I giochi brutti sono sempre di qualcun altro, come i figli maleducati, i nostri no, mai, al massimo sono vivaci o "sanno farsi le ragioni". Seconda Edizione
del contest dal nome osceno e antagonista, col fine di individuare i
meno riusciti, i brutti anatroccoli che non diventeranno mai cigni.
Perchè, come detto la volta scorsa, non c'è bellezza senza bruttezza, e alla prospettiva di un mondo
fatto solo di board games così così, preferisco il nostro, fatto di alti e bassi, di capolavori e ciofeche immonde, e di tanta roba che sta nel mezzo.
Eccoli, dunque, i mostri usciti dalle loro tane nel 2015.
Luca Sulfureo (giornalista e giurato de Gioco dell’Anno)
Il 2015 è stato un anno strepitoso, secondo me. Una delle annate migliori da tempo, sia per gli hardcore gamers sia per i casual gamers, basta vedere la rosa dei candidati al Gioco dell’Anno. Ergo, abbiamo giocato a tanta roba bella e schivato abilmente quello che puzzava di sòla – tipo Carcassonne Star Wars, che non ho provato ma che mi suonava appetibile come spaghetti vongole, zola & ribes –. La dilusione per me è stata INSOLITI SOSPETTI, il party games di Paoletto Mori, ovvero Indovina chi 2.0. Collaborativo omeopatico (nel senso che il divertimento è diluito 1 a 100), non mi ha lasciato nessuna voglia di rigiocarlo. Decidere se un ragazzo di 30anni vestito casual ha paura di andare in aereo o se fa le vacanze al mare è - yawn - entusiasmante. Troppe volte la risposta del testimone è stata “Maccheminkia ne so”. Doveva essere un derby con Nome in codice, ma è finito come quando al Milan c’era Sacchi e all’inter Klinsmann.
Albo3 (blog Board Game Friends)
Il
gioco peggiore 2015 che ho giocato? non è facile perchè devo dire che sono
rimasto quasi sempre soddisfatto.... vediamo...
IL CONSIGLIO DEI QUATTRO.
Non è
assolutamente un brutto gioco, intendiamoci: forse perchè vengo dalla vecchia
scuola di Thurn und Taxis, forse perchè da Tascini Luciani ci si aspetta sempre
il capolavoro alla Tzolkin/MarcoPolo, forse perchè per me i giochi della Cranio
non mi deludono quasi mai.... forse mi ero caricato con troppissime aspettative
e quando mi sono seduto a giocarlo non ho sentito un grosso coinvolgimento...
ho percepito un po di frustrazione nel notare che non c'era poi troppa novità
ma una saggia ottimizzazione di un classico (Thurn Und Taxis) con i tatoccetti
a forma di cazzetto già visti in Steam Park (e daje cambiamo almeno la forma
no?) e il tabellone piuttosto "già visto".
In
quattro non gira male e lo consiglierei a chi non ha mai giocato al gioco delle
poste tedesche... però che ti devo dire... sai no tra le due tipe che una è
bionda e figa ma non ti tira maialaggine.. e l'altra ha il nasone due brande
tante e il culo un pò grosso e ti faresti la lotta nel fango fino a perdere i
sensi?... ecco la prima.
Francesco Bavastro (blog Geek.pizza)
È davvero difficile trovare un gioco che proprio non mi sia piaciuto e sia uscito nel 2015. No, è una balla. Non avevo ancora finito di leggere la domanda di Dado che avevo già deciso di cosa parlare. Vi parlo di un gioco nato col crowdfunding. Chiede 25k Euri e ne raccoglie 68.123, ma non i miei. Si convince un amico, che paga 50€ per avere la collector’s edition di BRUTI. D’ora in avanti, semplicemente, “Brutti”.
Brutti è un gioco creato e disegnato da Gipi che, nella mia ignoranza, non avevo mai sentito nominare. È un disegnatore, anche bravo, ma da lì a creare un gioco da tavolo ce ne passa. Si gioca in due o in quattro, ci si affronta in questa “fossa” ovvero la plancia inutile che si trova nella “deluxe”. Il regolamento nella scatola è fatto tanto bene che online comparirà poco dopo una nuova release, e poi un’altra. C’è anche un PDF con un numero spropositato di FAQ che sembrano fatte per dei cerebrolesi. Una recita “Posso decidere di far durare una partita più a lungo?” MA PERCHÉ DOVRESTI, PER I SIGNORI DI KOBOL?
Equipaggi un’arma. Belle, c’è quella da impatto, da taglio, da penetraz… no, le armi sono diverse perché Gipi è molto bravo a disegnarle, ma i danni sono tutti uguali. Attacchi come se non ci fosse un domani scartando carte, l’altro para i colpi come meglio può, poi peschi e passi. Man mano che vieni ferito il tuo limite di mano diminuisce, ovvero: se ti feriscono è difficilissimo controbattere e il declino è inevitabile ma non è come in Small World, il declino è la tua fine, a meno che… a meno che l’altro non peschi la carta morte (facoltativa) e perda automaticamente o io ti infligga un danno e tu peschi una carta che dice “non solo non ricevi danni, ma ne fai una barcata a chi ti ha colpito, in quanto è stato così sprovveduto da spendere 50€ per questo gioco”. È andata esattamente così. Chi ha speso 50€ si è rotto le palle, abbiamo riposto tutto nella scatola e abbiamo rivenduto il gioco (grazie di esistere, fanboy di Gipi), ma non prima di essermi fatto insultare per aver detto pubblicamente che Brutti è un gioco orrendo. Ora ci riprovo.
