sabato 31 dicembre 2016

La lista dei gatti buoni che non hanno buttato giù l'albero di natale

L'automobile ha accostato al marciapiede e Bud Spencer e la principessa Leila sono saliti dietro. Al volante c'era un sorridente Joe Dever. Attaccato allo specchietto retrovisore un D20 di peluche.
Poi così com'era arrivata la macchina se n'è ripartita, ed io ho sentito che loro tre c'erano ancora da qualche parte, ma anche che non c'erano più.
Come i miei 40 anni.

Ho scritto questa intro lo stesso giorno che Leila è salita su quella macchina, per il mio solito post dei migliori titoli giocati durante l'anno. Il post era pronto a parte alcune limature che contavo di fare.
Poi ha cominciato a piovere merda. Nella mia vita. Un vero acquazzone.

sabato 24 dicembre 2016

Per innamorartene basta un'ora

Il primissimo piano di copertina è di OcchiDiCristallo, che si è concessa per lo scatto dietro le carte trasparenti di Imagine, dopo un paio di giri al gioco e un caffè col Baileys. Ci siamo ritrovati qualche sera fa per lo scambio dei regali di Natale. Abbiamo mangiato tartufi al cacao amaro e fatto indovinare "Fare un buco nell'acqua" e "Amore a prima vista" con le carte di Imagine, ed i bambini seduti sulle ginocchia.
Con OcchiDiCristallo, Gigante, io e Francy abbiamo un gruppo whatsapp. Si chiama sportivamente "I 2 belli e i 2 simpa". Il nome l'ho scelto io.
Come ho già raccontato OcchiDiCristallo e il Gigante sono due Adamo ed Eva della specie umana. Ma non sfoggiano quella fastidiosa finta modestia di alcuni belli e fotomodelli, quindi quando ho chiesto a lei: "Posso farti un primissimo piano degli occhi per spezzare un po' di cuori fra i lettori del blog?" , lei non mi ha risposto "Maddai, Andre, che dici, che oggi sono orribile".
Mi ha risposto: "Okay".

martedì 13 dicembre 2016

Il capodanno danno

A cinquant'anni dirò basta con l'alcol e con la droga, e festeggerò in una discoteca piena di puttane, mi disse uno dei miei migliori amici scaldando un pezzetto di fumo nel palmo, il primo capodanno che passavo fuori casa, a 16 anni.
I miei sapevano di potersi fidare.
Effettivamente io non fumavo nè prendevo droghe, giusto un po' di tequila per stare allegro [non conoscendo i superalcolici avevo sposato quello col nome più esotico], ma i miei amici erano parecchio più sportivi, e prima di mezzanotte si erano già tutti vomitati il fegato e dormivano sdraiati sul pavimento ghiacciato, tranne il cugino del padrone di casa, addormentato seduto sul water fino al mattino del 1° gennaio, con pantaloni e mutande calati alle caviglie. Il padrone di casa ci aveva interdetto l'accesso alla camera da letto dei suoi, ma a notte fonda faceva così freddo che io vi sgattaiolai dentro lo stesso, e mi infilai sotto la montagna di giacche a vento gettate sul letto. Dormii caldissimo.

martedì 6 dicembre 2016

Assemblea straordinaria dei lavoratori

In qualità di RSU di stabilimento, alla luce della recente pubblicazione da parte di What's Your Game & Red Glove per l'Italia del gioco da tavolo Railroad Revolution, riteniamo sia nostro dovere far conoscere agli altri lavoratori quanto segue:
1-che nel gioco si fa chiaro riferimento a LAVORATORI BIANCHI come a LAVORATORI NON SPECIALIZZATI
2-che nel gioco sono presenti altre 4 classi di lavoratori: LAVORATORE VIOLA (CAPOSQUADRA), LAVORATORE ARANCIO (CONTABILE), LAVORATORE GRIGIO (NEGOZIATORE), LAVORATORE TURCHESE (INGEGNERE)
3-che nel gioco sono presenti azioni che permettono di scambiare un lavoratore di un colore con uno di un altro colore, ma detti scambi avvengono solo e soltanto: bianco in favore di un colore e MAI il contrario, come se i lavoratori bianchi fossero qualcosa di cui è meglio liberarsi !

sabato 3 dicembre 2016

Castelli infestati e Gas mostarda

Stefano Zeta mi scrive che sarà a Torino una settimana per lavoro, e che nel suo portafogli avanzano proprio cinque euro per offrirmi una birra. Prenoto un tavolo al Jolly Joker con Viking e Redbairon.

Quella settimana succedono diverse cose. Anzitutto litigo in un bar torrefazione che frequento da anni, e che fa il marocchino col gianduiotto della Caffarel tuffato dentro. Litigo con il titolare. Beh, non un vero e proprio litigio. I fatti: prendo il famoso marocchino col gianduiotto che è anche prova dell'esistenza di Dio, e al momento di pagare tiro fuori una banconota da 50€. Lui si piega sotto il bancone e tira fuori la macchinetta per controllare i soldi falsi, fa spazio sul bancone spostando vari contenitori di cioccolatini, collega la macchina alla corrente elettrica, e mi scansione la banconota.
Quando fa per darmi il resto, gli chiedo: "Mi passa anche le banconote che mi dà di resto?".
Mi risponde: "Ma sono buone. Se sono qui dentro vuol dire che le ho già controllate"
Io: "Sì, ma il punto è che se lei non si fida di me al punto da smontare mezzo bancone, non vedo perchè io invece dovrei fidarmi di lei".