martedì 28 marzo 2017

Il gioco "lasagna"

Francy finisce la telefonata.
"Vengono loro da noi" mi annuncia.
Amici di Francy, più che amici miei. Lei non è male, emancipata, intelligente, con qualche chilo in più come le donne di Moravia, e soprattutto che non si indigna quando esagero col colore nei miei racconti. Lui invece di quelli che sono passati dal lavoro in fabbrica alla macchina piegatrice a quello di impiegato davanti a un computer, e ora è convinto di prendere decisioni fondamentali per le sorti dell'umanità dal suo terminale. Non antipatico, però ascoltare i suoi aneddoti da ufficio alla Paolo Bitta oltre la mezzora mi fa sempre venir voglia di telefonare al suo capo e supplicarlo di rimetterlo alla macchina piegatrice.
La loro figlia va molto d'accordo con la nostra.
"Prendiamo le pizze o cucini?" mi chiede Francy
"Mi gioco il jolly" rispondo.
SBLOCCATI GLI STRETCH GOALS PER: LASAGNA
Ragù. Carne macinata di un manzo aerobico ossessionato dal fitness, unita a quella di un maiale pigro obeso nutrito a scatolette altro che le ghiande di quercia della Pata Negra, in misura di 50% e 50% per dar il giusto apporto di grassi, nel tradizionale soffritto CA-SE-CI, con carne sfumata nelle 50 sfumature del pinot grigio, salsa di pomodoro cuore di bue imbottigliata a ferragosto dal trittico delle mie zie attorno al pentolone come cultisti davanti ad antiche rune sconsacrate per evocare il Ragnarock.
Per la besciamella una ricetta che ho preso direttamente da youp0rn, tanto di quel burro che altro che ultimo tango a parigi, un lubrifica-fica fra cosce di pasta fresca all'uovo, sfoglia passata e ripassata più volte fra i rulli della nonna papera, che anche l'uomo più precoce e inesperto e impacciato potrebbe fare bella figura.
Ancora: una pioggia di pecorino sminuzzato a scaglie per dar sapidità alla crosta, mozzarella di bufala strizzata e sfilacciata a farcire le fette di prosciutto intere, e finale di noce moscata, pepe e sale.
Non una lasagna comune ma un patto col demonio: ho venduto l'anima al colesterolo, bucato l'indice per firmare il patto di sangue con le mie transaminasi.
Me la cavo anche col pesce e il mio pollo ripieno-di-ripieno è stato protagonista di serate pantagrueliche leggendarie.
Ma quando non sei sicuro al 100%  dei tuoi commensali, quando non sai se la moglie del tuo collega gradirà il tagliolino col granciporro o invece commenterà: "Mi fa un po' senso", nel minimo dubbio: lasagna.
Con la lasagna non sbagli mai, mieti consensi popolari, infiammi le folle come le scollature nelle pubblicità, fai visual e like facili come quando scrivi su facebook "Fosse per me toglierei il vitalizio a tutti i parlamentari e poi prenderei tutti questi bei signori e giù a pulire i cessi 40 ore la settimana con contratto Co.Co.Co. per 900€ al mese".

