martedì 2 dicembre 2014

Tu porta solo le castagne

Valigia aperta sul letto.
Accanto, tutti i vestiti ripiegati e suddivisi in pilette ordinate.
"Amu: la valigia sul letto, quella di un lungo viaggio..."
Francy non coglie Iglesias, concentrata a zippare la mia roba.
Tre camicie. Due maglioni. Quattro paia di calzini. Ma soprattutto: tre paia di pantaloni.
"Ti garantisco che non è nei miei piani, cagarmi addosso" le spiego
"Un cambio ci va"
"Guarda che stiamo via solo il weekend, una sola notte fuori..."
"Andre...tu lasciami fare, tu occupati del paguro e delle castagne"
"E dei giochi!" puntualizzo. Che non si sottovaluti il mio contributo alla logistica del viaggio.

La mia amicizia con Jocularis di Albe Pavo è cosa nota. Io sono un fan di Carnival Zombie, Jocu è finito sul mio blog per un errore di google, e a luglio ci siamo incontrati per una teglia di lasagne e il prototipo di Archean. Di qui in poi: telefonate e lungo carteggio via whatsapp di foto di gattini nudi e donne buffe.

Lo chiamo per definire i dettagli del weekend.
io: "Ma davvero, Jocu, non vorrei..."
Jocu: "Dado ma non scherzare: venite da me, tu, francy e la piccola, e ci facciamo il weekend insieme"
io: "Ma devo portare qualcosa?"
Jocu: "Tu porta le castagne, che ce le facciamo nel camino"

Cambio l'acqua al paguro, nel terrario, e gli riempio il piattino con gamberetti secchi, insalata e un'intera fetta biscottata (che viste le dimensioni del paguro è come se qualcuno lasciasse a casa vostra una fetta di pane delle dimensioni di una vela da windsurf).
Jocu si è raccomandato di non portare giochi, che è equipaggiato serio, così ripiego sulla configurazione "minimo sindacale": Coloretto, Tuareg, Sushizock, Hick Hack.
Mia figlia mi si avvicina con lo zainetto di Bloom già in spalle, pronta per il viaggio del giorno dopo.
"Il tuo amico ha un bambino?" mi chiede la piccola
"Si"
"Evviva!"
"Cos'hai messo nello zainetto?" le chiedo
"Due libri di Geronimo Stilton, il libro della mucca Moka, Bambi per dormire, una gomma, la moneta di Paperone e due candele profumate"
Ognuno ha il suo minimo sindacale.

La mattina dopo partiamo. Autostrada. Pioggia.
All'altezza di Novara, realizzo di aver lasciato le castagne sul tavolo della cucina.
"Andre, ma che cavolo, due cose dovevi ricordarti: il paguro e le castagne!!!" si lamenta Francy
"E i giochi!" puntualizzo. Ma c'è poco da puntualizzare: sono al 33% di fallimento....

Pranzo con Jocularis ai fornelli: polenta e polipo alla Luciana: ottima componentistica, meccanica semplice ma efficace, unico difetto la longevità troppo bassa: il polipo dura 5 minuti nel piatto, 3 se il giocatore è della mia stazza. Nessuna paralisi da forchetta.
Sparecchiato il polipo apparecchiamo i filler, mentre i bambini in sala leggono la favola de Il Gruffalò.
Sushizock, Hick Hack, Dobble in versione hard core, e Dixit con Odyssey. Io non batto chiodo neanche sui miei giochi.
La sera a cena, Sabry ci prepara i tortelli cremaschi: pasta fresca ripiena di amaretto, zuccherini, cedro e mentuccia, mantecati in burro e salvia, e annegati nel parmigiano. Ottimo german di piazzamento (prendi la risorsa e ficcatela in bocca) componentistica elegante, buona scalabilità (noi l'abbiamo provato in 4), draft di fette di pane per la scarpetta nel piatto. Unico difetto: poca interazione fra i giocatori (tutti impegnati a mangiare, più che a chiacchierare). Alea presente (potrebbero toccarti meno ravioli degli altri, visto che si usa un mestolo per distribuirli nei piatti).
Piatto promosso, ma vorrei riprovarlo in tempi brevi (brevissimi) per dare un giudizio definitivo.
Dopo cena ci spostiamo nel salone, a legger fiabe ai bambini (le mamme) e discutere di board games e autori, arrostendo le castagne sul fuoco del camino (Jocu è riuscito a recuperarne un sacchetto).
Il camino è seducente, sensuale, sensoriale, ipnotico..
Governare il camino, inserire i ceppi secchi, rigirarli, punzecchiarli con l'attizzatoio, gettarci dentro le bucce delle castagne... penso che potrei invecchiare bene accanto a quel fuoco.

