lunedì 7 gennaio 2019

La mia banda gioca di ruolo [e tutto il resto all'occorrenza]

Lavorano entrambi alla BayG, industria farmaceutica nota per le pastiglie contro l'emicrania, lei al terzo piano, come ricercatrice, lui all'ingresso, come sorvegliante. Lei ha 40 anni, è una bella donna, progetta antibiotici e vive con un gatto. Lui ne hai 50, il bacon degli hamburger che mangia la sera guardando la televisione gli finisce tutto nel giro vita, e dalle 8.00 alle 18.00 controlla i badge aziendali e sbadiglia davanti ai monitor della sicurezza. Non hanno mai scambiato altre parole che Buongiorno e Buonasera all'ingresso della BayG.
Finchè una sera si ritrovano entrambi sul pullman. Piove e l'autista ha fretta del diavolo di tornare a casa: spinge troppo sull'acceleratore. Il pullman sta attraversando il ponte, quando d'improvviso cozza contro qualcosa, sbanda a destra e a sinistra, finchè si ribalta su un fianco.
E' il buio, il pavimento sotto i piedi che si sbriciola, il mondo che gira come una giostra.
Quando lui e lei riaprono gli occhi sono all'esterno del pullman, in piedi sotto la pioggia. Non sanno come diavolo ci sono finiti lì, ma si stanno tenendo per mano.
C'è un grosso serpente marino, con una testa grande quanto un'automobile, che sta tirando fuori il corpo dell'autista del pullman dal parabrezza sfondato. Lo sta ingoiando senza masticarlo, come fanno i serpenti con le rane.
Ed è in quel preciso momento.
Che in lui si risveglia il mythos di Ramses II.
E in lei quello di Arsenio Lupin.
Il mattino dopo la vita è quella di sempre. Nessuno ha visto il serpente gigante. Gli altri passeggeri raccontano che il pullman ha sbattuto contro il guardrail e che si è ribaltato. Qualcuno ha riportato un graffio sulla fronte, qualcun altro si è presentato a lavoro con la mano fasciata, ma robetta.
I sommozzatori della polizia stanno battendo il fiume, il corpo dell'autista non si trova, pensano tutti che nell'impatto abbia sfondato il parabrezza e sia stato proiettato fuori, e che l'abbia portato via la corrente.
Alla BayG gli impiegati chiacchierano dell'incidente davanti alla macchinetta del caffè, finchè uno dell'amministrazione racconta una barzelletta su una bionda e un'etilometro, e allora tutti si dimenticano del pullman.
Quasi tutti.
Sono le 10.30 quando a lei arriva il bigliettino. E' del sorvegliante. Lo nasconde nel palmo e va a chiudersi nel bagno per leggerlo.
"So che l'abbiamo visto entrambi. Dobbiamo parlare. Ti aspetto stasera al pub Tessie"

Così comincia.
La prima avventura di ErProsciuttato e Melonia a City of Mist.
creazione dei personaggi via hangout
Antefatto
Io: "Domani sera colleghiamoci via skype così creiamo i personaggi"
ErPro: "Okay ma meglio hangout di google".

Propongo a Melonia 3 Mythos.
La Bambola Teru Teru Bozu.
Controlla la pioggia, può manipolare l'acqua, può deprimere e causare angoscia nelle persone semplicemente fissandole.
La Piccola Fiammiferaia.
E' immune al fuoco, può manipolare l'elemento fiamme, può creare fumo tutto intorno, utile per fuggire.
Arsenio Lupin.
Possiede la reliquia Chiave di Houdinì, può ingannare, scassinare e manipolare le percezioni degli altri.
"Scelgo Lupin".
Per il Logos andiamo sul classico: ricercatore, 110 e lode in chimica, preciso e puntuale, un uomo perfino noioso a parte un'allergia ai metalli pesanti che lo costringe a usare i guanti a casa e sul lavoro.


Propongo a ErProsciuttaro 3 Mythos.
Ramses II.
Può parlare coi morti e ha accesso illimitato a tutto il sapere umano.
Cujo.
Può fiutare le tracce, ha l'Udito Assoluto e quando cede alla Rabbia Cieca distrugge tutto ciò che ha intorno.
Martello di Thor.
Reliquia: Elmo Vichingo [sconosciuto]. E' immune a freddo e gelo. Ha il Pugno Letale [uccide con un solo colpo].
"Scelgo Ramses".
Per il Logos sposiamo il suo lavoro di sorvegliante a un carattere complottista e diffidente.
E' ossessionato dall'idea di essere spiato: guida una vecchia macchina dello zio alla quale ha tolto personalmente autoradio e parte della fanaleria ["Il rame crea campi magnetici!"]

