giovedì 1 febbraio 2018

Le mani che modellano l'argilla

Raggiungo la testa del serpente azzurro dentro il navigatore.

La clinica è in collina. Arrivo in anticipo. Che è già buio.
Attorno solo villette private protette da muri di cinta, telecamere e cani al cancello. Non c'è un cane sotto i 40 chili, e che non sembri un discendente di Cerbero.
Parcheggio a ridosso di un fitto bosco di alberi neri.
Sono un'ora in anticipo. Come ho già raccontato, mi muovo male quando esco da Torino.
Spengo i fari e aspetto che un maniaco venga a farmi fuori dal bosco.  

Un'ora dopo entro nella clinica. Il medico viene a prendermi nell'atrio. Gli sguardi delle infermiere dell'accettazione mi trapassano. Finalmente realizzo. Non mi farà nessuna infiltrazione alla spalla, il medico è stato radiato dall'albo, in quella clinica espiantano organi per venderli a vecchi miliardari malati, le interiora le danno ai cani delle villette, seppelliscono i corpi nel bosco, sono fottuto.
Mi fa passare fra un cambio turno e l'altro. La visita dura quasi un'ora.
L'infiltrazione alla spalla mi dà un po' di sollievo.
Comprensibilmente i primi giorni senza antidolorifici sono piuttosto dolorosi. Come piantarsi una forchetta sotto l'unghia, e poi picchiare contro il manico con una scarpa. Secondo il medico oramai sono assuefatto e le controindicazioni superano i benefici.
Socialmente poi il dolore è tollerato soltanto se rapido. Dopo un po' che hai male le persone attorno si rompono i coglioni. Se racconti a qualcuno che hai una terribile emicrania e la notte prima non hai dormito, vieni compatito. Il quinto giorno di mal di testa e notti insonni ti dicono: "Beh, mal di testa, Andre, chi non ce l'ha al giorno d'oggi un po' di mal di testa, bisogna anche saper sopportare un pochettino, eh".

E venne l'esercito

L'evento è al Jolly Joker, board game cafè del torinese che da qualche anno è diventato luogo di pellegrinaggio di editori e autori con anteprime, prototipi e copie demo sotto braccio.
Prima di Pendragon Game Studio, presente con gli autori Francesco Testini e Marco Legato, ricordo eventi di Oliphante, DvGiochi, RedGlove, e Devir.

Parcheggio.
Speriamo ci sia poca gente, penso.

C'è il pienone.

Per qualche ragione a me ignota, Francesco Testini, nato a Napoli e vissuto a Bari per più di 20 anni, è molto amato a Torino. La sua breve permanenza nella città della Mole Antonelliana, appena 3 anni, è stata così significativa che i torinesi lo riconoscono fra i volti noti, insieme a Pietro Micca, Macario e Chiamparino.
La presenzazione di Xi'An L'esercito di terracotta, diventa quindi mero pretesto, e si trasforma in una festa per il ritorno a casa del figliol prodigo.
Gli altoparlanti diffondono All you need is love. La ragazza che fa i panini scrive Testini con la maionese sugli hotdog.

Guadagnare una sedia al tavolo, nella confusione di abbracci, guance bagnate di lacrime, e "Mi sei mancato un botto, Francè!",  mi riesce relativamente facile.

Muovono nel torbido insieme a me altri DUE personaggi.
Marco Legato. Socio alla pari del Testini nell'affare Xi'An, approfitta della baraonda per restare nell'ombra e spacciarsi per semplice giocatore, con i curiosi che si avvicinano al tavolo.


"Io ci ho fatto una dozzina di partite" racconta " è molto figo, se volete ve lo spiego". Durante la partita elogia il gioco e le scelte dei due autori, sottolineando: "Ho letto in un'intervista che per alcune scelte tecniche il Testini non sapeva da che parte girarsi, ma l'altro autore, Marco Legato, un mezzo genio, una mente tipo Cern di Ginevra, ha fatto così e così".
Christian Giove. Imbucato come un sorcio in una dispensa, si ritaglia l'angolo vicino al frigo del Jolly Joker per alzare un tavolino pieghevole nascosto sotto l'impermeabile, e mettersi a dimostrare il suo Dragon Pets.
"Ne approfitto per lasciarvi le promo" lo sento dire a più riprese. A fine evento avrà venduto diciotto scatole, una anche al venditore di rose peruviano entrato nel negozio.

