domenica 2 febbraio 2020

Vorrei parlare con Dado

Sulla sedia inchiodata al pavimento c'è seduto il Vikingo. Alle sue spalle, per terra, un materasso.
"Mi hanno detto che ieri sera hai giocato a Space Gate Odissey" gli dico aprendo la cartellina con l'etichetta VIKINGO.
Conosco il suo fascicolo a memoria ma rileggo le parole chiave.
MANAGER - ABITUATO A LAVORARE SOTTO PRESSIONE - CALCOLATORE - QI ELEVATO - ENTUSIASTA.
"" mi risponde "Gioco d'ambientazione spaziale per 2-4 giocatori, di Cédric Lefebvre, 90 minuti di durata, edito in Italia da 3Emme Edizioni. L'abbiamo giocato a casa di Dado"
"E come l'hai trovato?"
"Sfrutta la selezione azioni di Puerto Rico: il giocatore di turno sceglie un'azione e tutti i giocatori la eseguono. Il giocatore di turno ha un bonus. Puerto Rico ha fatto scuola. Ha vinto Redbairon".

 Si volta e allunga il braccio per indicarmi una scritta sul muro.
"L'ha scritta Red, quella?"
gli chiedo.
"Le ha scritte tutte Red. Io non scrivo sui muri
".
Ci sono decine di scritte che arrivano al soffitto. Sono quasi tutte imprecazioni o sfottò contro gli avversari. L'ultima è: SIETE RIDICOLI.
"Mi hai detto che avete giocato da Dado"
"Giochiamo quasi sempre da Dado"
"Mi piacerebbe parlare con Dado"
"Mhmhmhmhm"

Ha la gestualità tipica di chi è abituato a parlare in aula, davanti a tante persone. Sul suo fascicolo c'è scritto che è responsabile di un gruppo di 20 collaboratori.
"Space Gate Odissey si svolge in 3 sistemi separati. La plancia comune della selezione azioni, quella con la meccanica di Puerto Rico. Una stazione spaziale per ogni giocatore, con piazzamento tessere. E poi il sistema dei pianeti da colonizzare, ognuno con le sue regole diverse per far punti. E' spezzettato ma coeso. I materiali sono molto belli. Se devo dire una cosa contro: ho patito un po' il king making su certi pianeti. Ci giocavamo la maggioranza io e Red, quando è arrivato Dado a guastare tutto".
"Posso parlare con Dado?"
"Non ha voglia di parlarti. Non ce l'ha mai. Sai com'è fatto".

Noto il dorso della mano graffiato, lui intercetta il mio sguardo e si tira giù il polsino.
"E' stato Dado?"
Fa spallucce.
"Allora mi piacerebbe parlare con Redbairon. Pensi sia possibile?"
"Red è bravo ai giochi da tavolo"
"Lo so che è bravo"
"Ma sfotte sempre. Sfotte tutti"
"Non sono uno che se la prende" lo tranquillizzo.
Sorride. Poi lentamente il suo sorriso sembra asciugarsi.
Si distende indietro sulla sedia, mette il braccio a cavalcioni sullo schienale, in una posizione più rilassata. Gli occhi si stringono, come se la luce fosse improvvisamente diventata più forte. Muove la testa a destra e sinistra, come fanno i pugili per sgranchirsi il collo.
Poi sulla sua bocca si apre un sorriso arrogante.
"Oh, il dottor Kildare" dice.
"Buongiorno Red. Come andiamo?"
"Una pasqua, dottore, non potrebbe andare meglio"
"E' tua quella scritta?"

 Si volta, legge, ride.
"Ne abbiamo già parlato. Non devi scrivere sui muri"
"Può bacchettarmi sulle mani se vuole".

 Sul suo fascicolo c'è scritto: SICURO DI SE' - ARROGANTE - MASCHIO ALFA - GIOCATORE ALFA.
"Com'è andata la partita a Space Gate Odissey"

Si gratta il mento.
"Come picchiare un bambino con una racchetta da tennis"
"Non capisco il paragone"
"Con Dado e Red è sempre come pisciare controvento. Fortuna che c'era quell'altro, almeno quell'altro ci ha provato a starmi dietro. Non che non abbia polverizzato pure lui, eh"
"Altro? Quale altro?"
"Dopo aver colonizzato gli esopianeti Bose, Collins, Fermi, Russel e Plank, ci siamo ritrovati su Hawking a contenderci i punti vittoria".
"Quale altro? Chi altro c'era al tavolo con voi"
"Christian Giove".