Andrea Bianchin (vlog Sgananzium)
Il mio gioco dell'Ano è MY VILLAGE. Ma chiariamoci, non è un giocodemm..., è semplicemente il meno interessante (e quello che mi ha lasciato meno voglia di rigiocarlo) tra quelli usciti nel 2015. Fortunatamente di giochi bruttibruttibrutti non ne ho giocati ma questo mi ha lasciato abbastanza tiepido. Spacciato per la versione "breve" del fratello maggiore, in realtà ha una durata uguale, quindi a quel punto preferisco il fratello che almeno ha un briciolo di interazione in più! Inoltre il setup non è brevissimo e ci sono un sacco di simboli e simbolini sulle carte che portano la spiegazione del gioco sulla mezz'ora abbondante. Infine la scarsa interazione (classica nei giochi di questo tipo, ma vabbè) l'ha consacrato a questo premio che, sebbene non sia meritato per fini fecali, gli viene consegnato per mancanza di validi avversari.
TeOoh (vlog Recensioni Minute)
Ladies and gentlemen, i 3 nominati per il Gioco dell'Ano per il TeOoh! sono: Gum Gum Machine, Hengist e Taste of Poland. Il vincitore è (rullo di tamburi intestinali): GUM GUM MACHINE! Mentre Taste ha la giustificazione di essere di un editore non famoso e Hengist si sta salvando solo perchè Rosenberg sta lavorando al regolamento rivisitato (e gli si dà il beneficio del dubbio), Gum Gum resta l'unico valevole. Più giocattolo che gioco, mi aveva attratto per la tematica, l'idea dei diversi meccanismi mobili presenti sulla plancia e aveva il supporto di una casa editrice nota + autori di successo. Purtroppo ti ritrovi con gli occhi da bambino i primi due turni, in cui, più che giocare "per vincere" ti trovi a scegliere per vedere come si muovono le varie cose. Ti fai emettere dischi colorati e li collezioni senza darci tanto peso. Da questo punto di vista l'ingegnerizzazione e la grafica sono ottime: funziona tutto e le idee sono moltissimo carine! Poi, inizi a ricordarti come funziona la sequenza e la magia passa in secondo piano: stai andando a prendere i dischi senza quasi muovere il tabellone, vuoi giallo, riesci a prendere giallo. Infine, arriva la parte di interazione diretta/casualità che ti toglie anche il gusto di pensare un po' alle tue mosse. Ti trovi quindi a prendere dischi colorati sperando che nessuno ti dia fastidio, finchè ad un certo punto qualcuno vince. Una vera Gum machine fa la stessa cosa, ma senza chiederti di leggere un regolamento.
Alberto Grillo (blog CubettoWorld)
Siamo genovesi e quindi abbiamo il mugugno (lamentela) facile.
Un detto dice che "un genovese prenderebbe meno stipendio ma deve poter
mugugnare liberamente". Quindi contro tutte le recensioni lette, ho
giocato al IL CONSIGLIO DEI QUATTRO e mugugno su di esso: giocato in 4 a me
belin non è piaciuto. Se uno riesce a creare combo ad hoc e gli altri
non seguono il tuo percorso può (ed è successo) fare un filotto di punti
che ti stacca dagli altri giocatori facendoti perdere il gusto della
partita.
Di per se è carino il gioco, ma non mi ha entusiasmato e nè lasciato quella voglia di rigiocarlo come accade con altri titoli.
Walter Obert (autore)
So di andare contro l'opinione pubblica ma a me NIPPON non è proprio piaciuto. C'è un limite alla quantità di cose a cui badare in un gioco, e Nippon mi dà la sensazione di aver voluto complicare artificialmente un gioco dalla struttura semplice (per non dire banale). Gran parte delle azioni poi sono rivolte a conquistare maggioranze che non sono quasi mai certe, vanificando strategie e programmazione.
