giovedì 19 luglio 2018

Quando tutti saranno speciali

Notoriamente i conigli son gran chiavatori timorosi di tutto, se son rosa uccidono, se son bianchi fuggono dai laboratori e dai libri di Marcovaldo, se son liguri son parsimoniosi ma in tegame diventan generosi di olive e pinoli, e soprattutto non son leghisti, al massimo puoi legarli con lo spago dell'arrosto, sfumarli nel bondage di un budello frustandoli col rosmarino, ma non faranno mai distinzioni fra nord e sud: son tutti di famiglie numerose, che il coniglio più che terrone è tenerone.
Non è facile da portare un nome, Coniglio, che anagrammato viene Coglioni. Lo sappiamo bene noi che da bambini chiedevamo all'amico di ripetere velocemente ionico, senza però intendere capitelli dorici né corinzi.
Ma Chrys è un signore, non conosce malizia, né il vocabolo né il deodorante né il film dell'Antonelli. Quindi quando gli propongo: "Stasera il gioco dei conigli?" non ammicca burino, non fa doppi sensi vanziniani, non accenna al coniglio come logo di Playboy, e non racconta l'aneddoto dell'amica di nome Antonella Chiappa ma per gli amici Nella Chiappa.
"I conigli non sono cose risibili, che il riso deforma la bocca degli uomini rendendoli simili alle scimmie" risponde serio Chrys, citando il frate cieco de Il nome della rosa.

La sera alle quasi 22.00 mi passa a prendere Redbairon, mentre sotto casa i vicini pisciano i cani e si lamentano delle rate del condominio, che tanto gli amministratori si sa che son tutti camorristi come i Savastano e hanno le ville con le tigri.
"Casa di Chrys?" mi chiede Red accostando col finestrino aperto, verniciandomi con la freccia destra.
"Casa di Chrys" gli rispondo guardingo come il marocco che spaccia all'angolo.
Si parte, più veloci della tartaruga che voleva superare il coniglio.
Per strada con l'amico del giaguaro parliamo dell'importanza delle cougar sparse per il piemonte a macchia di leopardo, e dei libri game che proprio come le cinquantenni con le vampane sembra stian rivivendo una seconda giovinezza, soprattutto fra i nostalgici del lupo.

Red, untore di questa nuova scimmia di gruppo, mi rimprovera di aver comprato Savage World Ultima Forsan - Si muore solo due volte.
"Dovevi cominciare con Il tesoro della regina, Dado!"
"Ma avevi detto che Si muore due volte è pure meglio!"
"Sì, ma devi cominciare dal primo se no non te lo gusti, minchia Dado ma devo insegnarti tutto!!!".


Arriviamo da Chrys. Parcheggiamo ad cazzum penitenziagite. Saliamo.
Non c'è Daisy.
Non sarà la stessa cosa.


Quel pomeriggio.
Torino al quasi 20 di luglio è come accendere un phon sotto un piumone bagnato, e poi ficcarcisi sotto.
Tornato a casa prendo Francy e la piccola, mi cambio la maglietta che potresti strizzarla, e poi passiamo a prendere Carla uscita da lavoro e andiamo a farci un gelato gelido.
Appunto per i posteri: Carla è piccola ma mangia un chilo e mezzo di gelato.

Stamattina ho registrato un vocale alla Guerriera. Si è tatuata il polso. Una formula chimica.
"Che cos'è?" le ho chiesto. 
"Seratonina. La molecola della felicità" mi ha risposto.
Così le ho lasciato un vocale. Di quattro minuti. Mentre ero fermo in autogrill prima di entrare in ufficio.
Lei è una persona speciale.
Siamo soliti abusare di questo termine, speciale, come se lo fossimo tutti.
Minchiata. Siamo tutti diversi, questo sì. Ma solo alcuni di noi, pochi, sono speciali.

Ho scritto a Giulia, per un consulto.
Mi ha dato qualche dritta su come avvicinare qualcuno che sta in fondo all'abisso.
Complicato, le ho detto. Lo so, mi ha risposto.


