La pioggia ci rallenta per tutta la prima tratta, mentre all'altezza della "S" autostradale di Piacenza mi scappa un po' il volante di mano, sbandiamo leggermente, e a Redbairon passano davanti agli occhi tutte le partite nelle quali è stato arrogante.
"Mi è passata davanti agli occhi tutta la mia vita ludica, Dado" riflette "Tornassi indietro giuro che sarei meno arrogante con voi mentecatti" .
Arriviamo in anticipo. Nel parcheggio davanti all'entrata della fiera è già un fitto passarsi scatole da un bagagliaio aperto all'altro, si respira un'aria losca e vagamente illegale, c'è anche un marocchino guardingo appoggiato al muro che vende hashish e Heroquest [però devi seguirlo].
"Ti interessa un Nation ancora incellophanato a 40€" mi chiede uno spilungone avvicinandosi e mostrandomi sul suo cellulare che su Egyp sta a 59€.
"No, grazie" gli rispondo.
Una volta dentro scoprirò che Asterion lo vende a 20€.
La coda si forma in pochi minuti.
Io e Red siamo fra quelli col biglietto comprato su internet, che per inciso sembrano il doppio di quelli che devono ancora farlo alla cassa.
Ma all'apertura dei cancelli le pistole barrcode fanno il loro fottuto dovere, e ci si riversa dentro.
Si entra correndo, sgomitando duro alle costole degli altri, spintonandosi come se i giochi li distribuissero alla folla come gli americani con le barrette di cioccolato alla fine della guerra. Nel pogo selvaggio e ammassato di corpi sudati rumoreggiano deliri mistici, tipo "Da Cranio fanno l'8x2" o "Vendono gli Splotter a 30€!" o "Rosenberg presenta un gestionale sui Gundam"
L'entrata nel padiglione principale è di quelle memorabili, con orde di giocatori che corrono con biglietti da 50€ stretti nel pugno. Un biondino poco davanti a me cade e viene calpestato ripetutamente, ma riesce a mettersi in ginocchio ed a gridare al compagno: "Non pensare a me, corri a prendere il tavolo per Runewars!". Si scopre che una donna incinta fatta passare davanti, nascondeva in realtà due maglioni per occupare altrettante sedie ad un tavolo Ghenos.
AMANDO PEL0 712
"Sono un blogger ludico: ebbene sì, inquino il web. Io sono quello che vi riempie la mensola di scatole. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. German impeccabili, american pieni di sogni, una felicità perfetta, ritoccata in photoshop. Dadi leccati, minia di zucchero, token nel vento. E quando, a forza di risparmi, voi sarete riusciti a pagarvi il gioco dei vostri sogni, quello che ho lanciato nel mio ultimo post, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre giochi più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre più insoddisfatti. Io vi drogo di novità e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre un gioco più nuovo che fa invecchiare il precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché i giocatori felici giocano quello che hanno a casa". [cit.Lire 26.900 Frédéric Beigbeder]
IMHOTEP
Quest'anno ci siamo imposti di non fare un minuto di coda ai tavoli, di goderci la fiera così come viene, senza la frenesia delle novità del momento quindi ci sediamo dove troviamo.
Il primo titolo che proviamo è Imothep, piazzamento blocchi di pietra per 2-4 giocatori, della Giochi Uniti, dello stesso autore di Sushi-Go [uno dei giochi preferiti di mia figlia].
Scopo del gioco: far più punti dei propri avversari caricando sulle navi blocchi di pietra e scaricandoli nelle aree di costruzione [piramide, tempio, tomba, obelisco]. Ogni insediamento offre un modo diverso per far punti [sulle brevi e lunghe distanze]. Le primissime impressioni sono ottime: un german estremamente pulito, con pochissime regole, proponibile a tutti e godibilissimo anche dai gamers più accaniti e disposti alle giocate infami.
Da riprovare sicuramente.
MEXICA
Ci sono volte che impari parole tuo malgrado, come il camerlengo, leggendo il Codice Da Vinci. Mi succede con i calpulli di Mexica.
Gioco di controllo aree e maggioranze per 2-4 giocatori, d'ambientazione azteca, con zero alea e ottimi materiali nella scatola [su tutti: i templi in sofisticata e pesante resina, dei piccoli sanpietrini che all'abbisogna potrete infilare in un calzino e usare per autodifesa].
Lo giochiamo in 4.
Mexica si dimostra immediatamente calcoloso, fumigante nel cervello, e prono alle giocate ignobili e saprofite sugli avversari.
Si gioca in due macro stagioni, nelle quali si posizionano sulla mappa segnalini corsi d'acqua, ponti, templi, per reclamare i soliti maledetti punti vittoria.
