Avevo già allora l'animo del collezionista.
Il mio cortile era una "L" di cemento senza un filo d'erba ma con molte pozzanghere di olio dell'officina meccanica che ammucchiava bidoni e pneumatici.
Noi ragazzini ci stavamo bene.
Tutti delle case popolari, anticipavamo il concetto di car-sharing andando in 2 su una bici: uno sulla sella e l'altro seduto sul volante [se era un ragazzino piccolo] o in piedi su due ramponi avvitati alle ruote posteriori [se era grande].
Quando arrivò la moda dei pattini a rotelle ci volle un po' per averne un paio a testa.
All'inizio ne avevamo solo 2 paia. E in cortile eravamo una decina.
Il
papà di Salvatore, che raccoglieva i cartoni per strada con un carretto fatto con
le ruote di una bici, ci procurò una grossa tavola di legno quadrata 1
metro x 1 metro, e fissò i pattini nei quattro angoli.
Ricordo che
salivamo tutti sulla tavola e ci lanciavamo giù a rotta di collo per le
rampe dei garage. Un paio di bambini li perdevamo già nei primi metri.
Altri rotolavano via quando la tavola prendeva velocità. Chi arrivava a
stamparsi contro la saracinesca dei garage con un boato infernale, era
considerato un eroe.
Come ho scritto, mi ammalavo spesso. E
quando tornavo in cortile, una settimana
dopo, spesso scoprivo che qualcosa era cambiato.
Come quando si deprezzarono le biglie "francesine", che di norma valevano DUE biglie normali.
Le novità erano sempre dietro l'angolo.
"SUCA!!!"
La nuova parola era diventata un tormentone.
Appena Giuseppe Ciccione [chiamato così per distinguerlo da Giuseppe del Bar,
figlio del titolare del bar, e da Giuseppe Fratello di Marco] la
pronunciava, tutti scoppiavano a ridere.
Che diavolo significava?
Sapevo che era una parolaccia ma a scuola non l'avevo mai sentita.
Naturalmente ogni volta che qualcuno la pronunciava [a onor del vero la maggior parte delle volte usciva dalla boccaccia di Giuseppe Ciccione, che la padroneggiava come neanche il maestro Miyagi la tecnica della gru] mi univo anch'io alle sghignazzate. Ma era terribile essere l'unico a non saperne il significato.
Eravamo solo in 3: io, Giuseppe Ciccione e Giuseppe Fratello di Marco.
"Ragazzi... mi sono dimenticato cosa vuol dire Suca" dissi a un certo punto.
Gli altri due scoppiarono a ridere e io sentii le guance andarmi a fuoco.
"Ahahahahahah allora non l'hai mai saputo!" mi attaccò subito Giuseppe C.
"No, no, lo sapevo, lo giuro, ma me lo sono dimenticato"
"No, no, no" insistette Giuseppe C. "Non puoi essertelo dimenticato. Vuol dire che non l'hai mai saputo"
"Già, non l'ha mai saputo!" gli andò dietro Giuseppe FdM.
"Vi dico che lo sapevo! Solo che me ne sono scordato!".
Non potevo cedere. Quindi continuai a sostenere l'amnesia.
"Dunque" disse Giuseppe C. salendo in cattedra "Può avere due significati. O metti la testa fra le gambe di una donna e gliela lecchi"
"Sì, questo me lo ricordavo" mentii
"Oppure: ti togli un testicolo, gli fai un buchino con uno stuzzicadenti, e te lo bevi come un ovetto"
"Vero" annuì Giuseppe FdM.
Questo voleva dire Suca, quindi.
Pensai che era un insulto complicatissimo. CONSPIRACY: Intrighi nel mondo di Abyss
Gioco di carte per 2-4 giocatori a tema Abyss [ma completamente indipendente dal gioco precedente], di Bruno Chatala e Charles Chevallier, della durata di 30-45 minuti circa, edito in Italia da Playagame, in una bella scatoletta metallica a 14€ [nota: ci sono 5 scatole metalliche differenti, una per ogni casata di nobili, ma differiscono solo per motivi estetici\collezionistici: dentro il materiale è esattamente lo stesso].
Scopo del gioco: creare la propria Camera del Senato, una piramide rovesciata con 5-4-3-2-1 carte Nobili, realizzando il maggior numero di punti possibili.
Il setup è di quelli che non fai neanche in tempo a metter su il caffè: si posizionano al centro del tavolo, dopo averli mescolati, il mazzo carte Nobile, il mazzo carte Luogo e il Tracciato delle Perle.
