Nel 2014 scrissi un articolo piuttosto lungo a proposito delle caratteristiche che avrebbe dovuto avere un buon gioco introduttivo.
Sette anni dopo e con un po' più di esperienza sulle spalle, credo sia venuto il momento di rimettere mano a quelle mie linee guida.
Anzitutto perchè.
Il settore dei giochi da tavolo è in espansione. Sempre più persone nuove si affacciano a questo colorato mondo fatto di dadi e token.
E una delle prime cose che fanno, poichè non conoscono realtà dedicate e specializzate come la Tana dei Goblin o Board Game Geek, è entrare in un gruppo facebook [o il social network che usano più spesso] e chiedere:
"Ciao sono nuovo, mi consigliate un gioco da tavolo per cominciare?"
E le risposte che ottengono, tutte in buona fede, sono molteplici.
Sfatiamo un mito.
Non tutti i giochi sono egualmente adatti come introduttivi. O meglio: ci sono giochi che funzionano meglio di altri.
Sicuro: probabilmente conoscete Tizio che ha cominciato con Terra Mystica e Caio con Twilight Imperium. Con loro due ha funzionato benissimo.
Ma questo non significa che Terra Mystica e Twilight Imperium siano buoni titoli per iniziare.
Potete anche usare un cacciavite per aprire una lattina di fagioli.
Ma questo non significa che il cacciavite sia lo strumento ideale per aprire una lattina di fagioli.
Ci sono sicuramente strumenti più adatti [ad esempio un comune apriscatole].
Torniamo al nuovo giocatore che scriva su facebook: "Ciao sono nuovo, mi consigliate un gioco da tavolo per cominciare?".
Cosa gli rispondono i giocatori.
- Giochi da tavolo introduttivi grandi classici
- Giochi da tavolo introduttivi nuovi
- Giochi da tavolo che hanno appena comprato e stanno giocando proprio in quel momento [non necessariamente introduttivi]
- Il gioco da tavolo con il quale hanno cominciato loro [non necessariamente un introduttivo]
- I loro giochi da tavolo preferiti in assoluto [non necessariamente introduttivi]
- Giochi da tavolo che in quel momento sono in offerta scontati 20% su Amazon [non necessariamente introduttivi]
- Capolavori assoluti e pietre miliari [non necessariamente introduttivi]
- Giochi da tavolo okay non proprio introduttivi, un pelo più difficili, però fighissimi, eh!
Cosa comprerà alla fine?
Forse il gioco più nominato fra le molte risposte, forse quello con l'ambientazione che gli è più congeniale [ad esempio uno su Star Wars perchè è già un fan della saga], forse quello che costa meno, forse boh?!
Chi è il nuovo giocatore?
Nella ricerca di un gioco introduttivo alfa, dobbiamo immaginare un gioco che possa andar bene per tutti [o quasi].
Ci saranno sicuramente nuovi giocatori più portati di altri per il gioco e l'apprendimento delle regole, menti matematiche in grado di immagazzinare una grande quantità di concetti, e conoscendo il percorso di questi potremmo addirittura consigliar loro giochi più mirati... Ma per questa mini-guida immagineremo di rispondere a un giocatore "medio" senza particolari inclinazioni, che si sia affacciato su facebook in cerca di aiuto e del quale non conosciamo caratteristiche nè abilità.
Caratteristiche che dovrebbe avere un gioco introduttivo alfa
[e perchè dovrebbe averle].
1- deve essere semplice da apprendere
L'abc. Deve essere semplice, pulito, efficace. Pochi concetti e poche informazioni da memorizzare.
Non "sperate" che il nuovo giocatore con solo la tombola a capodanno nel proprio curriculum ludico, capisca quel tal german che: sì, è un filo bizantino nelle regole ma è molto molto figo.
Meglio, per la prima volta, puntare su qualcosa di semplice da apprendere.
Come si dice nel mondo del game design: semplicità, che a complicare si fa sempre in tempo.
