venerdì 9 giugno 2017

Intervista all’uomo senza volto dietro Warstones

Se siete arrivati fin qui non avete bisogno che vi spieghi chi è Andrea Chiarvesio.
E probabilmente saprete anche dell’imminente uscita di Warstones, il nuovo gioco di schicchera con eserciti di orchi e nonmorti [e altri eserciti di cui non è ancora opportuno parlare].
Ma sicuramente non conoscete l’altro autore del gioco.
Raistlin.
Perchè è un uomo che vive nell’ombra, schivo come un barbagianni, non ci sono sue foto sul web, qualcuno pensa addirittura che sia in un programma di protezione testimoni.

1Dado- Raistlin hai visto qualcosa che non avresti dovuto vedere? Hai testimoniato contro qualche padrino? Per tradurre: esisti davvero o sei un animale immaginario come lo spaturno?
1Raistlin- Ebbene sì, ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... Non è vero. Semplicemente non mi piace mostrarmi sul web. L'unica foto mia esistente è quella recentissima che ti ho inviato un paio di settimane fa e che hai messo nella sezione apposita del tuo blog. Naturalmente sono mascherato, o meglio celato. In realtà non saprei spiegare il perchè di questo timore - che in fondo timore non è, forse più una questione di disinteresse nell'apparire.

2Dado- Cominciamo con un po’ di curricula, solite cose: nome, cognome, che fai nella vita
2Raistlin- Mi chiamo Maurizio Favoni e di lavoro faccio... il cassintegrato. Ebbene sì, credo di aver sgretolato ogni record di permanenza in cassaintegrazione continua a zero ore. In realtà sono assunto da una famigerata azienda torinese che calvinianamente chiamerò 'SBAV' - credo abbiate capito di che si tratti. Tuttavia non nascondo come recenti avvenimenti stiano smuovendo le cose a favore di un nuovo, interessantissimo lavoro che fa capolino all'orizzonte... vedremo come si metteranno le cose.

