mercoledì 8 gennaio 2014
Serial killer vende Le Havre. Massima serietà.
Questa che mi è successa la scorsa estate.
Premessa doverosa.
Non credo di essere un tirchio, nè un collezionista alla ricerca del Gronchi Rosa dei board games (che potrebbe essere un gioco senza di errori di stampa sul manuale). Diciamo più realisticamente che tendo a spendere per i giochi più di quanto dovrei, e che quindi se posso risparmiare qualcosina almeno non sono sempre costretto a raccontare alla moglie che mi hanno rapinato mentre tornavo a casa da lavoro ("Andrea ma ancora?!? Ma fai un'altra strada!").
E visto che il mercato dei venditori di aria fritta non conosce crisi e considerato che io sono una discreta carta moschicida per la sfiga, non compro per corrispondenza ma cerco venditori nella mia città.
PAGARE MONETA VEDERE CAMMELLO.
Riavvolgiamo il nastro.
Quando sono entrato a far parte dello sfaccettato mondo dei board gamers avevo in testa un'immagine piuttosto romantica della fauna locale, qualcosa a metà fra i nerd brufolosi dei Goonies, e quei b-movie americani anni '80, ambientati nelle università, in cui ci sono un sacco di confraternite fighissime e ce n'è una di sfigati totali che però alla fine del film si riscattano, mandano KO il capitano della squadra di football palestrato, con ciliegina sulla torta della gnocca della scuola che limona duro con il nerd-protagonista.
Non mi ci è voluto molto per comprendere due grandi verità:
1- non c'è alcun legame fra board games e nerditudine. Forse il nerd è geneticamente (e sociologicamente) predisposto, ma tutti possono sedersi al tavolo e giocare
2- poichè tutti possono sedersi al tavolo e giocare, al tavolo da gioco si siedono tutti ma proprio tutti, non dico cani e porci ma quasi.
E così ti imbatti in persone strane, uscite da ti chiedi chissà quale strambo cilindro, che vedendoti al tavolo del CGE con una scatola di FINCA ti chiedono "Ciao. Giocate a Finca? Posso unirmi a voi?" e tu rispondi "Certo, siamo in 3, unisciti pure", salvo qualche istante più tardi sentire Norman Bates tirare un bestemmione articolatissimo e che abbraccia salomonicamente sia il Padre che il Figlio, perchè gli hai portato via la tessera due fichi e un limone, e così ti interroghi ancora una volta sulla tua lungimiranza in fatto di inviti al tavolo....
Idem per i venditori.
A onor del vero devo ammettere che i sociopatici sono una ristretta minoranza, che di norma il venditore è una persona tranquillissima, e quando ci si incontra per uno scambio brevi manu si finisce a chiaccherare di quel tal gioco davanti a un buon caffè, con la promessa di beccarsi una volta o l'altra per una partita insieme (poi non succede mai, ma è come quando rincontri un compagno delle elementari e ci si congeda con "Eddai, ma davvero, becchiamoci una sera, organizzamola sta rimpatriata anche con Anna, Stefano, Teresa..." , poi non si realizza mai ma quando lo dici ci credi davvero).
Ma ogni tanto la scheggia impazzita capita. Come ho scritto io tendo a far da calamita per certi elementi.
Rispondo ad un annuncio per Le Havre, che cerco da tempo e che non si decidono a ristampare.
(nota: naturalmente appena l'avrò trovato usato lo ristamperanno, eh, sicuro al tamarindo)
Comunque.
Contatto il venditore e apriamo una chat su gmail.
Io: "Ciao. Ho visto il tuo annuncio per Le Havre. Volevo qualche informazione"
Lui: "Ciao. Lo vendo a 45 euro"
Io: "Si, avevo visto il prezzo, era sull'annuncio. Volevo sapere qualche informazione in più sul gioco, se è ben tenuto, se i pezzi ci sono tutti, se è in italiano...."
Lui: "Si si"
Io: "Quindi c'è tutto? Non manca nulla? Ed è in italiano?"
