tutta la famiglia, che portava avanti una piccola impresa per la produzione di carne in scatola, è stata trovata fatta a pezzi.
Da 50 anni nessuno osa più entrare in quella casa, sulla quale sembra gravi una maledizione: tutti quelli che vi passano la notte impazziscono e cercano di uccidersi a vicenda.
Ma le monete antiche che collezionava Maslè, il figlio maggiore dei Crin, sono ancora nascoste da qualche parte, in quella casa, e fanno gola a molti...
domenica 21 aprile 2024
Quella nicchia non ti salverà
È la notte dei lunghi coltelli e sul Motorola col guscio mi arriva la notifica della cena a casa di Alice, con la suddetta e PinkoPanko e PankoPinko, tre più-o-meno-vecchi-amici dei quali proteggerò vizi e identità dietro i nick: SoTuttoIo, MeLeScopoTutte e IoCiòISoldi.
Sono nervoso, condisco con olio EVO pugliese unghie e cuticole perchè se devi rosicchiare almeno fallo di gusto, al semaforo bestemmio perchè non ho mozziconi da aspirare fino al filtro e poi lanciare dal finestrino sulla Torino di notte.
Odio queste rimpatriate la cui utilità è solo quella di poter dire che dopo tutti questi anni ci ritroviamo ancora, che non ci siamo persi di vista nonostante le naturali presbiopie e le prostate grosse come boule d'acqua calda.
Di queste serate odio tutto, persino i racconti delle acrobazie di MeLeScopoTutte, che dopo 20 anni continua a descrivere il proprio membro come "L'obelisco di Balzar", perché lui all'etichetta di nerd ci tiene.
lunedì 1 aprile 2024
Asmoode porta in Italia il gioco di The Rock
Annunciato pochi giorni fa attraverso la pagina Facebook dedicata, Asmoode Italia ha reso nota la localizzazione in italiano del gioco da tavolo ROCK di Dwayne Johnson alias “The Rock”. L’operazione è stata possibile grazie all’accordo con Dawdle Games, sviluppatore originale per l’edizione americana.
La campagna Kickstarter indetta da Dawdle Games
per sviluppare il gioco ha superato gli 8.000.000 di dollari con quasi 65000
sostenitori che hanno deciso di supportare questo progetto. Descritto come “un
gioco di avventura e wrestling", Rock Il gioco da tavolo ha deciso di mantenere lo stile “guascone” che contraddistingue l’iconico attore e atleta di pro-wrestling.
Pronti
a esplorare la foresta amazzonica, raccogliere pietre preziose e affrontare i coccodrilli a suon su suplex e body slam ?
domenica 24 marzo 2024
Deck of ideas: uno strumento per aspiranti game designer
C'è un movente e un'arma del delitto. L'assassino sembra avere un alibi di ferro ma alla fine l'investigatore lo smonterà e risolverà il delitto.
Ecco. Avete visualizzato qualcosa?
Molto poco, probabilmente, perchè le informazioni erano estremamente generiche e potevate spaziare in qualunque direzione.
Adesso provate a immaginare un delitto che si svolga sotto il tendone di un circo, proprio durante lo spettacolo serale: il pubblico applaude, si spengono le luci e quando si riaccendono... c'è un cadavere in mezzo alla pista. Chi è morto? L'assassino si nasconde fra gli spettatori o fra gli artisti del circo?
Probabilmente avete visualizzato qualcosa: il direttore del circo con una giacca di lustrini, un clown, un equilibrista sul filo, e magari anche qualche dettaglio a proposito della storia: il domatore di leoni aveva una tresca con la moglie del lanciatore di coltelli...
Avete visualizzato qualcosa perchè nella richiesta "provate a immaginare un delitto" ho inserito una location (sotto il tendone di un circo) e una collocazione temporale precisa (durante lo spettacolo serale).
giovedì 7 marzo 2024
I traditori nella casa sulla collina hanno l'orologio fermo
Per i miei 50 anni ho ricevuto un orologio. Un Citizen giallo, il colore che uso nei giochi da tavolo, con movimento automatico.
