martedì 11 marzo 2025

Granda Games 2025: un pizzino a Moretta

Per tenersi dalla parte della ragione Christian Fontana mi manda l'invito per i Granda Games di Marzo 2025 a Dicembre 2024, in maniera che non possa accampar la scusa di Jannacci: "Se me lo dicevi prima!". Mi ricorda che è dal 2019 che manco, che nel frattempo ci sono state una pandemia, un bel po' di guerre ed è arrivata pure l'AI, che nei prossimi due anni farà più disoccupati del reddito di cittadinanza, insomma: ne è passata acqua sotto i ponti, e sarebbe ora che tornassi a trovare i vecchi amici.
«Ci piacerebbe averti con noi per un panel sulla narrazione nei giochi da tavolo e sui libri, insieme a TeOoh, di Recensioni Minute».

Condivido la macchina con Francesco Rudgerfred Sedda, game designer, sviluppatore per CMON, autore di giochi di ruolo, videogiochi e podcaster del Play Journal [vi invito a visitare il suo sito].
I 50 minuti di asfalto che stanno in mezzo fra Torino e Moretta vengono sminuzzati dalle nostre mandibole ciarliere. Con un socio del genere potrei tranquillamente farmi Torino-Bari in un'unica tirata senza neanche fermarmi per un camogli o una noce di pepe in autogrill.

Arrivati a Moretta troviamo un cielo che ci giura un diluvio universale dritto sulle capocce, ma l'evento ludico itinerante che prende il nome di Granda Games si svolge quasi tutto al coperto, nella piccola ma confortevole Cascina San Giovanni, quindi, come si dice: «Ho una confezione di taralli e la scatola dei Castelli di Borgogna: per quel che mi riguarda là fuori può anche finire il mondo».

L'invito degli organizzatori è di giocare senza pietà, quindi lasciamo la timidezza in tasca e apparecchiamo giochi da tavolo ovunque, in maniera spudorata, sui tavoloni messi a disposizione dagli organizzatori, davanti al bancone del prestito giochi, nei gabinetti, in piedi contro il muro come gli amanti, sui bidoni della differenziata come i sorci, sulla piastra dei panini con l'hamburger di fassone, e poi facciamo incetta di sedie, cadreghe, sedie a dondolo, sedie a rotelle, seggioloni da pupi, toglieremmo pure la sedia elettrica da sotto le chiappe di un condannato a morte, se gli americani ce lo consentissero.
L'evento ci sfugge dalle mani, il tempo passa troppo velocemente.
Mi perdoneranno i molti amici con i quali ho condiviso troppo poco tempo.

Dati alla mano
9 le associazioni organizzatrici + 3 di supporto.
Circa 130 + 20 di proloco e AVIS i volontari che hanno spostato tavoli, appiccicato manifesti, nastrato spigoli, spiegato giochi in piedi. La ludoteca ha messo a disposizione 600 giochi da tavolo in prestito.
La manifestazione ha registrato 1200 ingressi, che sembrano pochi, ma rapportati al numero degli abitanti di Moretta, 4000, è un ottimo numero, con giocatori e curiosi che sono arrivati anche da Milano, Livorno e da Genova.

Il mio non è naturalmente un invito a snobbare i grandi eventi come PLAY, ESSEN e LUCCA, ma sarebbe utile che si dedicasse in po' di attenzione e spazio a questi piccoli eventi che non finiscono sui giornali, che non vengono ricondivisi centinaia di volte su Facebook, dei quali nessuno pubblica bottini o report entusiasti.
Eventi creati col cuore da veri appassionati senza avere niente in cambio se non la soddisfazione di aver raccontato un po' del proprio mondo.
Chiudo con un pizzino. Christian mi ha raccontato che fra i biglietti trovati nella boccia dei commenti, posizionata su un tavolo all'uscita dell'evento, ce n'era uno con scritto: "Molto bello. Più adatto ai grandi che ai bambini"
Questo è il tipo di commento di qualcuno che non ha mai partecipato a un evento ludico.
Che si è meravigliato. Che ha capito che i giochi non sono soltanto per i bambini.
A mio avviso: un grandioso risultato.
Complimenti Granda Games. E grazie dell'ospitalità.





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