Ero al Jolly Joker, dicevo, durante la demo de L'esercito di terracotta, e la folla che premeva attorno al nostro tavolo faceva un sacco di domande su questa o quell'altra regola del gioco, e Francesco, che Marco era all'altro tavolo sotto mentite spoglie, Francesco rispondeva a tutti con infinita pazienza, con lunghe e dotte digressioni su usi e costumi del popolo cinese, e quand'era stanco si poggiava qualche minuto sulla mia spalla dolorante, così che anch'io fra lo Yin e lo Yang aprivo la bocca per raccontare della leggenda di "Stocaz" e "Inchiachemale" , i due cuccioli di tigre di giada smarriti lungo le sponde fiume Voltaren.

Xi'An L'esercito di terracotta
Tedesco stretto e a basso contenuto d'alea per 2-4 giocatori, per 60 minuti circa di durata [90 in caso di forti pensatori al tavolo], di Francesco Testini e Marco Legato, edito da Pendragon Game Studio, presentato lo scorso Essen e caldo di stampa.
L'ambientazione del gioco, l'esercito di terracotta ordinato dall'imperatore Ying Zheng per celebrare la dinastia Qin, è ben resa grazie al lungo lavoro di ricerca di Francesco Testini e alle sue conoscenze della Cina [nella quale lo stesso Francesco è volto noto insieme a Mao Tse-tung, Confucio e Bruce Lee].Scopo del gioco: guadagnare più punti vittoria dei propri avversari costruendo statue di terracotta, dipingendole e armandole.
La meccanica centrale del gioco, delle quattro carte, prende spunto, modificandola sensibilmente, da un antico gioco cinese che si chiama "pai-jiu" (o più comunemente pai-gow), che siginifica "fai nove". Il gioco prevede che i giocatori scelgano una pila di 4 tessere del domino per abbinarle in due coppie, cercando con la somma dei puntini della coppia di ottenere dei punteggi.
L'alta rigiocabilità da buon tedesco si intuisce già dal setup, che permette differenti configurazioni nell'area delle statue, dei gettoni colore, degli edifici e delle carte armi.
A inizio partita viene distribuito ad ogni giocatore un mazzo di 24 carte. In ognuno dei 6 turni di gioco, ogni giocatore dovrà pescare 4 carte e giocarne 2 per volta.
Ogni carta reca un effetto [es. guadagni 3 mattoni argilla] e un valore iniziativa [es.5]
Le carte vengono giocate 2 a round, sovrapposte, così che di una si utilizzerà l'effetto e dell'altra il valore iniziativa [di ogni carta si "spreca" il 50%]. L'ordine di turno è determinato dal valore iniziativa, e neanche a dirlo giocare tardi rispetto agli altri giocatori si rivelerà un prendere quel che rimane pagandolo pure salato. Fondamentale quindi raggranellare punti iniziativa a costo di giocare qualche azione più debole [lamentarsi di quanto è stretta la meccanica è consentito anzi consigliato dagli autori].
Xi'An lavora su 4 macro aree:
1- costruzione delle statue
2- pittura delle statue
3- acquisto di tessere del mausoleo
4- acquisto carte armi
Per maggiori dettagli vi rimando al videotutorial di Miss Meeple.
A fine partita si faranno punti sommando: statue costruite - statue dipinte - maggioranza statue dipinte in ogni settore - punti primo ministro - punti tessere mausoleo non utilizzate - carte armi - carte armi su statue colore.