E volendo applicare il medesimo metro anche per il dopocena, allora sì che occorre individuare un pari gioco-lasagna, un gioco che non sbagli mai comunque lo metti, un titolo che riporta indietro il cuore come vedere Cristina D'Avena per un 40enne, che bastona gli scettici e piega le volontà delle vergini di ferro del "No, Andre, davvero, io i giochi proprio..."
COLT EXPRESS
Lasagna ludica per 2-6 giocatori, d'ambientazione ferroviaria e vecchio west di Sergio Leone, di Christophe Raimbault, vincitore dello Spiel des Jahres 2015 in Germania, del Gioco dell'Anno 2015 in Italia e dello ScaldaBabbani 2016 di Moscufo, per 2-6 giocatori [almeno 4 per goderselo], edito da Asterion, della durata di una mezzoretta e prezzato onesto 30€.
Il gioco ricostruisce l'assalto al treno da parte di banditi con fazzoletto davanti alla faccia, rivoltella carica e sella di cuoio, che nella miglior tradizione spaghetti di western tribute trilogia del dollaro feat zio clint eastwood con sportello di stufa in ghisa sotto il poncho, finiscono col tradirsi l'uno con l'altro e spararsi fra le scapole.
Scopo del gioco quindi arraffare il più possibile prima dell'ultimo turno, saccheggiare i vagoni del treno, alleggerire i passeggeri dei loro averi compresi orologi a cipolla per i banchieri e fili di perle nascosti nelle giarrettiere delle dame, evitando lo sceriffo baffuto [che comunque protegge una discreta valigetta di dollari]
Ogni giocatore dispone di una miniatura bandito sul treno, una plancia, di 6 carte proiettile e di 10  carte azione [nel dettaglio: spostati nel vagone affianco, sali sul tetto del treno, spara, sferra un pugno a un altro bandito, arraffa un gruzzolo, sposta lo sceriffo in un altro vagone].
In ogni round i giocatori pescano 6 carte e ne giocano quante richieste dalla carta tratta ferroviaria. Le giocate vengono effettuate a turno, con continui cambi di regole per complicare una programmazione lineare o comunque troppo prevedibile [ad esempio alcune carte vengono giocate scoperte, poi coperte nei tratti in galleria, poi in alcuni tratti se ne giocano 2 consecutivamente, poi si inverte l'ordine di turno, si butta giù un bicchiere di sciacquabudella e ci si racconta l'aneddoto dell'uomo col fucile che incontra l'uomo con la pistola...]. Oltre a questo vi sono alcuni eventi, alla fine di ogni tratta, che complicano la vita ai banditi sul treno [ad esempio con la carta Frenata tutti i banditi si spostano più avanti di una carrozza, con Prendi Tutto! entra in gioco una seconda misterosa valigetta di soldi].
Le azioni sono obbligatorie e tener d'occhio tutto non facile come sembra, così che vi capiterà di raccogliere "aria", colpire a pugni il nulla e gettarvi fra le braccia di quel bocconcino con mustacci dello sceriffo Peter.
Un gioco con una componentistica 3D che prende al lazo tutti, che manipola le menti dei bambini in modo che tornati a casa torturino i propri genitori per farselo comprare, un gioco che ODIERETE perchè vi verrà a nausea, per le volte che lo tirerete fuori.
Un gioco lasagna per andare sul sicuro, che vince sempre con neofiti, scettici, miscredenti ludici, preti agnostici, gesuiti euclidei, donne in stato interessante, uomini poco interessanti, cartolai che rubano le matite all'ikea e scaricatori di Gomorra coi torrent.

L'uomo che non voleva piegarsi alla legge della lasagna.

Sono un informatico, sono abituato a non essere ascoltato, quindi non mi offenderò se dopo aver provato il gioco a casa mia, dopo averne fotografato il coperchio della scatola col cellulare e aver promesso ai vostri figli: "Sì, sì, lo compriamo anche noi", domani mi telefonerete appena usciti dal centro giochi per informarmi: "Andre alla fine ho preso Patchistory e Hally Galli".
Ma i cazzari non li mando giù.
Voglio raccontarvi un fine serata con Colt Express, che vedete nel post rappresentato e ritratto in molte foto, perchè appunto io lo uso spesso come una lasagna e passpartout.

