La dimensione del lago

Alle 5.30 del mattino sto affogando gli Zuppalatte nel caffè. Bisognerebbe inventare un gioco da tavolo sugli Zuppalatte, perchè sono biscotti che richiedono una notevole destrezza: passano dalla consistenza del cemento armato a quella dello zabaione in mezzo secondo, quindi: o te li ficchi in bocca col rischio di scheggiarti un molare o ti finiscono spappolati dentro la tazza.
RedBairon mi manda un whatsappata mezzora dopo: «Sono sotto».
Partiamo che fuori è ancora buio, direzione: Bardolino, comune di 7000 persone circa sul Lago di Garda.

L'acqua non è il mio elemento e nel mare ce n'è troppa. Non mi piace l'idea di qualcosa che si perde all'orizzonte, che continua ben oltre il mio sguardo, un elemento sul quale non ho il minimo controllo, che mi ospita e mi permette solo di galleggiare (come uno stronzo).
Qualche anno fa ho scoperto il lago. Il colpo di fulmine è scattato al Lago Trasimeno. Il lago ha una dimensione più amica, posso controllarne i confini, l'acqua è ferma e sembra fatta di mercurio, mi trasmette tranquillità. Al Lago Lemano, in Svizzera, ho lasciato una parte di me (intendo: un pezzo del mio cuore e molte banconote del mio portafogli).

Ho incontrato Giampiero a PLAY Modena, quando già circolavano voci di corridoio che avrebbero spostato il più importante evento ludico italiano a Roma o a Bitonto.
Lui: «Perchè non vieni a trovarci a Bardolino?»
Io: «Non conosco Bardolino»
Lui: «Bardolino è famosa per due cose: il lago di Garda e l'Associazione Dadi in BiliKo!»
Lago e giochi da tavolo: mi piacevano entrambe.
Lui: «Siamo dopo Lazise». L'assonanza con le zizze era un altro punto a loro favore.

Quando arriviamo capisco che hanno volato basso (cosa piuttosto rara nel mondo ludico) che mi hanno detto «Siamo un gruppetto» come fossero i quattro amici al bar di Gino Paoli e invece sono una cinquantina. La sala dell'albergo è accogliente, tutti i tavoli col panno verde, alcuni giochi già in fase di setup, spazio per il gioco libero, bancone sul quale stanno i giochi in prestito e con i premi della lotteria (io e Red compriamo 10 biglietti).
Ritroviamo anche qualche vecchia conoscenza: Ale e Banda dei Dunwich Buyers Club e Spartaco Albertarelli.

Nei due giorni a Bardolino riesco a fare un bel po' di cose: a prendere un caffè con RedBairon in riva al lago parlando di figli, lavoro e del fatto che un giorno non troppo lontano moriremo («Minchia Dado, ma siamo venuti fin qui per farci venire il magone?» - «Red che vuoi che ti dica: il lago fa questo effetto»), mangiare la polenta col luccio, e giocare a questi giochi da tavolo:

- AGENT AVENUE
- ALTAY
- CARSON CITY
- CLASH MAGIC SCHOOL
- DICE MINER
- IL SIGNORE DEGLI ANELLI DUEL
- MOUNTAINEERS
- THE GANG
- Il prototipo GOLDEN ACORN di Luca "Zack" Piran

Mi colpiscono Agent Avenue (si spiega in 2 minuti e si gioca in 5, il genere di gioco che ti fa dire: «Ma perchè diamine non è venute in mente a me?!?»), The Gang (rivisitazione del poker in chiave cooperativa - non ci avrei scommesso due lire e invece me lo comprerò sicuramente) e il prototipo Golden Acorn (un gioco di corse che ha un paio di chicche davvero interessanti, spero che faccia strada).

Il tempo sfugge fra le dita e mi spiace non poter giocare con tutti e approfondire alcune conoscenze. La dimensione dell'evento è perfetta: si gioca in una dimensione familiare, senza la calca e quel costante rumore di sottofondo che c'è nei grandi eventi ludici, ma ci sono abbastanza tavoli e ragazzi a dimostrare che ti basta alzarti da una sedia per trovarne un'altra e cominciare un'altra partita.

Sto scegliendo quale carta giocare... quando mi ritrovo di nuovo in autostrada, con RedBairon che smadonna per la coda di macchine che si addensando verso Milano. Stiamo tornando a casa, è già finita.
Grazie di avermi accolto, Dadi in BiliKo!
E ci metto anche il commento di RedBairon al volante, fra un'imprecazione e un colpo di clacson: «Oh, Dado, se li ringrazi digli che sono stato bene anch'io, spiegagli: Red non è uno da social, è un tipo un po' così, però è stato benissimo con voi e vi ringrazia».
Io il messaggio l'ho portato.

Vi lascio un po' di scatti e vi ricordo di fare un giro su MagicMerchant.it che sostiene questo blog.