giovedì 6 marzo 2014

Lo schiaffo di Melonia

Quelle giornate che le cose non vogliono proprio girare, non c'è verso, e per quanto vi sforzate e vi affannate non cavate il famoso ragno dal buco.
Sono giornate nate male, bachi, cacche di cane che vi finiscono sotto il piede il giorno che avete i sandali, errori di programmazione che non è possibile nè piegare nè domare in alcun modo. Ma se non è possibile contrastarle o correggerle, queste giornate di emme, si può almeno imparare ad annusarle, intuirle, sentirle arrivare. E una volta riconosciute non mettersi di traverso, non opporsi al flusso di emme, ma lasciarsi trascinare dalla piena con gran economia di bracciate, schivando solo gli scogli più aguzzi, aspettando solo l'alba del giorno nuovo.
Perchè basta resistere 24 ore. Domani andrà meglio. Fidatevi.

Di solito comincia fra le quattro mura domestiche, la mattina al vostro risveglio, un declino lento, mimetico, insospettabile, non so: la moglie che vi avverte che passerete il sabato pomeriggio insieme all’Ikea alla ricerca di una mensola angolare, e poco dopo, già vestiti e pronti per uscire mentre estraete l'immondizia dal bidoncino sotto il lavandino, il sacchetto si lacera colando gli avanzi della cena sul pavimento.
E uscite di casa per andare al lavoro in ritardo. Non mezzora, perchè mezzora vi farebbe scattare il campanellino d'allarme: dieci minuti soltanto. Sufficienti comunque a imbottigliarvi nel traffico.

Ho realizzato che era una di quelle giornate solo in tarda mattinata, quando l'installazione di un blando Acrobat Reader ha causato un errore irreversibile protezione modulo contattare l'amministratore di sistema senti pure Bill Gates se ci ha qualche idea, sul pc di un utente.
Ho annusato la giornata ma mi son detto "Ehi, comunque vada oggi è venerdì. E stasera seratona board games con ErProsciuttaro e Melonia". 

Grave errore sottovalutare le giornate di emme.

Me la sono giocata male, lo ammetto, completamente fuori tempo come le mestruazioni il giorno di san valentino, impaziente come un pokerista che di fronte a un full servito ridacchi "Ehm...raga raddoppiamo il piatto e facciamo un giro senza cambiare le carte?". Forse dopo un'intera giornata a non imbroccarne una avevo bisogno di portare a casa un punto, forse mi sono giocato 'sto all-in pensando "Massì, Melonia sarà pronta".
E così dopo mesi e mesi a lavorarla ai fianchi con filler sempre meno filler e german travestiti da cooperativi ("Questo è un cooperativo atipico...siamo uno contro l'altro...ma poi alla fine facciamo la pace") ho calato il carico da undici e messo in tavola TRAJAN.

Mettendomi di fatto di traverso al flusso.

Trajan è il mio primo Feld. 

Gioco di piazzamento con livello di difficoltà "per esperti" secondo blog molto più seri del mio, ambientato qualche secolo prima di Cristo nella Roma bene di patrizi e gladiatori ispanici, è un titolo che mi ha fatto sbavare sin dal primo istante. E' un german ricco di opzioni e strategie possibili, con piogge scroscianti di punti a destra e a manca(la). Contrariamente ad altri titoli tedeschi più avidi e severi nell'assegnazione di punti vittoria e risorse ai giocatori, la difficoltà maggiore di Trajan consiste all'inverso nel gestire tanta abbondanza, un tripudio di strategie e punti che sembrano rotolare da tutte le parti come palline del pachinko. Per spiegarla con una sobria metafora:
Caylus -> Ilona Staller entra in un carcere e i detenuti si scannano l'un l'altro per riuscire a bombarsela. Tu sei uno dei detenuti.
Trajan -> George Clooney entra in un carcere femminile con due bicchieri di champagne in mano. Tu sei George Clooney.