Vengo coinvolto in una serata con presenza obbligatoria perchè "Questa volta devi esserci Andre". Porto un paio di scatole di sopravvivenza, e giochiamo a Colt Express perchè siamo in 6. E a fine partita una delle persone al mio tavolo se ne esce che a lui comunque bastano tre-quattro partite per capire come girano tutti i giochi e trovare l'algoritmo per vincere sempre, e anche questo Colt Express non è diverso. E poi aggiunge: "E' un gioco in cui devi arraffare e scappare. Chi lo fa per primo vince. Come in quasi tutti i giochi: vince chi muove per primo, matematico".
Gli chiedo su cosa basi questa sua teoria e lui mi risponde: "Quasi 10 anni di poker tutti i venerdì sera con gli amici".
Trattengo lo sticazzi.
Mi torna in mente un aneddoto, letto anni fa sul libro IO VINCO TU PERDI - STRATEGIE DI BUSINESS, che tra l'altro ha un autore che si chiama proprio "Dixit" di cognome [l'altro è Nalebuff].
Gli espongo l'aneddoto in forma di gioco.
Due amici, un uomo e una donna, scommettono su chi vincerà di più al casinò. Si scelgono ognuno un tavolo della roulette e si danno appuntamento a un'ora precisa.
Quando si ritrovano l'uomo ha guadagnato 400 dollari e la donna solo 300. La donna ribatte che manca ancora un minuto e c'è tempo per un'ultima puntata, quindi si avvicinano all'ultimo tavolo ancora aperto nel casinò per giocare.
La donna è indecisa su cosa puntare, se su numeri pari, dispari, rosso, nero, che raddoppiano semplicemente, o rischiare con colonne e sestine che vengono pagate di più.
Alla fine punta tutto quello che ha su un numero secco (36 volte la posta)
Su cosa deve giocare l'uomo per vincere, e quanti soldi?

Ecco, ho raccontato questa storiella. E l'uomo con i 10 anni di poker tutti i venerdì sera dagli amici, l'uomo che con un algoritmo mi spiccia casa, mi ha risposto: "Beh, dipende. Da che numeri sono usciti prima, bisogna tenere presente i numeri usciti e fare delle statistiche, delle proiezioni, bisogna segnarsi i numeri che escono di più e quelli che escono di meno...."
E così bon, ho rinunciato. A spiegargli che non vince sempre chi muove per primo. Anzi ho proprio rinunciato del tutto a parlare, e poi a casa ho detto a Francy: "Adesso mettiamo almeno dodici mesi in mezzo prima di rivedere il Fibonacci del poker".
Le lasagne funzionano su tutti, ma non tutti si meritano le lasagne.



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15 commenti:

  1. 300 sullo stesso numero..
    Lasagna x me, grazie!

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  2. Voglio aprire una pagina su facebook intitolata Dado blasta la gente

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  3. "Beh, dipende. Da che numeri sono usciti prima, bisogna tenere presente i numeri usciti e fare delle statistiche, delle proiezioni, bisogna segnarsi i numeri che escono di più e quelli che escono di meno...."
    ...tristezza infinita. Magari gioca pure al superenalotto...

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  4. Vendo gioco in scatola: Poker. Meccanica del bluff. Proviene da casa di non fumatori. Unico neo: vince chi porta il mazzo di carte ( ovviamente tutte imbustate) o chi dice Lasagna al primo giro.
    Ma daiiii..

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  5. Ora mi dispiace essere quello che rovina la festa ma "lasagna e vai sicuro" un par di ciufoli.
    Anch'io ero dello stesso avviso e stratificavo con successo quadrupedi macinati manco fossero laterizi. Poi li giro incontrati: il vegano, l'intollerante al lattosio e lo stronzo (talvolta riuniti in un unico mitologico individuo). Per loro niente lasagna.
    E odiano i boardgame...

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  6. sempre al top, un piacere leggerti
    ale

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  7. Giocatori di Poker e vegani ..peggio dei peggiori incubi eheh

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  8. Anche io sono convinto che chi inizia vince, ho sulle spalle quasi 10 anni di partite a CHWAZI...
    Dav

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  9. Il Fibonacci del Poker è qualcosa di splendido... XD

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  10. Ma... e se sto uomo e sta donna se invece di puntare alla roulette andassero in camera e si divertissero alla vecchia maniera no?

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  11. Dopo gli spaghetti, c'è la lasagna western

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