sabato 26 ottobre 2019

I fiumi di spade laser

Ricorderò sempre quando Antonietta mi disse: "Non verrò mai a letto con te, neanche fossi l'ultimo uomo sulla Terra".
Fu di parola. Non ci venne mai. Eppure fui proprio l'ultimo uomo sulla Terra.

Fui l'ultimo a salire sull'ultima nave spaziale che lasciò la Terra, l'uomo di latta che spuntò il mio nome sul palmare disse: "Quasi quasi ti lasciavamo qui".
Poi lo sportello si chiuse.

Vidi la Terra allontanarsi, diventare un disco, un'arancia, un puntino.
Alcune settimane più tardi arrivarono le foto dei satelliti. L'alga infestante, creata nei laboratori della giapponese MMongai Corp per concimare il pianeta e renderlo di nuovo fertile, stava ricoprendo tutto.
Bisognava solo aver pazienza e aspettare.
Un centinaio d'anni.
So a cosa state pensando. Che fine ha fatto Antonietta? E anche: ma per un viaggio di cento anni non dovresti stare chiuso in una capsula criogenica a dormire come nel film Alien ?
Cominciamo con le cose importanti: Antonietta. E' rimasta sulla Terra, sotto un metro di terra, una delle innumerevoli vittime del Gran Raffreddore, nel suo caso vittima indiretta: stava attraversando la strada col suo cane al guinzaglio, quando un uomo con la febbre a 41 alla guida di un minivan è svenuto, perdendo il controllo del veicolo.
Il cane è riuscito a schivare il parafango, a lei è andata meno bene.
Il funerale di Antonietta è stato molto commovente. Soprattutto quando il prete, anche lui con una febbre che gli cuoceva il cervello, si è genuflesso e non si è più rialzato.
Pensavamo fosse solo particolarmente devoto.
Per quanto riguarda le capsule criogeniche delle quali avrete sicuramente letto nei libri di fantascienza, beh, mi spiace dirvi che nella realtà non funzionano, e che noi che abbiamo lasciato la Terra sappiamo benissimo che non ci metteremo mai più piede. Ci torneranno i nostri figli. Questa è la nostra missione. La conservazione della specie.
Per evitare sprechi di energie in rapporti non durevoli e non finalizzati alla procreazione, il programma spaziale usa degli algoritmi. Un software calcola la compatibilità di uomini e donne e organizza gli spazi comuni in modo da farli incontrare: gli alloggi vicini, gli stessi corridoi di passaggio, i tavoli in mensa, i posti in biblioteca, le aree ricreazione. Me l'ha spiegato Grangè, uno dei manutentori degli uomini di latta, in cambio di due pacchetti di sigarette, che sono illegali e rarissime. Ci sono delle parole chiave nei questionari che compiliamo. Mi sono fatto spiegare cosa rispondere e dove crocettare per finire nello stesso gruppo con Valeria.

L'ho conosciuta la prima settimana, durante la ginnastica del mattino. Mi sono slogato la caviglia e lei mi si è infilata sotto il braccio, mi ha sorretto e mi ha aiutato a uscire dal campo.
"Sono sudato fradicio" le ho detto imbarazzato per quel contatto.
"Non ti fare problemi, anch'io" mi ha risposto col fiatone.
Quella sua naturalezza, quel contatto fisico così intimo, quella sua treccia di capelli che danzava sul suo collo bianco.
Mi sono bastati due minuti per innamorarmene.

Ho risposto al questionario come mi ha detto Grangè.
Mi piacciono la storia e la lingua inglese. Non amo il mare, preferisco le lunghe passeggiate in montagna. Sono stato due volte in Irlanda. Sono allergico ai gatti. Piatto preferito: lasagne. Cosa detesto: l'anice. Libro preferito: Miliardi di tappeti di capelli. Sono un fan della serie Star Wars.

Sono finito nel gruppo con Vale. Insieme a una mezza dozzina di nerd che parlano sempre di Star Wars. Ora: io di Star Wars credo di aver visto solo i primi tre film e neanche me li ricordo bene: mi ricordo la famosa scena di Leila schiava ai piedi del flaccido Jabba, quel droide dorato C3P8 che sembrava un maggiordomo e quell'altro droide basso che sembrava un cestino dell'immondizia con le rotelle. Poi le spade laser, la Morte Nera, Luke SkyWalker, Dark Vader e "Io sono tuo padre".
Più o meno è tutto.
Insomma stare in mezzo a questi che sanno per filo e per segno pure il modello delle navi dell'Impero non è per niente facile.

Oggi giochiamo a un gioco da tavolo a tema Star Wars. Uno dei tanti, mica l'unico.
Il programma spaziale incoraggia l'uso dei giochi da tavolo perchè stimolano l'interazione fra uomini e donne, accorciano le distanze, favoriscono complicità e cameratismo.
STAR WARS: ORLO ESTERNO
Gioco di esplorazione e ricerca, di cacciatori di taglie, contrabbandieri, mercenari, canaglie e ciaparat,  ambientato nel mondo dei jedi e delle spade laser di Star Wars, di Corey Konieczka e Tony Franchi, edito da Fantasy Fligh e in Italia da Asmodee, per 2-4 giocatori, della durata di 120-180 minuti.
Obiettivo del gioco: accumulare abbastanza crediti e fama per essere riconosciuto fra i figli di buona donna e gli sfregiati poco di buono: una leggenda vivente.
Orlo Esterno è un gioco di esplorazione, nel quale ogni giocatore dovrà battere i luoghi più remoti, periferici, malfamati e zozzi della galassia, per incontrare i peggio balordi e portare a termine missioni rischiose e mal pagate. Per far questo i giocatori dovranno corrompere, stringere alleanze, comprare manufatti al mercato nero, fuggire dalle pattuglie dell'Impero e naturalmente: pestare i piedi alle persone sbagliate, farsi nemici certi delinquenti che fai prima a dipingerti un bersaglio sulla fronte.
Ogni giocatore sceglie un personaggio, imposta i 4 segnalini reputazione, e va all'hangar a recuperare la nave.
"Non vedo la mia nave. Forse dietro quella bagnarola che gocciola liquido refrigerante?"
"La sua nave E' quella bagnarola che gocciola liquido refrigerante. Ecco le sue chiavi"
"Ah, però adesso che la vedo bene, ha anche lo scudo deflettore!"