Alessio
Lana
(giornalista su Wired)
Vi scrivo dall'altra parte del mondo quindi perdonate la brevità. Complice la fortuna e i tanti canali di informazione che girano attorno al gioco, devo dire di non aver giocato giochi particolarmente brutti nel 2015. Tranne uno. Sì perché in quel di Essen (vi faccio un po' di ramanzina per tenere alta l'attenzione), nel paese dei balocchi di ogni gamer un titolo ha trafitto la mia quattro giorni come uno schirone col porcetto. Quel titolo è DICE CITY. Sulla carta sembrava un fillerino perfetto, con illustrazioni carine, poche regole, tanto colore, i dadi usati in modo giusto e invece... Niente, un'accozzaglia priva di senso di costruzioni, le illustrazioni del definitivo sembravano usciti da un'app (brutta, peraltro) e ancora ricordo quando, schifati, ci siamo alzati dal tavolo (uso il plurale perché eravamo in due, io e un altro esimio collega). Ecco è proprio Dice City il gioco dell'Ano di quest'anno (occhio a non invertire i termini), speravo fosse amore e invece era il nulla più totale. Selamat siang
Vi scrivo dall'altra parte del mondo quindi perdonate la brevità. Complice la fortuna e i tanti canali di informazione che girano attorno al gioco, devo dire di non aver giocato giochi particolarmente brutti nel 2015. Tranne uno. Sì perché in quel di Essen (vi faccio un po' di ramanzina per tenere alta l'attenzione), nel paese dei balocchi di ogni gamer un titolo ha trafitto la mia quattro giorni come uno schirone col porcetto. Quel titolo è DICE CITY. Sulla carta sembrava un fillerino perfetto, con illustrazioni carine, poche regole, tanto colore, i dadi usati in modo giusto e invece... Niente, un'accozzaglia priva di senso di costruzioni, le illustrazioni del definitivo sembravano usciti da un'app (brutta, peraltro) e ancora ricordo quando, schifati, ci siamo alzati dal tavolo (uso il plurale perché eravamo in due, io e un altro esimio collega). Ecco è proprio Dice City il gioco dell'Ano di quest'anno (occhio a non invertire i termini), speravo fosse amore e invece era il nulla più totale. Selamat siang
Agzaroth
(blog
GiochiSulNostroTavolo e Tana dei Goblin)
Sarebbe un po' come sparare sulla croce rossa nominare Exploding Kittens, Bruti o Dead Man's Draw. Bisogna cercare un gioco sì brutto, ma che non sia così scontato. Perché il vero gioco brutto è quello che più degli altri delude le tue aspettative, anche se poi in giro ce ne sono di peggiori.
Sarebbe un po' come sparare sulla croce rossa nominare Exploding Kittens, Bruti o Dead Man's Draw. Bisogna cercare un gioco sì brutto, ma che non sia così scontato. Perché il vero gioco brutto è quello che più degli altri delude le tue aspettative, anche se poi in giro ce ne sono di peggiori.
E
allora la palma va a EPIC, degli autori di Star Realms, bel
giochino di carte che sì mi era piaciuto, ma non mi aveva conquistato il cuore
come a tanti altri (francamente lo trovo un pesca e gioca abbastanza banale e
senza nessun twist). Se però Star Realms era dignitoso nella sua realizzazione
e divertente come passatempo nei buchi tra un cinghiale e l'altro, Epic è un
coacervo di meccaniche legnose, inutili e poco ispirate. Mutua dal predecessore
solo i difetti come la poca originalità e il poco controllo e vi aggiunge
macchinosità e complicazioni superflue. Invece di migliorare, peggiora.
Complimenti. Ah, qui per giocare degnamente occorrono pure tre mazzi.
Sull'orlo
di acquistarlo, data l'ambientazione (ma tanto non si sente) a me più vicina,
per una volta sono riuscito a non buttare via soldi e provarlo grazie a Fabio
(Pinco11) di Giochi Sul Nostro Tavolo. Più che un surrogato di magic, direi una
pessima imitazione cinese.
MaxT (blog Ideeludiche)
Ciao Andea e grazie per avermi nuovamente coinvolto come giurato dell’esclusivo premio Gioco dell’ANO!
Mi
spiace ripetermi ma, anche quest’anno, di giochi brutti brutti fortunatamente
non ne ho giocati :).
O
meglio, ho giocato solo un paio di titoli che sarebbero ben degni di vincere
questo premio, ma sono uno del 2014 ed uno del 2016, quindi niente, non li
citerò e mi concentrerò per nominare il titolo del 2015 che mi ha convinto
meno… and the winner is:
BETWEEN
TWO CITIES
Gioco
senza infamia e senza lode che non mi ha lasciato proprio nulla, l’ho giocato
più volte ma non è mai scattata la scintilla, anzi mi ha sempre dato la
sensazione di essere piuttosto incontrollabile, specie se giocato in più di 4
persone.
Eh
niente, il mio dovere di giurato l’ho fatto, ora sono molto curioso di vedere
quali titoli pessimi sono stato capace di evitare anche quest’anno! ;)
Ringrazio innanzitutto il “padrone barbuto
della baracca” per l’ospitata di quest’anno al Gioco dell’Ano 2015. Il 2015
resta per quanto mi riguarda – in generale - una buona annata, ma non posso
negare di essere incappato anche in un paio di titoli che mi hanno indisposto
l’intestino.
Rullo di tamburi, il mio personale proiettile
marrone va a THE FOREIGN KING di Javier Garcia.
Titolo, frutto di un crowdfunndig
simultaneo su tre piattaforme internazionali, in cui tutto è sbagliato. Le
dimensioni, le pretese e soprattutto i materiali da ovetto Kinder (da far
girare ancora di più le lame boomerang visto che per portarlo a casa devi
sborsare quasi 25 euro). Gioco di maggioranze, portatile, con calcolo punteggio
inutilmente arzigogolato capace di donare approssimativamente 40 minuti di noia
(troppi). Non è né un filler né un cinghiale, al massimo una scatola porta
minuterie. Unica nota positiva il servizio clienti della piattaforma giochistarter.it, puntuale e preciso
dall’ordine alla consegna.
Andrea Ligabue (blog Ludologo)
Ci sono tanti titoli che meriterebbe di essere nominati per il gioco dell'ano ma devo dire che QWIRKLE CARDS mi ha davvero colpito per la sua mediocrità. La versione di carte di Qwirkle che nulla ha a che vedere con il gioco da tavolo (per me molto divertente); la versione brutta e moderna di Macchiavelli, ma meno divertente. Direi che si inserisce perfettamente nel vasto solco dei giochi che tentano di riportare in auge giochi di carte tradizionali senza sortire risultato. Evitatelo!