Xi'An è un gioco compresso, denso, zippato. E' ben visibile il grosso lavoro di forbice sul superfluo, la lenta lubrificazione di ogni ingranaggio, il lungo playtest, l'ossessione dell'aderenza al tema.
L'interazione è indiretta, ci sono diversi modi per andare a punti, qualche azione coltellino svizzero [tessere mausoleo] e c'è anche un po' di programmazione sulle lunghe distanze. 
Le quattro carte che pescherete ad ogni turno saranno pesanti come macigni, e ve le rigirerete più volte fra le mani cambiandone la sovrapposizione.
Quel che ne esce è un german stretto, quasi old school, efficace, che non perdona disattenzioni, con un tempo di gioco perfetto anche per chi deve alzarsi presto il mattino dopo.
A mio avviso un gran bel gioco.
Difetti? Qualcosa di migliorabile nei materiali. Il cartoncino delle fustelle poteva esser meglio rifinito e meno spigoloso, e le carte è prudente imbustarle.
Ma stiamo parlando di "carta e cartoncino", nulla che rovini l'anima del gioco.
Se vi capita l'occasione provatelo, ne vale la pena.

Epilogo
Esco dal Jolly Joker che comincia a far buio.
Torno alla macchina.
Prima di rientrare a casa devo passare da Gepi, per controllargli il computer.
Io e Gepi siamo cresciuti insieme. Da bambini io, lui e mio fratello inserivamo le monetine nel cabinet di Supermario. Oggi non ci frequentiamo tantissimo. Abbiamo preso strade diverse. Ma nei momenti importanti della mia vita, come quando mi sono sposato o quando è nata mia figlia, lui c'è sempre stato.
Gepi ha fatto delle scelte sbagliate. Qualche minchiata di suo pugno, non voglio dargli attenuanti. Ed ha frequentato persone sbagliate.
Salgo fino al suo appartamento.
Mi apre nudo, a parte un paio di mutande storte.
"Ehi, Andre"
L'appartamento è sventrato. Sembra ci sia esplosa dentro una bomba a mano. Ci sono macerie dappertutto, secchi con piastrelle, sacchi di cemento, attrezzi da lavoro sporchi, il bagno è una ragnatela di tubi a vista.
"Stai ristrutturando?" gli chiedo
"Ho un sacco di idee"
Me le spiega. Poi mi chiede un prestito di 500 euro, che mi restituirà entro quattro giorni. Gli rispondo che non posso, brutto periodo anche per me e Francy. Ci sediamo in cucina e ci apriamo due Peroni.
Gli racconto della spalla. Lui fisicamente è messo peggio: fa onde d'urto a entrambe le spalle e ha un ginocchio a pezzi.
"Il computer?" gli chiedo
"C'è un problema di linea. Ti chiamo quando me lo mettono a posto, così me lo controlli".
"Te come sta andando, stai lavorando?"
"Macchè. Sono fermo. Da settimane. Sto tutta la notte sul computer a farmi venire delle idee. Chiedo prestiti agli amici, che poi non potrò restituire".
Mi espone la sua idea per tirarsi su. Pessima. Mi viene un po' da piangere.
Mi alzo e lo abbraccio.
Ride.
"Andre a te ti faccio un regalo, guarda".
Apre la lavastoviglie e ne estrae un lungo coltello seghettato.
Poi comincia a cercare, ad aprire cassetti e ante.
Finchè trova il blister.
Ne taglia un pezzo col coltello.
"Ecco, tieni"
"Cos'è?"
chiedo
"Viagra 100"

"E che me ne faccio"
"Te ne prendi metà pastiglia, due ore prima. Guarda che è un gran regalo, Andre, poi mi dirai"
"Ma va, tienile tu 'ste pastiglie, cosa mi dai..."

"Andre mi offendo, eh, guarda che è un signor regalo, tu non sai, non ti dico il valore di mercato di 'sta roba, che poi non è neanche per il valore, ma..."
Lo abbraccio ancora. In mutande e col coltello seghettato in mano. Pensavo succedesse solo nei film di Tarantino.
"Promettimi che non farai cazzate" gli dico
"Ci penso, Andre, ma non garantisco"
ride
Ripenso a quand'eravamo bambini, ai bagni di Pietra Ligure, e mangiavamo in spiaggia l'insalata di riso portata dalle mamme, o ci avventuravamo sugli scogli, o a quando con i pantaloncini corti e le bici rubavamo le pannocchie nei campi.
Lo saluto.
Torno alla macchina.
Infilo il blister di viagra nella scatola di Xi'An.
Parto.

