domenica 29 dicembre 2024

L'asino di BuriDado

L'anno bisesto menava gli ultimi colpi di coda, una coda che, vista la batosta alla mia famiglia nel precedente 2023, avevo incrociato le dita fosse caprina, inutile come la lana, ma di quell'inutilità confortevole e inoffensiva, e invece era caprona: il pet ruminante, infausto e deleterio di Belzebù.
La chiamata al cellulare mi aveva costretto a mollare panettone e albero di Natale, e a saltare in macchina. Ero entrato nel Pronto Soccorso dell'Ospedale Molinette alle 16.30, e mi ero messo ad aspettare accanto alla barella dove stava mio padre. Il tempo si era inceppato. Con l'arrivo della sera il corridoio davanti alla chirurgia d'emergenza si era trasformato nel solito girone dantesco di malati, feriti, supplizianti, prostitute, senza tetto e varie creature strisciate fuori dalle cripte. I dottori e gli infermieri che al sorteggio di quel turno avevano pescato il bastoncino più corto e per questo ancora tiravano cristi, sbracciavano e annaspavano per rimanere a galla fra emergenze di vari colori.

domenica 15 dicembre 2024

Dodici labirinti stanno in una sola carta

Che cosa stava nella botte piccola lo sapevano già i Baka dell'Africa Centrale, antenati di tutti i bassi di statura, che eoni prima che fosse coniato e condannato il body shaming, avevano imparato a usare il vino buono come scudo per difendersi dallo scherno, e i maschi pure la Regola della L come lancia per restituire il colpo al mittente: prendi e porta a casa.
Nella storia il piccolo ha sempre goduto della simpatia e della benevolenza del popolo, in qualità di brutto anatroccolo della nidiata, rispetto al fratellastro grande già avvantaggiato da quella zompapereta di Madre Natura che fa figli e figliastri, più partigiana di Johnny, che distribuisce occhi azzurri solo a chi le pare a lei, così come i chili di minne.

giovedì 7 novembre 2024

La minia nel cervello

Quello che il mio cervello german pensa quando uno dei soci mi mostra la miniatura di un nuovo kickstarter.

Appena me la mostra: Ma che figata e quanti dettagli!!!
Dopo 1 secondo: Certo che deve fare la sua porca figura sul tabellone!
Dopo 2 secondi: ...ecco l'unica pecca, se proprio devo trovarci qualcosa: un po' poco pratica, tanto delicata, devi farci attenzione che può rovinarsi... ma l'unica pecca, eh
Dopo 3 secondi: ...è indiscutibilmente bella, che vorrei anche vedere, con quello che è costato il kickstater, novantanove cocozze, cioè falla pure essere brutta!

giovedì 31 ottobre 2024

La dimensione del lago

Alle 5.30 del mattino sto affogando gli Zuppalatte nel caffè. Bisognerebbe inventare un gioco da tavolo sugli Zuppalatte, perchè sono biscotti che richiedono una notevole destrezza: passano dalla consistenza del cemento armato a quella dello zabaione in mezzo secondo, quindi: o te li ficchi in bocca col rischio di scheggiarti un molare o ti finiscono spappolati dentro la tazza.
RedBairon mi manda un whatsappata mezzora dopo: «Sono sotto».
Partiamo che fuori è ancora buio, direzione: Bardolino, comune di 7000 persone circa sul Lago di Garda.

L'acqua non è il mio elemento e nel mare ce n'è troppa. Non mi piace l'idea di qualcosa che si perde all'orizzonte, che continua ben oltre il mio sguardo, un elemento sul quale non ho il minimo controllo, che mi ospita e mi permette solo di galleggiare (come uno stronzo).
Qualche anno fa ho scoperto il lago. Il colpo di fulmine è scattato al Lago Trasimeno. Il lago ha una dimensione più amica, posso controllarne i confini, l'acqua è ferma e sembra fatta di mercurio, mi trasmette tranquillità. Al Lago Lemano, in Svizzera, ho lasciato una parte di me (intendo: un pezzo del mio cuore e molte banconote del mio portafogli).

lunedì 21 ottobre 2024

Le tre piaghe del gioco da tavolo



Il cammino di un gioco da tavolo dalla rastrelliera del negozio fin sulla mensola a casa del giocatore che l'ha acquistato, è un pellegrinaggio spirituale.
Per qualche strano mistero più inspiegabile dello scioglimento del sangue di San Gennaro, nel tragitto post-acquisto il gioco da tavolo perde il suo valore terreno e si trasforma in oggetto sacro, reliquia mistica da venerare.

I più fanatici imbustano le carte e poi imbustano le carte imbustate. Sui social ci si domanda se questi fedeli delle Ultra Pro Sleeves scopino con due profilattici sovrapposti, perché prendersi sifilide e gonorrea è certamente peggio che rovinare le carte di Dominion, ma ognuno è libero di amare il culto che preferisce, anche se è legittimo il dubbio che si proteggano i giochi più delle persone con le quali ci si siede al tavolo.
Ma ogni religione ha le sue piaghe e quella del gioco da tavolo ne ha tre, tre che al confronto quelle di Benigni a Palermo: siccità, Etna e traffico, sono bazzecole.

martedì 24 settembre 2024

Il bruscolino degli dei

Fatti di miele e ti mangeranno le mosche! Me lo ripeteva sempre mio padre, al quale la vita aveva spento le sigarette sulla schiena. Io preferivo dar retta a mia madre, che mi diceva «Sei bellissimo» e «Il mondo è la tua ostrica».
Quando la Mattel fece i provini per i Masters of the Universe, io mi presentai per il ruolo del Principe Adam. Ero sicuro che mi avrebbero preso, che avrei avuto il mio volto sulle banconote da cento e che le femmine di Eternia si sarebbero calate così velocemente le mutande Lovable da scheggiare il pavimento. E invece la Mattel scelse un altro, quel tizio col caschetto biondo che somigliava a Nino d'Angelo, che avrebbe potuto cantare 'Nu jeans e 'na spada 'i Greiscull.
Ma non tornai a casa in pullman con gli altri scartati al provino.
Mi presero fra le fila dei cattivi, perché mio padre era iscritto al sindacato e perché la nonna da giovane era stata l'amante di un ministro [uno importante, uno al quale, venne fuori, alcuni imprenditori avevano intestato una villa di duecentocinquanta metri quadri in Costa Rei, a sua totale insaputa].
Mi diedero una nuova pelle e una nuova identità: Whiplash il guerriero barbaro dall'aspetto di rettile, con la coda a frusta.
Il mondo non era la mia ostrica: era una cozza marcia che quando la mordevi ti trasmetteva il tifo.

giovedì 12 settembre 2024

[Pillola del giorno dopo] Due fallimenti al prezzo di uno

Nel gruppo Whatsapp "I morituri di Shub-Niggurath" si era deciso:  «Stasera niente discorsi seri».
Ma già al rosseggiare del tramonto i temi impegnati cercavano di morderci al volo come i cani i frisbee.
Per scansare un dibattito sullo stereotipo degli italiani «Solo pizza e Mandalorian», a cena con moglie e figlia avevamo scolato dall'acqua bollente e spolverato di Parmigiano gli agnolotti serissimi de La Casa dei Cappelletti di Venaria.
Due ore dopo, in un'altra casa, al tavolo con Viking, RedBairon e il Vescovo Blasfemo, mi ero opposto al fatto che, in quanto unico personaggio femminile dello Star Wars Beach Party,  (Xi'An, l'umanoide con i tentacoli viola in testa) dovessi essere proprio io a portare in salvo il bambinello, nel secondo scenario.