Sono cresciuto con i racconti del Pronto Soccorso di mia madre e delle sue due sorelle, infermiere del turno di notte in ospedale.
Le Sorelle Trauma.
Rispetto agli altri adolescenti io a 14 anni avevo già due certezze nella mia vita: che qualsiasi oggetto, anche il più innocuo, poteva rivelarsi mortale; e che qualsiasi oggetto, anche il più innocente, poteva venire introdotto nell'ano "per errore".
I racconti delle Sorelle Trauma venivano snocciolati a poche ore dall'accaduto, durante il ritorno a casa dal turno di notte, e rivelavano tutti la stessa scomoda verità: che eravamo fragili, ci facevano male in modi impossibili, attiravano lame e contusioni come l'immondizia le mosche.
Il corpo era la carta, la cicatrice l'inchiostro, e quanto pareva eravamo tutti grandi scrittori.
Di quella macelleria le Sorelle Trauma erano testimoni e voci narranti, divulgavano, istruivano, cercavano di salvare la specie dall'estinzione.
Figlie di una medicina che guardava con apprensione l'Africa senza vaccini nè farmaci, in casa bombardavano e nuclearizzavano qualunque raffreddore stagionale di figli e nipoti con carriolate di antibiotici, e le loro borsette della domenica non contenevano rossetti o matite per il contorno occhi, ma antistamici, antinfiammatori, l'immancabile tachipirina, e un blister di supposte di glicerina.
Ma noi riuscivamo lo stesso a lacerarci la pelle, a trapassarci il polpaccio col cavalletto della bici, a prenderci lo spigolo del tavolo sui denti o sulla fronte.
"Tutto questo mercurio cromo non andrà sprecato" pensavo di fronte alle mie ginocchia scarlatte "Mi trasformerò in un supereroe".
Trent'anni dopo, gioco. Che è il mio modo per prendere le misure con il mondo.
Come quando a karate fermi il pugno a pochi millimetri dal naso del tuo avversario.
Impari il controllo. Per sopravvivere. Per farti meno male.
BYZANZ
Gioco di carte per 3-6 giocatori del 2008, di Emanuele Ornella, edito in Italia da PlayaGame per pochi spicci che, vi assicuro, non rimpiangerete di aver speso.
Ambientazione tradizionale: nell'odoroso mercato di Bisanzio mercanti più o meno onesti cercano di accaparrarsi le merci più preziose rilanciando sulle offerte dei concorrenti.
La scatola del gioco non è di quelle che catturano subito lo sguardo, e detta tutta: il mercante con la barba in copertina mi sta pure sui coglioni.
Ma il gioco all'interno sa il fatto suo.
Byzanz combina la meccanica delle aste con gestione della mano e set collection.
Ogni round è composto da 2 fasi: la prima, nella quale si offrono all'asta carte della propria mano per quelle presenti nel mercato [che sono via via sempre meno] e la seconda, nella quale si raccolgono, in senso inverso, le proprie puntate dalla plancia [divise per colore].
Si va a punti con quello che si è raccolto, in una gestione tutt'altro che facile: più scendete a punti e meno avrete carte per l'asta successiva [perchè non c'è alcun refill automatico di fine turno], più forte puntate per accaparrarvi il mercato, più mettete in gioco carte papabili per gli avversari .
Il turno di gioco è fluido, e la partita, anche con pensatori al tavolo, anche in 6 giocatori, anche con aste col coltello fra i denti, difficilmente dura più di una quarantina di minuti.
Da quando ho cominciato a giocare col DottorX e Jabbaleno e rispettive consorti, sono sempre alla ricerca di titoli che scalino fino a 6.
Byzanz è il classico gioco che non ti aspetti: un semplice mazzetto di carte, poche regole, ma una gestione della mano che richiede scelte pesanti e lungimiranza.
Il delta di punti fra i giocatori, al termine della partita è di quelli stretti, si vince per poco, di misura, si vince giocando meglio degli altri, sapendo quanto spendere all'asta, quando scendere a punti, e cosa tenersi in mano per il turno successivo.
La parola d'ordine è quindi SCELTA. Del giocatore.
L'alea c'è, naturalmente, ma nelle molte partite giocate nessuno ha mai avuto la sensazione di vincere [o perdere] per quello.