3Dado -Arriviamo alla polpa, perchè i giocatori sono soliti annusarsi sulla base del giocato. Curriculum ludico: quando hai cominciato e qual è stato il tuo percorso.
3Raistlin -Credo di essere un innato giocherellone, fantasticatore e sognatore. E' innegabile. Tutto ciò che è gioco mi ha sempre attratto; macchinine a parte, che non mi hanno mai divertito, ho giocato con vocine, esplosioni e rumorini vari fra Micronauti, Transformers, robottoni, astronavi e Lego fino all'età di 14-15 anni e non mi vergogno di ammetterlo... sinceramente non avrei mai voluto smettere ahahah
Ad ogni modo i primissimi approcci con il gioco da tavolo li ho avuti con le carte classiche e la Dama, merito di mio padre che mi avvicinò a tutto ciò sin dalla tenera età. A 5 anni sapevo già giocare diversi giochi, compresi Scala 40, Scopone Scientifico, Tressette, più numerosi altri minori. Di lì a poco mi avvicinai anche al Mulino e agli Scacchi. Curiosamente gli astratti mi piacevano molto da piccolo/adolescente; mi affascinavano le meccaniche, la forma e l'idea dei pezzi che si muovevano su scacchiera con regole e restrizioni da giostrare al meglio per vincere. Crescendo scoprii i primi 'veri' giochi da tavolo. Indovina Chi, L'Allegro Chirurgo, Saltaranocchio, Forza 4, Battaglia Sottomarina, Cluedo, Monopoli, Brivido, Master Mind, Stratego, Manager, Subbuteo. Questi quelli che ho stragiocato. Poi venne il turno della Game's Workshop, sotto forma di Epic 40.000, Warhammer Quest, Hero Quest e Blood Bowl. Infine nel '94 arrivo Magic, il gioco che mi segnò. Ma il grande boom di acquisti cominciò nei primi anni del 2000, quando l'industria dei giochi iniziò davvero a sfornare tanti titoli e - soprattutto - quando ebbi a disposizione uno stipendio per potermeli permettere.
4Dado- Sulla Tana [e su questo blog] si favoleggia di una leggendaria collezione di giochi da tavolo, e che la tua collezione di carte di Magic The Gathering sia la più completa d’Italia.
4Raistlin- Ahahahah Giochi ne ho, non posso negarlo. Forse pure troppi! A ripensarci, e con il senno di poi, credo che alcuni avrei fatto bene a non prenderli. Ma ormai è fatta. Sono un feroce collezionista e non rivendo nulla. Del resto però sono umano anche io e in molti comprenderanno quanto sia facile cadere nell'acquisto compulsivo nel nostro hobby. Negli ultimi anni infatti gli acquisti sono calati di parecchio; oggi ricerco maggior qualità e originalità e comincio ad essere stufo dei cloni di cloni di cloni. Ad ogni modo la mia collezione attuale comprende 812 giochi (espansioni comprese) e ho una stanza dedicata dell'appartamento, che ho chiamato 'Stanza dei giochi'.
Riguardo Magic, lo ammetto, sono un megalomane: posseggo ogni carta uscita ad eccezione di alcune promo ultra-rare inarrivabili e dei 3 set Portal (di cui ho comunque tutte le carte più rare). Che sia la più completa collezione in Italia ne dubito, ma di sicuro non passa inosservata. Oltre all'intera Power 9 posseggo il 4x di tutte le carte più forti e giocate, sia vecchie che attuali (per capirci, dai Mishra Workshop ai Bazar of Baghdad, passando per Force of Will, Mana Drain, terre doppie, Tarmogoyf, Jace Mind Sculptor, ecc.). Ora come ora continuo a seguire il gioco e puntualmente acquisto i set che escono, già completi, che stipo in raccoglitori.
A livello 'serio' gioco esclusivamente Vintage (Tipo1), anche se oramai non lo gioca più nessuno, mentre a livello 'fun' (che poi è il modo migliore di giocare a Magic a mio avviso), amo il formato Commander e mi piace creare mazzi tematici e modalità insolite (Archenemy, Planechase, Vanguard, Emperor e altre inedite create da me... fra cui addirittura un RpG in cui i giocatori viaggiano fra i piani e fanno deckbuilding continuo per potenziare i loro mazzi fino a poter affrontare alcuni potenti Guardiani e il Boss di turno guadagnando carte extra dagli incontri, insomma in pieno stile Magic Shandalar per Pc, qualcuno se lo ricorda?).
Oltre a Magic sono inoltre collezionista di giochi collezionabili (lo so, sembra una matrioska detta così) e alle oltre 60.000 carte di Magic affianco le 35.000 di World of Warcraft, le 25.000 de Il Signore degli Anelli, alcune migliaia di Vampire: The Eternal Struggle più tutta una serie di giochi secondari più o meno conosciuti che spaziano dal vetusto Mutant Chronicles a Il Richiamo di Cthulhu CCG, Wizards of Mickey, Hecatomb, Corunea... tutti completi di ogni carta esistente, chiaramente.

5Dado- Sei un giocatore-icona sulla Tana dei Goblin, hai anche scritto il Vademecum del Termosaldatore, una guida nella quale spieghi come “proteggere” qualunque componente di gioco, e dimostri una volta per tutta di essere un nerd da antologia. Qual è stato il processo che ha portato il salto da giocatore ad autore?
5Raistlin- Mmm bella domanda. In realtà ho sempre avuto dentro di me la voglia di creare giochi. Posseggo ancora le decine di prototipi realizzati a partire dalla mia adolescenza in cui cercavo di ricreare due tipologie di giochi che all'apoca scarseggiavano e per i quali son sempre andato matto: gli skirmish e il dungeoncrawl definitivo. Ne ho ideati davvero tanti, usando componenti di fortuna a suo tempo, come ad esempio rondelle metalliche di varie dimensioni che acquistavo a peso in ferramenta e sulle quali apponevo adesivi per ricreare le pedine di mostri ed eroi. Inoltre mi disegnavo le board di gioco.
Tuttavia ammetto che difficilmente mi sarei proposto come autore. La mia fortuna è stata quella di conoscere Andrea che mi ha proposto una collaborazione, inizialmente per un gioco di carte, poi per quello che è divenuto Warstones.

