giovedì 12 aprile 2018

Divertitevi voi che potete

Non esattamente una passeggiata, il viaggio Torino-Modena in macchina, complicato dalle troppe scatole in vendita di Viking e Redbairon sui sedili, più che una gita un trasloco coatto, un matrimonio zingaro. All'ultimo minuto si unisce nell'abitacolo anche Christian Giove [Chrys] che sottrae ossigeno e cubatura sui sedili posteriori, tanto che discutiamo di:
1- non vendere più le scatole di Kingdom Death Monster nè Gloomhaven che cubano quanto Chrys
2- fare a pezzi Chrys con una mannaia
3- montare un portapacchi
4- prendere due macchine
5- fare a pezzi Chrys con una mannaia
Per arrivare a Modena impieghiamo 4 croissant e 3 urinatoi a muro [Chrys se la tiene, forse per timore di essere abbandonato, effettivamente lo abbiamo minacciato più volte].
Usciamo dall'autostrada.
Rotonda.
Parcheggio.
PLAY.

Alle 7.55 i giocatori sono già in fila, anche se apre alle 9.00, come maialini sul fianco della scrofa per non perdere il proprio posto al capezzolo.
Il parcheggio davanti all'ingresso si popola di venditori di giochi usati, tante scatole quante non potreste trovarne neanche dentro i padiglioni di PLAY.
Apriamo il baule e mettiamo su anche noi la nostra bancarella. Vendiamo parecchie scatole ma nel complesso restiamo dei dilettanti, ad esempio dalla Citroen affianco  vendono giochi Red Glove e pannocchie arrostite con burro e sale, e nella Giulietta di fronte astratti Oliphante con servizio truccabimbi.
Nel giro di qualche minuto arrivano i primi clienti.
Conosciamo un ragazzo che compra giochi per i suoi amici facendoci su 5€ di cresta cadauno.
"Così ci esce il mio gratis" ride.
Ne conosciamo un altro con giubbetto di pelle che si presenta come il ras del parcheggio di PLAY e che ci chiede il pizzo per vendere nella sua zona [volendo vende anche cellulari Samsung].
Entriamo mezzora dopo l'orario d'apertura.

PLAY è un formicaio, e parlo di formiche sarde, quelle grosse, che pigliano al volo le briciole di pane che cadono dal tavolo.
Tutti vendono e comprano compulsivamente qualunque cosa.
Lo scorso anno gli organizzatori di PLAY hanno fatto un esperimento: fra le bancarelle ne hanno infiltrata una di un ferramenta, che vendeva solo viti, rondelle e bulloni. Ci hanno messo su un cartello: "Token 3D per gestionali ferroviari".
La bancarella ha fatturato 3400€ nella sola giornata di sabato, e il proprietario ha autografato undici scatole di chiodi e limonato una cosplayer di naruto.

PLAY è faticosa.
Si cammina molto e si suda il doppio, rendendo lo struscio fra i giocatori un'esperienza rancida,  olfattivamente importante. Si fa la coda per il bagno anche in quello degli uomini, e si litiga ai tavoli con:
1- quelli che vogliono giocare tutti i turni
2- quelli che impiegano troppo tempo per pensare
3- quelli che si seggono solo per la dimostratrice figa

Con Vik e Red riusciamo a giocare a qualcosa, Cry Havoc alla Tana dei Goblin [io ritiro la tshirt e dalla boccia di beneficienza pesco due adesivi e un cavatappi] e Campus Caffè alla Doppio Gioco Press.
Riprendiamo il giro.
Camminiamo fra gli stand.

Compro due giochi usati che avevo già giocato e rivenduto anni fa [Hansa "perchè in fondo era figo" e Alle porte di Loyang "perchè in fondo ho quasi tutto di Rosenberg"], e poi qualcosa di nuovo di cui racconterò sul blog.
Da Narrattiva riesco a farmi autografare Cuori di Mostro 2 dall'autrice, Avery Alder, che è alta due metri ed ha le nocche tatuate, e in uno stand vicino trovo anche Fiasco, gdr senza master d'ambientazione film dei fratelli Coen, che cercavo da un po'.

Camminiamo.
Mi fermano per il selfie col panino [vedi post precedente].
Il post l'hanno letto in tanti, troppi, perchè io non mi senta strano.
Mi fermano e io mi invento qualcosa da dire.
"Come va PLAY, provato qualcosa di bello?" chiedo.
Chiacchiero, mi chiedono come va la spalla, rispondo a strane domande, ricevo delle birre, tanti abbracci, alcuni baci, alcuni vogliono fare la foto anche con Viking e RedBairon che però sono in coda agli stand, alcuni non hanno capito il contest e hanno preparato un panino in più per me, altri avevano il panino ma l'hanno già mangiato e mi mostrano la stagnola unta di maionese chiedendomi se vale.
Sono tanti, io scatto selfie e distribuisco i bigliettini per il gioco messo in palio, ma a volte uso il loro cellulare, a volte fotografo tagliando scalpi e in generale faccio un po' di casino.

La premiazione si svolge alle 17.30 allo stand della CosplaYou, la casa editrice che ha prodotto il gioco, con Omar Khmayes, autore di JEWELS e materialmente sponsor di questo blog.
C'è gente, ma non tantissima, alcuni sono rimasti ai tavoli a giocare e li capisco anche, che da alcuni editori c'è da prendersi a coltellate [ndr: da Asmodee ci sono i tornelli come allo stadio, all'outlet Giochi Uniti Vik e Red fanno 30 minuti di coda]. Estraggo le tre copie di JEWELS e le consegno ai vincitori.
Mi fermo a chiacchierare con loro. Ricevo un paio di inviti a pranzo.
Grazie ragazzi. Sto bene.

