Mi son fatto prendere un po' la mano col commento, ed è venuto fuori grossomodo tutto quello che penso sui giochi introduttivi (e come introdurre qualcuno a giochi da tavolo).
Lo riporto qui nudo e crudo.
Sembra che l’unica discriminante, quando si parla di giochi da tavolo introduttivi, sia la semplicità.
Il gioco deve essere semplice, immediato e completamente padroneggiabile entro i primi 3 minuti, altrimenti il nuovo giocatore da introdurre si aliena.
Di più: il gioco non deve richiedere il minimo sforzo, il babbano non deve soffrire il minimo stress di regole, tempo, meccaniche.
Una bambagia preventiva, un god mode iperprotettivo, per cercare di far colpo.
Non sono d’accordo. Soprattutto non sono d’accordo che la semplicità bovina sia il vero fattore discriminante.
Il mio pensiero riguardo ai giochi introduttivi e a come introdurre
-no ai party games \ dexterity games. I party game sono divertenti ma il gioco introduttivo deve lasciare qualcosa, uno strascico buono, il nuovo giocatore deve tornarsene a casa pensando “Certo che se avessi fatto questo invece di quell’altro…”.
-no a variazioni sul tema monopoly – risiko: benchè super classici l’obiettivo è far provare al giocatore qualcosa di nuovo
-no ai giochi che si giocano da soli: il nuovo giocatore deve percepire CHIARAMENTE l’influenza delle proprie scelte in partita
-no ai giochi di dado come introduttivi: L'oggetto "dado" (identificato comunemente come un generatore di numeri casuali) trasmette sempre una sensazione di poco controllo e "sfiga o fortuna" ai novizi. Il giocatore deve sentirsi attore in partita, e deve sentirsi padrone delle proprie azioni.
Il gioco deve essere semplice, immediato e completamente padroneggiabile entro i primi 3 minuti, altrimenti il nuovo giocatore da introdurre si aliena.
Di più: il gioco non deve richiedere il minimo sforzo, il babbano non deve soffrire il minimo stress di regole, tempo, meccaniche.
Una bambagia preventiva, un god mode iperprotettivo, per cercare di far colpo.
Non sono d’accordo. Soprattutto non sono d’accordo che la semplicità bovina sia il vero fattore discriminante.
Il mio pensiero riguardo ai giochi introduttivi e a come introdurre
-no ai party games \ dexterity games. I party game sono divertenti ma il gioco introduttivo deve lasciare qualcosa, uno strascico buono, il nuovo giocatore deve tornarsene a casa pensando “Certo che se avessi fatto questo invece di quell’altro…”.
-no a variazioni sul tema monopoly – risiko: benchè super classici l’obiettivo è far provare al giocatore qualcosa di nuovo
-no ai giochi che si giocano da soli: il nuovo giocatore deve percepire CHIARAMENTE l’influenza delle proprie scelte in partita
-no ai giochi di dado come introduttivi: L'oggetto "dado" (identificato comunemente come un generatore di numeri casuali) trasmette sempre una sensazione di poco controllo e "sfiga o fortuna" ai novizi. Il giocatore deve sentirsi attore in partita, e deve sentirsi padrone delle proprie azioni.
-no ai giochi con testo in inglese come introduttivi: il nuovo
giocatore deve potersi concentrare sul gioco. La traduzione è un
passaggio in più per il cervello, inutile in questa fase introduttiva
-no ai giochi solo da 2. Non in questa fase. Il gioco solo da 2 è poco fertile ed è più difficile da tirare fuori nelle serate: che il gioco possa scalare 2-4 giocatori.
Il gioco introduttivo scelto deve:
-avere un numero ristretto di regole. Non è necessario che siano proprio solo 2 , ma neanche 158
-avere delle meccaniche solide e funzionali (maggioranze, gestione risorse, aste, …)
-deve richiedere un po’ di sforzo. Eh, già. Dovrà imparare qualche regola e fare qualche scelta in partita, non c’è verso. Il mondo è malvagio.