Lui: "Si"
(intuisco una certo lesinar di parole in chat, quindi decido di scrivere io per entrambi)
Io: "Io abito a Torino, ho la macchina e non ho grossi problemi a spostarmi, magari evitiamo le zone del centro così non impazziamo per il parcheggio.... Durante la settimana lavoro, quindi... che ne dici? Per me possiamo beccarci: o infrasettimanale dopo le 18.00, oppure nel weekend."
Lui: "Domani mattina verso le 11.00? Oppure dopo le 14.30?"
(ho un dubbio: o la chat mi ha tagliato le ultime tre righe o lui non è italiano)
Io: "Ok per domani, ma dopo le 18.00 perchè sono al lavoro"
Lui: "No, sono all'università. Facciamo dopodomani"
Io: "Va bene. Dopodomani verso le 18.00-18.30, ok?"
Lui: "No, facciamo di mattina, dalle 11.00 a mezzogiorno. Oppure primo pomeriggio"
(okay: non solo non è italiano ma non è neanche un umano, è un bot e mi sta puppando soldi dalla connessione telefonica)
Io: "DA LUNEDI' A VENERDI' POSSO ESSERCI SOLO DOPO LE 18.00 PERCHE' LAVORO. Se vuoi ci becchiamo dopo le 18.00. Altrimenti nel weekend"
Lui: "Come vuoi. Facciamo sabato"
Ci mettiamo daccordo sul luogo, un bar a metà strada per entrambi.
Io: "Che ne dici di scambiarci i cellulari, così se dovesse capitare qualcosa all'ultimo momento riusciamo ad avvertirci?"
Lui: "Va bene. Dammi l'amicizia su facebook"
Io: ".....a parte che non ho facebook...ma non è più pratico scambiarci i numeri di cellulare? Così riusciamo ad avvertirci nel caso spuntasse un contrattempo improvviso"
Lui: "Va bene"
Arriva il sabato e finalmente ci incontriamo al bar.
A parte che mi ha detto che fa l'università e avrà 50 anni, ma tutto può essere...
Ci sediamo, ordiniamo i caffè e lui tira fuori la scatola del gioco. Ha gli angoli usurati...più di quanto mi aspettassi...ma cerco sto maledetto Le Havre da un po' e non voglio fare troppo lo schizzinoso.
Alza il coperchio. Ecco. Non dico che mi aspettassi delle bustine protettive (beh, un po' ci speravo), ma neanche l'inferno dei token. Una bolgia di segnalini, carte, risorse, tutto mescolato, accatastato, ravanato. E' come se la scatola fosse stata infilata in una lavatrice e fosse stato impostato il programma "Centrifuga selvaggia"
Lui: "Vuoi controllare se c'è tutto?"
Io: "Avessi un'ora di tempo..."
Lui: "C'è tutto, c'è tutto, fidati"
Poi vedo il manuale. Fotocopiato in bianco e nero. E pinzato in un angolo.
Io: "Ma.... e il manuale originale?"
Lui: "Ah, guarda, non c'è mai stato. Non c'era proprio nella scatola quando l'ho comprato. Ti spiego: l'ho comprato 2 anni fa da..." e qui parte un lunghissssimo racconto su di lui che compra il gioco in un negozio, lo porta a casa, si accorge che manca il manuale, torna al negozio, il tizio gli chiede lo scontrino, lui risponde ma lo scontrino l'ho buttato \ e senza scontrino come so che l'hai comprato da me? \ ma vaffanculo certo che l'ho comprato da te! \ io non ti ho mai visto in questo negozio \ vaffanculo in questo negozio non ci metto più piede \ ma chi ti credi di Bla bla bla bla bla bla ...
Morale della favola: manca il manuale.
Io: "Sì, ma quando ci siamo sentiti ti ho chiesto se mancava qualcosa e tu mi hai risposto che c'era tutto"
Lui: "Perchè c'è tutto!!! Il manuale non c'è mai stato!"
Considerati gli angoli usurati della scatola, l'uragano Katrina che sembra essersi abbattuto con furia sui poveri token e il manuale mancante (e la vaga impressione che il tizio mi abbia preso per il culo) gli dico "Senti...mi aspettavo che il gioco fosse in condizioni migliori. Penso che non lo prenderò"..
