Tutto sembrava filare liscio nella società delle rane. Finchè un giorno, da un nido molto molto lontano, arrivarono le vipere del Gabon.
Il numero dei serpenti crebbe velocemente, mentre le rane cominciarono a morire a centinaia di migliaia [sembrava una specie di paradosso del cibo animale: i serpenti si moltiplicavano come conigli mentre le rane cadevano come mosche].
Le rane non uscivano più dalle tane e litigavano fra loro a causa degli assembramenti [più le rane si concentravano più arrivavano i serpenti affamati].
Finchè un giorno le rane più anziane e sagge spiegarono alle altre che l'unica salvezza era vaccinarsi tutte al più presto con un siero anti-veleno, siero che, naturalmente, sarebbe stato distribuito a tutte le rane gratuitamente.
Ma alcune rane si opposero al vaccino, asserendo che:
1- i serpenti in realtà non esistevano, si trattava invece di vermi e lombrichi insolitamente grandi.
2- i serpenti erano un'invenzione dei tassi per alzare le tasse
3- i serpenti erano stati creati dalle mosche
"Nonno ma davvero alcune rane non volevano il vaccino? Anche se continuavano a morire?"
"E' proprio così, Matteo. E anzi cercavano pure di convincere le altre rane a non vaccinarsi"
"Nonno ma non ha molto senso!"
"E che ti devo dire, Matteo?!"
"Adesso mi racconti quella dei cammelli che si vendevano pure le gobbe per giocare al videopoker?"
Qualche giorno fa sono entrato in un negozio di giochi da tavolo. Lo faccio spesso, anche quando non ho bisogno di niente.
Ho dovuto fare la coda. C'era un ragazzo all'ingresso, che faceva entrare un po' per volta.
Quando sono uscito dal negozio, venti minuti dopo, la fila sul marciapiede era lunga il doppio.
Natale fa questo effetto: bisogna regalare giochi da tavolo e libri.
Se capitasse un alieno sul nostro pianeta i giorni di Natale, registrerebbe che i terrestri sono gran giocatori e lettori accaniti, addirittura devono fare la fila per entrare nei centri giochi e nelle librerie.
E invece nè l'una nè l'altra cosa. Le persone giocano poco e quasi soltanto i grandi classici [nelle prime 10 posizioni dei giochi più venduti su Amazon ancora: Taboo, Risiko, Indovina chi, Trivial e Monopoly - fonte Amazon] e leggono ancora meno [una famiglia su dieci non ha libri in casa - fonte ilsole24ore].
Okay, le cose vanno meglio degli anni passati.
Ma di strada da fare ce n'è ancora parecchia.
CLOUD CITY
Costruisci palazzi così alti da perforare il cielo, e passerelle sospese per collegarli uno con l'altro, e camminare mano nella mano con la propria compagna fra le nuvole promettendo l'amore eterno previa la firma di un accordo prematrimoniale, per 2-4 giocatori, di Phil Walker-Harding, già autore di piccole perle come Imhotep e Sushi-go! , della durata di 30 minuti circa, edito da Blue Orange e in Italia per conto di Oliphante2.
Scopo del gioco: costruire la propria città fra le nuvole, collegando in maniera efficiente i grattacieli secondo il piano regolatore dell'architetto Renzo Piano [nomen omen], per ottenere più punti prestigio degli altri costruttori e vincere il premio di categoria: Traliccio d'Argento [o almeno la Betoniera di Peltro].
Cloud City si spiega in pochissimi minuti.
Nel proprio turno il giocatore deve:
1- giocare una tessera dalla propria mano, oppure scegliere una delle tre disponibili per tutti nel mercato dei lotti, e piazzarla per edificare la propria città 3x3. [Poi pescarne una nuova dalla pila e ripristinare la propria mano o il mercato dei lotti, a seconda di dove si ha preso].
2- posizionare sulla tessera appena piazzata i grattacieli corrispondenti nel colore e nell'altezza
3- [opzionale] collegare i grattacieli con le passerelle.