Carlo Emanuele Lanzavecchia (autore)
Premessa: sono un collezionista di giochi vecchi (Vetust come li definisco io), con un occhio di riguardo a quelli televisivi. Li ho sempre comprati.. Anche quelli nuovi...
Giullare Barbuto (moderatore tana dei Goblin)
Abbiamo giocato tanto... chi ci conosce lo sa, oltre 1000 partite e qualche centinaio sono state novità... provandone così tanti è facile imbattersi in tanti giochi mediocri e altrettanti che non meritavano di essere pubblicati.. Ma il mio personalissimo vincitore è STINKY BUSINESS, gioco adocchiato prima di Essen ma di cui non avevo fatto in tempo a leggere il regolamento... l'ambientazione e la grafica mi avevano incuriosito così trovando i tavoli deserti il sabato allo SPIEL (e già non cogliemmo il primo segnale) lo abbiamo provato... le risate al tavolo (secondo segnale) scaturivano dall'assurdità del gioco e delle regole... un mix di casualità estrema in un profondo gioco di strategia che si pone il nobile fine di istruire sull'importanza del riciclaggio scrivendo il tempo per biodegradarsi del vetro o della plastica direttamente sulle carte, informazione però inutile in gioco. Il tutto per 40 e rotti euro... grazie ma la palma di gioco dell'ano l'hai vinta senza concorrenti!
Giullaressa (moderatore tana dei Goblin)
la voglia di votare Stinky buisness è tanta ma sono stati tanti i giochi meritevoli di vincere questo premio al ribasso, nomi illustri passano scorrendo la lista delle partite e tanti giochini e gioconi sgomitano per essere scelti in cotanta nefandezza, ma superando Ships e Taste of Poland, Bomarzo e Insoliti Sospetti vince.... SAMARA! Variante sul piazzamento lavoratori, con programmazione e un'innovativa meccanica "temporale" unica pecca... manca il gioco! Attorno al tavolo siamo tutti basiti mentre chiediamo conferme e sezioniamo il regolamento... niente da fare.. banalità su tutti i fronti.. purtroppo da kickstarter possono uscire signore porcate! Se fate un giro nei vari mercatini... non siamo gli unici a pensarla così!
German Fighetto
Andrea Ligabue (blog Ludologo)
Ci sono tanti titoli che meriterebbe di essere nominati per il gioco dell'ano ma devo dire che QWIRKLE CARDS mi ha davvero colpito per la sua mediocrità. La versione di carte di Qwirkle che nulla ha a che vedere con il gioco da tavolo (per me molto divertente); la versione brutta e moderna di Macchiavelli, ma meno divertente. Direi che si inserisce perfettamente nel vasto solco dei giochi che tentano di riportare in auge giochi di carte tradizionali senza sortire risultato. Evitatelo!
Carlo Emanuele Lanzavecchia (autore)
Premessa: sono un collezionista di giochi vecchi (Vetust come li definisco io), con un occhio di riguardo a quelli televisivi. Li ho sempre comprati.. Anche quelli nuovi...
Ne ho visti di tutti i colori: dai giochi ingiocabili, giochi che non funzionano, giochi con materiali ridicoli e scadenti.
Bene, nel 2015 è uscito un gioco che mette d'accordo tutti questi aspetti: ovvero li ha tutti.
Esce a Dicembre 2015 il gioco del FESTIVAL DI SANREMO!
Un
abbronzatissimo Carlo Conti sogghigna in copertina sapendo già che cosa
cela il morbido cartone della scatola (sì...è morbido...).
La casa editrice, tale ETS Toys, ci sbatte dentro un giochillo in stile giuoco dell'oca con domande (bell'idea!).
I
materiali sono degni del miglior A.P. (non fraintendete, Auto
Produzione!): carte fustellate attaccate da strappare come una
raccomandata, 5 pedine di plastica, un dado con i puntini asimmetrici e
una plancia da gioco lucidissima: così lucida che l'ho toccata una volta
e le impronte sono ancora lì dopo aver passato anche la lucidatrice
sopra.
il gioco è banale ma cerca di essere originale con dei twist inaspettati:
non solo poni le domande, ma puoi anche mimare una canzone, mimare un cantante, mugugnare una canzone e finalmente....cantare!
Ebbene
sì, se lanci il dado e ti esce "canzone" DEVI umiliarti cantando per
almeno 15 secondi una canzone del festival: alla fine dello strazio gli
altri AVVERSARI (metto in maiuscolo la parola...) ti giudicheranno con
delle carte voto, così da poter avanzare sul percorso.
Finisce il gioco quando un giocatore muore di inedia o raggiungendo la casella FINE.
Ah,
dimenticavo: per le domande da fare che abbracciano il festival dagli
anni 50-60 agli anni 2000-2010, IL VALORE DELLE DOMANDE CAMBIA A CHI LE
STAI FACENDO. E' una idea abbastanza interessante ove un giuovincello
guadagna più punti di un anzianotto per le domande anni 50-60....e vice
versa per le domande anni 2000...