Non avevo mai posseduto un orologio automatico, senza batteria, che si carica col movimento del polso, ed ero molto curioso.
Qualche sera dopo il mio compleanno ci siamo trovati con Viking e RedBairon per giocare a Betrayal at House on the Hill. Eravamo alla terza partita e non avevamo ancora deciso se catalogare Betrayal come prova stessa dell'esistenza del Dio e riservargli un posto sulla mensola dei "giochi immortali" o bollarlo come zozzeria immonda, segnarlo con una "X" rossa sulla fronte ed esporlo al pubblico ludibrio.
Betrayal 3° Edizione [e qui attingo a piene mani dalla recensione di Agzaroth su La Tana dei Goblin] è un gioco del lontano 2004 ristampato e rieditato con alcune migliorie.
Si gioca in 3-6 giocatori, dura 60-90 minuti circa ed è un ameritrash con tanta storia, molti tiri di dadi e poco controllo.
lunedì 19 febbraio 2024
Stiamo preparando un nuovo grande show
«Sei riuscito a capire da dove arriva 'sta puzza?» chiedo alzando il naso al soffitto e inspirando a pieni polmoni.
«Deve essere un topo morto nel controsoffitto. O piscio di gatto, ogni tanto si infila qualche randagio» mi risponde il Vikingo alzandosi, aprendo la finestra e bloccandola con una sedia per evitare che sbatta.
«Non ti avevo chiesto di metterci un Arbre Magique?»
«Eccolo lì» mi risponde lui indicandomi la lampada appesa al soffitto dalla quale penzola un triangolo di cartoncino lilla «L'ho preso alla lavanda, stamattina.»
«Quello non è un Arbre Magique» osserva RedBairon, seduto anzi stravaccato nel posto a capotavola «Dove l'hai preso?»
Il Vikingo incrocia le braccia davanti al petto «All'autolavaggio. Cosa vuoi dire che non é un Arbre Magique. Ce n'era una rastrelliera piena accanto alla cassa. L'ho pagato due euro».
Controllo l'orologio. Mercuzzi dovrebbe arrivare a momenti.
«Non importa quanto l'hai pagato» ribatte Redbairon alzandosi e avvicinandosi alla lampada per schiccherare il deodorante, che comincia a roteare appeso al filo «L'Arbre Magique è a forma di pino. Questo è a forma di piramide. C'è scritto Piramide Magica».
«Sei un esperto di deodoranti?» chiede Vik «Perchè se sei un esperto la prossima volta ti fermi tu a mettere a posto la baracca, e io mi occupo di rimettere via i giochi da tavolo...»
La porta che si apre e la testa di Mercuzzi che si sporge dentro la stanza congelano la discussione.
«Permesso ragazzi?»
domenica 21 gennaio 2024
Consigli (non richiesti) agli aspiranti autori che intendano partecipare a IdeaG
Quest'anno ho deciso di festeggiare il mio compleanno e i miei 50 anni a IdeaG, in mezzo ai miei simili. Ed ammetto che è stata un'ottima idea. Lo scorso anno, che pure era iniziato benissimo con la pubblicazione del mio primo romanzo, è finito in maniera un po' complicata, a causa della spalla che è tornata a farmi male e a causa dei problemi di salute di mio padre.
IdeaG è stato un bel modo per dare un reset a certe cose che avevo in testa e ripartire da zero. Certe volte hai bisogno di qualcosa che sancisca un nuovo inizio, la sensazione di: punto e a capo.
Per la prima volta mi sono portato dietro un mio prototipo, un mio gioco di carte horror della durata di 15 minuti circa.
Nei due giorni a Parma sono riuscito a provarlo, una dozzina di partite, e a provare altri 16 prototipi fra autori noti e assoluti esordienti.
Come ho già avuto modo di raccontare più volte, IdeaG è probabilmente il mio evento ludico preferito.
Ho cominciato a frequentarla nel 2014.
E così ho pensato di scrivere queste righe: qualche consiglio non richiesto agli assoluti aspiranti autori.
Con il rischio di sembrare arrogante, naturalmente.