domenica 3 dicembre 2017

Spada laser non inclusa

Le mode e le sberle non le vedi mai arrivare, puoi solo incassarle e offrire l'altra guancia, o il tuo profilo migliore. Non c'è palla di vetro che possa predire se una spada laser salverà i sogni di un adolescente, perchè nessuno è in grado di imbrigliare il tiro di un dado o un ragazzino di 15 anni, lo sguardo di una compagna di classe che trasforma il niente in tutto: il freddo bollente, l'amore crudele, e gli altri ossimori quotidiani delle scuole medie.
Nessuno poteva prevedere che George Lucas e gli attori del primo Guerre Stellari, sarebbero diventati, con il loro film, la bandiera di una banda di brocchi, il simbolo di una generazione di ragazzi impopolari, e poi trent'anni dopo, improvvisamente popolari e trendy.
Non esiste algoritmo capace di prevedere dove cadrà un fulmine. O quando ritrasmetteranno Manimal.
Essere nerd oggi è fare tendenza, essere un hikikomori super social, far parte di una community senza selezione alla porta.
Accanto al senso di rivincita jedi e di comprensibile riscatto per esser sopravvissuti alla morte nera di quegli anni, fra gli effetti collaterali e indesiderati di questa parentesi di notorietà passeggera e volatile, come tutte le mode e come il millenium falcon, le storpiature della brutta imitazione, così che anche i bulli che allora prendevano a calci i più deboli, oggi ne fanno il cosplay, millantando infanzie da I ragazzi del computer, amicizie ai margini come quelle di Stranger Things, e magliette May The Force Be With You. 
Hanno rimasterizzato il vecchio Ralph Supermaxieroe degli anni 80 e nella nuova versione bluray in HD Max vola benissimo.
Non sono mai stato, da ragazzino, fra i fan più sfegatati di Star Wars. La filosofia bushidozen dei Jedi non ispirava la mia vita, e Yoda mi ricordava il vecchio della tintoria all'angolo. Quando giocavamo in cortile io facevo Darth Fenner.

Ci abbiamo giocato poche volte, più che altro per una questione di lividi, e per il gran strillare delle mamme alle finestre, già pronte col mercuriocromo in mano. E poi il gioco non aveva un plot se non: mena prima che lo facciano gli altri.
In assenza di spade laser e di un qualunque stile aggraziato o minimamente tecnico, noi ci vibravamo mazzate sulle giunture delle braccia e delle gambe, con manici di scopa, ombrelli rotti, spade improvvisate con le listarelle delle cassette della frutta tenute insieme con gli elastici, tondini di ferro delle case in costruzione e altra roba che raccoglievamo per strada e nell'immondizia [sì, ho detto immondizia].
Io non ero particolarmente abile con la spada, e ogni tanto mi fermavo con la mano a mezz'aria per strangolare telepaticamente i jedi. Non funzionava. Anzi era proprio quando mi fermavo per usare il lato oscuro che mi arrivavano le bastonate dritte sulle dita.

Star Wars Destiny
Per salvare le cartilagini di quei bambini, oggi quarantenni e padri, ma ancora capaci di farsi del male anche soltanto piantando un chiodo per appendere un quadro, l'industria ludica, in collaborazione con l'Istituto Italiano Prevenzione e Antinfortunistica, continua a produrre giochi a tema Star Wars.
Star Wars Destiny è un gioco asimmetrico di carte e dadi per 2 giocatori, che andranno a impersonare ai due lati opposti del tavolo, il bene e il male.
Veloce da apprendere, grazie ad un set di regole ridotto all'osso che sta su 2 pagine di istruzioni pieghevoli, ma estremamente efficiente, Star War Destiny reinterpreta nei 20 minuti circa di partita l'antico scontro guelfoghibellino fra impero e ribelli.
Agli eroi della forza e del lato oscuro, messi in campo sin dal primo minuto, sotto forma di carte e dadi tematici, si andranno ad affiancare in partita le carte evento [one shot], le carte miglioria [armi ed equipaggiamenti] e le carte supporto [alleati, brutti ceffi e guerre altrui].
Due modi per vincere: eliminare tutti i personaggi schierati dell'avversario, oppure macinargli tutto il mazzo in modo che gli rimangano in mano soltanto le mosche e la mestizia [parecchia mestizia].
Per i dettagli delle regole vi rimando al manuale di gioco, liberamente scaricabile dal sito Asmodee comprensivo anche di un dettagliato compendio alle regole v1.4
Ciò che colpisce, in Star War Destiny, [gioco che avevo già segnalato nel mio report degli Amodee Days 2017, scrivendo in proposito: "Eccolo qui il vero gioco rivelazione dei miei Asmodee Day 2017."] è l'estrema ergonomia e senso di compressione, il flusso di gioco, la scarfinicazione del superfluo in funzione dell'efficienza.
Poca alea, nonostante i dadi, e per di più mitigabile [pesca con mulligan, reroll spendendo carte]. Pesca delle carte pimpata. Mana di un solo tipo e refillato ad ogni turno. Deck building semplice [le limitazioni sono coerenti col tema: i buoni solo coi buoni, i cattivi coi cattivi]. Sinergie ben lubrificate. Azioni sui dadi ben studiate. Nulla sembra esser lasciato al caso.
Star War Destiny è studio e costruzione del mazzo, è strategia sulla media e lunga distanza, è tattica e saper leggere la partita. Il tutto ben confezionato in un supporto tascabile, economico, intavolabile pure sui tavolini del bar.
Un gioco collezionabile con grandissime potenzialità.

