martedì 24 settembre 2024
Il bruscolino degli dei
Quando la Mattel fece i provini per i Masters of the Universe, io mi presentai per il ruolo del Principe Adam. Ero sicuro che mi avrebbero preso, che avrei avuto il mio volto sulle banconote da cento e che le femmine di Eternia si sarebbero calate così velocemente le mutande Lovable da scheggiare il pavimento. E invece la Mattel scelse un altro, quel tizio col caschetto biondo che somigliava a Nino d'Angelo, che avrebbe potuto cantare 'Nu jeans e 'na spada 'i Greiscull.
Ma non tornai a casa in pullman con gli altri scartati al provino.
Mi presero fra le fila dei cattivi, perché mio padre era iscritto al sindacato e perché la nonna da giovane era stata l'amante di un ministro [uno importante, uno al quale, venne fuori, alcuni imprenditori avevano intestato una villa di duecentocinquanta metri quadri in Costa Rei, a sua totale insaputa].
Mi diedero una nuova pelle e una nuova identità: Whiplash il guerriero barbaro dall'aspetto di rettile, con la coda a frusta.
Il mondo non era la mia ostrica: era una cozza marcia che quando la mordevi ti trasmetteva il tifo.
giovedì 12 settembre 2024
[Pillola del giorno dopo] Due fallimenti al prezzo di uno
Nel gruppo Whatsapp "I morituri di Shub-Niggurath" si era deciso: «Stasera niente discorsi seri».
Ma già al rosseggiare del tramonto i temi impegnati cercavano di morderci al volo come i cani i frisbee.
Per scansare un dibattito sullo stereotipo degli italiani «Solo pizza e Mandalorian», a cena con moglie e figlia avevamo scolato dall'acqua bollente e spolverato di Parmigiano gli agnolotti serissimi de La Casa dei Cappelletti di Venaria.
Due ore dopo, in un'altra casa, al tavolo con Viking, RedBairon e il Vescovo Blasfemo, mi ero opposto al fatto che, in quanto unico personaggio femminile dello Star Wars Beach Party, (Xi'An, l'umanoide con i tentacoli viola in testa) dovessi essere proprio io a portare in salvo il bambinello, nel secondo scenario.