6Dado -Tu e Andrea Chiarvesio. La vostra storia.
6Raistlin- Benchè siano molte le leggende che aleggiano sul nostro incontro, in realtà è avvenuto in un modo abbastanza semplice: un giorno contattai Andrea sulla Tana dei Goblin e lo invitai a giocare. Persona umile, si unì alla mia serata gioco settimanale qualche volta e penso si trovò bene, poichè lo rividi in altre occasioni da quel giorno. Per carattere siamo simili, abbastanza miti e andiamo molto d'accordo trovo, non solo in ambito ludico, ma anche sull'inquadratura generale della vita. Diciamo che Andrea ha qualche problema con il caldo in estate, ma nessuno è perfetto... Anzi, mi permetterei sull'argomento di raccontare un piccolo aneddoto.
Dovete sapere che nel periodo estivo casa mia è oggetto di un lieve problema tecnico: fa un caldo bestiale. Essendo all'ultimo piano del condominio, in totale assenza di coibentazione nel sotto-soffitta, la temperatura che si sviluppa fra le mura è qualcosa in grado di mettere seriamente alla prova le riserve idriche di un cammello. In realtà io vi sono abituato, inoltre non patisco troppo il caldo per natura, quindi non ci faccio granchè caso. Ma alcuni sostengono che, osservando la mia porta di casa dall'esterno, al salire dall'ultima rampa di scale che diparte dall'ascensore, si possano leggere in caratteri ondulanti rosso fuoco simili ad un miraggio saharico le parole "Lasciate ogne frescura, voi ch'intrate". Sospetto tuttavia si tratti solo di malelingue o di un raro effetto di rifrazione...
Ad ogni modo, un pomeriggio estivo, in piena fase di playtesting di Warstones, mi ritrovai a fissare all'altro lato del tavolo un Andrea più silente del solito, emaciato, pezzato e dalla fronte imperlata. Temendo un malore improvviso - e alla dodicesima richiesta di un drink - mi ritrovai dapprima perplesso, poi ebbi un lieve sospetto su quale potesse essere il problema. Effettivamente il termometro in cucina segnava i 34° e il tasso di umidità doveva essere prossimo al 95%.
"Andrea, che ne dici, accendiamo il Pinguino? Hai caldo?"
"Hai... un... Pinguino...?"
"Sì certo, è di là, coperto dal panno antipolvere, inutilizzato. Lo uso solo quando fa veramente caldo"
Dato che Andrea è persona rispettosa e non dà normalmente in escandescenze, fu d'accordo. Accendemmo il condizionatore, il cui tubo di esplulsione dell'aria calda misi fra le ante che portano al balcone. Nacque una discussione sulla convenienza di perforare il vetro, per permettere la fuoriuscita dell'aria in modo più appropriato, anzichè lasciare aperta la porta per il balcone che sottraeva preziosi gradi al raffreddamento, ma nulla di che. Nonostante la generosa offerta di Andrea di pagare lui stesso il lavoro del vetraio per la pratica del foro necessario e che io rifiutai per motivi prevalentemente estetici, alla fine si risolse tutto in tranquillità e nel migliore dei modi. Semplicemente Andrea non metterà mai più piede a casa mia se il suo termometro da taschino riporterà temperature superiori ai 26°.
7Dado- Warstones. Com’è nato e come si svilupperà.
7Raisltin- L'idea di Warstones è nata un po' per caso a dire il vero. Tutto risale a tre anni fa circa, quando con Andrea si tentava di ideare un gioco per un editore italiano che gli chiese un card-game di un certo tipo. Creammo un sistema, ma alla fine la cosa non andò in porto. Dalle ceneri di quell'esperienza, ci rimettemmo al lavoro e io ideai un sistema che faceva il verso a titoli sulla falsariga di Smash Up; doveva essere un gioco di carte rapido e semplice in cui, al comando di una fazione specifica, ciascun giocatore tentasse di conquistare tre villaggi fortificati disposti al centro del tavolo, giocando su di essi carte con valori di forza ed abilità. L'idea procedeva, quando una sera - lo ricordo come fosse ieri - parlando al telefono Andrea mi disse qualcosa del tipo: "Senti ma... se invece di usare una meccanica di carte per giocare le unità aggiungessimo una componente di abilità manuale e le schiccherassimo verso i villaggi...?"
Rimasi folgorato dall'idea. Era geniale. E si adattava alla perfezione al sistema, con i dovuti ritocchi. Se c'era un difetto di cui eravamo consci fino a quel momento, era proprio l'affinità del nostro gioco con altri titoli sul generis. Ma l'elemento dexterity cambiava tutto! Per giunta si sentiva parlare molto poco di schicchere in quel periodo - Flick'em Up non era ancora uscito, tant'è che quando lo vedemmo, di lì a poco, ci sembrò quasi incredibile che qualcuno avesse avuto un'idea analoga!
 Sul come si svilupperà Warstones... beh, qui la parola va all'editore, principalmente. La Red Glove sta facendo a mio avviso un ottimo lavoro. Sembra credere davvero nel progetto e ciò mi rende entusiasta. Quello che posso dire è che c'è tanta carne al fuoco riguardo al gioco e che il supporto non mancherà se sarà apprezzato. C'è tanto in cantiere, fidatevi...