Ad ogni giocatore vengono distribuiti i 5 gettoni Stemma, uno per ogni famiglia di Nobili.
L'ultimo giocatore che ha mangiato un dattero di mare viene definito primo giocatore [e poi denunciato].
Nel proprio turno il giocatore esegue queste azioni:
1- reclutare Nobili [dal mazzo di pesca oppure dagli scarti]
2- accrescere la propria Camera del Senato
1- Il giocatore sceglie se pescare 1-2-3 carte Nobili dal mazzo di pesca [in questo caso sceglie UNA carta e scarta le altre] oppure prendere dagli scarti TUTTE le carte della stessa famiglia di nobili.
Se durante questa operazione colleziona due chiavi della stessa tipologia [o 3 chiavi qualsiasi] può accedere alle carte Luogo [pescando 1-2-3 carte Luogo e poi scegliendone UNA sola e scartando le altre, oppure pescando dagli scarti].
2- Il giocatore posiziona le carte Nobili + Luogo raccolte nella propria Camera del Senato.
Se si recluta un nobile di una famiglia che non è ancora presente nel proprio Senato, vi si posiziona sopra lo stemma corrispondente [si posiziona sul nobile di valore maggiore, di quella famiglia].
Alcuni nobili aumentano il numero di perle sul tracciato. Ogni volta che si sposta il segnalino perla sul tracciato, si riassegna il bonus "Maestro di Perle" al giocatore che ne ha di più.
La partita finisce quando un giocatore posiziona il suo 15esimo nobile nel Senato. Si fa un ultimo giro e si passa al calcolo del punteggio.
1- I Punti influenza dei suoi Nobili con lo Stemma [il nobile più influente di ogni famiglia]
2- I luoghi [che consentono di fare punti in tanti modi diversi]
3- La coalizione di nobili più lunga [la fila di nobili della stessa famiglia adiacenti nella camera del Senato]
4- Il bonus Maestro di Perle [il giocatore che ha più perle a fine partita].
Un'ostrica di gioco, accattivante sia nella componentistica [illustrazioni splendide di cupe creature malvagie degli abissi, che scatola in metallo di bellezza ipnotica] sia nelle meccaniche semplici ma efficaci, che nelle poche regole da memorizzare. A proposito di memorizzare, i Luoghi, che sono il vero sale di questo gioco d'acqua salmastra, e che consentono di far punti in tanti modi, e che si intersecano con i nobili dando il via a piccole combo, richiederanno qualche sforzo in più per memorizzare i simboli.
Ma visto che tutto si svolge tutto in chiaro, al momento della pesca, basta che i simboli li conosca uno al tavolo, e che segua il gruppo alla primissima partita. Io ho fatto così, la mia prima partita, seguendo il consiglio di TeOoh, e tutto ha girato come una lippa.
Davvero ottimo rapporto qualità\divertimento\prezzo: 14€ e se non vi piace lo vendete al mercatino con i soliti disclaimer fuffa: "Giocato una sola volta in ambiente sterile insieme a un coltivatore di orchidee quindi persona abituata a trattare con delicatezza" .
Consigliato.
...
.....
21 giorni dopo
Ventuno giorni dopo ero tornato al Hub Nuvola Lavazza di Via Ancora, per la seconda dose del vaccino.
"Com'è andata la prima ?" si era informato il medico mentre l'infermiera mi disinfettava la spalla
"Solo un leggero indolenzimento al braccio"
"Perfetto".
Ero uscito 15 minuti dopo, vaccinato e con un buono omaggio per un caffè.
C'erano dentro anche le multinazionali del caffè, quindi, non gli bastava aver ammazzato l'uomo ragno.
Era passato un anno da quel lockdown di incertezze che mi sarei portato dietro per il resto della mia vita, e il vaccino era finalmente arrivato.
Non avrei mai dimenticato i carrelli in coda a due metri di distanza nel parcheggio del supermercato, lo scaffale del lievito e della farina sempre vuoti, l'alcol e l'amuchina in vendita a prezzi folli su internet, le code a mezzanotte per la spesa online da mandare ai miei genitori.
Qualche giorno dopo finii in mezzo ad una discussione con un no-vax. Mi ero ripromesso di non farlo, di non farlo più, almeno. Ma ci finii in mezzo. E il no-vax mi disse "Il vaccino emmerrennea [mRNA] ! Sai almeno cosa significa emmerrennea ?!?"
Non lo sapevo.
"E' quella cosa dello stuzzicanti nelle palle?" chiesi.
Non avrei mai più giocato la carta dell'amnesia.
Al massimo quella dell'ironia.
Quel che non ammazza, ingrassa! :-)
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