1bis- un regolamento ben scritto
Vi sono giochi semplici ma con un regolamento poco chiaro o addirittura mal scritto. Non è detto che il nuovo giocatore che abita in un paesino di 300 anime abbia nella sua città qualche amico giocatore o un'associazione che possano chiarirgli dubbi sull'applicazione di una determinata regola.
L'introduttivo alfa deve avere un regolamento ben scritto, con esempi e immagini.
2- che il gioco sia semplice... ma non "troppo semplice"
Il gioco deve richiedere al nuovo giocatore un minimo sforzo. Deve impegnarlo un po'.
Come una camminata in montagna per raggiungere la vetta ad ammirare un panorama mozzafiato.
Lo sforzo profuso darà soddisfazione al nuovo giocatore, e lo aiuterà a fissar meglio il titolo in testa, lo costringerà a pensare dopo partita, a riflettere e a memorizzare.
Per questo party game veloci o giochi di pura destrezza non sono l'ideale.
3- il gioco deve avere una bella meccanica
Una bella meccanica, fluida e piacevole, che funzioni bene, e che faccia sentire il giocatore, con le sue scelte, protagonista in partita. Il giocatore deve sentire il peso delle proprie mosse, e capire che esse determinano vittoria e sconfitta.
Per questo giochi di puro lancio di dado o pesca di bussolotti dal sacchetto completamente in balia del caso, non vanno bene.
4- durata compresa fra i 20 e i 40 minuti
Parametro difficile da fissare, potrebbero anche essere 30-50 minuti
Un nuovo giocatore potrebbe non essere in grado di sostenere partite lunghe, alla sua primissima volta. Però il gioco deve girare abbastanza da farsi comprendere [spesso ci vanno 2-3 turni per apprendere tutte le regole] e da fissarsi come esperienza nella testa del giocatore.
Giochi da 5 minuti, per quanto belli, non lasciano il segno sulle lunghe distanze.
5- deve scalare 2-4 giocatori
Il gioco deve essere facile da intavolare. Tanto più è semplice quanto più spesso il nuovo giocatore lo intavolerà.
Quindi deve essere giocabile anche in 2. Che è il numero più semplice da riprodurre.
Ma deve anche poter scalare 3-4 senza costringere il nuovo giocatore a comprare subito un secondo gioco solo per coinvolgere gli amici del sabato sera. Per questo escluderei i giochi da soli 2 giocatori [nonostante ve ne siano di ottimi] fra gli introduttivi alfa papabili.
6- deve essere in italiano
Al nuovo giocatore viene già richiesto uno sforzo, per assimilare il nuovo gioco.
Meglio non aggiungerci anche il carico della lingua straniera.
7- deve essere facilmente reperibile sul mercato
Inutile consigliare un gioco fuori catalogo da 2 anni in tutti gli store, o in attesa di ristampa, o che si trova solo sui mercatini dell'usato, o solo su kickstarter ma lo dovevi pledgiare 6 mesi fa, o acquistabile solo su un sito Malese pagando in dollari.
Deve essere un gioco semplice da acquistare e in vendita un po' dappertutto e sempre.
8- deve avere un prezzo contenuto e non superare i 30€ (anzi: 29.99€)
Argomento spinoso. Un gioco può funzionare molto bene come introduttivo a livello di meccaniche, divertimento, durata, coinvolgimento, MA non innescare l'acquisto dopo la prova. Probabilmente è capitato a tutti di ospitare a casa degli amici non-giocatori, di far provar loro un gioco introduttivo, vederli divertirsi, magari anche fotografare la scatola del gioco col cellulare... ma poi scoprire che alla fine non hanno acquistato il gioco provato [caso opposto con i giochi di destrezza e a basso costo come Dooble o Fantascatti fatti provare ai figli, che invece, statisticamente, vengono acquistati e regalati molto più frequentemente].
Negozianti e professionisti di settore, come Omar Kmayes amministratore di MagicMerchant e Mario Cortese di DungeonDice sostengono che i nuovi clienti per il loro primissimo gioco da tavolo difficilmente superano lo scoglio psicologico dei 29.99€.
