giovedì 9 giugno 2016

La cucina per il Ludocantropo

Ludo ulula. Castello di burgundy ludu lì.
Siamo Ludocantropi: ci trasformiamo di notte.
Prigionieri in un corpo che non ci appartiene, fuggiamo in cerca di una tana nella quale rannicchiarci.
La cucina è la nostra tana.


Lunedì.
Mi chiede se esiste un modo per recuperare foto e rubrica da un cellulare "In caso di reset accidentale".
"Perchè, l'hai spiantato?" gli chiedo a mo'di pitbull al quale abbiano appena pestato la coda
"Io non ho fatto un bel niente" ci tiene a precisare "Ce l'avevo nella tasca posteriore, e probabilmente camminando deve essersi sbloccato da solo e fatto quella cosa del ripristina le impostazioni di fabbrica".
Ora: il suo cellulare aziendale ha un PIN di 4 cifre, diciamo: 2468.
Significa che, stando alla sua versione, sarebbe inavvertitamente riuscito con le chiappe a digitare su uno schermo touch la sequenza: 2 - 4 - 6 - 8 e poi tener premuto il pulsante SPEGNI, scegliere l'opzione: RIPRISTINA IMPOSTAZIONI DI FABBRICA, e cliccare su ATTENZIONE TUTTI I DATI SARANNO CANCELLATI VUOI PROSEGUIRE -> SI.
Roba che con un peto partiva anche una chiamata al 113.

Il rientro a casa è veloce. Sembra che abbiano imburrato la tangenziale. Le macchine scorrono lubrificate. Sembrano mani che percorrano un collant per arrivare a casa. Si sta bene a casa. Non come il ginocchio.



Dopo le 22.30 casa mia è terra di nessuno. La piccola ronfa. Ha finito la seconda elementare e sui pattini va che non riesci a starle dietro, corre con l'incoscienza di chi non sa quanto possa mordere l'asfalto.
Francy dorme. Sabato abbiamo speso 230€ di scaffali alti fino al soffitto per lo sgabuzzino, e lei ha cominciato a ricaricare la roba che avevamo tolto. E io che speravo in un paio di puntate di Being Humans insieme sul divano, con la gatta acciambellata sui piedi.
L'uomo è nudo e l'uomo è ludo. Il pelo del Ludocantropo cresce ispido nella consapevolezza della propria solitudine.

Burgundy The Card Game: la variante in solitario, per ludocantropi che la sera vivono nella loro bolla di cucinino, a far la briscola con una tazzina di caffè e Ballarò silenziato sul 42 pollici al plasma.
Cominciamo col precisare che alla prova del fornello non si rivela il miglior chili piccante di Stefan Feld, questo card game, e il mio consiglio unto e bisunto, se siete 3-4 commensali attorno al tavolo, è naturalmente scegliere ben altra pietanza se l'intento è quello urticarvi il palato. Dalla sua, bisogna riconoscerlo, un prezzo da paniere Istat [15€] e un ingombro della scatola paragonabile a 2 pacchetti di sigarette ma con molto meno cancro.
Anche la durata è ragionevole, a meno di pensatori sul se fosse meglio Bartali o Coppi. L'ingombro richiesto una volta esploso: un punticino a sfavore: ci va un tavolo serio e non tavolino da campeggio, e scordatevi di giocarlo in treno o in qualche sala d'aspetto.

Sto cominciando ad apprezzare e a riconoscere il valore aggiunto delle varianti Family e solitario nei giochi da tavolo. Tolte le immancabili brutte eccezioni, mal confezionate e legnose al limite dell'ingiocabilità, e prodotte con l'unico fine di bugiardare in grassetto corsivo sul retro della scatola "Giocalo anche da solo!", hanno cominciato a interessarmi sia l'effettiva fruibilità del titolo in altre configurazioni, sia le soluzioni di game design adottate.

La doverosa premessa è che non tutti i giochi dovrebbero avere le varianti family e per un solo giocatore. E dico davvero. Alcuni goffi tentativi perpetrati con incoscienza andrebbero denunciati alle autorità competenti. Il fatto che sia possibile, con una tonnellata di regole extra e una parziale riscrittura del regolamento, produrre le varianti solitario e family per praticamente qualsiasi titolo, non significa che si DEBBA farlo. Non tutti i giochi funzionano lo stesso con sostanziosi tagli di regole e alcune semplificazioni che scarnificano l'essenza del gioco. Non dico che non girino. Ma non funzionano più.
Per intenderci: credo che con un centinaio di post-it e una manciata di dadi, sia possibile giocare in solitario persino a titoli come Lupus in Tabula o Vudù. Ma non credo si debba farlo. Mai. A meno di disturbi della personalità.