Giullare Barbuto (moderatore tana dei Goblin)
Abbiamo giocato tanto... chi ci conosce lo sa, oltre 1000 partite e qualche centinaio sono state novità... provandone così tanti è facile imbattersi in tanti giochi mediocri e altrettanti che non meritavano di essere pubblicati.. Ma il mio personalissimo vincitore è STINKY BUSINESS, gioco adocchiato prima di Essen ma di cui non avevo fatto in tempo a leggere il regolamento... l'ambientazione e la grafica mi avevano incuriosito così trovando i tavoli deserti il sabato allo SPIEL (e già non cogliemmo il primo segnale) lo abbiamo provato... le risate al tavolo (secondo segnale) scaturivano dall'assurdità del gioco e delle regole... un mix di casualità estrema in un profondo gioco di strategia che si pone il nobile fine di istruire sull'importanza del riciclaggio scrivendo il tempo per biodegradarsi del vetro o della plastica direttamente sulle carte, informazione però inutile in gioco. Il tutto per 40 e rotti euro... grazie ma la palma di gioco dell'ano l'hai vinta senza concorrenti!
Giullaressa (moderatore tana dei Goblin)
la voglia di votare Stinky buisness è tanta ma sono stati tanti i giochi meritevoli di vincere questo premio al ribasso, nomi illustri passano scorrendo la lista delle partite e tanti giochini e gioconi sgomitano per essere scelti in cotanta nefandezza, ma superando Ships e Taste of Poland, Bomarzo e Insoliti Sospetti vince.... SAMARA! Variante sul piazzamento lavoratori, con programmazione e un'innovativa meccanica "temporale" unica pecca... manca il gioco! Attorno al tavolo siamo tutti basiti mentre chiediamo conferme e sezioniamo il regolamento... niente da fare.. banalità su tutti i fronti.. purtroppo da kickstarter possono uscire signore porcate! Se fate un giro nei vari mercatini... non siamo gli unici a pensarla così!
Omar Rotili (blog GiochieGiocatori)
Parto subito con una menzione speciale a Tesla vs Edison,gioco
a cui non ho mai giocato,mai aperto che ho cercato di vendere con tutte
le mie forze basandomi su voci e pregiudizi : Emarginato
al terzo posto si piazza : 7 wonders duel giocone
e successo acclamato da tutti, da me poco compreso ed apprezzato forse
la partita non ha dato risalto al gioco ma ho sempre scoperto carte a
favore del rivale, le distruzioni delle carte non vengono scelte da
giocatore ma dal rivale di prima ..insomma una carneficina : Rivenduto.
Secondo posto Metal adventures mi è sembrato un munchkin rivisto ed ambientato nello spazio cosi per infighettirlo. Il concetto è sempre quello munchkin...mi aiuti a sconfiggere questo mostr..astronave? si / no
Osceno.
Primo e vincitore del gioco dell'ano : HENGIST preso a scatola chiusa ad Essen,aveva tutte le carte in regola : un
gioco di Uwe,sempre da due,c'è la navetta da costruire e puoi sembrare
un vichingo vero e dopo il capolavoro di patchwork vuoi che UWE sbagli?
che fai non lo prendi? ed infatti me lo sono preso
un gran amaro in bocca, gioco di carte ed alea massiccia poca strategia avvistata
Uwe... perchè? Io mi fidavo.
Come tanti di voi sapranno, il German Fighetto è molto selettivo quando si tratta di apparecchiare sul tavolo un boardgame. Solo giochi di una certa durata, niente filler, nessun gioco con media inferiore a 7, no miniature, ecc…E’ tipico, infatti, ponderare per tutta la settimana, quale sarà IL titolo della prossima settimana in ludoteca. A volte però poi capita che ti avanza mezz’oretta e allora decidi di dare una chance a qualche gioco un po’ più easy di cui ti hanno parlato tanto bene. Sbagliando. Il gioco, per 2-4 sfortunati, della durata di un’ora sprecata circa, mi ha ricordato una versione brutta di Ticket To Ride, con una dose di alea a dir poco imbarazzante, interazione che ti lascia in balia di gente che gioca accazzo, inutili miniature di plastica, due regole in croce di cui una manco troppo intuitiva, il tutto per una esperienza di gioco davvero raccapricciante. Il titolo di “Gioco dell'Ano 2015”, per il German Fighetto, se l’aggiudica NEW YORK 1901 del plurisonnato Chénier La Salle.
Mauro di Marco (ILSA)
Ex-aequo nel mio caso, fra "LA TORRE DEI MOSTRI" di Simone Luciani e Antonio Tinto e "HENGIST" di Uwe Rosenberg. Del primo mi ha colpito la totale antiergonomia dei materiali: le forme non sono distinguibili al tatto (soprattutto triangolo e quadrato - e l'oscurità della torre non permette di utilizzare altri sensi), le dita di un bambino non riescono ad arrivare al centro di un piano (e dovrebbe essere giocabile dai 6 anni in su). Il titolo è risultato poco divertente, cosa che, per un gioco di pura destrezza, è un fatto fortemente penalizzante.
Il secondo è la dimostrazione che anche i grandi possono sbagliare. Col regolamento contenuto nella scatola l'esperienza di gioco è totalmente deludente: un enorme vantaggio per il primo giocatore, rischio di stallo, e una forte dipendenza dall'ordine con cui vengono pescate le carte. Non ho provato la versione aggiornata delle regole. Una delusione ingigantita dal fatto che siamo davanti all'autore di ottimi giochi per due giocatori, come Patchwork o Babel.