 Trovate Xi'An L'esercito di terracotta su Magic Merchant

10 commenti:

  1. Dado, sempre eccellente la tua prosa. Però ti sento un po' troppo foscoliano ultimamente! Forza e coraggio, potrebbe andar peggio: potrebbe piovere

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  2. E' la prima volta che vedo Xian (o come si scrive). Sembra caruccio visto montato!

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  3. Dai, su, ancora non ti hanno messo in un trolley, la guerra continua...

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  4. Xi-an a basso contenuto di alea ... parliamone , c'e' fortuna nella pesca della mano di carte e nell'uscita delle carte armi .. e non è poco .. Una recensione del viagra 100 manca !!!

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    1. Ciao Marco, l'alea in Xi'an è volutamente ridotta. Le carte lavoratore sono uguali per tutti e nel corso della partita vanno in pareggio, devi essere solo bravo a non rimanere a secco nei primi turni. Inoltre questo riguarda solo ed esclusivamente l'approvvigionamento delle risorse, e non sulle azioni che decidi di fare, su quello c'è libera scelta e devi solo cercare di non essere ultimo. Con il mulligan del primo turno e i primi due bonus del mausoleo è poi praticamente impossibile rimanere senza risorse (ma nelle prime partite ti potrebbe succedere).

      Sulle armi,alla luce di tutti i test effettuati, non mi è mai capitato di non riuscire a fare il mio bravo set, perchè: servono solo 3 carte, il ricambio è veloce (2, 3 o 4 carte per turno!), e il mazzo è ridotto. Devi solo pianificare dall'inizio il set che vuoi, perchè se inizi a metà partita, effettivamente potresti non farcela.

      Scusami, so che sono comunque un po' di parte, ma mi faceva piacere partecipare alla discussione. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri.

      A presto e grazie!!

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    2. Ciao.
      Non è completamente privo d’alea ma è molto contenuta.

      Calcola che ognuno ha un mazzo di 24 carte e ne pesca 4 a turno [per un totale di 6 turni]
      Al primo turno puoi fare mulligan, quindi se vanno male le prime 4 ne puoi pescare altre 4 [sicuramente diverse perché quelle scartate si mettono sotto].
      Quindi al primo turno potenzialmente peschi 8 carte su 24. Che è 1/3 del mazzo.
      Al secondo turno ti sono passate in mano 12 carte, quindi il 50% del mazzo.

      Tieni anche presente che di ogni carta che ti può servire, ce ne sono 6 nel mazzo da 24 [6 monete, 6 pigmenti, 6 aiutanti, 6 mattoni]
      Quindi le probabilità che hai tu sono:
      al primo turno di pescare UNA carta MATTONI pescando 8 carte [con mulligan] in un mazzo da 24, nel quale ci sono SEI carte mattoni.
      al secondo turno di pescare UNA carta MATTONI pescando 12 carte [con mulligan] in un mazzo da 24, nel quale ci sono SEI carte mattoni.

      Diciamo che fosse una scommessa fra me e te io scommetterei tranquillamente 3-4 birre, che entri i primi 2 turni peschi almeno UNA copia della carta che ti serve ^_^

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    3. Dado il tuo ultimo post potrebbe essere tranquillamente testo d'esame per "Teoria della Probabilità". Ti astieni saggiamente dal fornire le percentuali calcolate :)
      ...egregio Testini Xi'an merita rispetto già solo per la presenza del PURPLE come colore giocabile!!

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    4. Il viola è già di Dado, mi spiace XD

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    5. Dado non si discute e glielo cedo volentieri. Per questa volta :)

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  5. Malika80
    Ciao Dado sempre bravo.
    Ma è un po' di tempo che non ci racconti più di Viking e Redbairon!!!
    Il Vikingo altissimo che allunga le sue braccia telescopiche sul tavolo. Che talio!
    E Red, il mio preferito, cattivo, calcolatore, e che non si arrende mai neanche all'influenza o alla febbre anche alta per una serata con i suoi amici.

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