Vagabondo che son yoda.
Stanno costruendo un'altra Morte Nera. L'hanno travestita da Grattacielo della Regione Piemonte, ma chi vuoi che se la beva, figurati se ha senso di esistere, a Torino, un grattacielo di 42 piani per 205 metri di altezza, più alto persino della Mole Antonelliana.

La sberla arriva da sinistra. Dico sberla ma intendo fendente di spada laser. Il jedi è mancino. E suona il violino.
Scanso. Con poco tempismo. Ho pure il piede della guardia dal lato sbagliato. Sono completamente fuori tempo. Mi prende. Clamorosamente. Sulla tempia.
Rotolo a terra. Sbatto il gomito. La spada mi finisce a qualche metro. Mi brucia tutto il lato sinistro della faccia come se ci avessero passato sopra un ferro da stiro. Sputo sangue.
Il jedi di fronte mi sorride. L'abito gli conferisce una certa autorità. Mi ricorda la bottiglia dell'amaro Diesus.
"Non riuscirete mai a costruire un'altra Morte Nera, ve lo impedirò" mi avverte
"Non siamo noi dell'Impero" gli rispondo mettendomi in ginocchio "il progetto è dell'architetto Massimiliano Fuksas"
"Non mentire! Non può essere un semplice palazzo, se è costato 260 milioni di euro, deve essere sicuramente la terza Morte Nera!"
"Ti dico che non siamo noi, calcola che per la seconda Morte Nera il venerabile Lord Sidious ne ha spesi 110 di milioni".
Non stringo i pugni per rabbia, che sarebbe pur comprensibile, visto lo sfregio della Mole a tutti i torinesi. Li stringo perché sono pieni di sabbia. La sabbia del cantiere. Gliela lancio negli occhi. Lo prendo in pieno: occhi, naso, bocca. Tossisce. Indietreggia. Barcolla. Ma non crolla. Rotolo ancora, stile kebab. Raggiungo la mia spada. Lui, cieco, affetta l'aria.
Accanto alla spada trovo un ombrello rotto.
Con la mente torno indietro di trent'anni. Torino era diversa. Le guerre in cortile erano durissime. Per una semplice partita di pallone facevamo andare due tubetti di lasonil, dodici cerotti e un paio di ovetti kinder [che funzionavano meglio del lasonil e dei cerotti]. Fra le regole: gli strangolamenti da dietro, per rubare palla, erano consentiti, ma per non più di tre secondi.
Gli spezzo l'ombrello sulle ginocchia. Grida. Cade. Sulle ginocchia. Chi cade sulle ginocchia grida due volte. Gli meno ancora. Non lo lascio prendere fiato. Rollo i due dadi Kylo Ren + il dado spada. Gli infliggo 5 danni duri come il cemento del grattacielo. Lui, protetto da 2 scudi, gioca un evento che gli fa spostare 2 danni all'altro personaggio, per salvare il main character.
Gioco il supporto Caccia Tie del Primo Ordine, che gli rimuove gli scudi e poi le Granate di Fanteria.

Poco dopo ci prendiamo un amaro al bar. Vorrei offrirgli un Diesus ma hanno solo SanSimone e Montenegro.
"Davvero non lo state costruendo voi, quel coso?" mi chiede indicando il titano di cemento armato e acciaio.
"Per chi ci hai preso? E poi noi ci avremmo impiegato meno. La seconda Morte Nera l'abbiamo tirata su in 3 anni. 'Sto sacramento hanno cominciato a costruirlo nel 2011, non l'hanno ancora finito, e l'anno scorso si sono accorti di aver montato 300 finestre sbagliate"
"Non può essere solo un grattacielo" osserva.
Beviamo.


Spade laser e pieni regolatori su Magic Merchant
(che sostiene questo blog) 

4 commenti:

  1. Boh. C'è malinconia per il passato, tristezza per il futuro, gioia per il presente. E Star Wars.
    Gran pezzo.

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  2. Nooo I RAGAZZI DEL COMPUTER lo avevo completamente rimosso!! Lacrimuccia :)
    Il pezzo come sempre è sopraffino. Sul gioco due sole cose veloci:
    1) non amo i collezionabili, ma amo Star Wars: ero incuriosito
    2) ho perso la curiosità quando ho visto i dadi, che a mio avviso sono semplicemente OSCENI

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  3. Dagli una possibilità.
    E’ un bel giochino 1vs1.

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  4. Boh, questi giochilli a tema Star Wars mi lasciano sempre dubbioso... Forse ho pregiudizio perché lo vedo spammato dappertutto!

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