lunedì 14 gennaio 2019

I vivi sono imprevedibili

E così stavamo in farmacia, io e lui, e lui aveva appena chiesto al farmacista della colla per dentiere, ma la più economica, perchè gliene serviva proprio solo una goccia, che gli era saltata un'otturazione in bocca e il dentista che era in ferie e da buon dentista faceva il ponte, gli aveva consigliato al telefono di tappare momentaneamente il dente con la colla per dentiere.
"Ma non ti fanno senso i morti?" gli chiesi riflettendo fra collutori che Battiato avrebbe definito perlomeno mistici.
E lui, il DottorX, battezzato così per ragioni ergonomiche, e perchè  lavorava in ospedale in radiologia da 20 anni, e ne vedeva spesso di persone morte, da quando avevano cominciato a fare le autopsie virtuali con la macchina della Tac, mi rispose: "Temo più i vivi, Andre. I morti non fanno cose strane, fanno sempre esattamente quello che ti aspetti da loro. I vivi, quelli, sono imprevedibili".
Così mi raccontò di un tizio, che scavalcando un cancello si era infilzato la mano nelle punte. Era rimasto appeso, agonizzante tipo tortura medioevale. I pompieri avevano dovuto segare il cancello. Quando era arrivato in ospedale, con la listarella di metallo che gli passava la carne da una parte all'altra, pareva brandire una spada, come San Michele. Anche se questo i santi li tirava.

La sera presi un aperitivo con Carla. I suoi temporali andavano un po' meglio. Mi disse che stava dando un'occhiata agli appartamenti in Svizzera, che pensava di trasferirsi.

Telefonai a GianlucaGianduia.
Non ci sentivamo da un po'. L'ultimo anno era stato particolarmente difficile, si era separato dalla moglie. Era dimagrito, faceva palestra e ora riusciva a far le flessioni su un solo braccio.
"Esco con una" mi aveva detto al telefono "Che fuma mentre facciamo l'amore. Dice che l'aiuta a rilassare la vagina. Effettivamente è una donna nervosa".

La sera DottorX e Alessandra rimasero per cena. Nell'ultimo anno eravamo diventati molto amici.
Capisci di star veramente bene con qualcuno quando non hai bisogno di riempire tutti i silenzi.
"Cosa ci fai provare, Andre?"
NOT ALONE
Gioco di carte asimmetrico di bluff e deduzione per 2-7 giocatori, edito nel 2016, d'ambientazione spaziale, semi-cooperativo, di Ghislain Masson, pubblicato in Italia da Move the Game [nota: il gioco è dipendente dalla lingua], per 45 minuti circa di durata.
Il plot è piuttosto alien-tradizionale: una spedizione spaziale alla ricerca di risorse da sfruttare, un misterioso Pianeta-M del quale nessuno sa un beneamato, un altrettanto misterioso impulso magnetico che mette in avaria tutti i sistemi della nave, l'atterraggio d'emergenza, la richiesta di SOS, e i sopravvissuti spiaggiati che scoprono di non essere soli.

Si gioca in due squadre: da una parte i sopravvissuti e dall'altra la Creatura.
Scopo dei giocatori: sopravvivere tot turni fino all'arrivo dei soccorsi.
Scopo della Creatura: assimilare i giocatori e farli diventare concime carbonfossile del Pianeta-M prima dell'arrivo dei soccorsi.
Il tabellone è piuttosto esplicativo: due tracciati, due segnalini: uno Sopravvissuti e uno Creatura, il primo segnalino che raggiunge il centro determina il vincitore, e ciccia per l'altro.

Ogni sopravvissuto parte con 5 carte luogo, che rappresentano 5 zone del pianeta nelle quali nascondersi.
Ad ogni turno i Sopravvissuti giocano coperta una carta luogo. Poi tocca alla Creatura, che gioca i propri segnalini sui luoghi, in una sorta di macabro nascondino.
Ogni giocatore parte con 5 carte luogo, ma è possibile acquistare altre carte diverse.
A fine turno il segnalino dei Soccorsi avanza automaticamente di una casella. Il segnalino della Creatura, invece, avanza solo se questa fa tana a un sopravvissuto [e gli piazza un mozzico].

I luoghi del Pianeta hanno poteri particolari: permettono di recuperare carte dagli scarti, punti ferita [segnalini volontà] e di accelerare l'arrivo dei soccorsi.

In partita i Sopravvissuti possono parlarsi ma la Creatura deve ascoltare, quindi mettersi d'accordo sulle azioni non è semplicissimo.

