15 settembre 2021
"Non doveva essere un lavoro provvisorio quello del cameriere?".
Roberto, un secolo prima: giovane promessa della boxe italiana, continua a guidare, cercando di non farsi distrarre. Ha già sbagliato strada una volta e non vuole dover di nuovo fare inversione a U nel campo antistante una fattoria, con le ruote che girano a vuoto schizzando di letame tutta la fiancata della macchina.
"Quanti anni vuoi passare a portare la minestra ai tavoli" gli chiede Giovanni prima di attaccare a parlare in falsetto: "Oh, non si preoccupi signora se il suo bambino ha rovesciato tutto per terra. E' un piacere per me, che sono arrivato a tanto così dalla cintura di campione italiano dei pesi welter, inginocchiarmi sotto il tavolo e raccogliere grissini sbriciolati e calpestati".
martedì 28 giugno 2022
Non hai mai visto una trappola inseguire i topi?
lunedì 20 giugno 2022
La pagliuzza o la goccia
Di qualche giorno fa la notizia del suicidio di Cloe Bianco, una donna trans che lavorava come insegnante di fisica in una scuola media superiore.
E' stata ritrovata morta carbonizzata nel camper dove viveva. Sul suo blog il suo messaggio di addio.
"Oggi la mia libera morte, così tutto termina di ciò che mi riguarda. Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato porrò in essere la mia autochiria, ancor più definibile come la mia libera morte”
Professoressa di ruolo, nel 2015 Cloe aveva fatto coming out, presentandosi in classe con abiti femminili.
Il suo uscire allo scoperto e presentarsi con quella che era la sua vera identità, spiegando ai suoi studenti il perchè di quella scelta, aveva avuto pesanti ripercussioni: era stata sospesa dall'insegnamento e poi demansionata, relegata in un ufficietto della scuola nel tentativo di nasconderla, come polvere sotto il tappeto.
lunedì 13 giugno 2022
Creatori di contenudi
Tutti hanno avuto nella loro vita una "Anna delle medie", una ragazzina della quale sono rimasti segretamente innamorati per anni, senza mai dichiararsi. I pochi che non l'hanno avuta alle medie ce l'hanno adesso in ufficio, e fanno gli splendidi alla macchinetta del caffè. Oppure ce l'hanno nella propria associazione ludica, e il venerdì sera fingono molto bene.
E' una legge maschile scritta, non si scappa.
La mia Anna si chiamava Anna.
Ho già raccontato di lei.
Anna aveva occhi grandi e profondi che producevano uno sguardo che mi scavava dentro come una ruspa, labbra carnose che sembravano la cosa più morbida del mondo, e la pelle bianchissima come la tela di un pittore.
E visto che era una ragazza: sì, aveva anche il seno.
venerdì 3 giugno 2022
Adda passà a nuttata
Ricordo solo che avevo 13 anni, ho chiuso gli occhi, e quando li ho riaperti ne avevo 48 e una figlia di 13.
E' stato solo un attimo, come diavolo è successo? Era il 1987 e io stavo davanti all'istituto tecnico industriale, con gli anfibi e una spilla da balia piantata all'orecchio, a contare le ragazze che varcavano la porta: poche, molto poche, nella mia testa cercavo di calcolarne la media matematica: una ogni 50 maschi, meno ce n'era solo in carcere.
La scuola era un calderone di ormoni, i corridoi puzzavano di sudore, scarpe da tennis, testosterone, ascelle.
Incollata addosso stava la costante sensazione adolescenziale di essere fuori posto e nel momento sbagliato.
Quando ho riaperto gli occhi, 35 anni dopo, il mondo era cambiato cinque o sei volte, andava sempre troppo veloce, e io non ero [di nuovo] riuscito a stargli dietro, a tenere il passo.