Bernapapà (blog GiochiSulNostroTavolo)
Eccomi in perfetto ritardo con il mio contributo. Ti avevo preannunciato il titolo: TAVERNA. Prima cosa: il gioco ha componenti molto colorate, belle a vedersi, quindi crea molte aspettative. Le regole sono un pelino macchinosette, ma quello ci sta: il vero problema è che è un gioco terribilmente noioso! E se devo essere sincero, a parte questa sensazione di noia, non ricordo molto altro del gioco, in quanto quello che mi aveva colpito quando l'ho giocato è stata proprio la noia. Ed in questa sensazione non è stato superato da nessun altro gioco del 2015!
Remo Conzadori (autore e blog RiverForgeProject)
Il mio voto va senza dubbio a SAPIENS, edito da Iello, un gioco con materiali molto solidi e dalla grafica simpatica e colorata che invita al tavolo giovani e famiglie. Il presupposto, sfruttare il principio del domino per coprire o connettere caselle di una plancia personale, è allettante e molto interessante, ma il risultato è terribile. Ondate di paralisi da analisi, down time, interazione diretta distruttiva e piattezza nell'evoluzione della partita si sono riversate sul tavolo. All'unanimità, in quel di Essen, il gioco è stato bocciato; nel dubbio, dopo un controllo del manuale, le regole sono state seguite correttamente quindi non era quello il problema... ma proprio un target fuori bersaglio e scelte di design discutibili.
Andrea Dado (il padrone della baracca)
Mauro di Marco (ILSA)
Ex-aequo nel mio caso, fra "LA TORRE DEI MOSTRI" di Simone Luciani e Antonio Tinto e "HENGIST" di Uwe Rosenberg. Del primo mi ha colpito la totale antiergonomia dei materiali: le forme non sono distinguibili al tatto (soprattutto triangolo e quadrato - e l'oscurità della torre non permette di utilizzare altri sensi), le dita di un bambino non riescono ad arrivare al centro di un piano (e dovrebbe essere giocabile dai 6 anni in su). Il titolo è risultato poco divertente, cosa che, per un gioco di pura destrezza, è un fatto fortemente penalizzante.
Il secondo è la dimostrazione che anche i grandi possono sbagliare. Col regolamento contenuto nella scatola l'esperienza di gioco è totalmente deludente: un enorme vantaggio per il primo giocatore, rischio di stallo, e una forte dipendenza dall'ordine con cui vengono pescate le carte. Non ho provato la versione aggiornata delle regole. Una delusione ingigantita dal fatto che siamo davanti all'autore di ottimi giochi per due giocatori, come Patchwork o Babel.
Bernapapà (blog GiochiSulNostroTavolo)
Eccomi in perfetto ritardo con il mio contributo. Ti avevo preannunciato il titolo: TAVERNA. Prima cosa: il gioco ha componenti molto colorate, belle a vedersi, quindi crea molte aspettative. Le regole sono un pelino macchinosette, ma quello ci sta: il vero problema è che è un gioco terribilmente noioso! E se devo essere sincero, a parte questa sensazione di noia, non ricordo molto altro del gioco, in quanto quello che mi aveva colpito quando l'ho giocato è stata proprio la noia. Ed in questa sensazione non è stato superato da nessun altro gioco del 2015!
Remo Conzadori (autore e blog RiverForgeProject)
Il mio voto va senza dubbio a SAPIENS, edito da Iello, un gioco con materiali molto solidi e dalla grafica simpatica e colorata che invita al tavolo giovani e famiglie. Il presupposto, sfruttare il principio del domino per coprire o connettere caselle di una plancia personale, è allettante e molto interessante, ma il risultato è terribile. Ondate di paralisi da analisi, down time, interazione diretta distruttiva e piattezza nell'evoluzione della partita si sono riversate sul tavolo. All'unanimità, in quel di Essen, il gioco è stato bocciato; nel dubbio, dopo un controllo del manuale, le regole sono state seguite correttamente quindi non era quello il problema... ma proprio un target fuori bersaglio e scelte di design discutibili.
Andrea Dado (il padrone della baracca)
Partiamo con i segnalati.
3- Giù dal trono. Ho davvero cercato di volergli bene a 'sto giochino ambientato fra mazze chiodate e mannaie e prezzato popolare 14 euro, ma ha fallito sul campo la prova della seconda partita: nessuno di quelli ai quali l'ho fatto provare ha più voluto rigiocarci, preferendogli altro. Archiviato.
3- Giù dal trono. Ho davvero cercato di volergli bene a 'sto giochino ambientato fra mazze chiodate e mannaie e prezzato popolare 14 euro, ma ha fallito sul campo la prova della seconda partita: nessuno di quelli ai quali l'ho fatto provare ha più voluto rigiocarci, preferendogli altro. Archiviato.
2-La torre dei mostri. Molto simpatica l'idea ma tecnicamente realizzato un po' alla viva il parroco. I token sono troppo piccoli per poterli riconoscere e così finisci col buttar giù freneticamente tutto quello che trovi a caso, bellamente a caso, vincendo o perdendo a caso. Un lancio di moneta.
1-ANTARCTICA. Ed eccolo qui il mio rotolo d'oro. Novità dell'ultimo Essen, provato in 4 giocatori, belli i materiali e anche un prezzo da goloso (34€), si è rivelato di una noia mortale, con tempi morti al tavolo che avrebbero fatto perdere la pazienza a un santo. La partita si è protratta per oltre 2 ore, che a noi sono sembrate 4.