8Dado- Se penso a Warstones mi vengono in mente Warcraft3, Summoner Wars e il Subbuteo. Che ne dici, sto sparando a caso?
8Raistlin- No no, ci stai azzeccando abbastanza bene. Direi che c'è un po' di tutti e tre i titoli che citi in Warstones: un'ambientazione molto simile al primo, l'importanza del movimento del secondo e la meccanica portante del terzo. Oltre ad un pizzico di 'area control/area influence' tipico di giochi come Bloodbowl Team Manager o Smash Up.

9Dado- Di recente abbiamo visto un bel po’ di giocatori schiccherare duro su Catacombs e Flickem’up. In cosa Warstones, potrebbe essere diverso o rappresentare un’alternativa?
9Raistlin- Sì vero, la schicchera sembra essere tornata di moda, il che fa sempre piacere, da buon nostalgico giocatore di biglie quale sono. Come ho scritto sopra, Flick'em Up uscì mentre eravamo in pieno playtesting di Warstones. Rimanemmo stupiti di come qualcun altro avesse avuto un'idea su un gioco di schicchere proprio in quel momento. Catacombs è un caso a parte (in realtà non lo conoscevo prima dell'uscita della nuova edizione); è davvero un capolavoro. Non pensavo che i giochi basati sulle schicchere fossero già giunti a un tale livello di complessità. Tuttavia, entrambi sono molto diversi da Warstones. Warstones mira alla semplicità e alla durata contenuta, puntando alla sindrome da 'Ancora una partita!'; può essere giocato in maniera leggera o caciarona se si vuole, MA si presta bene anche per la sfida seria a chi è realmente più abile, sia nel team-building che nell'esecuzione vera e propria. Entrambi questi aspetti si sentono e hanno peso durante la partita, oltre a rendere piacevolmente differenti i match a seconda della fazione utilizzata, ciascuna con abilità razziali che impattano lo stile di gioco. Chiaro che saper schiccherare conti e se proprio si è negati sarà dura spuntarla... Ma si impara presto e c'è da divertirsi un sacco, fidatevi.
In definitiva direi che Warstones ha un focus più ristretto dei titoli di cui sopra forse, ma è molto sfaccettato in quello che si propone di essere.

10Dado- Sbaglio o Warstones sembra ben prestarsi ad un uso “torneistico” ?
10Raistlin- Assolutamente sì! E proprio su questo aspetto la Red Glove ha in progetto di puntare parecchio. Ma forse è ancora un po' prestino per parlarne...

11Dado- Warstones uscirà attraverso Gamebooster. Puoi spiegare cos’è in poche righe, soprattutto quali saranno le differenze con il tradizionale kickstarter?
11Raistlin- Ormai se ne è straparlato e tutti lo sapranno, ma si può riassumere in una riga: Game Booster non è altro che una prevendita... con omaggio per la fiducia. E' di fatto più prevendita che kickstarter, in quanto il gioco uscirà indipendentemente dal numero di copie prenotate; tuttavia la fiducia dimostrata dagli acquirenti nei confronti di Warstones sarà premiata con un sistema analogo e paragonabile a quello di kickstarter, ossia aggiungendo materiali promozionali UNICI alla dotazione base. E ci terrei a sottolineare il termine 'UNICI', in quanto la Red Glove assicura che tali componenti promo non saranno mai ristampati - diversamente da come accade in molti kickstarter.

