lunedì 11 novembre 2013

Uova al tartufo, Nebbiolo e Intrigo a Venezia



Il miglior consiglio che mi sento di darvi, nel caso anche vostro cugino vi telefonasse un lunedì sera inoltrato per proporvi: “Venerdì cena a base di tartufo, il tartufo lo porto io. Imperativo esserci” è di rispondere un secco e perentorio: “Okay!”.
Perché ci si può permettere il “Mhmhmhm te lo dico domani” se quel pomeriggio avete già preso appuntamento col geometra che vi sta ristrutturando il terrazzo e prevedete che la cosa andrà per le lunghe, e se il programma è pizza da asporto con bottiglione di Coca in omaggio ogni 4 pizze. Ma in tutti gli altri casi, specialmente se non avete un terrazzo da ristrutturare, e considerato che i tartufi non crescono sugli alberi e neanche le occasioni da tartufo, vi consiglio di mettere un fermo CI SONO! sulla serata.
Il menù di venerdì: albese con tartufo, tajarin al tartufo, fonduta al tartufo, uova al tartufo. Con un sottofondo di Nebbiolo del 2009.
Na robbetta da gnente.

Uscito da lavoro e macinati gli ultimi km di tangenziale con l'entusiasmo del cazzo è venerdì ommidio ce l'ho fatta anche questa settimana!, mentre aspettavo moglie e figlia, ho fatto un salto al centro giochi e mi sono comprato Intrigo a Venezia. Era un po' che lo tenevo segretamente d'occhio ciondolandomi fra il lo prendo e il non lo prendo. Alla fine ha prevalso il demone del giocatore, che a essere onesti con me la spunta 3 volte su 4.
L'albese era perfetta in ogni sfumatura, i tajarin forchettati con intermezzi di nebbiolo una combo che neanche Black Lotus + Palla di Fuoco + Incanalare, mentre l'unico "Si poteva fare meglio" se l'è meritato la fonduta, un po' mortificata dalla temperatura ambiente. Con le uova il tartufo ha dato il meglio di sè, ma già lo sapevo: a mio avviso uova e tartufo sono un autoreggente su una coscia ben tornita: se credi di aver bisogno di altro devi guardarti dentro ed essere onesto con te stesso.
Al momento delle uova ho tirato fuori Intrigo e l'ho immortalato nella foto che vedete allegata, perchè mi piaceva il contrasto: qualcosa di molto costoso con qualcosa alla portata di tutti.
Naturalmente "Alla portata di tutti" è un concetto soggettivo, o meglio: una mia percezione, viziata forse dal mio essere un giocatore, quindi 14 euro per un gioco come Intrigo non mi sembrano tanti. Allo stesso modo se qualcuno mi proponesse dei biglietti per la finale di coppa Juventus - Real Madrid al prezzo popolare di 40 euro, a me che il calcio proprio manco de pezza, gli risponderei no, grazie. 
Fra i giochi che mi porto sempre dietro quando esco con moglie e figlia c'è Dobble. Lo porto per intrattenere i bambini al tavolo, perchè funziona con tutti ma proprio tutti, e riesci ad agglomerare insieme figli di amici e colleghi anche di età diverse, maschi e femmine. Eccezionale.
Ricordo che una volta al ristorante uno degli amici della tavolata mi chiese il prezzo del gioco, e al mio "18 euro" rispose con un "18 euro per.... delle carte!?!??! Ma tu sei matto!!".
Poi nell'ordine: i bambini, compreso suo figlio, giocarono a Dobble per più di un'ora lasciando tranquilli noi genitori (tanto che una delle mamme fece una foto col cellulare alla scatola del gioco con l'intenzione di comprarselo il mattino successivo). E lo stesso amico al momento dei dolci ordinò una bottiglia di passito al prezzo "popolare" di 24 euro.
Come dire "Alla portata di tutti" con la postilla "Se nelle tue corde"
Anche mia figlia quando ha assaggiato l'albese col tartufo ha commentato: "Puzza".
Per un bambino è incomprensibile che un adulto paghi così tanto una cosa così...puzzolente.
I gusti sono gusti e non tutti i gusti son tartufo.

Nessun commento:

Posta un commento