venerdì 24 novembre 2017

Lie to meeple

Il miglior consiglio che posso darvi, nel caso vostra moglie vi chiedesse conto dell'ennesimo addebito di giochi da tavolo su carta di credito, e voi non foste dei buoni bugiardi, e per buoni intendo almeno venditori di auto usate, è quello di fare un gran bel respiro. Non grattatevi il naso, non stropicciatevi l'orecchio, e in generale non toccatevi il viso: come insegna Cal Lightman sono piccoli segnali di stress, cartina tornasole che state mentendo. Avvicinatevi a lei, tirate fuori dal cassetto il miglior sorriso del mondo, cingetela con un abbraccio delicato e ditele: "Cominci a perdere i colpi anche tu, tesoro?". E poi datele un bacio affettuoso sulla fronte.


Vorrei tranquillizzarvi: anche se raccontar balle non è la vostra tazza di tè e siete soliti abbassare lo sguardo anche solo quando date la colpa al traffico per i vostri 5 minuti di ritardo in ufficio, con qualche dritta giusta [mia] e molto lavoro davanti allo specchio [vostro] sarete presto in grado di giurare serenamente sulla vostra testa tipo burattino di Collodi, e giustificare in maniera convincente con la vostra dolce metà pure i bagordi del black friday.

Anzitutto sappiate che "L'ho comprato per un amico che non ha la carta di credito e che mi ha chiesto il favore, mi ha già ridato i soldi venerdì scorso" è un discreto escamotage, per cominciare, soprattutto per acquisti sporadiciSe volete dar tridimensionalità alla storia potete raccontare che la carta di credito l'ha presa la moglie, dalla quale il vostro amico si sta separando [ciò vi aiuterà a portare il discorso altrove] anche se in generale vale sempre la regola d'oro: meno parlate e meglio è.

Un altro modo creativo per giustificare l'addebito di un gioco su carta di credito è quello che io chiamo: il regalo deprecabile.

"Beh, te l'ho detto che Gianni del reparto marketing si sposa, no? Gli altri colleghi hanno messo 50€ a testa per l'addio al celibato, hai presente? Locale per soli uomini, finto champagne fatto con le bustine che ti fanno pagare 200€ a bottiglia, e poi la classica spogliarellista a seno nudo. Boh, a me sembrava proprio di buttare via i soldi. Ho preferito prendergli un gioco da tavolo. Magari non ci giocherà mai, eh. Ma magari sì".


Anche nascondersi nel nebuloso mondo scolastico dei figli, degli avvisi della coordinatrice e delle attività didattiche, potrebbe essere una buona giocata.

"Come sarebbe Cosa sono questi 10€ per Coloretto?"
chiederete alzando la voce "E' quella stramaledettissima penna colora-cancella che ci ha fatto comprare la maestra per il progetto Arcobaleno, 10€ e manco si chiude bene il tappo. Oh, ma al prossimo colloquio genitori-maestre mi faccio sentire, vedrai se non gliene dico quattro!".

Ogni scusa che metterete in gioco e che poi manderete nella pila degli scarti, vi farà consumare mana, creatività e memoria. Mentire bene vi richiederà una montagna di lavoro, non esistono scorciatoie, formule magiche né scuse passepartout senza data di scadenza che potrete riciclare all'infinito.
Ricordate sempre che state giocando una partita asimmetrica, e che le mogli partono con un bonus in memoria [voi invece un inutile bonus calvizie].
Quindi dovrete lavorare sodo ed esercitarvi con costanza [per cominciare consiglio almeno 2 sessioni settimanali allo specchio da 45 minuti cadauna]
"Mentire è 1% ispirazione è 99% traspirazione"
Le bugie hanno la coperta corta
"Okay, Dado, sono riuscito a giustificare l'acquisto con la scusa del trapianto di fegato al mio amico Gianfranco, ma adesso la scatola come la porto a casa, dove me la nascondo perché mia moglie non se ne accorga? Lei sa bene quali giochi ho sulla mensola!"
L'obiezione è corretta. I consigli poco sopra sono validi a patto che abbiate un garage, una soffitta o un baule in cantina in cui occultare il cadavere. Ma nel caso non ce l'aveste?