City of Mist è un gioco di ruolo investigativo noir "ambientato in una città di persone comuni con poteri leggendari" [cit. Manuale], edito in Italia nel 2018 da Isola Illyon Edizioni.
Nella Città della Nebbia, in mezzo ai Dormienti che sembrano vivere in uno stato di perenne sonnambulismo, e che non sembrano accorgersi dei fatti straordinari che accadono intorno a loro, vivono i Prescelti.
C'è Luca F., il signore del negozio di liquori, quasi 60 anni, posseduto dal Mythos di Circe. Ipnotizza i clienti che entrano nel suo negozio, li trasforma in maiali, e poi li tiene in un recinto dietro casa. Ogni tanto ne ammazza uno e ci fa i salami col pepe e coi semi di finocchio.
C'è Giulia, una ragazzina di 12 anni con l'apparecchio per i denti. Nelle sue vene scorre il Mythos di D'Artagnan: ha sventato una rapina in banca a colpi di spada. Ha anche fatto saltare via un orecchio a un tizio ubriaco che importunava sua madre.
Marco col Mythos di Priapo: provoca orgasmi e gravidanze a distanza.
Solo per citarne alcuni.

Cominciare a giocare
Anzitutto la creazione dei personaggi. Bisogna investirci una serata per farli bene.
Il manuale è fornito di questionari e approfondimenti tematici, per dar la giusta tridimensionalità, sia per quanto riguarda il Mythos, l'entità, la leggenda, la reliquia, che possiede il giocatore, sia per quanto riguarda il Logos, l'aspetto umano.
Anche le regole portano via un po' di tempo. City of Mist è un gioco narrativo con un'architettura di mosse di una certa importanza, che permette sì di stratificare l'approccio, ma che richiede comunque sempre un po' di impegno, soprattutto nelle prime fasi.
Il manuale, di oltre 500 pagine, è un libro che, come un amante navigato, non ha fretta di arrivare al dunque, che si prende i suoi tempi, che ci fa annusare l'odore di sigaro, cuoio e whisky scadente della Città, che ci lascia un lungo capello biondo femminile sul poggiatesta della macchina, che ci racconta una vecchia barzelletta sporca e poi ride in modo osceno e sguaiato.

Molti gli esempi di luoghi, locali, png, mythos, logos, tanto il materiale al quale attingere. Un manuale di spessore, nella rilegatura e nei contenuti, che mi costringe a usare ancora la parola stratificato insieme alla parola flessibile: un gdr che funziona per giocatori saltuari o per palati esigenti, un investigativo con polmoni grandi per grandi avventure.

"Eravamo alla stazione sì

ma dormivamo tutti"
Si incontrano al pub. Lei prende un caffè, lui una diet-qualcosa. Al tavolo a fianco giocano a carte. Un tizio si è appena scommesso il giaccone e gli è andata bene.
"Ho cominciato ad avere degli incubi" racconta ErPro "Una piramide. In costruzione. Alcune guardie portano al mio cospetto un ladro. Io ordino di tagliarli le mani".
"Io sogno fughe sui tetti" racconta Mel.

Poco dopo trovano il giornale.
Sulla prima pagina il secondo omicidio del Cuoco.
Lo chiamano il Cuoco perchè uccide con coltelli da cucina.
"Ne parlavano in ufficio" racconta Mel "Sembra che derubi e poi sgozzi le sue vittime. In casa. Nessun segno di effrazione. Una specie di fantasma".

"La seconda vittima era un antiquario. Trovato morto nel letto di casa. Gola tagliata da un orecchio all'altro".
E' mezzanotte e per strada la macchina vecchia di quindici anni fa un rumore infernale.
"Non ce l'abbiamo anche una vuvuzela, perchè quelli che abitano oltre i tre isolati potrebbero non sentirci arrivare" ironizza Mel
"E' un'ottima macchina, non parlarne male" le punta il dito ErPro.
Scendono. Il negozio dell'antiquario è chiuso da una saracinesca.
"Proviamo dal retro"
[il resto dell'avventura giocabile IL CUOCO, presto, in download]
https://www.isolaillyonedizioni.it/city-of-mist-gdr


Da quando il trasformismo è diventato un'esigenza, trovate GDR e manuali su Magic Merchant

6 commenti:

  1. Come ambientazione non mi ha mai convinto, ma riesci a rendermela più che accettabile :) come sempre il Master fa la differenza!

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    1. Ho pensato la stessa cosa. Uno così potrebbe convincermi che la cacca è un buon antipasto, basta metterci un po' di sale.
      Massima invidia per la sua banda.
      Visto che ci sono: buon 2019, agli ospiti e al padrone di casa.

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  2. Hai una potenza narrativa fuori dal comune
    REM

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  3. Bello! Non do nell'investigativo, ma mi hai zizzato un casino!
    Sulla storia, non ci perdo neppure tempo a dirti com'è...

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