sabato 19 settembre 2020

Sale da cucina VS biglie: la sfida dei maestri do ri-nascimento

Col mio dottore c'erano già stati dei trascorsi. Eravamo andati d'amore e d'accordo per 45 anni. Poi i nostri rapporti si erano incrinati.
"Dai 45 in avanti bisogna togliersi qualcosa" mi aveva detto "Gli alcolici il più possibile, il fumo del tutto, ridurre al massimo gli zuccheri, per il diabete, e gli uomini il piccante, per la prostata".
Il vaso era già colmo, ma lui ci aveva aggiunto la famosa ultima goccia.
"Dovrebbe eliminare il sale" disse togliendosi lo stetoscopio, mentre il palloncino attorno al mio braccio si sgonfiava.
"Il sale non ha mai fatto del male a nessuno" protestai da convinto sostenitore e divulgatore che lo aggiungeva anche sulla pizza con le acciughe "a parte ai clienti di Wanna Marchi e del Maestro Donascimento".
"Il sale fa male al cuore e fa salire la pressione" disse
"Anche le donne con le autoreggenti" ribattei
Ridacchiò dondolandosi sulla sua poltrona di pelle nera: "Ha ragione, quelle lasciamole".

"Il problema sono i giochi da tavolo" provai a giustificarmi, "con i miei soci giochiamo fino a notte fonda e per tenerci svegli beviamo e mangiamo"
"E cosa di preciso?"
"Beviamo caffè, birre artigianali, grappe invecchiate in rovere, amari abruzzesi, e mangiamo teglie di focaccia con la 'nduja, farinata col pepe e con la salsiccia, cannoli siciliani, fette di torta sacher, stecche di cioccolato fondente, patatine, pistacchi, salatini, pizzette, salami e insaccati vari, persino vaschette di insalata russa".
"Ommiodio. Ma per giochi da tavolo lei cosa intende, tipo Monopoly?"


Potevo spiegarglielo. Ma non avrebbe capito. Era il quadro di insieme che gli sfuggiva.
Io quando giocavo da tavolo dormivo fra le due e le tre a notte. Quanto una donna dopo il parto. Ma io lo facevo tutte le settimane. Da anni.

Per cena mi cucinai una bistecca da mezzo chilo grondante sangue.
Il dottore non mi aveva ancora detto di eliminare la carne rossa, ma presto sarebbe arrivato il giorno.
Presto gli animali sarebbero stati al sicuro, in salvo. Dovevo sbrigarmi per eliminarne il più possibile.

Misi a marinare la bistecca nelle spezie e ci aggiunsi l'aglio come counter. Se il sale alzava la pressione l'aglio la abbassava.
Il problema del mio dottore era che non aveva mai giocato a Magic The Gathering.

Telefonai a Redbairon.
"Ti propongo un'alternativa al Maestro Donascimento, il santone che vendeva sale da cucina anti malocchio e numeri del lotto con Wanna Marchi in televisione, e che adesso fa il parrucchiere in brasile. Il sale fa male, Red, dobbiamo ridurre, abbiamo una certa".
"Quindi?"
"In attesa che inventino un gioco sul gomasio, porto Maestri del Rinascimento."

Maestri del Rinascimento
Gioco di gestione risorse per 1-4 giocatori del 2019, di Simone Luciani e Nestore Mangone, della durata di 60 minuti [secondo quanto riportato sulla scatola], edito in Italia da Cranio Creations.
Scopo del gioco: guadagnare più punti vittoria dei propri avversari raccogliendo risorse dal Mercato, acquistando Carte Sviluppo, giocando carte Leader, avanzando sul percorso della Fede e raccogliendo tessere Favori Papali, e costruendo il miglior motore di conversione risorse.
Gestione e conversione delle risorse sono il vero cuore del gioco. I token monete, pietre, servitori e scudi sono raccolti al Mercato, un'originale griglia di biglie 3x4, che viene attivata inserendo la 13esima biglia, e scalzando le altre.
Le risorse raccolte vengono stoccate in un piccolo magazzino, per essere poi trasformate con l'azione delle Carte Sviluppo acquistate in precedenza.
Le Carte Sviluppo riportano un costo, un valore in punti vittoria, e un effetto di conversione.
Costruire un efficiente motore produttivo è la vera delizia del gioco.