Un signor gioco di carte dall'asta strettissima, da tenere pronto per tavoli larghi fino a 6, e da portarsi nello zaino e in vacanza.
CRYPT
Gioco di piazzamento dadi e set collection con scatolina tascabile, per 2-4 giocatori, di Jeff Chin e Andrew Nerger, edito in Italia da GateOnGames al prezzo delle patate.
Anche qui un'ambientazione pretestuosa: il Re è morto e i suoi eredi indegni e cialtroni si spintonano attorno alla tomba per accaparrarsi i suoi tesori.
All'interno della scatola: un mazzo di carte, 12 dadi e il regolamento.
Ogni giocatore possiede 3 dadi del proprio colore che può spendere per le carte tesoro in una sorta di mini asta al rialzo.
E' possibile sia puntare su carte libere [coperte o scoperte] che scalzare i dadi avversari puntando di più con i propri.
Per scalzare dadi avversari bisogna offrire di più, col vincolo che si possono puntare 1-2-3 dadi, ma devono avere tutti lo stesso valore.
Per fare un esempio: nella foto qui a fianco, per scalzare i 2 dadi neri [totale: 6] si possono offrire 3 dadi da 3 oppure 2 dadi da 4....
Al termine della mini asta si assegnano le carte tesoro.
Dopo di ciò ogni giocatore rolla uno alla volta ogni dado che ha puntato: in caso di punteggio inferiore i dadi diventano esausti e si mettono nella scatola.
Nel proprio turno è possibile o puntare dadi per le carte tesoro o recuperare i dadi esausti dalla scatola.
Accaparrate le carte tesoro, si cercano le combinazioni con le 6 carte mercante [a disposizione di tutti i giocatori].
Vi sono bonus di punti vittoria a fine partita ed effetti per recuperare i dadi esausti.
Crypt è un gioco di azzardo, di veloce esecuzione e forte interazione. Il piazzamento dadi è un'asta che non prevede secondi rilanci, quindi occorre puntare secco e duro, rischiare, e forzare gli avversari a puntare di più col rischio di esaurire velocemente tutti i dadi.
Crypt è un buon filler. Si impara velocemente, dura il giusto, è divertente, tascabile e costa sinceramente un cazzo [il genere di prezzo sotto il quale sono solito consigliare: "Se vuoi spendere meno gioca a pari e dispari"].
Si tratta di un gioco in cui, va detto, l'alea è forte, quindi potreste ritrovarvi i dadi esausti puntando dei 3 e vedere il vostro avversario scamparla puntando dei 5.
Ma fa parte del gioco, o vi piace o non vi piace.
Byzanz e Crypt
Fra un fondamentale kickstarter da 100€ e l'altro: due giochi tascabili, di taglio family, che vi terranno compagnia e che non peseranno sulle vostre finanze.
Il tracciato dei punti sutura
A volte le cicatrici hanno forme strane.
Una fotografia.
Un tubetto di crema.
Il silenzio del cellulare.
Un cd con su scritto a pennarello "2006".
Le cicatrici sono il segno che è stata dura [cit.] ma che sei ancora vivo, che sei ancora in piedi, e che puoi prenderne ancora.
E ancora.
E ancora.
Per quel che mi riguarda: posso sopportare un numero infinito di lacerazioni e contusioni.
Il mercurio cromo mi ha trasformato in un supereroe.
"She opened her mouth, exposing a ruin of what had probably been expensive orthodontic work, and laughed at him. He never forgot it".
Cell by Stephen King
Trovate BYZANZ e CRYPT su Magic Merchant
che sostiene questo blog
bel pezzo Andrea, mi riporti a quando i bambini non erano cristalleria. bello e sottovalutato byzanz, gioiellino che pochi conoscono
RispondiEliminaQuello che non ti distrugge, ti fortifica... quindi, sono Hightlander?
RispondiEliminaCrypt preso durante il kickstarter costa ancora meno di un c@##+ e ha pure un espansione.....figurt'!!!!
RispondiEliminaCrypt mi ha sempre titillato, ma ora che ho letto come funziona, credo che mi farebbe bestemmiare troppo :)
RispondiEliminagrazie Dado.
RispondiEliminaNicola