-avere una durata fra i 20 e i 40 minuti.
-avere un prezzo accessibile. Se il gioco fa breccia, al nuovo giocatore potrebbe venir voglia di comprarselo il mattino successivo. Starei sui 30-35€ come prezzo massimo.
-essere un bel gioco e deve piacere prima di tutto a voi che andrete a spiegarlo. Se l’introduttivo perfetto di cui parlano tutti a voi fa cacare a spruzzo: lasciate perdere e trovatevi il VOSTRO introduttivo.
Il giocatore che spiega il gioco deve:
-conoscere molto bene il gioco. Se vi capita di riprendere in mano il manuale 3-4 volte mentre introducete il gioco: o dovevate ripassarlo meglio prima o avete cannato gioco
-saperlo spiegare in pochi minuti: fra i 5 e i 15 minuti. Condensate e accelerate la spiegazione per entrare in partita: si imparano più velocemente le regole in 3 giri di tavolo, che in 30 minuti di dotte spiegazioni
-rassegnarsi al fatto che non potrà trasformare tutti i suoi amici in giocatori. Prendetene coscienza. A me non piacciono i musical, a voi non frega nulla dello zumba e a qualcun altro non frega un beneamato razzo dei giochi da tavolo, e non gliene fregherà MAI nulla.
C’è una sostanziale differenza, a livello di impegno profuso e predisposizione, se siete voi a cercare di “tirar dentro” un amico, o è invece l’ amico di turno a bussarvi alla porta chiedendovi di fargli provare qualcosa.
Se siete voi a proporre potete usare:
-8 minuti per un impero
-L’isola proibita
-Finca
-Costruttori del Medioevo
Se è l’amico a bussare potete proporre:
-7 Wonders
-La Isla
-Santiago de Cuba
Nota1: questa lista di titoli è mia, puramente indicativa e soggetta a variazioni a seconda chi ho davanti: conoscere la persona vi aiuterà a trovare il gioco più adatto.
Nota2: non ho nominato i classici Carcassonne et similia, che funzionano comunque bene.
Nota3: vi consiglio un vecchio video di TeOoh di qualche anno fa -> https://www.youtube.com/ watch?v=T_oowqRAYxk. Troverete molti punti in comune.
Nota4: quando presentate un gioco ditele sempre due parole introduttive sull'ambientazione: non iniziate la spiegazione di un gioco con "Per vincere bisogna".
-no ai giochi solo da 2. Non in questa fase. Il gioco solo da 2 è poco fertile ed è più difficile da tirare fuori nelle serate: che il gioco possa scalare 2-4 giocatori.
Il gioco introduttivo scelto deve:
-avere un numero ristretto di regole. Non è necessario che siano proprio solo 2 , ma neanche 158
-avere delle meccaniche solide e funzionali (maggioranze, gestione risorse, aste, …)
-deve richiedere un po’ di sforzo. Eh, già. Dovrà imparare qualche regola e fare qualche scelta in partita, non c’è verso. Il mondo è malvagio.
-avere una durata fra i 20 e i 40 minuti.
-avere un prezzo accessibile. Se il gioco fa breccia, al nuovo giocatore potrebbe venir voglia di comprarselo il mattino successivo. Starei sui 30-35€ come prezzo massimo.
-essere un bel gioco e deve piacere prima di tutto a voi che andrete a spiegarlo. Se l’introduttivo perfetto di cui parlano tutti a voi fa cacare a spruzzo: lasciate perdere e trovatevi il VOSTRO introduttivo.
Il giocatore che spiega il gioco deve:
-conoscere molto bene il gioco. Se vi capita di riprendere in mano il manuale 3-4 volte mentre introducete il gioco: o dovevate ripassarlo meglio prima o avete cannato gioco
-saperlo spiegare in pochi minuti: fra i 5 e i 15 minuti. Condensate e accelerate la spiegazione per entrare in partita: si imparano più velocemente le regole in 3 giri di tavolo, che in 30 minuti di dotte spiegazioni
-rassegnarsi al fatto che non potrà trasformare tutti i suoi amici in giocatori. Prendetene coscienza. A me non piacciono i musical, a voi non frega nulla dello zumba e a qualcun altro non frega un beneamato razzo dei giochi da tavolo, e non gliene fregherà MAI nulla.