Interessante gioco di maggioranze, con dei bei materiali, da giocare ben consapevoli che potreste rompere qualche antica amicizia.
MUSEUM [prototipo]
Non di soli giochi fatti e finiti vive l'uomo, ma anche di prototipi, perchè a noi piace essere interpellati a prescindere, dire la nostra di default - tanto meglio se non richiesta -, e in ultima: bearci delle magagne trovate. All'area prototipi incontriamo Stefano Groppi del gruppo bilderberg Placentia, con la versione 19.0, playtest più playtest meno, del suo Museum [che avevo già provato a IdeaG2016].
Ci sediamo. Come la volta scorsa ad ascoltarlo spiegato sembra un mattone [di quelli che portavano gli schiavi a Imhotep per costruire le piramidi millenarie], e poi invece fila veloce.
Il motore di carte lo rende in ogni istante snello, quasi privo di tempi morti, e ammorbidisce il carico.
Riusciamo a metter giù un po' di turni.
Ci vediamo a IdeaG2018, Stefano.
In bocca al lupo.
TOPIARY
Ed eccolo qui il gioco che non ti aspettavi, l'esordiente con un gancio di ferro del quale comprendi immediatamente il talento sotto il corpo acerbo di introduttivo. Lo ammetto: non l'ho scoperto da solo, me l'hanno consigliato un paio di amici incontrati in fiera [fra questi Paoletta di Ilsa].
Piazzamento trippoli e collezione di set per 2-4 giocatori, della Fever Games, della durata di 15-30 minuti e prezzato 20€.
Scopo del gioco, naturalmente, guadagnare più punti vittoria degli avversari al tavolo, mandando i propri babaci ad ammirare "sculture topiarie", ossia alberi, siepi e cespugli potati e intagliati nelle forme più strane.
Il turno è molto veloce: si piazza un trippolo e si gira una tessera sulla sua linea di vista [in realtà si pesca e se ne sceglie una fra quella pescata e le altre 3 in mano].
A fine partita ogni giocatore fa punti con quello che vedono i suoi meeples, con il limite che un cespuglio alto 4, ad esempio, nasconderà alla vista tutti i cespugli più bassi o della medesima altezza [sarà visibile alle sue spalle eventualmente solo una scultura da 5].
Bellino davvero. Durata molto contenuta, 4 regole 4, ben realizzato, impeccabile nella sua semplicità.
Comprato al volo e già giocato con più persone. Ci farò di sicuro un pezzo.
nota: facile prevederlo fra i papabili per il Gioco dell'Anno, visto il taglio introduttivo\family.
DECKSCAPE
Uno dei titoli più attesi per quest'edizione di PLAY: Deckscape, ossia l'escape room tascabile, per complicarsi l'esistenza anche in viaggio e in maniera ergonomica.
Stanza irta di trappole ed enigmi per 2-6 giocatori, di Martino Chiacchiera e Silvano Sorrentino, edito da DvGiochi, della durata di una sessantina di minuti x 10€ di costo.
Il gioco è, al pari di un'escape room fisica, assolutamente one-shot, visto che le soluzioni degli enigmi una volta acquisite non possono essere dimenticate dai giocatori [a meno di mix di sostanze allucinogene o spipettate di crack]
Ci sediamo al tavolo con Massimo Colamesta, che conosco finalmente, dopo un discreto carteggio di messaggi su facebook e sul blog. Gli enigmi sembrano spaziare fra logica, colpo d'occhio, pensiero laterale e trasmigrazione attraverso Satori.
Massimo ci dà una mano con la demo di Deckscape che riusciamo a risolvere in 17 minuti netti [rispetto ai 10 previsti per la demo].
Affascinante e assolutamente sfizioso. Demo promossa [non che avessi molti dubbi].
Da provare senza indugi.
3 SEGRETI
Complici i veloci minuti della demo allo stand DvGiochi riusciamo anche a provare 3 Segreti, di Martino Chiacchiera e PierLuca Zizzi.
Anche qui ci troviamo di fronte a un mazzetto di carte da risolvere, con la differenza che qui le 50 carte rappresentano enigmi slegati, da affrontare ognuno come caso a sè.
Ogni carta è la polaroid di un certo evento che saremo chiamati a ricostruire attraverso 3 indizi.
Ricorda Storie Nere, anche se qui il disegno sembra raccolga molti più dettagli.
E non avendo un piano di gioco ed essendo tascabile e giocabile ovunque, è facile immaginarlo come gioco perfetto per l'estate, da giocare ovunque al mare, mentre si mangia una coppetta di gelato, sotto l'ombrellone, sdraiati sull'asciugamano.