Mogli e bambini vanno a letto.
E noi ci spostiamo in soffitta, nel luogo segreto (uno dei luoghi segreti) in cui Jocularis illustra i suoi giochi. Dappertutto: scatole di giochi, rotoli di stoffa contenenti pennelli, tubetti di colore, cartelline piene di schizzi, bozze, idee, appunti, disegni, matite, acquerelli...
Mi perdo fra illustrazioni gotiche e fiabe distorte, inchiostri di xenomorfi, space marines esasperati dagli innesti cibernetici, metropoli tubolari, volti solcati dall'odio..
Alla fine mettiamo sul tavolo un board game, giusto per uscire dalla mera contemplazione.
Jocu insiste per farmi provare Robinson Crusoe, edizione Uplay.it
Nota per Sabry: Sabry da qui in poi parlo del gioco....buonanotte.

Robinson Crusoe
Cooperativo d'ambientazione isola, per 2-4 giocatori, della durata di 120 minuti a legger lo spigolo della scatola, prosperoso nella componentistica e metereopatico nelle meccaniche, con scenari (missioni) da completare.
"Pesca uno scenario a caso e una scheda personaggio" mi invita Jocu.
Scelgo Jenny ha bisogno di aiuto.
Unica possibilità di salvezza della pulzella: un cuoco e un carpentiere spiaggiati sull'isola.
Praticamente una barzelletta.
Sarà l'ora tarda, i chilometri di autostrada sotto la pioggia, il polipo che ti si ripropone a mo'di cthulhu nelle ore piccole della notte, sarà che ho pure il tabellone al contrario di 180°, ma Robinson mi si dimostra ostile.
Mi ci vanno un paio di turni per ingranare. Per dire: il cane-bot che ci prendiamo in aiuto, fa mosse più lungimiranti delle mie.
Poi Robinson mi entra in vena.
Il gioco mixa bene carte evento a doppia attivazione (che entrano in due momenti diversi e consentono un minimo di pianificazione), prove da superare con dadi tematici (push your fuck), terreni da esplorare e capitalizzare, prove di sopravvivenza spicciola alle quali resistere, il tutto sotto una coperta stretta da german, sferruzzata a uncinetto da una nonna american mature.
La missione prevede di salvare quella palla al piede di Jenny, e poi costruire una zattera, il tutto in tempi a usare un eufemismo "ermetici". Spendiamo male i primi turni, in una battaglia persa in partenza per non far scendere il morale, e investendo tutte le azioni sul cibo deperibile. Il turno del "diamoci una svegliata" è il terzo, nel quale intuiamo la necessità di andare sotto pur di mettere a segno qualche obiettivo. Riacquisto una certa lucidità e comincio a giocare discretamente bene (per i miei standard).
Acchiappiamo Jenny per i capelli un secondo prima che la seppelliscano viva, e partiamo in volata per il punto partita. Non siamo messi bene quanto a risorse e punti ferita ma non c'è tempo per cerotti e punti di sutura: il countdown sulla scheda ci aspetta con i pugni piantati sui fianchi: o tutto o niente. Non siamo qui a pettinar tucani.
E' la resa dei conti e tutte le carte evento messe da parte ci esplodono in faccia una dopo l'altra.
Ma noi incassiamo stoici. Dobbiamo resistere UN turno, uno solo.
Controlliamo e ricontrolliamo tutte le azioni per esser sicuri che si incastri tutto: ci manca il cibo, ma io sono carico d'armi e conto di aver la meglio su quel gorilla laggiù in mezzo alle fronde. Jocu gioca generoso, il cane si occupa del lavoro sporco, Jenny è pazza.
"Andiamo?"
"Andiamo!"
Si suda in ogni fase di attivazione, con il timore di aver dimenticato qualcosa, e invece sembra che tutto funzioni. Ammazzo il gorilla. Lui mi mette fuori uso le armi, ma cade sotto i miei colpi.
Carne. Cibo. Tanto cibo. Azioni. Dai che ce la facc...
Finchè Jocularis esclama: "Ommerda, si attiva anche un'altra carta belva".
Controllo. Ha ragione, diavoloporco.
Mette la mano sul mazzo, pronto a rivelarla. Tensione palpabile.
Sono primo giocatore, ho solo 4 punti vita e posso difendermi solo con le parolacce.
Abbiamo appena superato un gorilla sotto steroidi. Dimmi che il prossimo animale è solo un'anatra, dai, una cacchio di paperella, un pulcino pio, un tapiro di sale, un opossum babbodiminchia....
Jocu rivela la carta.
Un'orso. Un maledetto e schifoso orso. E non un orso puccettoso. La madre di tutti gli orsi grizzly incazzati con fauci spalancate e occhi iniettati d'odio.
Mi mena una zampata che la sentono pure i miei antenati (cit. rocky balboa)
LOSS. 
Bel cooperativo davvero.
Ambientazione credibile e coinvolgente, ottima varietà, numerose attivazioni che complicano la vita al giocatore, in una serie di eventi infausti che è quasi impossibile contenerli tutte (cibo, belve, morale, tiro del dado, carte evento).
Robinson non è un gioco semplice, nelle meccaniche e nello svolgimento, e non è neanche un gioco "gentile".
Si tratta di un titolo "serio", maturo, impegnativo, cattivo, per gamers che se la sudano 'sta ascella.
Unico aspetto negativo, a parte il prezzo di fascia molto alta, è il vincolo degli scenari fissi: esauriti quelli potreste non avere grossi stimoli per riprenderlo in mano. Ma sembra che in rete i giocatori si siano già attivati per creare scenari fatti in casa di buon livello, quindi magari indagate prima di comprare.
Secondo Jocularis probabilmente il miglior cooperativo in circolazione.
A mio avviso ottimo, ambientatissimo, meccaniche molto interessanti, ma Pandemia gli sta ancora una spanna sopra (credo di essermi arroccato sulla posizione Pandemia nun se batte).

