A molti il sistema del sacchetto, il bag building, per determinare i turni di lavoro nella regione, sembra troppo casuale. Beh, io non la penso così, e penso anche che quando avremo i nemici a vista, quando vedremo i soldati a cavallo con le picche alte, sul crinale della collina, beh, nessuno ci penserà più al sacchetto.
Perchè i nemici arriveranno un giorno. Questo è il senso di far la guardia sulle mura.
Giriamo su tre turni, e ogni giorno che fa il Signore vengono estratti dal sacchetto i nomi di chi si fa il piantone sulle mura, chi la manutenzione alla catapulta, chi sta nelle cucine, chi a conciare le pelli. Ecco conciare le pelli è una cosa che proprio non mi piace, fortuna che mi hanno passato fisso agli Arancio. Si utilizzano solo gli animali più vecchi o quelli che i cacciatori trovano morti fuori dal perimetro di Orléans. Arrivano ammucchiati sui carri, diversi giorni dopo che son morti. Puzzano più del vomito di un ubriaco.
E visto che di tutte le regole la più importante è che l'acqua non si spreca, perchè noi della regione nord abbiamo solo una decina di pozzi, possiamo usarne massimo un secchio per ogni pelle, e tocca pulire grattando forte con le spazzole per cavalli e con la sabbia. Quelli che lavorano le pelli hanno tutti le mani rovinate, e comunque la puzza non va mai via del tutto. Avete mai fatto l'amore su un letto con le coperte di pelli appena conciate? Non ci si riesce. A me è capitato una volta, e la ragazza era anche molto bella. "Dai, prova a non pensarci" mi ha sorriso mentre la sottana le scivolava alle caviglie. Era la figlia del fabbro, aveva una collanina d'oro che le finiva proprio nel solco dei seni. Ma niente.
Dicevo che sono entrato negli Arancio. Gli Arancio godono di rispetto nella comunità e non è che proprio ci si spezzi la schiena (questo però non lo racconto agli altri).
Ma quasi a nessuno piace fare il turno di notte sulle mura. Tranne che a me e al Calmo. Il Calmo lo chiamo così perchè è sempre tranquillo e non dice mai parolacce, neanche quando tira quel vento forte e ruvido che si fatica a stare dritti senza appoggiarsi al muro, e poi il mattino dopo bruciano gli occhi e la gola. Ci sarebbe anche un terzo che viene spesso mentre stiamo sulle mura, ma lui non ha un vero giorno fisso. Lo chiamano Razer, nessuno conosce il suo vero nome (quello del Calmo è Vik) ed è una sentinella silenziosa. Va e viene sulle mura senza uno schema fisso, così i nemici che ci osservano non riescono a capire quanti siamo di guardia. A volte io e il Calmo ce lo troviamo sulle mura con la picca alta, altre invece se ne sta nascosto nel buio avvolto in un mantello. Chiacchieriamo un po' di donne, fumiamo tabacco, e parliamo dei nemici provando a immaginarceli. Poi magari il frullare d'ali d'un uccello che ci distrae, e Razer sparisce, che le prime volte ho pensato fosse cascato di sotto.
Capite anche voi che organizzare i turni in una regione grande come quella d'Orlèans richiede molto lavoro. Bisogna proteggere i confini, procurare il cibo per tutti, forgiare armi, riempire il magazzino di lana, vino, broccato, e altra roba, mettere al sicuro le monete, far star buone le persone... è un lavoro che a me viene il mal di testa se ci penso.
Gli ingegneri in forza al ****** usano un modellino in scala di Orlèans su un tavolone. Ci sono anche delle pedine come quelle della dama ma di cartoncino. Funzionano come i soldatini che utilizzavano i generali francesi per simulare gli attacchi della cavalleria.
C'è un tabellone della Regione, grande che non bastano due braccia aperte, e altri due moduli.
I due moduli si chiamano Orléans base e Orléans Invasione.
Di Orléans base ho già raccontato nell'altra lettera, e comunque in due parole si tratta di capire i fabbisogni della gente e far funzionare le varie città della regione, star dietro a tutto.
Orléans Invasione è un modulo cooperativo. Beh, non solo. Gli ingegneri al servizio di ****** simulano la regione e tutta la roba che c'è da fare, che come vi dicevo è tanta, che bisogna far legna, battere il ferro per le armi, raccogliere la frutta ed essiccarla e metterla nei magazzini, il tutto rapidamente perchè dopo 18 turni arriva l'invasione dei nemici. Cosa devo fare io si capisce: sto sulle mura a vedere quando arrivano i nemici. E se li vedo arrivare devo sbattere con la picca contro la campana di ferro. C'è un segnalino Arancio che rappresenta me sulle mura.
A esser più precisi Orléans Invasione, espansione di Orléans, contiene SEI moduli per allenare gli ingegneri:
1) lo scenario Prosperità, che aggiunge nuovi edifici
2) lo scenario Duello, nel quale due ingegneri si sfidano nella gestione dell'intera regione
3) lo scenario Dignitario, solitario per la gestione dei cittadini d'Orléans
4) lo scenario Vierzon Capitale, altro scenario solitario nel quale un ingegnere deve sviluppare Vierzon e renderla capitale della regione
5) lo scenario Il Commesso Viaggiatore, anch'esso solitario, nel quale l'ingegnere di turno deve viaggiare attraverso la nazione per consegnare merci preziose nei luoghi più remoti.
6) lo scenario cooperativo INVASIONE, nel quale gli ingegneri collaborano per rinforzare Orleans e respingere un attacco.
