martedì 1 aprile 2014

Stasera trittico di giochi ISOLA

Mi piace l'idea di proporre ai miei sgarruppati compagni al tavolo un menù a tema: degustazione di più giochi con uno stesso denominatore comune, sia esso il nome dell'autore sul coperchio della scatola, una certa ambientazione o la meccanica che governa il gioco.
C'è indubbiamente una forte dose di spocchia mista a celodurismo, nei tentativi del master di guidare i palati altrui verso abbinamenti ridondanti (col sempreverde rischio di saturazione), ma anche la voglia di offrire tutte le sfumature possibili di un certo sapore, con la promessa di un'indigestione coi crampi, più che di una semplice abbuffata. E in attesa di poter imbastire la mia tavola con cene tematiche a base di Feld, buffet luculliani di cinghiale in tutte le salse, filler food e survival horror zombeschi all you can eat, ecco la prima tappa del tour gastroludico dello Slow Dice:
- Trittico di Giochi Isola
I consigli della Barba: i giochi vanno scelti e presentati con un certo ordine, in modo da riuscire a imbastire un minimo incipit narrativo, un canovaccio sul quale ricamare, per quante digressioni, licenze e vagheggiamenti post luppolo ci andremo a concedere .
Abbinamenti consigliati: birra artigianale Rubra (birrificio Boero) e\o birra artigianale Geisha (birrificio Troll), da gustarsi in quest'ordine.
Guarnizioni: Caffè, Cioccolatini alla Grappa Sibona, quadretti di cioccolata 99%
Benvenuti al mio tavolo. Si comincia.

SANTA CRUZ
L'avventura comincia un sabato sera cannibale, in un fazzoletto sperduto d'oceano, fra aria salmastra, paguri raminghi e gabbiani che sembrano virgole d'inchiostro all'orizzonte. ErProsciuttaro è un giovane imprenditore, un po' genio e un po' spaccone, con dopobarba al basilico balsamico di Prà e una macchina ammaccata sul davanti. Melonia è una giovane puerpera col pallino dell'arredamento compulsivo, e sogni di vasche da bagno riempite a sushi e speculazioni immobiliari. E poi c'è lui, l'Uomo Con La Barba, amante del lato b delle donne e venditore d'aria fritta, faccendiere troppo impulsivo per azzeccarla mai giusta. Santa Cruz rappresenta lo sbarco sull'Isola. I tre coloni approdano sulla costa da tre attracchi diversi, ognuno con un piano ben preciso in testa. L'espansione edilizia è lenta ma inesorabile: ben presto i colori dei segnalini coprono ogni centimetro della mappa e si comincia a sgomitare. A distaccare il resto del gruppo è subito ErProsciuttaro, che intuisce velocemente la necessità di diversificare e conquistare obiettivi di tutto un po'. Punta all'oro, agli uccelli tropicali, a piccoli insediamenti di pecore, cataste di legno, pesce, zucchero e guarda con cupidigia anche il mio nintendo ds sulla mensola. Gioca le sue carte e i suoi bonus incurante delle conseguenze, sereno come se giocasse una partita a Doom in God Mode.
L'Uomo Con La Barba e Melonia passano la partita a inseguire, beandosi di piccole e sporadiche rimonte che li portano in testa per fugaci momenti. Alla fine dei due turni previsti l'Isola puzza inequivocabilmente di basilico: è il trionfo dell'uomo di Zena. La Barba e Melonia affogano i dispiaceri in progetti di tajarin al granciporro ingollando bicchierini di caffè nespresso (oh belin!).
TOBAGO
La sacerdotessa del filler non ci sta a mangiar la polvere un'altra partita e forte del giocare in casa sul suo board game preferito parte subito in quarta (anzi in quinta piena). Tobago rappresenta la corsa al tesoro.
Colonizzata l'Isola e messe via mappe nautiche e sestante, non resta che sputarsi sui palmi, imbracciare le vanghe e cominciare scavare.
Questa volta nessun guanto di velluto nè sorrisini fra i rivali: non si scava per trovare un tesoro ma per toglierlo all'avversario. La sorte sembra arridere all'uomo col mento scolpito nel pelo, che sceglie di non correre con la jeep (se non per gli amuleti) ma spendere i propri turni solo per le carte frammento. ErProsciuttaro azzarda e paga salata una maledizione da 6 monete d'oro, che gli esplode nelle mutande regalandogli il brivido di una scorreggia gassosa.
Melonia non riesce a dar la stoccata e gigioneggia fra due tesori incapace di decidere, come un colombo stordito dall'abbondanza di due filoni di casereccio, uno a destra e uno a sinistra. Potrebbe essere colpo partita per l'Uomo Con La Barba, ma non è l'ipertricosi il vero punto debole del mannaro, quanto invece: A-l'autoreggente 15 denari B-l'incapacità di saper cogliere le occasioni. I due, quindi, menano per l'ennesima volta il can per l'aia, offrendo il fianco a ErProsciuttaro che forte di una riserva di amuleti con la quale potrebbe giocare aggratis altre dodici partite a Tobago, impone ancora una volta il suo gioco.
Al conteggio finale vince quindi ancora il genio sregolato, segregando La Barba a reggere il moccolo in seconda e Melonia a piantar fagiolini in terza.
L'ISOLA PROIBITA
"Siamo arrivati, abbiamo preso quello che c'era da prendere e ora dobbiamo schizzare via prima di finire a far da mangime ai pesci"
L'Isola Proibita rappresenta il climax dell'avventura, il finale col botto. A inizio film i giocatori erano avversari, remavano contro, si osteggiavano e odiavano l'un l'altro. Ma una volta sbarcati e arraffato ciò c'era da arraffare, si sono ritrovati a dover affrontare un'antica maledizione. L'isola sta affondando velocemente, e l'unico modo per salvarsi è collaborare e fuggire insieme con l'unico elicottero disponibile.
Il finale è frenetico, troppo per l'ora tarda: il gruppo si gioca la carta "terzo caffè della serata". La conformazione dell'atollo è affidata a ErProsciuttaro che sceglie la sobrietà dello stile a cazzo di cane (cioè prima comincia con un quadrato, poi si ricorda "Andre: com'è che si faceva il teschio?", per concludere con l'inevitabile "Boh, raga, io butto le tessere a muzzo"). Un rettangolo sbilenco è quanto di meglio riesce a partorire la sua fantasia, ferma ai Ragazzi della 3°C e Lello Arena.
Non ci muoviamo male ma le carte buone tardano ad arrivare e l'isola sembra una donna alla 24esima ora di travaglio alla quale abbiano appena negato l'epidurale. Paghiamo duro gli affondamenti e a me tocca il ruolo del tacconatore selvaggio, mentre a Melonia va l'onere di recuperare manufatti (ne recupera da sola 3 su 4). ErProsciuttaro dovrebbe fluidificare a centrocampo ma forse spossato dalle vittorie precedenti ha la stessa capacità lubrificante di una carrettata di sabbia e brecciolini.
Il tempo scorre impietoso e ci va di lusso che la tessera elicottero spunti fuori solo nelle fasi finali. Reggiamo i molti affondamenti a chiappe strette e riusciamo a montare sull'elicottero quando ormai il terreno ci sta franando sotto i piedi (vedi foto a lato).
Fuggiamo dall'Isola Proibita sulle note di Eve of Destruction di Barry McGuire, mentre l'oceano blu inghiotte l'ultima tessera. Scorrono i titoli di coda e mentre ErProsciuttaro e Melonia limonano felici l'uno fra le braccia dell'altro, io, manufatti stretti al petto, medito di spingere giù i miei soci dall'elicottero e non dividere con nessuno i tesori raccolti. Alla fine rinuncio e lancio un cenno d'intesa ai miei compagni di viaggio, come a dire "Ce l'abbiamo fatta"
Ma è tardi per tornare indietro, oramai mi sono guardato dentro ed ho capito di essere io la mela bacata del cesto.
Presto li tradirò, mi imbarcherò con loro per un'altra avventura fingendomi "socio" e al momento buono pianterò loro un pezzo di metallo proprio in mezzo alle scapole.
E' così che andrà.
E' solo una questione di tempo.
Non puoi sfuggire a quello che sei e qui il mostro sono io.