12Dado- Ultima domanda obbligatoria. Ti vedremo in giro per fiere ed eventi ludici per la promozione di Warstones o come sempre rimarrai nell’ombra a tirare i fili, e manderai Chiarvesio a fare tutto il lavoro sporco?
12Raistlin- Eheh, sinceramente non lo so. La mia vita è piuttosto problematica sotto questo aspetto. Temo che il grosso dovrà sobbarcarselo il buon Andrea (a cui in realtà sotto sotto piace girare eh). Comunque quando potrò sarò presente ad alcuni degli eventi cittadini qui a Torino, quello sì.

13 commenti:

  1. In verità, in verità vi dico:
    crowd/booster/prevendita con tanto di -rullo di tamburi- "omaggio alla fiducia". In pratica: non vado in banca e chiedo i soldi ai soliti giocatori per un gioco che ancora non esiste.
    Il che è perfetto non fraintendetemi... TRANNE IL PREZZO!
    Suvvia 39 euri per le schicchere? Quando c'è Flick 'em Up a 29? Per un gioco che ancora non esiste e non sappiamo (esattamente) come uscirà?
    Ma la politica editoriale del guanto rosso, non era quella di fare buoni prodotti (italiani) ad un prezzo contenuto? L'unico è stato Rush&Bash (Gigamon non è italiano), poi il vuoto spinto.
    E non ditemi che in Warstones ci sono le fiches... perchè per 39 euri io voglio proprio delle fiche: fellatio compresa!
    PS: e non ho parlato neppure delle ventilate espansioncine...
    PS2: Hey tutti lo sanno come la collezione più prepotente di Magic in Italia sia a Firenze...

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    1. Uhm... E Vudù, Super Fantasy e i vari giochini simpaticiedivertenti letteralmente tirati dietro? Sì lo so sono di parte però diciamo tutto tutto dai... 😀😀😀

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    2. In verità, in verità vi dico:
      ho fatto riferimento al nuovo corso del guanto rosso, tu hai citato giochi 2013 e 2014.
      Considera che ho parlato positivamente di Rush&Bash, avessi dovuto dire "tutto tutto" come da te auspicato, sarei stato costretto a nominare GodZ o Neko-In... pensavo avresti gradito la mia delicatezza :-)

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    3. Cavoli! Hai ragione ho dimenticato l'ottimo GODz che ha un rapporto qualità prezzo davvero davvero invidiabile, e ho anche dimenticato Il libro della giungla, altro ottimo prodotto a prezzo contenutissimo... Personalmente ho dimenticato i Gattini perché ammetto di conoscerlo poco...

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    4. In verità, in verità vi dico:
      chiedo scusa se non ho parlato prima di questi capolavori i quali vedrei bene inseriti in una nuova linea di prodotti dal nome (sparo a caso eh) di "corazzata potemkin"

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    5. Beh.... dai... Vudù ha venduto un botto...

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  2. Battaglia sottomarina... quanti ricordi... :)

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  3. 39 euro piu' 17 per ogni razza extra... e' pero' c'e' il gamebooster, la grande rivoluzione che distruggera' KS (questi i toni pubblicizzati), che vi da' vere esclusive (come molti KS aggiungo, sono pochi quelli che le ristampano, l'opposto di quanto scritto) con un preorder, l'invenzione della patata lessa! Si perche' il confronto con KS per dimostrare l'idea super si fa autogoal quando offre poi il concetto di esclusive che ha inventato proprio KS. Per andare originali si e' deviato sui dexterity che sono probabilmente tra i giochi piu' di nicchia e meno diffusi e non certo per mancanza di prodotti, ma proprio di interesse. Ammiro comunque l'onesta' di dire che la scelta del dexterity ha salvato un gioco dalla non pubblicazione, ma consiglio di avere piu' fiducia nei propri mezzi e non buttarsi giu' deviando su altro. Buona fortuna...

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  4. Tanto hype per Raistlin e per il suo Warstones!

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  5. Son davvero curioso di vedere il gioco nella sua veste definitiva..😀😀😀

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  6. Ottima persona Raistlin, ho avuto l'ocasione di giocare con lui e di tenere in mano le Power 9...

    Tullaris

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  7. in bocca al lupo a raistlin e tanis ;)

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  8. Il Mago Blu- ;)

    Che fai? Non racconti piu' delle interminabili partite a Magic... giocate con mazzi monocolore, con Luigi e Diego... dove tu ti destreggiavi con ogni colore ... mentre io andavo di Contromagia a ripetizione? ;)

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