martedì 16 luglio 2019

Sono già tutti seduti

Cosa diavolo significa che è successo? Che stavi camminando, sei inciampato e le sei finito addosso sbattendo con le labbra contro le sue? Probabilmente stavi andando parecchio veloce perchè la lingua ha sfondato le labbra ed è finita nella sua bocca.
Eh, maledetta inerzia!
Sghignazza.
Cazzone, mi dice.
Poi torna serio.
E che ti devo dire Andre?
Niente, mi devi dire, è la tua vita, per quel che mi riguarda puoi anche piegarla in quattro e farci una barchetta per le pozzanghere aspettando il clown. Goditi il momento, perchè fra qualche giorno mi scriverai che sei a pezzi, che come hai fatto ad essere così idiota, e ripeterai tante volte: come ho fatto, come ho fatto, come ho fatto...
Magari stavolta non va così.
No, hai ragione, magari stavolta è diverso. Dalle ultime centotrentasette volte. La matematica fa il tifo per te.

Troppo duro, penso in macchina, tornando a casa, e troppo diretto.
Vero. Ma anche i buoni amici ogni tanto si sfrangiano i coglioni.
Ho Terra Nova nello zaino. Me lo sto portando dietro per giocarci un po' di partite. L'ho trovato al mercatino dell'usato, stava lì a 5 euro, in mezzo ai Memory delle principesse Disney.
Mancavano un omino giallo e il segnalino rosso dei punti.
Ho messo nella scatola le pedine di Charterstone, gioco legacy iniziato con Chrys, Daisy, Viking e Redbairon e mai finito, del quale ho cannibalizzato la componentistica.

Gli autori sono Rosanna Leocata e Gaetano Evola. Il gioco è da 2-4, ma credo che come Carcassonne dia il meglio di sè in 2.
Lo distribuisce Cranio Creations.

L'incontro con la scrittrice di thriller Paola Barbato è alla Libreria Bufò di Via Monginevro.
Arrivo mezz'ora prima.
Entro nel McDonald di fronte.
Prendo uno dei peggiori caffè della mia vita, un liquido tipo palude del caimano.
Ci sono molti ragazzi giovani.
Fanno un gran casino.
Salgono in piedi sugli sgabelli, si tirano le patatine da un tavolo all'altro, fanno esplodere i palloncini gialli, corrono-inciampano-cadono.
C'è un tizio di McDonald che gira fra i tavoli, acchiappa i ragazzi più casinisti e li accompagna fuori.
I ragazzi, adolescenti, gliene dicono di tutti i colori, lo insultano. Lui non risponde. Sa di non poterli toccare. Probabilmente nella sua testa immagina una macelleria che manco Paola Barbato, che tra le altre cose fa la sceneggiatrice di Dylan Dog.
Poi si fa l'ora, esco ed entro nella libreria. Sono già tutti seduti.


All'interno di un capannone. Buio. Finestre in alto.
Anna si sveglia nuda, all'interno di una gabbia. Attorno a lei altre gabbie e altre persone imprigionate.
Ogni gabbia ha il nome di un animale: la tigre, il coccodrillo, le scimmie...
Chi li ha rapiti lo ha fatto per uno scopo ben preciso.
La scrittrice racconta ZOO cercando di non far spoiler, anche se quelli che sono venuti a vederla sembrano tutti aver già letto il libro.
La libreria Bufò è molto graziosa e oltre i libri ha tanti giochi da tavolo [soprattutto, comprensibilmente, family e party games]. La titolare è gentile.
A fine incontro c'è la ressa per farsi firmare il libro dall'autrice.
Arrivo a casa. Ceno. Gioco con la piccola.
Prendiamo le bambole Lolly.
La mia si chiama Irene, dice.
La mia Raschiasangue dell'inferno, dico.
Nooo, non la puoi chiamare così, protesta
E perchè?
Perchè è un nome bruttissimo, papà!
Ma se è bellissimo, Raschiasangue, ma le sue amichette la chiamano: Rasky.
Papààààààà.


Francy.
Una partita?
Naaaa, andiamo avanti con Stranger Things.
Eddai, una sola.

Scopo del gioco: fare più punti dell'avversario muovendo le proprie pedine e circoscrivendo lembi di terreno.
Le azioni possibili sono solo due: muovi e piazza le pietre.

I punti si calcolano: numero di esagoni circoscritti moltiplicato numero di terreni diversi, con la variante che per un solo tipo di territorio le caselle moltiplicano per 3, per 2 tipi di territori moltiplicano per 2, e con 3 differenti tipi di territorio moltiplicano per 1.
Gli omini non possono scavalcare nè le pietre nè gli altri omini.
Niente alea, molto stretto e bruciacervello, spietato con gli errori, richiede concentrazione dalla prima all'ultima mossa, è un verme obeso sull'amo della paralisi da analisi.
Semplice e carino. 
La amo, Andre...
Lo so. Ma ne vale la pena? Intendo appendere il cartello CESSATA ATTIVITA' sul negozio AMOR PROPRIO, tirar giù la serranda definitivamente, e aprire un negozio di rivendita zerbini? Questo vuoi fare per il resto della tua vita? Farti grattare addosso scarpe piene di merda?

Tutti siamo stati zerbini per qualcuno, Andrea, almeno una volta, tutti, pure tu. Voce del verbo zerbinare: io zerbino, tu zerbini, egli...
Sì, ma tu sei all'ultimo stadio. Hai cominciato a scherzarci su. A riderne. E' come quando hai qualche chilo in più e ti ruga tantissimo quando te lo fanno notare. Ma quando cominci a scherzarci su, ad usare frasi come Omo de panza omo de sostanza, ecco, è lì che non dimagrisci più.


Troppo duro, penso in macchina, tornando a casa, e troppo diretto.
Ziocane, pure la metafora del negozio di zerbini potevi risparmiartela.
Sorpasso un camion della Orlando Elettrodomestici.
Troppo duro, Andre.


Trovate Terra Nova e metafore migliori delle mie

4 commenti:

  1. Sempre un piacere leggerti Dado.
    GEA

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  2. Molte indiscutibili verità in questo pezzo, Dado!
    ...Terra Nova non lo conoscevo, ma letto anche il regolamento, troppo astratto per i miei gusti...

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  3. Gran bel pezzo e gran bel gioco.
    Magari "Raschiasangue dell'Inferno" potevi anche risparmiarla alla piccola, che poi crescendo,finisce che diventerà come te! :-)

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