mercoledì 6 febbraio 2019

I lupi non scordano di avere i denti

Pinocchio è diventato vegano. Per questo, nella prima lettera, Chiara mi chiede cosa mettere al posto dell'albume, nella ghiaccia reale. Nella seconda, molto allarmata, mi scrive che dobbiamo parlare urgentemente perché sembra che apriranno una nuova Casa di Pan di Zenzero, vicino al fiume, dove ci sono quei cespugli di mirtilli.
Prendo un foglio e le rispondo che può provare a fare la ghiaccia solo con acqua calda e zucchero a velo, anche se non verrà gran che. E che passerò da lei, per l'altra questione, il mercoledì seguente, di stare tranquilla.
Poi il giorno scorre come tutti gli altri: io che metto a posto la casa, che gioco col gatto Malachia, che cucino, che bevo birra fatta in casa coi cereali, che gratto la fuliggine dai mattoni del forno. La sera trovo un principe azzurro arrampicato sul tetto, che sta sgranocchiando le tegole di biscotto. Lo tiro giù e lo chiudo nella gabbia. Ultimamente ci sono sacco di principi azzurri a spasso, le cenerentole si sono svegliate e un po' mi dispiace.
Il mercoledì seguente, prima di andare da Chiara, sistemo le trappole attorno alla casa. Una tagliola sotto la finestra di zucchero, una trappola a strozzo sul tetto, e poi colla a presa rapida sullo zerbino e sul pomello della porta.
Spero di prendere qualcosa. Magari un animale magico. Possibilmente non l'ennesimo principe azzurro. Comincio ad averne la nausea. Come quando ti ubriachi di vodka alla pesca e poi non riesci più a berla.

Parto di buon mattino.
Il bosco è cambiato. Cervi e cerbiatti hanno orecchini gps. E poi ci sono i Gabroid. L'ho visto nel film Tremors. Scavano gallerie per la fibra. I personaggi delle fiabe sono quelli messi peggio. Hanno accusato il lupo di molestie, l'uomo di latta di riciclaggio, i 7 nani di essere dei migranti che stanno in hotel e che prendono 1500€.
Dopo due ore di cammino e un panino al formaggio, raggiungo casa di Chiara.
Una casa di Pan di Zenzero. Come la mia.
Va su tutte le furie, che la tazza di tisana alla rosa canina le trema in una mano e il pasticcino nell'altra, spolverando di zucchero a velo il piano del tavolo.
"Ci viene a rubare il lavoro!"
Vorrei dirle che anche quando è arrivata lei, e ha messo su la sua casa di Pan di Zenzero, i miei affari ne hanno risentito.
"Quando ho costruito io la casa" interviene, come se leggesse i miei pensieri "C'erano tantissime creature magiche nel bosco, che solo con la tua non riuscivi a star dietro a tutte. E poi l'ho costruita a due ore di cammino dalla tua. Sono stata corretta!"
Più o meno penso, ricordando quando si è presentata alla mia porta a cose fatte, con una crostata preparata in 5 minuti.
"Ci dovrebbe essere un piano regolatore, un numero chiuso, un regolamento del bosco per costruire case di pan di zenzero. Non è che uno si sveglia una mattina e...".