AND THE WORST IS...
IL CONSIGLIO DEI QUATTRO che si porta a casa il rotolo virtuale 2015 con due voti pieni, inseguito a corta distanza da HENGIST, INSOLITI SOSPETTI, BRUTI e LA TORRE DEI MOSTRI, con 1 voto + 1 segnalazione. Anche per questa seconda edizione tanti titoli segnalati sparsi e nessun vero furor di popolo, nessun plebiscito, nonostante il filtro stretto ai soli giochi pubblicati nel 2015 e gli oltre 20 giocatori votanti. Penso che per la prossima edizione userò un sistema a punteggi e scelta multipla (5 punti al primo, 3 al secondo e 2 al terzo). Un grazie a tutti gli amici che hanno partecipato (e tnx a Francesco Bavasto per la foto dei rotoli sul gabinetto).
Arrivederci a giugno 2017 per il nuovo rotolo doppio velo.
Daje Dado, daje tutti, fate fuori i giochi brutti! Senza peli sulla lingua, stanno tutti nella barba!
RispondiEliminaanche Bruti ha un voto e una segnalazione ;)
RispondiEliminaHai ragione! Aggiornato al volo!
Elimina1-bruti
RispondiElimina2-bruti
3-bruti
Onorato di aver fatto parte di cotale selecao!!!!
RispondiEliminaSpero che la foto dei rotoli sul gabinetto vi sia piaciuta, grazie a Dado per la convocazione e... play more games! (cit. Wil Wheaton)
RispondiEliminaGrazie per la convocazione, il messaggio del selezionatore per entrare nella schiera dei votanti ha inorgoglito la famiglia Cubetto!
RispondiEliminaNon so se essere contento che il gioco più brutto 2015 sia quello a cui abbiamo giocato però :P
Insoliti Sospetti non doveva neanche essere pubblicato
RispondiEliminaE' dalla data d'uscita che lo vado dicendo, tuttavia continuo a leggere on-line recensioni positive. Non che Bruti sia da meno, ma almeno ti consoli (se così si può dire) con l'ironia del manuale e con le stupende illustrazioni. Insoliti sospetti è uno dei prodotti italiani più abominevoli degli ultimi anni (ce ne sono altri e peggiori sicuramente, ma almeno non così OSANNATI in rete dagli amichetti e/o interessati e/o prezzolati e/o ignoranti come capre)
EliminaI.V.V.D.
e chi lo sa se lo dici dall'uscita? non essendoci il nome, non possiamo verificare!
EliminaAh, suca.
Come non c'è il nome? È Anonimo: posta in un sacco di blog...
EliminaDimenticavo: suca pure da me.
EliminaQualche precisazione
Elimina1) Anzitutto non sono anonimo, ma mi sono sottoscritto con un acronimo che fa il pari col Vs nick;
2) Non sono anonimo perché il mio volto lo conoscete entrambi e, sono certo, che "suca" dal vivo non me lo direte quando al prossimo evento in cui ci incroceremo Vi esorterò a ripetervi;
3) Facendo così date credito a quanto da me sostenuto... forse siete ottenebrati dall'effimera notorietà di cui godete in questo RISTRETTISSIMO gruppo di nerd (dai noi giocatori siamo pochissimi) o forse siete permalosi e vi siete AUTO-inseriti in una delle 4 categorie da me indicate (ma l'avete fatto da soli)... a me non importa davvero!
Quello che invece importa, ed è peraltro sotto gli occhi di tutti, è che IO ho espresso un parere su due GIOCHI, Voi avete replicato "suca"... credo che i lettori abbiano ben chiaro il livello del vs PREZIOSISSIMO apporto
chissà se è lo stesso anonimo, o un altro che finge di rispondere al suo posto.....
Eliminafuor di troll:
nel momento in cui dal vivo mi ridai del marchettaro/prezzolato/capra ti ribecchi al 100% un "Suca".
Ti invito a chiedere ad ogni autore e editore con cui ho collaborato quanto mi hanno dato: se la cifra supera lo zero, te la raddoppio in cash.
Ah, e rispondere con finte minacce, altri insulti e non aver comunque rivelato la tua identità fa di te il permaloso. Io sono molto sereno. Ti ho risposto "Suca" perchè mi hai offeso gratuitamente, non perchè hai colpito nel segno.
Il mio nome è pubblico da sempre, ma probabilmente ti è sfuggito: Matteo Boca
No ma che bisogna rispondergli sul serio a questo? Siamo a livello che "dal vivo vediamo se hai il coraggio?" E allora "io chiamo a mmio cuggino che fa arti marziali" :P
EliminaTeOoh!: ma leggi quello che scrivono gli altri prima di rispondere o no? Perchè IO non ti ho MAI offeso, nè col primo messaggio, nè col secondo, come tu sostieni.
EliminaChi ha offeso sei stato soltanto tu! Prenderne atto è facile, adulto ed onesto intellettualmente.
Peraltro non ho scritto sul TUO blog, quindi sei tu che ti sei sentito ascritto nell'ampio genus di "marchettaro/prezzolato/capra" quando MAI sei stato nominato, nemmeno indirettamente (nemmeno hai parlato di Insoliti Sospetti!!). E replicare alla tua caduta di stile con un "Excusatio non petita, accusatio manifesta" mi viene naturale (ma ripeto, non solo a me... a CHIUNQUE abbia letto i commenti).