Ed è così che il dottor Banner diventa Hulk. Si infervora via via sempre di più, mi dice che gli ho solo fatto perdere tempo, che lui ha attraversato mezza città per essere lì, che è stato ai miei comodi, che aveva anche altri giochi da vendermi ma a questo punto col cazzo che me li propone e che anzi mi sputtanerà su tutti i forum di board games italiani e stranieri perchè sono uno che sa solo far perdere tempo al prossimo.
E se ne va.
Non fa neanche il gesto di pagarsi il caffè: si alza ed esce.
Pago i due caffè ed esco anch'io.
Mentre torno a casa mi telefona sul cellulare e mi propone "Facciamo 40 invece di 45?"
Gli rispondo ancora no grazie.
Mi manda (ancora) affanculo e attacca.
L'unico vero rimpianto è non avergli dato l'amicizia su facebook, e non poter vedere la mia foto in mezzo a quella dei suoi amici: il dottor Hannibal Lecter, Voldemort, l'Uomo Nero e il pagliaccio di It.
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mi hai fatto ridere di gusto. mi dispiace per la disavventura ma... grazie!
RispondiEliminaMamma mia c'è da aver paura. Fossi in te cambierei il numero di celluare :)ll
RispondiEliminaROTLF!
RispondiEliminaCerto pero' che i tipi li strani li becchi tutti te!:)
Non riesco più a far la doccia tranquillo. Ho paura di voltarmi e ritrovarmelo improvvisamente accanto, con una parrucca in testa, a pugnalarmi con una copia del manuale di Le Havre arrotolata...
RispondiEliminaIl bello di queste cose, almeno, è che poi ti rimane qualcosa da raccontare...
Sei un vero genio nel raccontare gli aneddoti!!! Sto ridendo davvero di gusto! Bravo!
RispondiEliminaCmq c'è una pagina FB chiamata: "Andrea Dado in fotomontaggi imbarazzanti" aperta da un tizio di Torino che vende Le Havre a 12 euro ma in 6 spedizioni differenti.
Sento già le note di Dexter in sottofondo.
RispondiEliminaAnche lui avrà un suo codice. Uccide solo giocatori.
E chi non compra.
^_^
.... e questa me la sono persa fino ad oggi!!!
RispondiEliminaGrandissimo ! Mentre leggevo immaginavo che un ipotetico inferno per collezionisti compulsivi di giochi da tavolo potrebbe essere proprio così .... costretto ogni giorno, nello stesso bar, a trattare con lo stesso venditore che ti propone Agricola, Le Havre, Burgundy, Trajan e Carcassonne lavati e centrifugati (da quando ho visto l'ultima puntata della 3° serie di American Horror Story ho di queste immagini apocalittiche)
Comunque ringraziamo Sant'Uplay per la ristampa di Le Havre!
Direi che l’inferno dei giocatori è composto da molti gironi: il limbo dei bambini disegnatori di Minnie sui tabelloni, l’antiinferno di cani domestici masticatori e ingoiatori di tesserine di Burgundy, antro dei cubetti rotolati sotto il divano, bolgia dei rovesciatori di coca cola sul tavolo di gioco….
EliminaPer fortuna , su questa terra, sperimento solo la bolgia dei rovesciatori di liquidi su tabelloni e carte .... e se continuo così neanche più quella. Ormai si fa fatica a organizzare una serata di gioco o una domenica pomeriggio davanti a un tè e puerto rico ....(il divano che fagocita cubetti e puzzilli ancora lo riesco a combattere bene).
EliminaGrazie all'ultimo articolo ho potuto recuperare questa perla! Mi sto sbellicando dalle risate :D
RispondiEliminaLa vicenda ha contorni inquietanti, ma il mitico serial killer che è libero solo alle 11 di mattina nonostante le email tue che confermavano "dopo le 18" mi hanno fatto davvero ridere di gusto ^__^
RispondiEliminaE comunque chi non tiene i puzzilli ordinati nella scatola con le bustine va evitato accuratamente ;)