Alcune cose ben riuscite in questo titolo.
 1- Mette ansia, dà davvero la sensazione di essere braccati, di non poter far altro che nascondersi e sperare, resistere rannicchiati.
2- E' un vero asimmetrico, Sopravvissuti e Creatura giocano in modo completamente diverso, e a dirla tutta: i sopravvissuti possono vincere anche soltanto nascondendosi, mentre la Creatura è obbligata a dar loro la caccia, ad essere spietata.
3- Not Alone scala bene e funziona fino a 7 giocatori.
4- Ha un flusso molto interessante. A dire il vero alcuni giocatori potrebbero trovarlo frustrante, soprattutto nelle prime fasi, e alla prima partita. Il punto è che la Creatura è molto forte, soprattutto all'inizio, finchè i Sopravvissuti hanno soltanto 5 carte luogo in mano.
Ma col passare dei turni le scelte possibili per i Sopravvissuti aumentano. Imperativo quindi per la Creatura chiudere alla svelta, braccare stretto, togliere ossigeno [carte] ai Sopravvissuti.
Un ritmo serrato, una Creatura che sembrerà fiutare i luoghi, un bel gioco adrenalinico.

45 anni
Il giorno seguente fu escrementizio. Passai dai miei prima di andare a lavoro. Mio padre mi consegnò la lettera. Le cattive notizie arrivavano sempre su carta, e al mio vecchio domicilio.
"Ah, a proposito: auguri" mi disse mio padre
"Grazie" risposi lasciando cadere la lettera nello zaino.
Prendemmo un caffè al bar.

In ufficio compivamo gli anni in 3. Il collega incaricato di prendere i cannoli siciliani per tutti, scrisse verso metà mattinata che non sarebbe venuto causa impegni imprevisti.
Aprimmo un panettone avanzato da natale. Io lo trovai particolarmente spugnoso.
Poi la mia collega L., la ragazza che da un anno portava un raggio di sole nel nostro ufficio, annunciò che se ne sarebbe andata. Si trasferiva a Milano. Per stare col suo fidanzato.

La sera a casa, Francy e mia figlia mi organizzarono una piccola festicciola, con tanto di bigliettini, discorso e balletto [amavo quando si esibivano nel passo delle "pantere zoppe"].
Alla fine mi consegnarono il pacco Amazon. Era arrivato puntuale.
Avevo ordinato un altro coltellino svizzero Victorinox.
Ne possedevo 6, calcolando anche quello che lasciavo sempre in ufficio.
L'ultimo arrivato era il Victorinox Cybertool 29. Era dotato di un cacciavite con punte intercambiabili, e porta-punte.
Il mio primo Victorinox era stato lo SwissChamp. Me l'ero comprato a 15 anni dopo un anno di economie da terzo mondo sulla paghetta che mi dava mio padre. Avevo quel coltellino in tasca da 30 anni. Gliene avevo fatte di tutti i colori. Anche di parecchio stupide.
E lui non mi aveva mai abbandonato.


Trovate coltellini svizzeri, Not Alone ed espansione su Magic Merchant

16 commenti:

  1. Ciao Andrea. Volevo farti sapere che ti leggo sempre e mi immedesimo in quello che scrivi.
    Ciao
    8)

    RispondiElimina
  2. Auguri, coscritto!
    Elena P

    RispondiElimina
  3. Il pezzo come sempre top :) il gioco non mi (ci) è piaciuto invece. Sensazione di grande aleatorietà da parte della Creatura e gioco che si riduce ad un tiro a bersaglio alla cieca (semplificandola)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concesso che la componente aleatoria c'è, ed è innegabile, devo dirti, e non per convincerti ma perchè alla mia primissima partita a ToPlay aveva lasciato una sensazione simile anche a me, che ci va qualche partita.
      I sopravvissuti imparano a coordinarsi, a disperdersi per fare più azioni e muovere il segnalino. La Creatura, invece, deve imporre il passo, e cercare di chiudere velocemente.
      Davvero, prova a dargli un'altra possibilità.
      Io sono passato da scettico a fan del gioco.

      Elimina
    2. Noi l'avervamo provato in sette a Play (due anni fa). Ero la creatura. Chiaro si tratta di una first impression, però è stata abbastanza netta e con tutti i giochi che escono fai presto a passare ad altro. D'altronde se sei un fan tu, devo approfondire meglio :)

      Elimina
  4. Auguri Andre! E auguri a Ilenia che ha compiuto gli anni il 14 gennaio! Io e Ile siamo stati folgorati dal gioco alla Play 2017, alla fine lo abbiamo comprato con espansione (ci sono luoghi diversi) alla Play2018 e abbiamo fatto giocare i nostri amici (che poi l'anno comprato anche loro).
    Quindi anche fan dei coltellini svizzeri...sei pieno di sorprese tutte ripiegabili in un comodo involucro barbuto
    Ciao da Andrea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao boss.
      Dobbiamo organizzare presto la partita di "ritorno".
      A presto
      Andrea

      Elimina
  5. Bella storia come al solito; sono un tradizionalista, i Victorinox solo rossi :-)
    Carla in Svizzera (la buttano fuori in una settimana)? Benedetta ragazza, è da legare al picchetto!
    AUGURI ANDREA, AUGURI, AUGURI, AUGURI!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chi prova a legarmi è perduto

      Elimina
    2. Non oserei mai cambiarti, vai benissimo così come sei, è il tuo bello (e se compri, prendi tutto il pacchetto :-) )!

      Elimina