lunedì 14 aprile 2025

I manuali non mentono

Parola d'onore: i manuali non mentono, la chiamano deformazione professionale, l'equivalente del giuramento di Ippocrate per i medici, se sei un manuale sei obbligato pistola alla tempia a dire la verità.
Ti sono naturalmente concessi dei refusi, perché la perfezione è per pochi eletti: Freddie Mercury, Umberto Eco, Bebe Vio, poche anime senza le quali il mondo sarebbe materia fecale. Ma la purezza d'animo dei manuali non è in discussione.

Le persone invece abusano della parola "refuso", anzi la usano a sproposito.
Senza andare a scomodare la Treccani sulla mensola, refuso è quando scrivi: "Ci vediamo domami".
Oppure quando dici che "Delitto e castigo è un romanzo di Tolstoj" e invece è di Dostoevskij.

Ma se, per fare un esempio, scrivi "Odio Napoli e amm*****i tutti i napoletani a colpi d'ascia" e ricevi mille commenti di insulti, non puoi scrivere: "Scusate, è stato solo un refuso, intendevo che Napoli è la città più bella del mondo e i napoletani tutti simpaticissimi".

Il refuso è nobile perché se l'esecuzione non è perfetta almeno le intenzioni erano buone.
Non è il nuovo Sono stato frainteso. 
I manuali non mentono. E anche quando sono mal scritti: ci provano a dire la verità, e i loro errori, appunto, sono refusi, non minchiate.
Quelle le dicono le persone. Per mille ragioni, per apparire meglio di quello che sono, per guadagnare un centimetro su di te, perché a sputare allo specchio poi tocca pulire.
Ti puoi fidare dei manuali.

Trovi centinaia di manuali sinceri

1 commento:

  1. Purtroppo, ci sono pure manuali che scrivono ca22ate ed alcuni altri (di gioco) fatti che peggio non si può... :-(

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