Alla fine della fiera
Non riusciamo a provare altro, ma come ho detto la prendiamo molto alla leggera, senza lo stress della novità a tutti i costi, e ci facciamo guidare dallo struscio lungo gli stand, e ci fermiamo spesso a chiacchierare con amici e giocatori vari.
Prima dei ringraziamenti doverosi ne approfitto per dire che a PLAY c'era il solito stand della Tana dei Goblin, a presentare il Magnifico e a far giocare ai tavoli, e che se voi che tutto l'anno menate il torrone sul forum e scaricate manuali in ita dall'area download per il vostro gioco preso in cruccolandia per risparmiare 4€, non avete comprato neanche una spilletta o pescato dalla boccia per 1€ per sostenere la Tana, siete dei pidocchi patentati e vi meritate una scarica imbloccabile di diarrea mentre siete in coda alla cassa dell'Ikea.
Ringraziamenti
So già che ne dimenticherò a frotte ma proviamoci lo stesso: ringrazio i Giullari per avermi trovato l'introvabile Macao di Feld a 30€ e mando un SUCA di cuore a quelli che hanno cercato di vendermelo a 140€ [l'anno scorso a 70€], ringrazio la Congrega del Dado Incantato per la maglietta arancio e per la chiacchierata, Omar Khmayes perchè crede in quello che faccio, Domenico Lavorato per la birra Potenza Meridionale, Helga Garuzzo perchè chi ha il pane non ha i denti, quelli della rivista Il Gioco, l'armadio american Simone Mancuso che è un guerriero, Alberto Grillo che finalmente ho conosciuto dopo due anni di pm su facebook, Miss Meeple per quella foto insieme che è già diventata virale, Cristina Galante per il feedback sui giochi per i figli, Antonio Ferrara con il quale ho chiacchierato di film horror, squartamenti e del suo Last Friday, Kuldran che crede nei giochi buoni, Andrea Bampi per la birra e il portalattina del gruppo OrtoMio di Padova, Alexander Quarella per quella sua stazza da wrestler, Luca Sulfureo per le chiacchiere di roba sconcia e fisica quantistica appollaiati su un tavolino, e infine lo spilungone che mi ha fermato all'uscita nei parcheggi di PLAY per chiedermi: "Ti interessa Patchistory a 40€?" mostrandomi sul cellulare che su Egyp stava a 53€ [da DvGiochi poco prima lo vendevano a 20€].
Ringrazio chi ha organizzato e si è adoperato per far funzionare questa PLAY, che credo sia stata più bella delle due precedenti.
E adesso fatemi tornare a giocare ai titoli che mi son preso....
Trovate i giochi su Magic Merchant
Bel pezzo Dado. Mi fai venire la nostalgia dello scorso fine settimana. Sniff. 😥
RispondiEliminaLa rospa piu' piccola si sveglia alle 6:30....Aspettavi il sabato come si aspetta un oasi nel deserto...Ma poter dormire fino alle 8:00 diventa un miraggio. Per fortuna c'è il post del Dado !!!!!
RispondiEliminaQuella copia di Macao è un simbolo:
RispondiEliminaDella nostra amicizia e della lotta contro gli speculatori.
E figuriamoci se ti beccavo!!! :-(
RispondiEliminaImothep è molto carino. Se puoi prova i lati b delle tessere.
RispondiEliminaI Latin B son sempre meglio ;)
EliminaSplendido articolo come sempre, pienamente d'accordo con te, e spendili sti 5 euro in biglietti della tana dai!
RispondiEliminaE' stato un piacere conoscerti, finalmente! Un saluto a Red!
Grazie a te... sempre!
RispondiEliminaOrmai Dado è una celebrity conclamata e l'unico modo per beccarlo è stalkerarlo selvaggiamente per tutto il giorno! Con piacere ovviamente! :) cmq ottimo articolo che mi invoglia a provare MEXICA
RispondiEliminaLa scena dello spilungone che prova a rifilarti Patchistory facendoci la cresta di 20€ mi ha ricordato il mio primo Play, dove sono stato fregato da un tale che mi ha venduto Jerusalem a 20€ (notoriamente si è sempre trovato a 10 in fiera). L'inesperienza e i maledetti speculatori...
RispondiEliminaRinnovo i complimenti per quello che scrivi, e rinnovo l'idea di una raccolta del meglio dei tuoi pezzi in un libro. Credo ci possa essere qualche editore interessato, io da giocatore lo comprerei subito!
(Dico "rinnovo" perchè sono l'invasato incrociato nei bagni, con in mano l'affare della giornata: la scatola ancora nel cellophane delle espansioni di 7 giochi Alea editata nel decennale; è stato un piacere conoscere te e il tuo socio).