Estratto dalla mia Live con Mario Cortese: "una statistica: i giochi più venduti in assoluto nel comparto famiglie, che sono il nucleo più grosso di acquirenti del gioco da tavolo, viaggiano sui 29.90€".
Un prezzo adeguato, inoltre, renderà il gioco ri-regalabile in cascata ad parenti, amici e colleghi in svariate occasioni [natale, compleanno, promozione, comunione...].
9- deve avere una buona rigiocabilità e longevità
Meglio evitare i giochi legacy, le escape room e i giochi one-shot, come primissima esperienza.
Il nuovo giocatore deve potersi divertire a lungo col suo primo gioco, deve abituarsi ad apparecchiarlo, deve ragionarci sopra, deve poterlo consumare.
nota: Ci è voluto un po' perchè giocatori navigati digerissero lo strappa-carte di Pandemic Legacy, e alcuni ancora non riescono a farsene una ragione. Immaginate quanto potrebbe sembrare "una mezza fregatura" un gioco da tavolo consumabile a un nuovo giocatore che ancora conserva nell'armadio il Risiko di 30 anni fa quand'era bambino.
10- deve avere dei buoni materiali
Siamo una generazione estremamente visiva, attenta alla risoluzione dei cellulari, dei televisori Ultra HD 4k, all'impiattamento elegante e alla presentazione pure in cucina quando si prepara il risotto quattro formaggi.
Gli esperti di comunicazione affermano che sensorialmente parlando le persone sono così suddivise: 55% visive, 20% uditive e 25% cinestesiche.
Materiali scadenti, prototipali e illustrazioni da quinta elementare non sono una buona scelta.
11- deve appagare il giocatore. Anche quando perde.
Al giocatore piace vedere, a fine partita, il risultato delle proprie mosse e delle proprie scelte. I Punti Vittoria certificano quanto ha fatto e sono anche un ottimo modo per valutare i miglioramenti, i progressi, partita dopo partita. Al giocatore piace far punti, specialmente farne tanti. Anche quando perde: percepisce di aver fatto qualcosa.
Un giocatore che chiuda terzo con 50 punti, dietro un primo e un secondo rispettivamente a 72 e 66 punti, avrà comunque la sensazione di aver giocato una buona partita.
Per questo i giochi di corsa sono meno indicati: troppo trancianti nel risultato [e non mostrano i progressi].
12- Non deve avere l'eliminazione del giocatore
Possibilmente dovrebbe essere un gioco senza grossi difetti, e parlo dei molti [17] difetti elencati nella Goblinpedia de La Tana dei Goblin.
Ma su tutti questi il gioco introduttivo alfa non deve avere l'eliminazione del giocatore.
L'idea è coinvolgere tutti, dal primo minuto all'ultimo della partita.
13- Espansioni
Che abbia almeno un'espansione.
Una volta acquistato il primo gioco, il nuovo giocatore tende a consumarlo e a diventar molto bravo in quello. Scoprire che esiste un'espansione, un livello successivo da affrontare, affascina i nuovi giocatori.
Inoltre per un nuovo giocatore studiare e imparare da capo un altro regolamento è piuttosto faticoso.
E' più semplice imparare un'espansione, che aggiunge qualcosina al già noto.
14- deve essere un gioco noto nella community
Citando Federico Latini: "Tre cose piacciono ai giocatori: giocare ai giochi da tavolo, comprare giochi da tavolo e parlare di giochi da tavolo".
Appena acquistato il suo primo gioco, il nuovo giocatore cercherà il confronto con altri che l'hanno giocato, per confrontarsi, per discutere di strategie, o anche semplicemente per condividere l'entusiasmo.
Meglio un gioco noto, conosciuto e discusso nei forum, che un semisconociuto.
15- [opzionale] Trasversalità
Questa non è fondamentale ma potrebbe essere un buon plus.
