Nella scodella: fettine di petto di pollo tagliato a striscioline e saltato in padella con curry e salsa di soya - tagliolini all'uovo freschi (3 minuti) - porro & cipollotto tagliati a striscioline - uovo sodo marinato nella salsa di soya - brodo di pollo. Poi visto che non sono un esperto di birre ma in tutte le cose mi piace sperimentare e negli ultimi mesi i mastri birrai non hanno fatto che aumentare di una tacca il numero delle luppolature e gridarlo ai quattro venti, ho provato la tanto reclamizzata Angelo Poretti 5 luppoli... Eccezionale il ramen, benchè le striscioline di porro siano rimaste un po' durette (la prossima volta sminuzzo a la julienne come se non ci fosse un domani) ma complessivamente voto altissimo, poi come scritto sopra con questo freddo calippo bersi un brodo caldo è davvero il massimo. Per quanto riguarda la birra Poretti... ehm...il ramer era eccezionale ma il porro è rimasto duretto.
Ok, veniamo a Biblios. Titolo da 2 a 4 giocatori, componentistica essenziale: scatola a libro, tabellone micro, 5 dadi e una novantina di carte. I dadi non si tirano e sono gli indicatori dei punti vittoria.
Ogni giocatore veste i salesiani panni di un abate a capo di un monastero, gli abati sono in competizione per ottenere i libri più rari e alla fine della partita chi avrà la biblioteca più prestigiosa sarà nominato Papa (quest'ultima affermazione è falsa).
Il gioco è composto da due fasi: fase obolo, nella quale gli abati raccolgono le offerte (libri e oro) e la fase asta, nella quale gli abati interagiscono fra loro per accaparrarsi i libri (più che in maniera laica direi in maniera laida, viste le gomitate e le gengive sanguinanti). In quattro parole: ogni giocatore cerca di ottenere la maggioranza di carte di un determinato colore, e per ogni "maggioranza" si becca il rispettivo dado di punti vittoria.
La prima partita... non mi ha convinto molto. In realtà ero io che avevo cannato le regole dell'asta (pensavo si puntasse direttamente l'oro, invece si dichiara, e questo cambia tutto). Una volta padroneggiate le quattro regole che governano questo fillerino il risultato è tutt'altro che sgradevole. Semplice e veloce, nei famosi 60 minuti siamo riusciti a mangiare i noodles, a ripulire le scrivanie dalle goccioline di brodo schizzate, e a giocare una partita a Biblios (e a scambiare due parole da dopo partita alla macchinetta del caffè). Il giorno successivo abbiamo replicato, sia i noodles che Biblios e il gioco ha cominciato a girare bene e a mostrare il meglio. Ho perso 6-10 (vedi foto).

La miglior giocata della partita.
Insomma giochino interessante e buon rapporto qualità prezzo (una lattuga da 20). Giocandoci alcune partite sono venute fuori microstrategie non così banali. Ad esempio per una carta oro da 3, ho offerto ... una carta oro da 3. Non ho guadagnato nulla in termini di oro\carte, ma ho tolto la risorsa al mio avversario.
Quindi: consigliati i noodles e consigliato Biblios. Meglio se insieme.
Complimenti per i ramen, rubo la ricetta! Per Biblios, boh, non sono un fan accanito delle aste...
RispondiEliminaMah, ti dirò, pensavo molto peggio 'sto Biblios, alla fine si fa giocare.
RispondiEliminaPer due giocatori ti consiglio invece Jaipur, più snello, veloce e intrigante!
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