Questa è una novità, penso, il soggetto ha sempre e solo avuto 3 personalità: il Vikingo, il calcolatore buono, Redbairon, l'arrogante primo in classifica, e Dado, la personalità più schiva e incontrollabile, la rabbia repressa, sempre ultimo ai giochi da tavolo.

"Non conosco Christian Giove. Mi piacerebbe incontrarlo" gli dico.
"E' un autore, uno che i giochi da tavolo li inventa. Ha sempre un sacco di prototipi dietro, gira molto, a breve dovrà andare alla fiera di Norimberga"
"Vorrei parlargli. Pensi sia possibile?"
"Se non sta cacando" dice prima di scoppiare in una risata.
"Scherzavo, dottore. Ma Chrys si fermerà poco"
Rovescia la testa all'indietro. Poi trema. Sembra rannicchiarsi. Probabilmente il soggetto ha una struttura fisica più piccola di quella di Red. Tira su la testa. Apre gli occhi vivaci. Si guarda a destra e sinistra come si fosse appena svegliato.
"Oh, buongiorno" dice.
"Buongiorno"
Si alza per stringermi la mano.
"Chrys"
"Mi hanno detto che sei un autore, Christian"
"Autore, giocatore, recensore, membro della SAZ"
"Cos'è la SAZ?"
"Associazione di categoria degli autori di giochi da tavolo"
"Interessante. Eri da Dado, ieri sera, con Viking e Redbairon?"
"Sì, sono di passaggio. Devo andare a Norimberga a presentare i miei prototipi"
"Com'è andata la partita a Space Gate Odissey?"
"Ho apprezzato la longevità data dal gran numero di pianeti. Belli i materiali, davvero. Bello il raccoglitore. Ecco: i colori nero e viola si somigliavano un po', io li avrei messi rossi e verdi. Come autore sono molto esigente su questi particolari"
"La partita com'è andata?"
"Ci siamo contesi la colonizzazione di Hawking io e Redbairon. Ma ha vinto Red. Stravinto per la verità. Ha lavorato su due tipologie di pianeti. Ha ottimizzato. E' oggettivamente bravo, Red"
"E Dado?"
"Ultimo. Come sempre"
"Si è divertito?"
"E' stato tutta la sera silenzioso, fermo sulla sua sedia"
"Era arrabbiato?"
"Dado è come il dottor Banner, è sempre arrabbiato"
"Parlami di te, Chrys"
"Oh, ma io non sono qui per restare. Devo andare a Norimberga a presentare i miei prototipi. Non credo ci rivedremo, dottore"
"Vorrei parlare con Dado, Chrys. Credi di portelo fare?"
"Posso portarlo. Ma non so se parlerà. Dado è così..."
"Proviamoci lo stesso, che ne dici?"
"Okay"
"Ma prima la procedura, mi raccomando" gli dico.
Prende il paio di manette e ne assicura un'estremità attorno al bracciolo della sedia e l'altro attorno al polso.

Mi appunto su un foglio: La personalità di Chrys sa della procedura di sicurezza. Alcune informazioni passano attraverso le personalità. Quali e in che modo? Approfondire.