Se il gioco introduttivo ha, ad esempio, un'ambientazione che si può ritrovare anche in altri titoli, al nuovo giocatore potrebbe venir voglia di "proseguire il viaggio".
Ad esempio Roam dà un assaggio dei mondi immaginari di Laukat, e potrebbe incuriosire un nuovo giocatore e spingerlo a comprare anche Above & Belove o Near & Far.
Il fatto di poter ritrovare continuità o un'ambientazione familiare crea inoltre l'idea che col nuovo gioco non si parta proprio da zero, ma già si conosca qualcosa [quindi un più semplice apprendimento del regolamento].
Un'altra trasversalità potrebbe passare attraverso le versioni dadose, cartacee, duel, roll&play dei giochi noti. Ad esempio Kingdomino Duel, Ticket to Ride The Card Game, Kingsburg The Dice Game.
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Un sacco di paletti! Ma esiste davvero qualche titolo che risponda a questa tutte caratteristiche?
Me ne vengono in mente almeno tre: Carcassonne, Kingdomino e Splendor.
Sicuramente ce ne sono anche altri.
Conclusioni
E' davvero così indispensabile trovare un gioco introduttivo alfa ?
No. Il settore continuerà a crescere comunque.
E molti nuovi arrivati diventeranno lo stesso dei giocatori, ANCHE comprando Terra Mystica e Twilight Imperium come primissimi giochi.
Ma da giocatori sappiamo anche che esistono mosse più efficienti di altre.
Che se l'azione A fa guadagnare 2 punti e l'azione B ne fa guadagnare 2 ma permette ANCHE di diventare il primo giocatore nel round successivo, sembrano identiche nell'immediato per scalare il tracciato dei punti vittoria, ma una delle due è migliore dell'altra.
Quindi riconoscere e certificare dei giochi introduttivi come ALFA e trasformarli in una risposta automatica quando qualche nuovo giocatore chiede lumi, in modo da ridurre la percentuale delle risposte fornite da 20 a 5, sarebbe sicuramente auspicabile.
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Ciao, è un po' che penso se ci sono giochi che possono competere con Carcassonne per versatilità (hai analizzato molto bene i vari punti) e mi stupisco che anche tu non abbia trovato altro che un paio di grandi classici... mercato veramente curioso.
RispondiEliminaFabio
Concordo con il tuo tris di consigli per giocatori alla prima esperienza ludica, Andrea.
RispondiEliminaChe ne pensi di inserire nella scelta anche Ticket to Ride (Europa)? Ci metterei anche Cloud City per semplicità di regole, ottima scalabilità e buoni materiali!
Forse Ticket to Ride (Europa) potrebbe non avere la caratteristica 8, ovvero restare sotto i 30€. Mi sembra che senza sconti venga sui 40€.
EliminaSu Amazon spesso è in offer4a 35€, comunque superiore a 29.99
EliminaRingrazio Martino Chiacchiera e Walter Obert per l'aiuto e le molte dritte nella compilazione di questa lista.
RispondiEliminaCiao dado, ti leggo sempre ma partecipo poco nei commenti... Mi viene in mente una caratteristica non presente nel tuo articolo, credo importantissima! Il gioco deve divertire!! Ho kingdomino, ci gioco (più che altro su bga) ma devo ammettere che non mi diverte! Come non diverte i miei figli, una sola partita ed è stato abbandonato subito sullo scaffale. Diverso invece carcassonne, che intavoliamo spesso volentieri. Ma quando devo intavolare la prima partita con amici non giocanti, la scelta è sempre la stessa:ticket to ride o dixit. So che ticket to ride sfora il budget ma è sempre una mossa vincente:bello da vedere facile da giocare e lascia la voglia di rigiocarci. Prestato anche, ha sempre riscosso massimo successo! Peccato lasciarlo fuori per il costo... ;) alla prossima e buon anno
RispondiEliminaLaura
EliminaPur trovando Ticket to Ride un ottimo introduttivo, la soglia psicologica dei 30 euro è davvero insormontabile. Tu stessa dici di averlo prestato (implicando che non è stato comprato dagli amici), cosa che faccio spesso anch'io.