Saluto gli amici sul pianerottolo.
"Allora, piaciuto Santa Cruz?"
"Carino, molto carino. Sia il meccanismo dei mazzetti di carte precostituiti che gli obiettivi che impattano su tutti i giocatori"
"Bella serata, Andre"
"Saluta Francy e la bambina"
"Buonanotte"
"Buonanotte"
Chiudo la porta.
Metto bicchieri e tazzine nel lavandino, richiudo il tavolo.
Spengo tutte le luci.
Mi infilo sotto il piumone.
Nel buio della notte, solo lo scintillio del mio ghigno malsano.

10 commenti:

  1. La sacerdotessa del filler2 aprile 2014 alle ore 05:22

    Andre...puerpera? Not really my thing, even in role-playing.^__^;;;;
    Ti perdono solo perche' mi hai definita "giovane", perche' con l'approssimarsi del compleanno fa sempre piacere @__@
    Baci,
    Mel

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  2. Hai beccato due giochi che miro da un po' (il terzo è già sulla libreria).... tobago (che credo prenderò, magari già a Modena) e santa cruz che mi invoglia forse più per il prezzo che per le meccaniche...
    qualche giudizio sui 2 giochi? (vedo che sei onnivoro come me e che hai dei gusti abbastanza simili).

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  3. stai diventando lo Stephen King dei boardgames...diabolico!!

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  4. Post stupendo! Vorrei tanto averti io come compagno di gioco! Non è che esci con qualche espansione? .... Anche se ora ripensandoci, poi dovrei stare attento 1 a qualsiasi oggetto di valore in casa 2 a vari pugnali diretti alla mia schiena

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    1. Ciao Rabbino e grazie. ^_^
      Beh, se capiti dalla parti della città del gianduiotto una partita tematica si tira su.

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    2. ahah! se mai capiterà, (auto)invito accettato

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