Chrys sembra prima lievitare e poi ingobbirsi. Gonfia il torace, curva le spalle, le sue braccia si piegano verso il pavimento. Il corpo tutto sembra crescere, avvitarsi in una postura da primate, mentre il volto si scurisce, diventando contratto e arrabbiato. Gli occhi si fanno a fessura.
Sembra una montagna rispetto a Chrys, anche se il corpo è il medesimo.
"Ciao Dado" gli dico.
Non mi risponde. Come sempre.
"Ho conosciuto Christian Giove. Simpatico."
Non si muove. Sul suo fascicolo c'è scritto: SGUARDO DA PREDATORE - SEMBRA SEMPRE SUL PUNTO DI SALTARTI ADDOSSO.
"Com'è andata la partita ieri a Space Gate Odissey? Mi ha detto il Vikingo che hai costruito una bella stazione spaziale ordinata, con i moduli di camera stagna, i moduli odissey, i portali spaziali..."
Ancora non parla. Ma muove il polso. La manetta tintinna. La guarda, come una gazza guarderebbe un cucchiaino da caffè.
"Ho saputo che sei arrivato ultimo sul percorso punti. Arrivi sempre ultimo. Sai, credo di sapere il perchè. Tu non sei un giocatore. Ti sei infilato in mezzo ai giocatori per nasconderti. Ma non lo sei. Tu sei qualcos'altro".
Devo provocarlo. Farlo parlare. Scuoterlo.
"Sai, mi preoccupa un po' questa novità, questa nuova personalità, che vuole andare a Norimberga, che si fermerà poco qui. Credo possa rappresentare la tua voglia di andartene, di evadere da qui. Mi sbaglio, Dado? Cosa dici? Anche questo gioco che avete scelto per la vostra serata, Space Gate Odissey. Partire. Viaggiare. Visitare nuovi pianeti. Il tema del viaggio. Andarsene. Una coincidenza, Dado?"
Non risponde. Ma sembra contrarsi.
"Sai, mi vedo costretto ad avvertire il personale medico. Dirò agli infermieri di perquisire la tua stanza. E di controllarti. Per la tua sicurezza, Dado, solo per quella. Questi pensieri di fuga non mi piacciono".
"Cucchiaino da caffè".
Spalanco gli occhi. Ha parlato. Dado. Le prime parole in cinque anni, da quanto è in istituto.
"Come hai detto?"
"Come una gazza guarderebbe un cucchiaino da caffè" precisa.
E improvvisamente capisco.
Non è possibile che l'abbia detto, cucchiaino da caffè, l'ho soltanto pensato, non può avermi letto nel pensiero, non può...
"Dove pensa di essere, dottore? Seduto di fronte a me? Che siamo in due in questa stanza col materasso per terra?"

Lo osservano, dall'altra parte dello specchio.
L'uomo con la barba non si muove, catatonico di fronte alla propria immagine riflessa.
"Non parla e non si muove da 5 anni" spiega il Dottor Assise al suo assistente, "Mangia, beve, va di corpo. E' un vegetale. Per me possiamo dimetterlo. Mandarlo in una struttura per il reinserimento in società. Non farà più del male a nessuno. Passerà il resto della sua vita a fissare il muro"

Ha sottratto un cucchiaino dalla colazione. Di notte lo sfrega contro il pavimento per renderne il bordo affilato e di giorno lo nasconde sotto il materasso.
Sta aspettando.
Sta solo aspettando.

trovate Space Gate Odissey
anche se Magic Merchant
esiste solo nella testa di Dado


20 commenti:

  1. Megapezzone! Mi ha tenuto incollato dalla prima all'ultima parola!

    RispondiElimina
  2. Belin e chi ti saluta più in giro adesso, con che nome ti chiamo, sarai veramente tu?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prova con: "Toh, qualcuno ha lasciato un boccale di IPA ghiacciata sul bancone".
      Il primo che si volta chiedendo: "Dove? Dove?".
      Mi becchi sicuro.

      Elimina
  3. 'cheafiga (come si dice da queste parti), mi hai inquietato subito di lunedì mattina!
    Gran finezza, che te lo dico a fà!

    RispondiElimina
  4. Bravo. Veramente.
    Elena P (Infinite Jest)

    RispondiElimina
  5. Più che a Space Gate Odissey mi sembrava steste giocando a Michael...
    Grande pezzo, "incollante" ed immersivo!

    RispondiElimina
  6. Bellissimo pezzo Dado; complimenti!
    Poi hai descritto in maniera incredibile alcune caratteristiche di Chrys. Però adesso mi fai un pò paura... ^_^

    RispondiElimina
  7. Terribile Dado, stasera guardo sotto il letto prima di dormire e, non ho più tanta voglia di conoscerti di persona...
    Scherzi a parte, CAPOLAVORISSIMO!!!

    RispondiElimina
  8. Bravissimo.
    Applausi a scena aperta.
    Tullaris

    RispondiElimina
  9. L'ennesimo pezzo mozzafiatante! Scrivi come il finale di Inception: alla fine vuoi sapere come andrà a finire ;-)
    Sei veramente bravo, comunque nel dubbio continua a prendere i farmaci prescritti.
    A presto una partita insieme
    Ile&Andre

    RispondiElimina
  10. mamma mia stupendo, come sempre grazie Dado
    Nicola

    RispondiElimina