Le regole di piazzamento delle passerelle prevedono poche eccezioni:
1- è vietato collegare grattacieli di altezze diverse
2- è vietato collegare passerelle sospese su "buchi" nelle tessere
3- ogni grattacielo può avere collegate solo 2 passerelle
Le passerelle danno tanti punti quanto più son lunghe.
Nella modalità avanzata, che consiglio perchè aggiunge parecchio pepe, si inseriscono gli obiettivi.
Punti extra per percorsi più lunghi, per anelli di passerelle, per numero di edifici di un certo colore, eccetera.
Molto interessanti anche gli obiettivi negativi, che tolgono punti al verificarsi di alcune incongruenze edilizie [nota: alcuni malus sono davvero dei cazzotti sullo stomaco, e allora si gioca a far sballare gli avversari].
Ottimo family e introduttivo, che diverte sia per la sua tridimensionalità sia per la soddisfazione, a fine partita, di aver davvero costruito qualcosa con le proprie mani.
Le scelte del giocatore si sentono: le passerelle più lunghe fanno gola a tutti, ma sono contate, nella riserva comune ce ne sono poche, quindi meglio correre per accaparrarsele o investire in quelle intermedie lasciando che a scannarsi siano gli altri? Meglio l'uovo oggi o il muro portante domani?
Gli edifici non collegati, a fine partita, peseranno come macigni sull'animo di ogni costruttore che abbia coscienza e senso estetico.
A Natale puoi.
Natale strano, questo. Panettone, regali, feste, auguri, ogni dettaglio sembra denso di ricordi slegati al presente che stiamo vivendo oggi, frammenti di anni passati "in cui si poteva ancora...".
E nel nostro piccolo, nella nicchia dei giocatori da tavolo, nicchia così caratterizzata dalla socialità, dal condividere gli stessi spazi e dallo stare gomito a gomito, dal respirare la stessa aria, sembra ancora più strano e doloroso.
Qualche giorno fa un amico che mi telefona spesso per chiedermi consigli per regali vari di compleanni e feste, mi ha detto: "Andre ma secondo te ha senso regalare giochi da tavolo ai nipoti, questo natale, voglio dire, non è come regalare una torta a uno che è a dieta?"
Gli ho risposto: "Lo so. E' un momento in cui ogni cosa è più complicata del normale, anche comprare del prosciutto dal macellaio. Invece della torta vedila così. E' come regalare un bel pallone a amico che si è strappato il crociato, e che deve essere operato in ospedale. Significa: riprenderai presto a correre e a giocare, amico mio, ti regalo questo pallone fighissimo perchè presto calpesterai di nuovo l'erba, e giocheremo insieme".
Io continuo a regalare giochi.
Anche solo per sballare le statistiche degli alieni.
Ultima cosa.
Per quanto riguarda il Natale, i festeggiamenti e le restrizioni scritte per contenere i contagi.
Seguite le regole.
Siate giocatori.
Siate giocatori sempre.
Il nuovo anno, che sembrava così lontano, è dietro l'angolo.
"Una famiglia su dieci non ha libri in casa" forse perchè sono assidui frequentatori di biblioteche...
RispondiEliminaSperiamo che il prossimo anno sia migliore (neanche un grande sforzo), e speriamo di arrivarci...
Auguri a tutti ed a te Andrea in particolare
Come sempre bellissimo post. Auguri di buon Natale a tutti. Prima o poi passerà la tempesta e il vaccino ci darà una mano!
RispondiEliminaDimenticavo... pare proprio bello questo gioco!
RispondiEliminaohi ho provato il gioco davvero diverte!!!
EliminaAuguri a tutti i lettori di questo blog e naturalmente al suo creatore ed anima pulsante... il Grande DADO!!!
RispondiEliminaConfidiamo nella scienza ed entro la fine del 2021 ritornare a vite serene e tranquille potendo riprendere le attività basilari come il sedersi attorno ad un tavolo per giocare insieme.
Teo