A questa domanda ha risposto di recente coi fatti niente meno che Uwe Rosenberg.

10 anni dopo Agricola, pietra miliare e classico assoluto che non ha certo bisogno di presentazioni, Uwe si presenta a sorpresa ad Essen con un'edizione zippata del suo noto gestionale.
La scritta Family Edition torreggia sul coperchio della scatola.
Si tratta di un Agricola più smilzo, semplificato nelle regole e sforbiciato nelle azioni [sono stati tolti gli steccati e le carte], ma molto simile nelle meccaniche e identico nell'ambientazione bucolica, fra contadini, pecore, mucche e ortaggi.
A scandire i 14 turni un segnalino, che procedendo sul tracciato rende disponibili nuove azioni e nuove risorse. Il gioco mantiene il concetto di raccolto, anche se in questa nuova versione sfamare i propri contadini risulta più facile [e molto meno ansiogeno].

Si tratta di un gioco semplice, ben realizzato e con ottimi componenti, gradevole seppur senza far gridare al miracolo, pulito nell'esecuzione, privo di orpelli e complicazioni inutili solo "per evitare di essere simile a...", un discreto introduttivo al genere, la cui unica colpa, a mio avviso, è forse un certo ottimismo nella previsione delle primavere dell'utenza [otto sono troppo poche, meglio nove o dieci].

Ecco che allora arriva la domanda.
Perché Uwe ha creato questa versione family del gioco quando lo stesso Agricola-padre, già ne prevedeva una nel regolamento? [versione tra l'altro piuttosto giocata, nel mondo].
E la risposta è: per permettere a noi giocatori di portarci a casa un altro gestionale.

Uwe conosce la storia. E sa che i giochi entrano più facilmente in casa attraverso le mogli e le madri.

Uwe sa che mentre Sony e Microsoft si prendevano a cornate per riuscire a piazzare le proprie console PlayStation e Xbox nelle case dei giocatori, con esclusive grand-guignolesche ed fps che facevano sì gola ai mariti, ma che scatenavano guerre civili in casa, Nintendo passò quatto quatto dalla porta principale, con lo Wii Fit.

Nintendo puntò alle mogli, che per la prima volta chiesero la console.
"Così faccio yoga".
Questa è stata la grande intuizione. O se vogliamo la backdoor.

Uwe sa che con una bella etichetta alta cinque centimetri Per Famiglie, al padre che varcherà la soglia di casa con la scatola in bella vista sotto braccio, basterà dire: "L'ho preso per giocarci tutti insieme, io, te e la piccola" e non ci saranno rappresaglie.

Il gioco per famiglie passa la dogana senza controlli. Viene messo sulla mensola. E poi, proprio come il Wii-Fit: dimenticato dalla padrona di casa.

Uno stratagemma PER NOI GIOCATORI, per permetterci di far entrare illegalmente altri titoli in casa, far passare loro il confine del pianerottolo, e il board game detector oltre lo zerbino.
Ed allora via di stampante deskjet e forbici, e un po' di sana faccia di tolla [e non toccatevi il naso!]

E lavorate allo specchio con costanza.
Che mentire bene è faticoso.
Agricola in tutte le sue declinazioni su Magic Merchant

4 commenti:

  1. Ok...attendo suggerimenti anche per le mogli giocanti di mariti non giocanti: il mio ogni volta che vede un pacco mi lancia certe occhiate!!!
    Elena P.

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  2. Per le mogli distratte è sufficiente il "non è per me, è per X". Nel giro di qualche giorno si distrarranno e non noteranno scatole nuove sullo scaffale. Per il momento per me funziona :)

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