ErProsciuttaro ha intuito sin dai primi turni l'importanza del foro che attualmente considero la spina dorsale di tutte le strategie di Trajan, e grazie a un paio di belle giocate fra le scodelle del mancala ha cominciato a raccogliere tesserine come margherite nel prato. Più diesel e in sordina io e Melonia. La sacerdotessa del filler ha affrontato i suoi turni con la prudenza di chi teme di sbagliare e tempo di prendere confidenza con le meccaniche si è ritrovatata rincorrere un Prosciuttaro oramai irraggiungibile. Io, forse troppo concentrato sulla spiegazione del gioco (che pallista!) ho giocato malissimo, raccogliendo poco e imbroccando peggio. Alla fine dei quattro turni le richieste del popolo inevase mi hanno dissanguato relegandomi a fanalino di coda del gruppo.

Non so se per ansia da prestazione o troppo concentrato sul far piacere Trajan ai miei soci (prima partita assoluta), ho giocato male, distratto, assente, e la partita è si è trascinata fra dubbi del regolamento (miei) giocate meste (Melonia) e smargiassate di un insolito Prosciuttaro, che ci doppiava dando di clacson con sigaretta sopra l'orecchio e braccio fuori dal finestrino.

Per evitare che il gioco fosse definitivamente cassato per colpa di una serata sbagliata, ho proposto la sospensione.
Partita non conclusa e gioco riposto nella scatola sulle lapidarie note di: "Andre: non mi è piaciuto per niente" di Melonia.
Ricordo che in terza media quando Anna M. della quale ero innamorato cotto mi disse che per lei ero solo un amico, soffrii molto meno.

Con la morte nel cuore ma intenzionato a non chiudere la serata con un fail, sicuro di vincere facile con un coop di ambientazione asian (Melonia ed ErProsciuttaro hanno il ramen nelle vene), ho cavato fuori dal cilindro GHOST STORIES.

Beh... non è stata proprio tutta 'sta gran genialata.
Ghost Stories è un gioco con un livello di difficoltà settato su "bestemmia", e nonostante io, ErProsciuttaro e Melonia si sia piuttosto abituati ai cooperativi, le abbiamo prese sazi, anzi di più.
Senza troppi complimenti e in pochissimi turni, Ghost Stories ci ha letteralmente preso a calci nel culo.

Le abbiamo prese indiscutibilmente, senza alcun "Forse se solo al quinto turno avessimo..." all'orizzonte.

Mi fido del giudizio e dell'obiettività dei miei soci, quindi so che la bocciatura di Ghost Stories non ha niente a che vedere con la sconfitta (le abbiamo prese tante e in tanti altri giochi, siamo ben allenati a perdere). GS è un gioco difficile e su BBG ci sono lunghe discussioni su certi aspetti del gioco che non convincono una fetta dei giocatori (troppo dipendente dal caso, non esiste un vero e proprio progress, è possibile perdere anche giocando in maniera perfetta).
Ma a me piace. E' hardcore, politicamente scorretto, frenetico, ingiusto e i giocatori sono in balia del fato...è realistico! (anche nella vita, nel lavoro, nelle amicizie capita che tutto vada a puttane, anche giocando in maniera impeccabile).
Confido che i soci vorranno concedergli una seconda possibilità.

Alle porte dell'una di notte mi sono giocato l'ultima carta che avevo a disposizione: BIBLIOS.
Filler leggero che da un po' mi tiene compagnia, ma che non avevo ancora sottoposto ai compagni di merende.
Ho incrociato le dita, distribuito le carte e ....
Biblios è piaciuto. Molto. Primo e unico gioco promosso della serata.
Mezzora dopo ho salutato ErProsciuttaro e Melonia sul pianerottolo e chiuso la porta di casa.

"E' passata la mezzanotte" ho riflettuto sparecchiando il tavolo "Siamo già nel giorno nuovo, la giornata di emme è già IERI".
Non puoi vincere sempre.
Non puoi pretendere che i giochi che piacciono a te piacciano sempre anche agli altri, neanche se si tratta di un capolavoro come Trajan.
E soprattutto non metterti di traverso al flusso. Mai.
Non la scampi.
Non c'è verso.
L'unica è prendere tempo e aspettare che la lancetta superi la mezzanotte.
Da lì in avanti puoi vincere anche con Biblios.

