Le scritte sulla scatola di THE HEIST sono piuttosto chiare.
Pianifica il colpo e coordina gli agenti: una rapina in tempo reale.
Nessuna speranza, quindi, di far da spettatore, di startene in panciolle: in quell'investigativo cooperativo per 1-5 giocatori, della MS Edizioni, correrai contro il tempo.
Ti organizzi con i soci: prima anche solo di strappare il cellofan del gioco metti a nanna i bambini, sgomberi il tavolo, crei un angolino con tazzine di caffè fumante, bottiglia d'acqua e bicchieri, tieni pronti carta e penne.
"Siamo pronti?" chiedi.
Uno dei tuoi si blocca: "Aspetta. Piscio per sicurezza."
"Giusto, buona idea. Andiamoci tutti."
Adesso tocca a te e ai tuoi quattro amici con i quali hai avuto problemi a organizzare la gita coi figli all'acquario di Genova, portare a termine il colpo del secolo.
Allarghiamo tutto il materiale sul tavolo.
Da dove cominciamo?
Pillow parte dalle email: si appunta tutti i nomi e gli orari e cerca riferimenti incrociati con gli altri documenti. Il Vikingo si concentra sulla planimetria della banca: studia il raggio d'azione delle telecamere, le annotazioni a penna, confronta con i post-it. Io mi avvicino al naso la foto di uno dei tre corrieri col cibo da asporto: somiglia all'attore Murray Abraham che faceva Salieri nel film Amadeus.
THE HEIST ha i tratti di un'escape room elaborata e 3D, è molto immersivo, ha diversi elementi originali e coinvolge i giocatori in tempo reale.
Si utilizzano i cellulari, e questo è bene saperlo: le chat di Telegram sono parte integrante del gioco.
Sulla scatola c'è scritto: 1-5 giocatori.
A mio avviso il numero perfetto potrebbe essere: 3-4.
La nostra partita è durata 120 minuti abbondanti.
Alcuni enigmi erano davvero tosti [fortuna che c'eranoVik e Pillow se no io stavo ancora ad accusare quello che somigliava a Salieri perchè in Amadeus aveva ucciso Mozart].
Il gioco prevede un sistema di aiuti e suggerimenti, quindi non rischiate di rimanere bloccati a lungo.
Naturalmente si tratta di un'esperienza one-shot [esperienza nel vero senso della parola!].
Una volta terminata non potrete più ripeterla [so già che qualcuno me lo chiederà: non potrete ripeterla perchè conoscerete già risposte e soluzioni, ma non si distrugge nessun materiale].
The Heist è attualmente candidato al Premio Efesto dedicato all'innovazione e originalità nei giochi da tavolo.
A fine partita abbiamo tirato le conclusioni sull'avventura, che è piaciuta a tutti e tre.
Finchè il Vikingo mi ha chiesto: "Adesso che l'hai giocato lo puoi vendere. Che fai, lo porti al mercatino dell'usato?"
Io: "Forse"
Vik: "Se volessi fare una bastardata sai che potresti fare? Prima di venderlo ficcare dentro la scatola un componente esterno che non centra un cacchio. Sai come impazzirà chi compra il gioco usato?".
Era l'una di notte quando siamo scesi nella buca lettere per cercare un volantino. Abbiamo trovato la pubblicità della rosticceria Le Pollastre.
E abbiamo passato il resto della serata a immaginare tutte le congetture di un gruppo di giocatori su quel volantino:
"Questa scritta LA NOSTRA GASTRONOMIA NON É UN LUSSO MA E' PER LE TASCHE DI TUTTI potrebbe essere un riferimento alla banca!"
"Il numero di telefono della rosticceria potrebbe essere un codice! Il numero di una casetta di sicurezza!"
"C'è scritto FRITTURA DI PESE MISTA, manca una "C", deve essere un indizio, non può essere un caso!"
"Raga io continuo a pensare agli anelli di totano. In questa foto il tizio della banca ha la fede, che è un anello"
Pianifica il colpo e coordina gli agenti: una rapina in tempo reale.
Nessuna speranza, quindi, di far da spettatore, di startene in panciolle: in quell'investigativo cooperativo per 1-5 giocatori, della MS Edizioni, correrai contro il tempo.
Ti organizzi con i soci: prima anche solo di strappare il cellofan del gioco metti a nanna i bambini, sgomberi il tavolo, crei un angolino con tazzine di caffè fumante, bottiglia d'acqua e bicchieri, tieni pronti carta e penne.