C’è una sostanziale differenza, a livello di impegno profuso e predisposizione, se siete voi a cercare di “tirar dentro” un amico, o è invece l’ amico di turno a bussarvi alla porta chiedendovi di fargli provare qualcosa.
Se siete voi a proporre potete usare:
-8 minuti per un impero
-L’isola proibita
-Finca
-Costruttori del Medioevo
Se è l’amico a bussare potete proporre:
-7 Wonders
-La Isla
-Santiago de Cuba
Nota1: questa lista di titoli è mia, puramente indicativa e soggetta a variazioni a seconda chi ho davanti: conoscere la persona vi aiuterà a trovare il gioco più adatto.
Nota2: non ho nominato i classici Carcassonne et similia, che funzionano comunque bene.
Nota3: vi consiglio un vecchio video di TeOoh di qualche anno fa -> https://www.youtube.com/
Nota4: quando presentate un gioco ditele sempre due parole introduttive sull'ambientazione: non iniziate la spiegazione di un gioco con "Per vincere bisogna".
Amen...
RispondiEliminaMi trovo d'accordo!
RispondiEliminaDopo oltre un anno di serate organizzate nelle fumetteria, posso dire che mi sono accadute situazioni analoghe.
Wow! Mi hai spiegato finalmente lunghi anni di sofferti insuccessi! ;)
RispondiEliminaVenerdì sera, a casa di una coppia di amici. Con lui ogni tanto giochiamo, lei assolutamente allergica a questo genere di divertimento.
RispondiEliminaFacciamo un giro a Love Letter, tiriamo dentro anche lei, gioca ma senza apprendere la dinamica (ad un turno dalla fine mi chiede se ho la Principessa, e non ce l'ho... salvo poi scoprire che l'aveva lei in mano! Ha vinto lei ovviamente... :D).
Intavolo The Great Zimbabwe, intenzionato a giocarlo per la prima volta con lui, ma lei si vuole aggregare. Pensavo "Ok... è finita!".
Invece... lei attivissima ed ha compreso il meccanismo in pochi turni, e si è piazzata al terzo posto su 4 giocatori. Stupore mio :D
Secondo me è una finta refrattaria...non vi è venuto in mente che a LL, semplicemente, bluffasse?
EliminaGuarda, tutto può essere, ma l'ha fatta sotto il naso a tutti :)
EliminaComunque se fosse realmente interessata sarebbe bellissimo. :D
Bravo Dado!
RispondiEliminaCosì si parla! :D
Condivido in toto il post......
RispondiEliminaOltre all'elenco fornito dall'autore io aggiungerei (per me hanno funzionato, pur essendo diversissimi tra loro):
Ticket to Ride
Alhambra
Citadels
I coloni di Catan
Samurai di Knizia
El Paso
Nel Deserto
Yspahan
I Cercatori di Tebe
Seeland
Genial
Stone Age
Zooloretto
Russian Railroads (non è vero !)
Bonhanza
Dixit
Mc Edwie
Io e mia moglie, talvolta, giochiamo.
RispondiEliminaUna volta a Cluedo, l'altra a Cluedo e un'altra volta ancora a Cluedo.
Oppure: a tresette.
Tresette con mia moglie è così: lei "accusa" di tutto e io faccio 8 o 9 punti di mazzo.
Oppure, Tresette con mia moglie, è così: "Amore scusa" chiede lei "ma l'asso piglia tutto?"
Bene.
Detto ciò ti ringrazio, oh Dado, di avermi dato un po' di titoli di giochi alternativi al Cluedo...o al Tresette...ah dimenticavo! A volte giochiamo pure a Monopoli...vabbè, era meglio stare zitti.
Ciauz.
Ugo Bartolucci