Dormo credo tre ore.
Praticamente niente di nuovo.

E' ora di rientrare.
Carico valigia e borse nel bagagliaio della macchina. Imposto il navigatore.
Francy ringrazia Sabry per l'ospitalità.
I bambini si baciano sulla guancia.
Jocularis ci accompagna alla macchina.
Prima di spostarsi sul marciapiede e guardarmi andar via, mi mette in mano la prima bozza ad acquerello della copertina di Carnival Zombie, i due disegni che poi ha sovrapposto per la versione finale.
Me li ha mostrati in soffitta la notte prima ed ha visto i miei occhi brillare di cupidigia.
Grazie Jocularis.
Grazie del weekend, ragazzi.
Della compagnia, del polipo, dei disegni, e delle castagne sul fuoco del camino.

11 commenti:

  1. Mitico Dado, come sempre, prima di dormire non ha prezzo leggere le tue fiabe....

    Robinson, hehehehe, lo conosco molto bene, ci ho perso un mese di vita prima di riuscire a passare la missione "base".
    Gran gioco, concordo con Jocularis, forse il migliore cooperativo mai provato.

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  2. Quando dado a sceneggiare the big bang theory?

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  3. Grazie Dado. Però il polpo nn era dei migliori... colpa dei pelati Mutti!! La polpa non i pelati!! :)

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  4. Commento 1:
    Se sei riuscito a farmi "gustare il ticchettio" della legna che brucia nel camino è perchè nello scrivere sei forte come sempre!!!
    Commento 2:
    conosco bene gli "occhi che brillano di cupidigia".....
    Commento 3:
    Robinson Crusoe è quel gioco che come pochi altri al mondo mi dà forti sensazioni sia in positivo che in negativo.....insomma: và provato!
    Per quanto riguarda Pandemia....l'ho amato e lo amo da sempre.....dire che è il miglior collaborativo non lo so, ma è uno di quelli che ti fanno sudare e fanno sentire l'ambientazione senza perdersi in regolamenti troppo pesanti da digerire!!!
    P.s. L'idea che una passione come quella dei giochi da tavolo unisca due famiglie in un week-end insieme tra libri,bimbi e tutto il resto,mi fa apprezzare ancor di più la passione ludica......

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  5. Totalmente d'accordo su Robinson Crusoe. Uno dei cooperativi migliori mai fatti. Una volta preso, la mia compagna ha deciso che voleva continuare a giocarci ogni giorno, qualsiasi fosse il nostro stato psicofisico serale, finché almeno non finivamo uno scenario. Siamo riusciti a fare quella maledetta catasta di legna del primo scenario dopo solo 10 tentativi e siamo anche stati presi per il culo da Ignacy (l'autore) via indiretta. Avevamo contattato gente via whatsapp alla ricerca di un foto delle carte con errore di stampa e siam finiti a parlare con lui. Gli mandiamo una foto della plancia nella terza partita, dopo 3 turni spettacolari, tutti sani, tutti in pista, legna a tutto spiano, cibo da bruciare, situazione perfetta e lui ci risponde con un "Peccato che morirete di stenti entro 4 turni" ed ovviamente aveva ragione :-|).

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  6. mmm spero che almeno il paguro al tuo ritorno sia stato trovato sano e salvo, altrimenti la percentuale di fallimento sale al 66% !!
    Dio perdona, Robinson ..... no!

    redbairon

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  7. Ciao e complimenti per il blog

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  8. Ciao Dado, quando scrivi sei magnetico, non riesco a smettere, se comincio DEVO arrivare in fondo. Incredibile. Invidio all'ennesima potenza quel tuo fine settimana, sia per la parte ludica che per la parte culinaria!
    Grazie di tutto.
    Ciao Fabio.

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  9. Dado. Ho rigiocato Pandemia. A parte il Coordinatore di Contingenze (pg abbastanza ininfluente) abbiamo perso 5 partite su 6. Boh. A me sembra troppo logico e poco di gusto. Dovrei riprovarlo con te. A noi non ha convinto un gran che.

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  10. grandissimo pezzo!
    chapeau! :-)
    (mi hai fatto venire voglia di provare Robinson Crusoe)

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