"Una lamiera. L'abbiamo fissata stamattina con dei bulloni. Fossi in lei eviterei di farmi sparare addosso con qualcosa di più grosso di una fionda".
"Comunque la nave corre"
"Corre è una parola grossa. Diciamo che va".

La componentistica è di quelle importanti, parecchio materiale, il setup porta via il suo tempo.

Passo di pianificazione. Il giocatore può muoversi, risanare tutti i danni oppure ottenere 2000 crediti.


"Mi muovo" scelgo. Naturalmente su Orlo Esterno appena fai un passo ti tiri dietro i caccia dell'Impero.
Valeria sorride. Ve l'ho già detto che ha un collo bellissimo? E le clavicole! Si può perdere la testa per le clavicole di una donna?
Ivan scende a Naboo. Naboo è un pianeta rigoglioso, composto da praterie, laghi, paludi e corsi d'acqua. La sua struttura interna è percorsa da numerose gallerie sottomarine.
"Incontro Coso" annuncia Ivan
"Chi è Coso?" chiedo
"Coso è Coso! Che ti importa? Devo consegnargli della roba. Un carico. Non ti riguarda"
Odio Ivan, sia messo agli atti.
Tira i dadi. Manco a dirlo la fortuna sta dalla sua parte. Consegna il carico a Coso. Il che gli fa guadagnare Reputazione e 5000 crediti.
Tocca a Valeria. Compra una nuova nave, dando indietro la sua e pagando la differenza con i crediti [e integrando con una VibroAscia e un'Armatura Madaloriana: il baratto è ancora la forma di scambio più praticata sull'Orlo].
E' il mio turno. Atterro su un pianeta composto da acqua, metano e ammoniaca. Mi infilo nel sottosuolo. Incontro un tizio del quale è prudente che non faccia il nome. Scopro che sul pianeta c'è anche un altro tizio, ricercato e mooooolto pericoloso, sul quale pende una taglia con un sacco di zeri [oltre 2 punti fama e 1 Reputazione Imperiale].
"Ehi, era nel mio radar" protesta Ivan.
"Chi prima arriva" gli rispondo.
Io e Tizio ci azzuffiamo. Ho la meglio. Lo catturo.
Valeria. Ve l'ho già detto che faccio tutto questo per lei?

La partita dura 180 minuti, e ci sembra di aver visto solo l'1% del gioco.
Alla fine ci spostiamo tutti e tre al bar, un bel locale con oblò vista costellazione di Andromeda.
Chiacchieriamo una mezzoretta. Poi ci proponiamo entrambi di riaccompagnare Valeria nel suo appartamento.
La spunto io.
"Hai dato le sigarette a Grangè?" mi chiede.
E' nuda, sul mio letto, coperta solo da un lenzuolo. Non immaginavo fosse tatuata. Una croce di rose, lungo la spina dorsale.
L'umidificatore e lampada, sul comodino, diffonde un buon profumo di cannella.
Verso due bicchieri di aranciata e zenzero, la bevanda ufficiale della nave, a molti non fa impazzire ma a me piace.
Sono nudo ma l'imbarazzo è finito mezzora fa.
"Come fai a saperlo?" le chiedo.
"Sono stata due volte in Irlanda, sono allergica ai gatti, amo le lasagne e odio l'anice. Ho risposto anch'io così. Lo sanno tutti come comprare Grangè. Gli ho dato tre pacchetti di sigarette per finire con Alberto, nel gruppo dei nerd. Ma Alberto si è spostato nel gruppo del fitness, probabilmente ha dato le sigarette anche lui, l'ho visto stamattina che flirtava con una bionda con una tartaruga d' addominali".
"E adesso?" le chiedo, e poi mi chino a baciarle una spalla.
"Mi ha detto Alessandra, delle cucine, che nel succo d'arancia e zenzero che ci danno sulla nave c'è un farmaco che aumenta la potenza sessuale. Non so se è vero, però possiamo provare. Che ne dici, secondo round?".
E' la donna giusta.

Trovate succo d'arancia e zenzero e Star Wars Orlo Esterno

4 commenti:

  1. Credits e letture consigliate.
    Memorie di un cuoco d'astronave e Il gioco degli immortali, del compianto Massimo Mongai.
    I fiumi di porpora, di Jean Christophe Grangè.

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  2. Interessante il gioco (e pure Valeria ;-) ); ho letto il regolamento e non mi è sembrato affatto male, su questo genere FF sbaglia poco/niente, è una certezza. Mi sa che entrerà nella mia collezione.

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  3. Contesto: su MM non c'è il succo d'arancia e zenzero, neanche negli Accessori!
    ...cmq solito pezzone. Su Orlo Esterno: mi affascina ma ho letto commenti contrastanti...BOH!

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