EliminaHo riflettuto spesso su questa cosa. Il prestito non crea nuovi giocatori. E di tutti quelli che ho introdotto al mondo dei giochi da tavolo quasi nessuno è andato oltre l'acquisto di Dobble e Fantascatti.
Una mano la potrebbero dare i nuovi Ticket to Ride che in effetti non superano quella soglia.
ricerca su bgg giochi con complessita' inferiore a 2.0 ordinati per numero
RispondiEliminatotale di voti ricevuti:
Carcassonne (2000)
Ticket to Ride (2004)
Codenames (2015)
Splendor (2014)
Ticket to Ride: Europe (2005)
King of Tokyo (2011)
Love Letter (2012)
Azul (2017)
Dixit (2008)
Patchwork (2014)
Forbidden Island (2010)
Mi verrebbe da pensare ad i mini Ticket to Ride
RispondiEliminaForse non rientrano in ques5a classifica per via dei tempi di gioco: 15 minuti indisulla scatola.
EliminaIndicati sulla scatola
EliminaCondivido tutti gli aspetti dell'articolo, ma devo ammettere che anche io da sempre parto con Ticket To Ride Europa (e subito dopo vado di Carcassonne, che per me resta un pilastro imprescindibile). TTR ha quel mix esplosivo di ingredienti che lo rendono un ruffiano perfetto: gli obiettivi e la mappa dell'Europa che a qualcuno ricordano Risiko (dunque visivamente "familiare"), sostanzialmente 2 azioni (peschi o metti giù), la tensione della costruzione delle gallerie e dell'esaurimento dei vagoncini, il "ruffiano" tema ferroviario.
RispondiEliminaOk, è verissimo, sfora di prezzo, ma - che dire - non ha mai fallito.
Quindi anche per chi è alle primissime armi consiglieresti TTR Europa in vece che la versione USA? Le tre regolette in più dell'Europa che di fatto introducono eccezioni non rischiano di essere un appesantimento inutile per un neofita?
EliminaLa risposta è sì, consiglierei TTR Europa in ogni caso.
EliminaCiao Andrea, condivido il tuo articolo in pieno (avrei aggiunto anche "Coloni di Catan") e sui giochi legacy, io che gioco da sempre, imbusto tutte le carte, insacchetto tutti i componenti... ti strappo gli arti, non le carte od altre parti del gioco! :-)
RispondiEliminaBello l'articolo e concordo su tutto. Anch'io avrei inserito "Coloni di Catan", le mie figlie che sono già un po' "sgamate" ci giocano ancora con mia suocera che ha 84 anni ...
RispondiEliminaforse anche The Crew potrebbe far parte di questa categoria, se vogliamo rappresetare un cooperativo; è vero che oe missioni sono in numero finito ma oltre ad essere tante son rigicabili tranquillamente.
RispondiEliminaIo solitamente uso Kingdomino come introduttivo e funziona bene, lo apprezzano sempre tutti. Anche Roam potrebbe affacciarsi tra questi giochi o un Welcome To (il base direi)
TTR EUROPA E SPLENDOR, i miei introduttivi.
RispondiEliminaSicuramente facili e rigiocabili. Tra i due meglio Splendor che gioco ancora oggi dopo un anno e mezzo di hobby che ha visto anche qualche Splotter ed Eklund.
strano articolo da leggere.
RispondiEliminaho sempre combattutto con chi sosteneva che si potesse iniziare con Terra Mystica e che suo figlio a 6 anni giocasse già benissimo ad Agricola.
C'è il gioco giusto per tutti? No.
C'è il gioco giusto per una fascia di giocatori. Sì e finalmente lo scrive anche un 'giocatore', non solo un divulgatore.
Non ho mai sbagliato con la tripletta (nell'ordine):
Carcassonne - Splendor - Azul