La partita finisce in due modi: quando un giocatore raggiunge l'ultimo spazio sul Tracciato Fede, o quando un giocatore compra la sua settima Carta Sviluppo [le carte vengono ordinate in 3 colonne, e suddivise e sovrapposte per "livello"].

Maestri del Rinascimento è un titolo passato un po' in sordina. L'avergli appiccicato sopra la coccarda "Lorenzo il Magnifico: il Gioco di Carte" non gli ha portato fortuna, e forse ha tolto un po' della sua personalità.
Si tratta di un gioco semplice da spiegare, con una simbologia parlante e un funzionamento comprensibile ai più anche alle 2.00 di notte e con 3 birre in corpo.
E' un gioco diretto, senza fronzoli, adatto anche ai neofiti, ma che costringe a pensare, a calcolare e a pianificare [i 60 minuti di durata riportati sulla scatola sono una previsione un po' ottimistica].
La griglia del mercato è la vera chicca: dopo le prime prese il giocatore comincerà a pensare non solo a cosa prende ma anche a cosa lascia agli avversari, e la regola che ogni risorsa raccolta deve essere stoccata nel magazzino, e in caso contrario ogni altro giocatore avanzerà di 1 punto Fede sul percorso per ogni risorsa scartata, stringe nodi ad una coperta già corta di suo.

Un bel gioco, come detto: passato un po' in sordina, ma con una sua personalità, un carattere schietto, scarno e piacevolmente calcoloso.
Da provare [tra l'altro ha anche il modulo per giocarlo in solitaria].

Finimmo all'una passata. Red propose un'ultima virile grappa della staffa, che io accettai solo dopo essermi impegnato, Red mi è testimone, il mattino seguente, a fornire al mio medico i numeri di cellulare personali di Simone Luciani e Nestore Mangone, per chiedere lumi sui bagordi causati alla salute dal loro Maestri del Rinascimento [da conteggiare anche 2 birre sarde industriali].

In quest'epoca di scarica-barili e sono-stato-frainteso è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità, o che fugga in brasile a fare il parrucchiere.

Trovate i Maestri del Rinascimento
su Magic Merchant
che sostiene questo blog.

6 commenti:

  1. Ma mi hai letto nel pensiero con questo gioco? Cmq credi anche tu che giri benissimo (e meglio) in soli due giocatori?

    RispondiElimina
  2. Il Maestro Do Nascimiento ... quanti ne ha fregati insieme con la Wanna!
    Era divertente vederlo annuire compunto, mentre la Wanna strillava dei poteri delle alghe azteche e dei tuberi della giungla honduregna

    RispondiElimina
  3. Si, va bè, ma cercare di sciogliere un pugno di sale in un bicchiere d'acqua, non è colpa del mago, è colpa tua che non sei studiato; non hai neanche l'attestato dell'asilo! :-) :-)

    RispondiElimina
  4. Concordo sul fatto che il riferimento a Lorenzo sia stato probabilmente un autogol. L'hanno immaginato come un trampolino di lancio, ma agli appassionati di Lorenzo ha detto poco, confondendo in compenso tutti gli altri.
    Non l'ho mai provato, ma ho letto rece e visto il flusso di gioco, secondo me è un buon prodotto, andava confezionato con tutt'altra ambientazione e poteva sfondare (essendo abbastanza light)

    RispondiElimina
  5. Ho ottimi ricordi della tua focaccia con la 'nduja... ^__^

    RispondiElimina
  6. L'unico motivo per cui rispondo a questo scritto (di qualità media) è che il mio avatar su blogspot riporta una foto di 15 anni fa e mi fa sentire molto giovane.

    RispondiElimina