"Siamo pronti?" chiedi.
Uno dei tuoi si blocca: "Aspetta. Piscio per sicurezza."
"Giusto, buona idea. Andiamoci tutti."
Apri la scatola. Ci trovi dentro di tutto, mille fogli sparsi con la planimetria di una banca, la copertina del TIME, il menù di un ristorante cinese, alcune mail stampate e commentate a penna, il print-screen di due telecamere in vendita su Amazon, alcuni post-it scritti a pennarello, la brochure di una compagnia d'assicurazioni, la foto di un corriere che porta una pizza da asporto, la foto di un pony express, uno schema elettrico, delle schede segnaletiche, il disegno di un bambino....
Adesso tocca a te e ai tuoi quattro amici con i quali hai avuto problemi a organizzare la gita coi figli all'acquario di Genova, portare a termine il colpo del secolo.
Allarghiamo tutto il materiale sul tavolo.
Da dove cominciamo?
Pillow parte dalle email: si appunta tutti i nomi e gli orari e cerca riferimenti incrociati con gli altri documenti. Il Vikingo si concentra sulla planimetria della banca: studia il raggio d'azione delle telecamere, le annotazioni a penna, confronta con i post-it. Io mi avvicino al naso la foto di uno dei tre corrieri col cibo da asporto: somiglia all'attore Murray Abraham che faceva Salieri nel film Amadeus.
THE HEIST ha i tratti di un'escape room elaborata e 3D, è molto immersivo, ha diversi elementi originali e coinvolge i giocatori in tempo reale.
Si utilizzano i cellulari, e questo è bene saperlo: le chat di Telegram sono parte integrante del gioco.
Sulla scatola c'è scritto: 1-5 giocatori.
A mio avviso il numero perfetto potrebbe essere: 3-4.
La nostra partita è durata 120 minuti abbondanti.
Alcuni enigmi erano davvero tosti [fortuna che c'eranoVik e Pillow se no io stavo ancora ad accusare quello che somigliava a Salieri perchè in Amadeus aveva ucciso Mozart].
Il gioco prevede un sistema di aiuti e suggerimenti, quindi non rischiate di rimanere bloccati a lungo.
Naturalmente si tratta di un'esperienza one-shot [esperienza nel vero senso della parola!].
Una volta terminata non potrete più ripeterla [so già che qualcuno me lo chiederà: non potrete ripeterla perchè conoscerete già risposte e soluzioni, ma non si distrugge nessun materiale].
The Heist è attualmente candidato al Premio Efesto dedicato all'innovazione e originalità nei giochi da tavolo.
A fine partita abbiamo tirato le conclusioni sull'avventura, che è piaciuta a tutti e tre.
Finchè il Vikingo mi ha chiesto: "Adesso che l'hai giocato lo puoi vendere. Che fai, lo porti al mercatino dell'usato?"
Io: "Forse"
Vik: "Se volessi fare una bastardata sai che potresti fare? Prima di venderlo ficcare dentro la scatola un componente esterno che non centra un cacchio. Sai come impazzirà chi compra il gioco usato?".
Era l'una di notte quando siamo scesi nella buca lettere per cercare un volantino. Abbiamo trovato la pubblicità della rosticceria Le Pollastre.
E abbiamo passato il resto della serata a immaginare tutte le congetture di un gruppo di giocatori su quel volantino:
"Questa scritta LA NOSTRA GASTRONOMIA NON É UN LUSSO MA E' PER LE TASCHE DI TUTTI potrebbe essere un riferimento alla banca!"
"Il numero di telefono della rosticceria potrebbe essere un codice! Il numero di una casetta di sicurezza!"
"C'è scritto FRITTURA DI PESE MISTA, manca una "C", deve essere un indizio, non può essere un caso!"
"Raga io continuo a pensare agli anelli di totano. In questa foto il tizio della banca ha la fede, che è un anello"
Sono fiero di voi; bastardaggine da Oscar (indizio; 2 protesi)! ;-)
RispondiEliminaGrande idea quella del vikingo... ma le 2 protesi?
Elimina... bastardaggine da Oscar (Pistorius)
Elimina:-)
RispondiEliminaTullaris
E' una cosa cattivissima anche solo da pensare. Malvagi.
RispondiEliminaMolto fiero di Vik io sono.
EliminaGran finale col Vikingo re dei burloni!
RispondiEliminaElena Infinite Jest