Bunny Kingdom
Mentre spiego da cani le regole del gioco dei conigli fra gli sguardi bovini di Red, Chrys affetta salame di felino, ripetendo a pappagallo i miei passaggi, e correggendo imprecisioni al volo con voli pindarici sulle faq.
Bunny Kingdom, di Richard Garfield autore del gioco di carte Magic The Gathering, Android NetRunner, King of Tokyo, Vampire The Eternal Struggle, Treasure Hunter [per citare solo quelli che ho provato].
"Gioco di carte e draft su tabellone a griglia 10x10, per 2-4 leporidi, di difficoltà fra l'introduttivo e il peso medio, della fortunata Iello, edito in Italia da Mancalamaro, dipendente dalla lingua come molte donne clitoridee, per sessanta minuti di durata come invece pochissimi uomini" spiego ai due.
"Scopo del gioco: occupare più territori, costruirci sopra edifici, ottenere più risorse, e infine convertire tutto in punti vittoria [carote vittoria]".
Le carte si dividono in carte territorio [una volta draftate si rivelano e si piazza il coniglio del proprio colore sulla casella corrispondente seguendo ascisse e coordinate tipo battaglia navale], carte edificio, carte risorse e pergamene.
Il valore in punti vittoria dei feudi collegati ortogonalmente è dato dal numero delle risorse diverse moltiplicato il valore degli edifici.
Quattro i round a disposizione, con draft di 10-12 carte cadauno, a seconda del numero di giocatori.
Si calcolano i punti a ogni fine round.
A fine partita si calcolano anche i punti delle pergamene [obiettivi].

Segui il gial coniglio.
Primo turno. Non sono candida come Alice, la mia maglietta sudata a luglio non è certo il Paese delle Meraviglie, e in partita più che Cappellaio matto faccio cappelle, cappelle come certi porcini boletus nei ristoranti di Cracco, come certe chiesette, e come certi attori di brazzers.
Non brillando in iniziativa come le comari di un paesino, scelgo la resistenza non violenta dell'immobilismo, il sit-in del kollettivo studentesco per un Paese più vivibile: i miei conigli gialli occupano la griglia 10x10, come i punk l'asilo di ElPaso di via Passo Buole a Torino negli anni '80, i conigli rivendicano il proprio spazio graffitando su un muro Orwell e il suo "Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri".
Red, uccisore di Gondrano e delatore di tutti i giochi se non son capolavori, schiuma dalla bocca e mi tallona per 3 turni sempre col fiato sul collo come i dissennatori a Potter, mentre Chrys orfano di Daisy rimane imbambolato sulle prime caselle del percorso punti come Roger Rabbit senza la sua Jessica.

Al quarto turno sto davanti a Red di cinque carote.
"Dai che forse ce la" penso, perchè io dalla storia non ho imparato nulla e così son condannato a riviverla.
Terminata la partita, rivelate le carte pergamena e fatti tutti i conti che servono, ecco il solito film.
Red mi sta ancora davanti di 67 punti, e davanti a Chrys di 112.
Non puoi battere uno come Red.
Puoi studiarlo senza però mai comprendere i movimenti delle sue mani, come certi prestigiatori, può infastirti la sua sempre puntuale superiorità, che su queste pagine io romanzo e amplifico, ma non puoi mai davvero batterlo, se non ai giochi della lippa, una partita su 50, il giorno bisestile di un anno sabbatico, mentre Mentana annuncia al telegiornale "Sembra sia ghiacciato l'inferno".

Insomma 'sto Bunny Kingdom?
Carino. Non siamo alla miglior produzione in assoluto di Richard Garfield ma i conigli si difendono più che dignitosamente.
Materiali ottimi, buona rigiocabilità visto il gran numero di carte, buona la velocità d'esecuzione e regole abbastanza semplici.
Purtroppo per me si colloca in un settore, fra l'introduttivo e il peso medio, che faccio sempre più fatica a riempire, trovandomi più spesso ai due estremi opposti.
Però ha sicuramente un suo pubblico che lo aspetta, e vale la pena provarlo.

Quando tutti saranno speciali
"Quando tutti saranno speciali, nessuno lo sarà più".
Mai nel mio mondo, probabilmente in quello di Sindrome, fatto di castelli di sabbia e di rabbia, di origami di promesse, di conigli d'acciaio e di tigri di burro.
Nel mio le persone speciali hanno un posto speciale riservato, e anche se fan tardi e poi non arrivano, non diamo il tavolo ad altri.
Un abbraccio e un ringraziamento a Giulia, che da oggi fa parte dei miei contatti.


Trovate Bunny Kingdom e altri giochi di Garfield su Magic Merchant

6 commenti:

  1. Ma che Pasica citazione, ora ti adoro

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  2. Sempre bello leggerti Dado.

    Marco C.

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  3. Qualsiasi cosa che cominci con "Notoriamente i conigli son gran chiavatori" COME MINIMO dovrebbe essere candidato allo Strega :D
    Ho riso più del solito stavolta Dado, i conigli ti hanno fatto virare sull'ironico hhheeee. Gioco meh. Conigli e panda ultimamente.
    I giochi su barbari, samurai e cazzutaglia varia dove sono finiti?

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  4. Venerabile Jorge da Burgos, non frate cieco!
    Grande Carla, ti aspetti qualsiasi cosa da lei, ma riescs comunque a sorprenderti!
    BK,non è malaccio, regalato alla moglie per il compleanno!!!

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  5. Sono mooooolto contenta di quello che scrivi. Un mega abbraccio alla Guerriera.
    Elena P.

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