giovedì 19 ottobre 2023

Dracula ha fatto anche cose buone

Il clan dei bravi ragazzi era sempre stato da tre: io, Vik e Red. Le tre grazie ludiche, i moderni: Osso, Mastrosso e Carcagnosso dell'insalata di punti, non avevano mai reclutato. Per molte valide ragioni: per non tirare in lungo coi gestionali, per contenere il vociare notturno in casa alle 2.00 di notte, perchè 2 amici sono pochi ma 3 son troppi, e perchè la quarta sedia al tavolo serviva per appoggiarci sopra il mio zaino.
Ma talvolta un gioco particolarmente istrionico poteva richiedere un quarto paio di mani. E se non volevamo dare un calcio a 30 anni di informatica: era sempre meglio avere da parte un backup.
Ci eravamo convinti, quindi, che occorreva un quarto elemento. Anche acqua, aria e terra avevano aperto la porta a quel cazzaro del fuoco. Dovevamo trovare la classica riserva del calcetto da non promuovere mai titolare e da tirar fuori all'abbisogna in caso di impedimenti lavorativi o malanni di stagione.
Cinici ma anche pragmatici.

Stabilimmo dei paletti qualitativi.
Ma Red obiettò che i paletti discriminavano i vampiri.
Anzi fu proprio con uno di questi che Red si presentò: Dracula.
"Non chiamatemi Conte, non servono titoli quando si sta fra amici" disse.

Per ingraziarsi il gruppo il transilvano con t-shirt KEEP CALM AND DONATE BLOOD organizzò la primissima partita nel suo castello: "Ma facciamo piano che le mie tre moglie dormono".
Trovammo, apparecchiato sul lungo tavolo illuminato da antichi candelabri, THE HUNGER, gioco di deckbuilding.
"Il gioco è di un amico, Richard Garfield" ci spiegò Dracula allungandoci un vassoio di finger-food nel vero senso della parola (lui si ficcò in bocca un pollice tranciato) "E lo chiamo amico perchè Magic the Gathering ha dissanguato più ragazzi che tutta la nobile stirpe dei Vlad!".

THE HUNGER
, per dare qualche coordinata, è un gioco di carte per 2-6 giocatori, della durata di 60-90 minuti circa, edito in Italia da Cranio Creations.
I giocatori vestono i cenci polverosi di vampiri a zonzo fuori dal castello, durante l'ora più buia, per scoperchiare bare e piantare i canini sugli umani.
Il gioco è una corsa: bisogna divorare cristiani per far punti... ma ogni corpo digerito andrà ad appesantirci e a rallentare i nostri movimenti sulla mappa.
Se alle prime luci dell'alba i vampiri si troveranno ancora all'esterno delle spesse mura del castello, si trasformeranno in cenere impalpabile.

Occorre spendere due parole di approfondimento sulla digestione dei pellegrini.
Perchè se è vero l'adagio "Sei quello che mangi", alcune pietanze bipedi si riveleranno pastose da mandar giù.
Alcuni umani, probabilmente calabresi, si riveleranno piccanti nel gusto e obbligheranno i vampiri a muovere verso il pozzo più vicino. Altri, animalisti immagino, inibiranno momentaneamente l'istinto di caccia. Altri ancora, con troppa birra IPA in pancia, confonderanno i vampiri fino a stordirli, costringendoli ad allontanarsi dal castello.
Troverete queste varianti molto divertenti.
Breve cappello sulle carte "rose".
A fine percorso, nella casella più lontana dal castello, sono posizionate delle antiche rose maledette che i giocatori potranno cercare di raccogliere nella corsa spasmodica. Le rose danno un sacco di punti. 
Ma tornare al castello con la pancia piena e le rose in saccoccia sarà complicato.

Oltre le rose sul tabellone ci sono molti luoghi interessanti, come i cimiteri che permettono di pescare missioni (punti), i pozzi che consentono di cacciare di più, i tesori (punti ed effetti), e gli edifici speciali che permettono di digerire gli umani (scremando il mazzo - che tende a ingolfarsi - ma senza perdere punti).

Questo è il mio sangue.
"Allora vi è piaciuto?" chiese Dracula rimettendo via il gioco. Aveva imbustato meticolosamente tutte le carte e si inginocchiò sotto il tavolo per controllare se non fosse caduto qualche segnalino. Ripose la scatola fra le Kallax Ikea accanto a un'armatura medioevale.
Vik e Red risposero che preferivano Clank (gioco che viene subito in mente provando The Hunger).

A me l'ambientazione di The Hunger era piaciuta molto e il tema mi aveva coinvolto di più. Avevo apprezzato il deckbuilding al contrario, nel quale all'inizio i giocatori avevano un mazzo veloce ma "spoglio", e dovevano incicciottirlo di punti mediando con la velocità.
L'interazione non era spinta, il livello di difficoltà da peso medio. Materiali e illustrazioni erano splendidi. Avrei apprezzato più effetti "strani" associati al cibarsi dei cristiani, ma nel complesso The Hunger mi era piaciuto.
Dissi queste cose a Dracula che annuì e aggiunse "Comunque in 6 giocatori sarebbe un po' lunghetto, eh".

A fine serata Dracula ci portò nelle segrete del castello e aprì la porta della stanza delle torture, dove un gregario stava ripulendo il tavolone con le cinghie usando un'idropulitrice. L'acqua usciva in pressione dalla punta della lancia. Sangue e brandelli di carne confluivano in un tombino a grata sul pavimento.
"Ogni tanto si intasa e tocca chiamare l'idraulico" sospirò Dracula "L'ultima volta: centoventi euro senza fattura. Che ladro!"
Visitammo anche la cella frigo, nella quale stavano appesi per i talloni un'insegnante delle medie e un rider di Glovo. L'insegnante, bionda e con un delfino tatuato sulla spalla, aveva un post-it appiccicato al seno nudo con riportata la data di inizio della frollatura. 
Dracula usò un coltello per affettare alcune strisce dal polpaccio del rider e ce le offrì. Rifiutammo. Lui insistette, spiegando che i rider non avevano un filo di grasso nelle gambe. Rifiutammo ancora e lui fece spallucce.

Il ritorno a casa fu veloce.
Mentre la macchina affrontava i tornanti e l'arbre magic danzava appeso allo specchietto retrovisore, Red ci disse che Dracula era stato l'unico a riuscire a prendere la rosa e a tornare al castello.
Vik rispose che probabilmente ci aveva già giocato, ma confermò che il vampiro era un gran bel giocatore, e che per lui andava bene farlo entrare nel nostro gruppo.
Io ricordai ai miei soci il tavolo delle torture, e i due cadaveri appesi con un gancio al soffitto della cella frigo.
Red rispose "Okay, ma ha fatto anche cose buone". Vik disse: "Vero!".
Ci pensai su.
Era indiscutibile. Era un giocatore corretto e capace, e un ottimo padrone di casa.
Bisognava solo capire quanto contavano per noi le cose buone e quelle cattive.

Trovate The Hunger
su MagicMerchant.it
che sostiene da anni questo blog

3 commenti:

  1. Se aveste giocato "La furia di Dracula" mi sa che a scappare questo giro eravate voi!
    Comunque Clank è carino assai e questo, graficamente, non è nelle mie corde...

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  2. Bello come sempre. Tullaris!

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  3. Vi siete trovati un compagno di giochi pericolosetto... auguri!
    Elena Infinite Jest

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