Cuore di Burgundy The Card Game, di qui in poi BTCG, è l'acquisto di carte dall'area display, e lo sviluppo delle carte acquistate dall'area progetti all'area terreno.
Le carte così sviluppate attivano la propria abilità e vanno a comporre dei tris. Il primo e soltanto il primo giocatore che completa un certo tris (ad esempio 3 carte Navi) guadagna la carta bonus corrispondente.
L'interazione con gli avversari è costituita sia dall'area display comune, che dall'accaparrarsi per primi i bonus.
La variante SOLITARIO aggiunge al tavolo Aaron, un giocatore virtuale. Aaron non interviene nell'area display ma è ugualmente in corsa per i bonus dei tris.
I 5 turni vengono affrontati da Aaron con 5 mazzetti di carte [composti da 3-4-5-6-7 carte], che entrano direttamente nella sua area terreno. Le carte non usufruiscono delle proprie abilità, ma vanno a completare i tris.
Aaron non usa - perchè non ne ha bisogno - modificatori di dado, nè carte argento, nè vende carte merci.
In ognuno dei 5 turni si confrontano i propri punti vittoria con quelli di Aaron: se Aaron ne ha di più vince e la partita termina immediatamente.
Si vince solo arrivando "vivi" al 5° turno e battendo Aaron.

Considerazioni
Variante Solitario molto pulita e con pochissime regole, semplice da imparare e da giocare.
Aaron è veloce. Nei primi due turni stargli dietro con i punti vittoria è abbastanza facile, dal terzo tocca rincorrere. Nei 5 turni Aaron mette in gioco 25 carte nei 7 colori, quindi compone matematicamente dei tris e mette giù punti [nel 4° e 5° turno: una gragnuola di punti].
Il fatto che Aaron non intervenga nell'area display sforbicia pesantemente l'interazione, che si limita quindi solo alle carte bonus dei tris. 
Per il giocatore attivo le meccaniche sono le stesse di BTCG nelle configurazioni 2-3-4 giocatori.
Il controllo è pressochè impossibile visto che Aaron semplicemente gira i propri mazzetti e non c'è modo di conoscere le sue carte coperte [non c'è neanche la possibilità di contrastarne i tris dall'area display, visto che non vi accede].
Nelle 4 partite giocate, i punti fra giocatore reale (io) e Aaron a fine partita si discostavano di poco.

Una variante che funziona, con pochissime modifiche al regolamento base che non snaturano il gioco.
E' piacevole da giocare perchè nel 4° e nel 5° turno cominciano a piovere tris sul terreno di Aaron e ci si mette davvero a calcolare le varie prese nell'area display per andar sopra anche soltanto di 1 punto.
Rimane purtroppo viva la sensazione del "solitario", e di giocare contro 25 carte coperte più che contro un vero e proprio avversario.
Quella del Ludocantropo è una falsa credenza. Infatti è più un piano cottura. Stando in cucina.
Che il Ludocantropo si trasformi di notte, questo sì. Siamo animali che rifuggono la luce. Canidi in cerca di un osso sul quale accanirci.
Ma non siamo uomini che si trasformano in lupi.
Siamo lupi ludici che a 20 anni sono stati morsi dal lavoro.
E così ci tocca trasformarci in uomini, di giorno, per sbarcare il lunario, mannari di un mutuo vampiro che non si paga da solo, schivando bollette d'argento.
Siamo una razza che sopravvive.
Che si rintana in cucina.
La notte.
Ludocantropi.

7 commenti:

  1. non mi riesce proprio di giocare da solo, apro la scatola e la richiudo dopo due minuti

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    1. le poche volte che ho giocato in solo mi è venuta voglia di barare! Non so perché, forse il ludocantropo tira fuori il nostro lato più oscuro.

      Umberto

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  2. Per me la possibilità di giocarlo in solo è quasi un must!
    Non è che Aaron sa giocare anche a Memoir44? Ho tutta la collezione, ma non utilizzata come vorrei...
    In solo mi piacciono Mage Knight, Robinson Crusoe e Le legende di Andor.

    aaaauuhhhhhhhhhhh
    redbairon

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  3. Il giochino di parole "bollette d'argento" è una chicca mica male.

    Michele

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  4. Ma il ludocantropo c'è sul Monsters manual di d&d?

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  5. ahahah! "Ludocantropo" è decisamente una metafora divertentissima ed azzeccatissima! Complimenti per averci pensato! :O

    M.

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