E visto che non mi piace stare dal lato della bilancia col piatto leggero, io ho ribattuto che anche noi giocatori ci battiamo col coltello fra i molari per la salvaguardia di una specie in via d'estinzione: quella dei non-giocatori.
Mica pizza e koala!
Anzitutto sono partito con la descrizione della specie mammifera.
I non-giocatori sono animali riservati e molto timorosi, tipo il topo-ragno o l'aye-aye. Vanno avvicinati con cautela, in punta di piedi che manco la Fracci. Non devono spaventarsi. Mai avvicinarsi, che ne so: con un Kingsburg o uno Stone Age. Meglio il Memory di Peppa Pig , con età consigliata 3+ anni, anche se gli interlocutori son tutti adulti barbuti e pelosi che guidano il tir Scania e hanno il tatuaggio sul bicipite di una sirena a zizze nude.
Io da bambino giocavo a scacchi.
Ma solo perchè ero un bambino malato.
Oggi nessuno sano di mente spiegherebbe ad un ragazzino un gioco che prevede di sincronizzare 16 pezzi che si muovono su 64 caselle e interagiscono con altri 16 pezzi avversari muovendosi in tanti modi diversi (per citarne soltanto uno d'esempio: i pedoni muovono di 1 casella sempre e solo in avanti e mangiano in diagonale occupando la casella del pezzo avversario mangiato, però se non si sono mai mossi possono muovere di 2 - e questo apre la possibilità di mangiare en passant - e se raggiungono la casella opposta della scacchiera possono essere trasformati in qualunque altro pezzo tranne pedoni e re).
E che siamo Stephen Hawking? Deve essere un gioco o una condanna ai lavori forzati?
Altra raccomandazione è di non usare termini tecnici con un non-giocatore. Che ne so: filler. MAI. E' un diktat che non ammette eccezioni e non può essere contestualizzato. Neanche in un evento dedicato ai giochi da tavolo, nell'area giochi da tavolo, con i tavoli apparecchiati con i giochi da tavolo e i volontari che spiegano i giochi da tavolo. Troppo criptico, filler, troppo ghettizzante, finisce che il non-giocatore si sente inadeguato, si perplime e scappa a nascondersi su un baobab. Noi, contrariamente a tutte le altre attività che prevedono l'uso di una terminologia tecnica pur minimale (ad esempio se decidi di imparare il windsurf impari cos'è un boma e cosa significa cazzare e strambare) semplifichiamo la qualunque. E' una specie di missione. Ben noto alla cronaca il caso di quel geometra di Moscufo che spiegando Sushi Go a un non-giocatore, si è lasciato sfuggire il termine DRAFT e solo qualche giorno dopo... beh, lo sapete, l'insano gesto, appeso al soffione della doccia con la cintura dell'accappatoio. Scritte col dito sullo specchio appannato: le sue ultime volontà.
OVERBOOKING
Gioco di carte per 2-4 giocatori, della durata di 30 minuti circa, di Filippo Landini, vincitore del Premio Archimede, edito da Huch! & friends e distribuito da Oliphante. Scopo del gioco: organizzare e stipare in hotel e camere d'albergo tutti gli ospiti invitati da quel megalomane del Re: commercianti, ambulanti, monaci, soldati... Gli ospiti si muovono in gruppi più o meno numerosi, occupano spazi e rendono monete. I giocatori si sfideranno, giocando carte coperte sulle stanze disponibili, per cercare di dare un letto al maggior numero dei propri ospiti (o a quelli che pagano di più).
Gli ospiti vengono organizzati in file di prenotazione.
A inizio turno vengono rivelate le stanze (con indicati i posti letto disponibili ed eventuali vincoli - esempio QUI NIENTE SOLDATI oppure I MONACI HANNO LA PRIORITA'). Nel proprio turno ogni giocatore può giocare una carta ospite PRIMA della stanza (in quel caso l'ospite non entrerà ma sarà attivo l'effetto della carta) o DOPO (in quel caso l'ospite entrerà nella stanza in ordine di numero, senza attivazione effetto).
Le carte riportano, sul retro, lo scudo corrispondente alla casata dell'ospite. La grandezza dello scudo fornisce parziali informazioni sul valore della carta ospite. Le casate permettono di guadagnare punti con un sistema di collezione set.
Overbooking è un bel gioco di carte adatto sia per i nuovi giocatori che per quelli con più primavere. Mi ha ricordato il buon Ghost for sale (che riposa sulla mia mensola: so che finge di dormire e aspetta solo di esser tirato fuori). E' possibile anzi consigliato bluffare e forzare la mano in alcune stanze: il livello di incertezza e conseguente tensione palpabile è molto alto, e quando le carte vengono infine rivelate partono risate e sani vaffa.
Non c'è mai la certezza matematica di riuscire a far entrare gli ospiti che pagano di più. La capacità dei giocatori di saper leggere le giocate degli avversari, facendo attenzione agli scudi, alla loro dimensione e al set collection al quale ciascuno sta puntando, farà la differenza fra discreti e ottimi turni.
L'ho provato a PLAY Modena con l'autore e l'ho comprato al volo. L'ho provato in 3 e in 4 giocatori. La scatola non è troppo grossa, costa 27 euro e ve lo consiglio a mani basse (poi io amo i giochi di carte).
Mentre facevo a gara con l'amico del giaguaro per stabilire chi ce l'avesse più lungo, la discussione è degenerata. Lui sosteneva di preoccuparsi della foca monaca MOLTO più di me con i miei non-giocatori. Mi ha portato come esempio la raccolta fondi che aveva lanciato sui social: MARIO ROSSI SALVA LA FOCA MONACA. Bastava cercare con Google: aveva persino creato una linea di cappellini e portachiavi con il suo faccione e la scritta: MARIO ROSSI SALVA LA FOCA MONACA.
E io ho riso, e raccontato che quelle erano bazzecole e bagatelle, che tutti i giorni da 10 anni, puntualmente io caricavo sulla mia pagina Facebook i miei selfie in primissimo piano con commenti: "ANCHE OGGI SOFFRO PENSANDO CHE C'É CHI USA LA PAROLA DRAFT CON I NON- GIOCATORI" oppure "STANOTTE NON HO DORMITO PENSANDO CHE I NON-GIOCATORI NON CONOSCONO LA DIFFERENZA FRA MECCANICHE E DINAMICHE" o ancora "IO SO BENE CHE SI CHIAMANO MEEPLE MA LI CHIAMO PUPAZZETTI DI LEGNO PERCHE' SONO ATTENTO AI NON-GIOCATORI".
E poi ci siamo rovesciati i bicchieri con i Campari in faccia a vicenda. Perchè quello era il vero punto. La cosa che stava sotto a tutto quanto.
E ce ne siamo andati in direzioni diverse, tutti fieri e tronfi, competenti e contenti.
Trovate Overbooking su MagicMerchant.it
che da anni sostiene questo blog
e la foca monaca
LOL!
RispondiEliminaTullaris
E' una vita che gioco e non so la differenza frameccaniche e dinamiche... segno che non conta un organo sessuale maschile! :-)
RispondiEliminaOverbooking è davvero un gioco molto carino, e detto da uno a cui i giochi di carte fanno abbastanza schifo...
Anch'io aderisco alla campagna per salvare i Non-Giocatori.
RispondiEliminaMetti anche tu la tua firma: più siamo, più Non-Giocatori si salveranno