REGOLAMENTO DELLA CASA DI PAN DI ZENZERO
Piazzamento tessere di taglio family, ambientato nel mondo delle favole da Esopo in avanti, per 2-4 giocatori, di Phil Walker-Harding, autore di Imhotep, Cacao e Barenpark, per 30 minuti circa di durata, edito in Italia da Asmodee.
Dal manuale: "Siete streghe della foresta incantata e costruite la vostra Casa di Pan di Zenzero per attirare i personaggi delle favole [...] i personaggi catturati vi daranno punti vittoria [...] la strega che costruisce meglio la propria casa di pan di zenzero e accumula più punti, vince la partita".  
Ogni giocatore parte con una plancia 3x3 con 9 caselle di costruzione, ognuna delle quali recante un simbolo. Vi sono 4 simboli pan di zenzero, che se coperti daranno altrettanti token con i quali si potranno catturare i personaggi.
Vi sono 3 simboli avanzati, che si attivano una volta coperti.
Il Cancello.
Permette di attirare presso la propria casa un personaggio e di prenotarlo in maniera esclusiva [gli altri personaggi al centro, invece, possono essere catturati da tutti]
Scambio.
Trasforma un pan di zenzero in un altro.
Scala
Prendi un segnalino scala dalla riserva.
Particolarità del gioco, rispetto ad altri piazzamenti tessere: si lavora su più piani, salendo in verticale nella costruzione della casa. Ogni volta che si cattura un personaggio, si guadagna un jolly, e ogni volta che si completa un piano della casa si pesca una carta bonus.
Le carte bonus danno ulteriori punti vittoria a seconda dell'umore dei personaggi catturati [felici o arrabbiati], della natura dei personaggi [se umani o magici], del numero dei piani della casa, dei simboli sui personaggi.

La Casa di Pan di Zenzero è un gestione risorse per famiglie, che in maniera garbata introduce i giocatori a titoli avanzati. La costruzione in verticale è una bella trovata: costringe i ragazzini a gestire gli spazi e pianificare le proprie mosse un turno in avanti. Scale e jolly sono un aiuto prezioso: accelerano la partita e la cattura dei personaggi senza rendere il gioco frenetico. L'interazione è morbida e in linea col taglio del gioco. Il cartoncino è spesso, direi a prova di bambino ma d'altra parte ho visto bambini strappare l'alluminio delle lattine della pepsi coi denti.
nota: riguardo la modalità base e avanzata, consiglio di giocare subito quella avanzata.
 
Il piano delle streghe
Raggiungiamo il cantiere di notte, che la luna è una moneta di mercurio.
I lavori sono indietro, stanno ancora scavando le fondamenta, c'è il solco di un Gabroid con la targhetta Fastweb. C'è anche una ruspa che sembra un dinosauro d'acciaio.
Raggiungiamo il retro, dove ci sono i cespugli di mirtilli.
Indosso i guanti, per proteggermi dal veleno. Tiro fuori le piantine dal cesto.
"Sei sicura?" mi chiede Chiara.
"No, ma non ho altre idee".
Pianto la Belladonna in mezzo ai mirtilli. Le bacche sono simili, non così simili, ma conto che la nuova arrivata sarà inesperta.
Bagno la terra con una bottiglietta d'acqua.
"Fatto. Andiamo".
"E adesso?"
"Adesso aspettiamo"

Il biglietto arriva via posta due mesi dopo. Invito all'inaugurazione.
Io e Chiara ci andiamo. Io porto una crostata di albicocche, lei un cesto di mele rosse.
"Mi raccomando" dice Chiara "Mostriamoci amichevoli".

Arrivati troviamo una fila di principi azzurri, una dozzina almeno, in coda davanti alla porta, e anche Brontolo con un paio d'occhiali da sole.
Non è una casa di pan di zenzero.
Leggo l'insegna luminosa.
"Che diavolo è un centro massaggi?" chiede Chiara.
"Non lo so ma evidentemente tira più di una Casa di Pan di Zenzero" rispondo.
L'uomo all'ingresso ci viene incontro. E' un asiatico. Ci consegna una tessera quadrettata.
"Decimo massaggio gratis. Anche donne. WiFi".

Ci allontaniamo.
Il bosco sta cambiando.

Trovate crostate di mirtilli e case di pan di zenzero su Magic Merchant

3 commenti:

  1. Per la ghiaccia vegana in genere si usa l'aquafeba :)
    Poi la casa di pan di zenzero è ottima giocata già così :-D

    RispondiElimina
  2. Straniante :D
    ...non avevo mai sentito nominare il gioco! Gap generazionale credo

    RispondiElimina