Ci siamo ritrovati da un giorno all'altro chiusi fra le quattro mura di casa, a fare i conti con la spesa da fare, con le mascherine e i guanti obbligatori mentre su Amazon davano Consegna: Sabato 13 Giugno, con i nostri genitori anziani che non potevamo più vedere ma solo sentire per telefono [e con i quali litigavamo perchè volevano andare al mercato a fare la spesa o in ospedale per una visita: "L'ho prenotata un anno fa, se la disdico adesso me la rimettono nel 2021!"], con la scuola nelle sue mille sfumature: dai gruppi whatsapp dei genitori con i codici ZOOM che si perdevano fra diecimila Grazie! e pollici in su, alle videolezioni dei figli con la stampante con le cartucce secche.
Ci siamo arrangiati, in qualche modo, con i guanti per lavare i piatti, con il lievito col miele e il pane fatto in casa, e ci stiamo ancora arrangiando, zoppicando, comprensibilmente, mettendo pezze, sognando quella normalità e quella quotidianità che qualche mese fa trovavamo noiosa e scandita soltanto dalle feste.