Nel mio ufficio c'era un collega calabrese che si lamentava perchè sentiva nostalgia di casa.
"Di dove sei?"
"Calopezzati. Calabria".
Mi mostrava su Maps il comune di 1300 abitanti in provincia di Cosenza.
"Molto lontano" sospirava, e ricordando le melanzane che preparava sua mamma, gli scappava la lacrima.
A me Calopezzati non sembrava così distante, soprattutto rispetto a Esiguy, il mio pianeta.
Si
trova nella Galassia Nana del Boote: sempre dritto per un centinaio di
anni luce, svolti a destra dopo la seconda fascia di asteroidi e
praticamente non puoi sbagliare (al limite chiedi al benzinaio spaziale,
ma non fermarti a fare il pieno che: 1-ha sempre il pos rotto 2-se vede che non sei attento non resetta il display e ti fa pagare il carburante che ha fatto quello prima di te).
Non lo dico in senso negativo: noi siamo geneticamente negati per qualsiasi cosa, è un fatto scientifico (ma non ne siamo sicuri al 100% perchè i nostri scienziati sono dei mediocri). I nostri militari tendono a spararsi sui piedi con le pistole d'ordinanza, i nostri dottori usano i cerotti per curare il mal di testa, e i nostri linguisti poliglotti più esperti parlano solo due lingue (entrambe a livello scolastico).
Ma anche nella nostra mediocre società ci sono dei campioni, delle persone che eccellono, che si elevano sulla grande massa.
Io ad esempio sono il giocatore di giochi da tavolo più forte del pianeta. Su Esiguy non ho rivali.
Per questo sono venuto sulla Terra: per conquistare i terrestri con la mia schiacciante bravura, e soggiogarli.
Non sta andando come previsto.
I terrestri sono molto diversi dagli esiguyiani.
Parliamo un attimo dei giocatori esiguyiani.
Anzitutto quando ricevono un nuovo gioco, impiegano tutta la sera per togliere il cellofan, e quasi sempre finisce con un dito tagliato o con la scatola del gioco piena di squarci.
In media stanno due ore a defustellare. Poi quando si rendono conto di aver tenuto le fustelle vuote e aver buttato nell'immondizia i token, ci va tutta una sera per recuperare e ripulire tutti i componenti. Beh, se avete letto fin qui non serve spiegarvi quanto valgono come giocatori.
Invece i terrestri hanno la malizia. Comprendono le regole in una sola partita, cercano di fare più punti degli avversari, cercano di applicare strategie vincenti, e non si infilano mai per sbaglio dadi e cubetti nelle narici e nelle orecchie.
Tuttavia l'altra sera, in occasione di una serata a VIANDANTI A SUD DEL TIGRI, ho fatto una scoperta grandiosa.
VIANDANTI A SUD DEL TIGRI di Shem Philips e SJ MacDonald è un piazzamento dadi e lavoratori, della durata di 90 minuti circa, edito dalla Fever Games, nel quale si comprano carte e tessere per muoversi sul tracciato diario e guadagnare punti vittoria.
La componentistica è sontuosa e tracimante, e il gran numero di azioni possibili lascia spiazzati persino i terrestri. In realtà è un gioco meno complicato di quello che sembra.
Gli aspetti più interessanti del gioco sono:
1- i lavoratori non
appartengono ai giocatori: piazzandoli per attivare un'azione, diventano
a disposizione degli altri che possono prenderli e usarli a loro volta.
2- molti spazi azione richiedono dei dadi che abbiano un determinato
attributo. Gli attributi, sotto forma di tesserine, si comprano e
posizionano sulla griglia dei dadi.
3- il gioco è una corsa (a ostacoli). Per passare da una casella all'altra il giocatore deve possedere determinati simboli \ requisiti.
4- le carte richiedono una certa concatenazione per creare simboli e generare punti vittoria.
Ma al netto di queste cose: Viandanti è un gran bel gioco, e chi sostiene il contrario è un benzinaio amsariano disonesto!
Ecco, dicevo. Io sono un fan di Shem Philips, Raiders, Architetti e Paladini sono giochi grandiosi. E penso di cavarmela abbastanza bene, su Esiguy battevo tutti, persino il figlio del barbiere (quel ragazzo senza naso e senza orecchie). Ma arrivato sulla Terra ho cominciato a perdere malamente. Ai suddetti giochi i terrestri mi doppiavano sul percorso punti. E intendo tutti quanti, persino i pensionati che guardano i cantieri.
Finchè l'altra sera, ad un tavolo con VIANDANTI, ho conosciuto Viking e RedBairon. Vik e Red sono due reietti. Sono i due giocatori più scarsi del pianeta Terra. Vengono puntualmente esclusi ed emarginati da tutti i gruppi di gioco per manifesta inferiorità. Invece noi tre al tavolo ce la giochiamo eccome!
Io, il campione del pianeta Esiguy, e loro, i reietti della Terra, funzioniamo bene!
Quindi abbiamo deciso di giocare insieme.
E sono contento perchè finalmente ho trovato il mio posto.
A volte credi di essere guasto o che ci sia qualcosa che non vada in te.
Invece magari sei solo nel posto sbagliato.
LoL! Tullaris
RispondiEliminaCiao Tullaris.
EliminaAndrea
Fammi capire Dado, hai vinto una partita? 😱
RispondiEliminaSì. Ma i miei soci erano ubriachi. E drogati. E li minacciavo con un taglierino.
Eliminabellissimo, as usual. Molto punk hc la chiusa.
RispondiEliminaCiao RadioCarlonia!
EliminaNelle ultime due righe, quanta filosofia!
RispondiEliminaCiao Kukri. Ci vediamo a PLAY.
EliminaUn giudizio su predoni si scizia, invece? Secondo me fa tutto bene, benissimo, ma gli manca quella scintilla del gran gioco.
RispondiEliminaE' una rielaborazione di Raiders e dell'espansione.
Eliminahttps://dadocritico.blogspot.com/2021/02/scalpare-scotennare-togliere-lo-scalpo.html
come si pronuncia "Esiguy"?
RispondiEliminaEsattamente come si scrive: μικροσκοπικός πλανήτης
Eliminaanche a me resta il dubbio. Hai vinto?
RispondiEliminaRestiamo nel dubbio. Non roviniamoci la giornata.
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