lunedì 27 gennaio 2025

IdeaG 2025: non dormire!

Non portarti dietro i sogni, a IdeaG, lasciali nel cassetto coi calzini e le mutande con ricamato "Speak friend and enter", assicurati invece di aver messo nello zaino il tuo prototipo migliore, frutto dei tuoi lombi e causa di tanta lombalgia che manco un magnum di Voltaren, per esser stato troppo chino sul tavolo, la sera, mentre in casa gli altri ronfavano tutti.
Un anno che ci lavori, che ammorbi i tuoi amici (che ti preferivano quando dicevi che avresti fatto i soldi rifilando le comuni di Magic ai ragazzini niubbazzi e ora ti ritrovi l'armadio pieno di orsi 2/2), che cerchi di convincere tua moglie che tutti i giochi da tavolo che compri "sono solo materiale didattico per perfezionare il tuo proto-capolavoro".

venerdì 17 gennaio 2025

Con minia o senza?

"Ciao bbbello, che te faccio?"
"Me lo prepari 'n bel giocone saporito da levarmi la fame?"
"Te lo faccio sì, sto qua pe questo! Come te lo faccio medio o grande? Quanta voglia de giocare c'hai?"
"Tanta, amico, e i miei soci so' pure malati peggio"
"Ahahah, allora v'agiusto io, sentimi a me. Con minia o senza?"
"Con minia!"
"Allora 'nzitutto ti ci metto un bel drago blu di Caserta...guarda quant'è grosso con le ali aperte...pare un boeing 747"
"Mannaggia o'Carmine..."
"Una manciata de token di Modena IGP te li metto?"
"Pure due manciate che ce stanno 'n burro"

"Poi te ce spalmo una decina de villain di Ariccia...questi so' cattivi davero, questi girano coi friarielli e il cortello a farfalla"
"Boni!"

domenica 29 dicembre 2024

L'asino di BuriDado

L'anno bisesto menava gli ultimi colpi di coda, una coda che, vista la batosta alla mia famiglia nel precedente 2023, avevo incrociato le dita fosse caprina, inutile come la lana, ma di quell'inutilità confortevole e inoffensiva, e invece era caprona: il pet ruminante, infausto e deleterio di Belzebù.
La chiamata al cellulare mi aveva costretto a mollare panettone e albero di Natale, e a saltare in macchina. Ero entrato nel Pronto Soccorso dell'Ospedale Molinette alle 16.30, e mi ero messo ad aspettare accanto alla barella dove stava mio padre. Il tempo si era inceppato. Con l'arrivo della sera il corridoio davanti alla chirurgia d'emergenza si era trasformato nel solito girone dantesco di malati, feriti, supplizianti, prostitute, senza tetto e varie creature strisciate fuori dalle cripte. I dottori e gli infermieri che al sorteggio di quel turno avevano pescato il bastoncino più corto e per questo ancora tiravano cristi, sbracciavano e annaspavano per rimanere a galla fra emergenze di vari colori.

domenica 15 dicembre 2024

Dodici labirinti stanno in una sola carta

Che cosa stava nella botte piccola lo sapevano già i Baka dell'Africa Centrale, antenati di tutti i bassi di statura, che eoni prima che fosse coniato e condannato il body shaming, avevano imparato a usare il vino buono come scudo per difendersi dallo scherno, e i maschi pure la Regola della L come lancia per restituire il colpo al mittente: prendi e porta a casa.
Nella storia il piccolo ha sempre goduto della simpatia e della benevolenza del popolo, in qualità di brutto anatroccolo della nidiata, rispetto al fratellastro grande già avvantaggiato da quella zompapereta di Madre Natura che fa figli e figliastri, più partigiana di Johnny, che distribuisce occhi azzurri solo a chi le pare a lei, così come i chili di minne.

giovedì 7 novembre 2024

La minia nel cervello

Quello che il mio cervello german pensa quando uno dei soci mi mostra la miniatura di un nuovo kickstarter.

Appena me la mostra: Ma che figata e quanti dettagli!!!
Dopo 1 secondo: Certo che deve fare la sua porca figura sul tabellone!
Dopo 2 secondi: ...ecco l'unica pecca, se proprio devo trovarci qualcosa: un po' poco pratica, tanto delicata, devi farci attenzione che può rovinarsi... ma l'unica pecca, eh
Dopo 3 secondi: ...è indiscutibilmente bella, che vorrei anche vedere, con quello che è costato il kickstater, novantanove cocozze, cioè falla pure essere brutta!

giovedì 31 ottobre 2024

La dimensione del lago

Alle 5.30 del mattino sto affogando gli Zuppalatte nel caffè. Bisognerebbe inventare un gioco da tavolo sugli Zuppalatte, perchè sono biscotti che richiedono una notevole destrezza: passano dalla consistenza del cemento armato a quella dello zabaione in mezzo secondo, quindi: o te li ficchi in bocca col rischio di scheggiarti un molare o ti finiscono spappolati dentro la tazza.
RedBairon mi manda un whatsappata mezzora dopo: «Sono sotto».
Partiamo che fuori è ancora buio, direzione: Bardolino, comune di 7000 persone circa sul Lago di Garda.

L'acqua non è il mio elemento e nel mare ce n'è troppa. Non mi piace l'idea di qualcosa che si perde all'orizzonte, che continua ben oltre il mio sguardo, un elemento sul quale non ho il minimo controllo, che mi ospita e mi permette solo di galleggiare (come uno stronzo).
Qualche anno fa ho scoperto il lago. Il colpo di fulmine è scattato al Lago Trasimeno. Il lago ha una dimensione più amica, posso controllarne i confini, l'acqua è ferma e sembra fatta di mercurio, mi trasmette tranquillità. Al Lago Lemano, in Svizzera, ho lasciato una parte di me (intendo: un pezzo del mio cuore e molte banconote del mio portafogli).

lunedì 21 ottobre 2024

Le tre piaghe del gioco da tavolo



Il cammino di un gioco da tavolo dalla rastrelliera del negozio fin sulla mensola a casa del giocatore che l'ha acquistato, è un pellegrinaggio spirituale.
Per qualche strano mistero più inspiegabile dello scioglimento del sangue di San Gennaro, nel tragitto post-acquisto il gioco da tavolo perde il suo valore terreno e si trasforma in oggetto sacro, reliquia mistica da venerare.

I più fanatici imbustano le carte e poi imbustano le carte imbustate. Sui social ci si domanda se questi fedeli delle Ultra Pro Sleeves scopino con due profilattici sovrapposti, perché prendersi sifilide e gonorrea è certamente peggio che rovinare le carte di Dominion, ma ognuno è libero di amare il culto che preferisce, anche se è legittimo il dubbio che si proteggano i giochi più delle persone con le quali ci si siede al tavolo.
Ma ogni religione ha le sue piaghe e quella del gioco da tavolo ne ha tre, tre che al confronto quelle di Benigni a Palermo: siccità, Etna e traffico, sono bazzecole.