In realtà c'è un altro piccolo modulo, da procurarsi a parte, per il quinto ingegnere al tavolo.
Nelle scatole c'è tanta roba che sembra un bazar.
Invasione, parlo del modulo cooperativo, aggiunge tante altre cosette da organizzare e tener d'occhio, come se riempire tutte le tazze di brodo caldo e picchiare tutte le incudini della regione non fosse già abbastanza.
Agli ingegneri vengono assegnate delle carte obiettivi personali, tutte diverse, così che ogni ingegnere deve sia lavorare per Orléans, sulle mura, alla catapulta, in cucina, bla bla bla, sia lavorare per il compimento dei propri obiettivi.
L'unico modo per vincere il modulo è riuscire in entrambe.
Le modifiche sostanziali, rispetto all'Orléans base, riguardano le tessere Eventi, qui quasi completamente rivisitate, le nuove tessere luogo, le carte obiettivo personali, e i due nuovi tabelloni Difesa della Città.
Ma come detto: questo è solo uno dei 6 moduli.
Ho un amico ingegnere, che si chiama Mauro.
Ci conosciamo sin da bambini, siamo cresciuti insieme nello stesso cortile, solo che a 14 anni lui ha fatto un brutto morbillo con la febbre a 41 che lo ha lasciato sordo da un orecchio e sciancato, e così è rimasto mingherlino e non è potuto entrare nei cavalieri Arancio con me. Visto che era tisico la madre lo ha sempre tenuto in casa a studiare, anche quando c'era il sole, e così poi è diventato ingegnere.
E' una persona molto importante, perchè gli ingegneri sono più importanti addirittura dei cavalieri Arancio.
Due settimane fa mi ha raccontato che il modulo cooperativo è parecchio difficile.
"I turni scorrono via e non è facile pensare a tutto" mi ha spiegato "Magari spedisci cinque contadini da una parte e ti servono dall'altra. Magari mandi lana e broccato sulle mura e poi rimani senza nei tuoi obiettivi personali. E gli eventi clessidra ti segano le gambe. E' il principio della coperta corta".
Io quel principio non sono sicuro di averlo capito davvero, ma sulle mura le coperte sono vietate, perchè magari uno si mette a dormire e poi arrivano i nemici.
Fare la guardia sulle mura ha dei pro e dei contro.
Comincio con le cose brutte.
Nei contro ad esempio c'è che se hai dimenticato qualcosa di sotto, non puoi scendere a prenderla fino al giorno dopo, perchè ci chiudono a chiave, sulle mura, per precauzione, dicono.
Ad esempio una volta mi sono portato da mangiare del formaggio ma ho dimenticato l'acqua e sono stato tutta la notte senza poter bere neanche una goccia.
Poi mi piace perchè sì, non ci sono moltissimi amici con cui parlare, a parte il Calmo, che lui parla pure poco, ma non ci sono neanche quelli gelosi che io sono un Arancio, che criticano il mio lavoro, che fanno i risolini e che dicono che solo gli scemi li mandano sulle mura.
Il mio amico ingegnere mi ha detto che la sera prima hanno fatto un test (lui le chiama partite) ed hanno fallito ma per poco.
Che gli mancava tanto così per farcela, sia con gli obiettivi personali che con quelli d'Orlèans.
Mi ha portato in una stanza e mostrato il tabellone. Era uguale a noi ma in piccolo. E davvero avevano quasi messo tutte le pedine, dove c'erano i buchi sul tabellone.
Poi però gli ho fatto notare che aveva messo un contadino sbagliato e lui: "E' vero, io non me n'ero neanche accorto, bravo!".
Sulle mura non c'è molto da fare, a parte fissare il nero (il buio).
Ho un sacco di tempo per pensare.
Che può essere una cosa sia positiva che negativa.
Ho pensato che forse il buio si estende lontanissimo e dall'altra parte, c'è un altra fortezza come questa e c'è un altro cavaliere arancio come me sulle mura che fa la guardia e aspetta che lo invadiamo.
Ci aspettiamo entrambi tutta la vita, finchè un giorno diventiamo vecchi e moriamo.
I nemici sono cattivi. A volte li aspetti una vita. E quelli ti tradiscono.
Altre cose su Orleans e Invasione su Magic Merchant
Questa volta è tra il Deserto dei Tartari e Aspettando Godot
RispondiEliminaDavide - Gisli
Sì! E io ci vedo anche un po' di Fiori per Algernon.
EliminaSempre bravo Dado!
I giochi da tavolo sono un cavallo di troia per il premio Strega.....dovresti raccogliere tutti i pezzi come un Barnum....come i racconti dello Cthulico....Grande Dado!!! Feltrinelli...Mondadori o Edizioni RuttoLibero
RispondiEliminaVabbè la maestria di Dado è ormai fuori discussione, neanche da commentare. Scontata :)
RispondiEliminaSul gioco dico che già di suo Orleans, pur fatto bene, è poco o niente "interattivo" - l'idea di renderlo addirittura cooperativo mi inorridisce !!! Procurati invece l'espansione Trade & Intrigue, quella che lo imbastardisce! Se è sufficientemente rovina-amicizie potrei dargli (a Orleans) un'altra chance :)
Grande Dado, come minimo da 100. :-)
RispondiEliminaCoperta corta, ormai io, più è corta e più sono a mio agio!!!
Brutta la vita dei Giocatori German
Più la guardo e più ci penso...
RispondiEliminaQuanto è grossa la plancia di Orléans!
Questa è letteratura!!! Grande Dado! Non ci fossi, bisognerebbe inventarti!
RispondiEliminaGrazie gamers.
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