Sulle finte minacce (e questo vale anche per Agzaroth): anche qui il film è SOLO tuo! Io ho solo detto che dal vivo non mi dirai "suca" non perchè ti prenderei a mazzate, ma semplicemente perchè sono persona educata, che ha le proprie idee e che un "suca" per un parere su di un gioco da tavolo non se l'è mai preso. Non ho minacciato niente, ho solo fatto una previsione.
Per la massima completezza quello che più compiutamente penso su Insoliti Sospetti già l'ho espresso in un paio di commenti sul relativo post di Dado che ne parlava bene (basta andare a vedere per renderti conto di ciò che avevo GIA' palesato da tempo)
@TeOoh @Aghz: chiarito l'equivoco.
EliminaSi riferiva a me quando parlava degli "amichetti e/o interessati e/o prezzolati e/o ignoranti come capre"
"semplicemente perchè sono persona educata"
Ecco, adesso se io fossi in Anonimo non lo so se mi paleserei davanti ad Andrea alla prossima 'con perché a me personalmente la barba e le mani del Dado fanno paura.
EliminaBrutti Bruti o Bruti brutti, sempre brutto (mooolto)è! :-)
RispondiEliminaGrazie al crowdfunndig ne vedremo delle belle...
RispondiEliminaOops! Volevo dire... di brutti!!
m@
LOL, Idea carina. Panorama parziale alla "chissene". Aria ilare e goliardica da allegra brigata.
RispondiEliminaChe tajo, però: son solo gusti personali, praticamente. Per carità, nessun problema.
Ad ogni modo, post utilissimo per me per valutare le future "recensioni" degli ospitati... :)
A scanso di equivoci: nessun tasto dolente, non ho giocato a nessuno dei titoli qui citati.
A me invece insoliti sospetti piace soprattutto se giocato a squadre maschi vs femmine, è perfetto da giocate con casual gamer... invece voto zero a between two cities zero controllo. Prossimo anno giura popolare!!
RispondiEliminaGrazie Barba per avermi messo in rosa pure sta volta!
RispondiEliminaPer trovare un gioco brutto pubblicato 2015 è stata dura... ma per il 2016 ho già in canna la mia personale classifica anale!
Ti scarico d'immenso!
Concordo con il German Fighetto: New York 1901 è il mio "Gioco cell'Ano 2016". L'ho trovato di una noia mortale: certo io di giochi ne provo molti meno di voi, ma credo che sia stata l'unica volta negli ultimi anni in cui non vedevo l'ora che la partita finisse.
RispondiElimina2015 naturalmente... Nel 2016 ancora tutto ok!
EliminaMa perché se clicco sui link si aprono le finestre sui siti di scommesse? Ho un virus solo io? Capita anche a voi?
RispondiEliminaCiao.
EliminaQuali link ?
Ciao. Digito l'indirizzo del sito; si apre la Home; scorro la pagina fino al link ai commenti; clicco il link ai commenti: mentre si carica la pagina ai commenti dell'articolo su cui ho cliccato, si apre una seconda finestra con i siti alle scommesse. Lo fa solo la prima volta. Se chiudo le finestre e clicco una seconda volta, non succede più... Forse un virus mio...
EliminaSecondo me questo è un premio a cazzum contro un autore ,perche di giochi peggiori del consiglio dei 4 (che ho spiegato a play ed e piaciuto praticamente a tutti i gamer normali che non si cibano solo di feld e splotten)ce ne sono a decine ... insoliti sospetti,cacao,between two cities , tutti i giochi della apokalypseinc ,combatti e arraffa il malloppo ,dungeon saga ecc ...
RispondiEliminaSì però se mi metti Feld e Splotter Spellen sullo stesso piano parti già male eh :D
EliminaFeld un gradino sopra, intendevi questo? ;-)
EliminaCondivido il pensieri di Marco, pur leggendo il posto con interesse e senza poi tormentarmi di tanto per le opinioni lette che sono in contrasto con le mie. Consiglio dei 4 a me pare il migliore dei giochi finiti in lotta serrata per la "vittoria" finale. Molto molto superiore ad Insoliti Sospetti, ad Hengist che è orribile ed evito di parlare di BRUTI.
RispondiEliminaIl punto cruciale però è che ovviamente è difficile eleggere un gioco partendo dal presupposto che sia il peggiore giocato perchè nessuno di noi ambisce ne a comprare e neppure a giocare a giochi brutti. In tal senso mi parrebbe poco significativo dire che ad esempio il gioco peggiore che ho giocato nell'anno sia, ad esempio, Marco Polo (mio voto 8) solo perchè a parte quello ho giocato solo giochi da 9.
Il mio consiglio per le prossime volte sarebbe quella di coordinarsi per fare internamente al gruppone di recensori una sorta di nomination e poi su quelle dare la propria preferenza e non limitandosi solo ai giochi giocati. Ci sono giochi che avrete visto o di cui avrete letto e che avrete bocciato a priori. Non so... spero che mi abbiate capito.
Secondo me vista la non ufficialità della classifica e considerando che sono degli appassionati del settore chiamati ad esprimersi dal mitico Dado non servono grosse regole. Ognuno ha usato un suo metro di giudizio. A me è piaciuto leggerla anche se Bruti rientra fieramente nella mia Ludoteca.
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