Ultimo giro.
PLAY si fa abbracciare ancora una volta, come una donna che ha fatto un colpo di testa e ti concede un ultimo bacio prima di tornare dal suo compagno, perché sa che sarebbe tutto troppo complicato.

Torniamo al parcheggio verso le 18.30.
Carichiamo le scatole in macchina.
Partiamo
Da menzionare nel viaggio di ritorno:
1- una macchina che incrociamo sull'autostrada, con disegnata nella polvere del baule una cippetta e una cacca stile Arale
2- un numero spropositato di bottiglie di birra che tintinnano nel bagagliaio
3- Redbairon che vomita a 20 km da Torino [vomita liquido l'equivalente di un bottiglione di coca cola da 2 litri]

Divertitevi voi che potete
Il mattino dopo PLAY, facebook è una macelleria messicana di commenti. Oltre ai soliti post foto-del-bottino e quelli contro i post foto-del-bottino e quelli che disquisiscono sull'uso corretto o meno della parola bottino che mi verrebbe voglia di picchiarli in testa col Garzanti quello con la copertina rigida, ci sono le lamentele di quelli che non sono riusciti a giocare al titolo che volevano o che si aspettavano più sconti.

La mia opinione [dopo un po' di edizioni di PLAY].
1- faccio una previsione senza palla di vetro: il prossimo anno ci saranno 200 tavoli in più. Ma troverete lo stesso coda ai tavoli. E fra due anni ce ne saranno 500 in più. Ma troverete lo stesso coda ai tavoli. Il punto è che i tavoli non riusciranno mai a stare al passo con i visitatori e con i nuovi giocatori, e PLAY non potrà mai far giocare tutti quanti al volo e senza code, neanche se, per citare i Prozac+, diventasse grande come una città [neanche Lucca ci riesce].
2- io ho trovato parecchi sconti fra gli editori, e ho visto che alcuni facevano anche il 3x2 sulle novità [GateOnGames ad esempio] ma in linea di massima a PLAY si trovano sconti e offerte su giochi a catalogo che magari hanno già qualche primavera [da Asmodee c'erano Russian Railroads e Tragedy Looper a 10€, Cosmic Encounter a 20€]. Sulle novità, di solito, ci sono fisiologicamente meno sconti.
Un po' come tutti gli anni, quando iniziano i saldi sui vestiti, trovate scontati quelli della collezione appena passata, non i nuovi arrivi. Ora: se andate a PLAY contando di risparmiare e anzi guadagnarci, fatevi bene i vostri conti, perchè non so voi ma io partendo da Torino fra benzina, casello autostradale, un paio di caffè in autogrill, parcheggio interno PLAY e biglietto di ingresso, non penso di poter andare facilmente in positivo.


Un grazie doveroso a Omar di Magic Merchant e a CosplaYou per aver finanziato questa mia idea casalinga e parecchio spartana.
Un grazie [#nonbastaungrazie] a tutti gli amici incontrati, a quelli del panino, a quelli che si sono fatti chilometri di strada con una bottiglia nello zaino solo per regalarmela, e a quelli che si sono fermati anche solo per due parole.
'notte ragazzi.



un click a Magic Merchant

12 commenti:

  1. Grazie a te Dado, condottiero ludico barbuto ed ai tuoi bardi compagni che siamo tutti noi 😊

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  2. Sono scampato alla mannaia per miracolo! O.o

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  3. E’ stato bello conoscerti Dado e non è come dici,, sei simpaticissimo.
    CP

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  4. Giorno di ferie e PLAY il venerdì pomeriggio... una pacchia, sono riuscito persino a provare Rising Sun (ed a risparmiarmi un po' di soldini :-( )

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  5. Grande Dado, bell'articolo! Ci siamo incrociati sabato ma non volevo importunarti visto il casino: magari il prossimo anno trovo il "coraggio". :-)

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  6. Dado Dado
    basterebbe organizzare i tavoli in altra maniera
    con le prenotazioni scritte e turni max 30 min
    Play sta diventando un problema per se stessa
    JustMyTwoCents

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    1. Concettualmente sono d'accordo e lo dico da anni. I tempi però vanno modulati in base al gioco. Sulle prenotazioni: Sì ma solo se fatte bene, ed è difficile. Il 99% dei problemi si risolverebbero stabilendo tempi massimi come dicit tu, tutto diventerebbe più gestibile e prevedibile

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  7. E' incredibile che tu sia riuscito a giocare a qualcosa. Bisogna che i tuoi groupies ti tengano più occupato :D
    ...cmq tutte considerazioni condivisibilissime; va spezzata una lancia però, nonostante l'affluenza sempre più record, ci stanno provando. Rispetto a due anni tutto era sensibilmente più vivibile. Ma si può ancora migliorare, sicuramente

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  8. Ma dai. Dei miei amici di Bologna sono stati al PLAY e mi hanno portato il "Senza Volto" proprio questo sabato che anche io ero a Modena (per entoModena però).
    Ti leggo (anch'io)
    Carla

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  9. grande Dado! (un amico col panino!)

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  10. E' passato un mese, ma ancora l'adrenalina scorre a mille!
    Quanto è bello il Play!

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