18 commenti:

  1. Dalla commozione o dal ridere?

    Jocularis sei un fedelissimo!!
    ^_^
    ps: sia chiaro: abbiamo sempre un caffè in sospeso noi due, eh

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    1. Ormai ti leggo con mia moglie prima di adformentarci. Domanda: ma GS è dipendente dalla lingua? So che in ita non esiste...

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    2. Indipendente dalla lingua. Io ho scaricato il manuale ita dalla Tana.
      Gioco consigliatissimo!
      ^_^

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  2. Mi piace come hai minimizzato il massacro trajanesco che ti ho inflitto. ^_^

    Comunque Biblios spacca, in tre e' assolutamente perfetto!

    Ti aspetto stasera...con una scatoletta fresca di stampa, se i Nove collaboreranno.

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  3. Oh, scrivi be un bel po! ti fai leggere con piacere! peccato che ami trajan che penso sia in fondo alla mia lista dei Feld, il primo della lista dei feld chiaramente è in the year of the dragon, un capolavoro che ti consiglio.

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    1. Grazie Federico ^_^
      Per adesso ho solo Trajan e Burgundy ma credo che lentamente mi prenderò tutti i titoli di Feld.

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  4. @Federico: non sai cosa hai appena causato con questo commento xD

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    1. Non è affatto vero, non ho alcuna intenzione di prendermi In the Year of the... ordinato!

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  5. Beh effettivamente Trajan è un mattone sia da spiegare che da giocare anche per gente che come me ha quasi tutti i giochi di Feld; piuttosto buttati su Amerigo che la torre fa sempre la sua figura (e se proprio va male la puoi usare come ciotola per il gatto/cane domestico)

    ps: Blog fantastico cmq

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    1. Ciao. Sai che alla fine Trajan non mi sembra poi così ostile?
      Pensavo molto ma molto peggio. Ha tanta roba, è vero, ma le cose che poi fare mi sembrano piuttosto intuitive grazie anche a tabellone e schede "parlanti".

      ps: grazie1000!

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  6. Trajan lascia la percezione di essere un gioco facile perché i punti in qualche modo li fai sempre, ma quando hai capito come farne Tannti é giá troppo tardi e non c'é più possibilità di rimonta. Io ad esempio alla prima partita ho giocato con un esperto: ricordo che non vedevo l'ora che finisse, non perché non mi piacesse il gioco...ma perché il mio avversario mi stava facendo troppo "male" :-(
    p.s.:mitico Dado, ormai attendo con impazienza i nuovi post sul blog :-)

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    1. Per essere il mio primo Fedl Trajan mi piace un sacco. Questa settimana dovrei testare meglio Burgundy. Vedremo come andrà.
      Grazie della visita. Magari la prossima volta lascia anche il nome, così riconosco i tuoi interventi.
      Ciaux!

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    2. Guarda se ti vuoi fare del male con Burgundy prova la versione che si trova online, asincrona fai un turno quando hai tempo e nessuno ti mette pressione, puoi tenere aperte una decina di partite cercando di intrufolarti in quelle dei "pro" player per guadagnare più punti per scalare la classifica.
      Che poi ti ritrovi a premere F5 per chiudere e battere tua moglie che è entrata nella top 100 :(
      La trovi su http://www.boiteajeux.net/index.php

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  7. Ciao Andrea, il problema grosso in questo caso non è stato tanto il gioco, quanto probabilmente a chi l'hai proposto, ossia "la sacerdotessa dei filler". Anche se avevi spianato il terreno, forse per il famoso salto del guado, hai osato un po' troppo... Hai sottostimato la distanza fra le due sponde e qualcuno nel saltare è caduto nel fosso! Il "problema" (e metto problema fra le virgolette) di Trajan, al di la della difficoltà, risiede più nella sua prerogativa di gioco in solitario. I momenti di interazione avvengono sulla plancia centrale, ma la pianificazione si fa sulla propria plancia individuale, con il noto sistema derivato dal mancala. Il giocatore in quel momento è un po' abbandonato a se stesso. Si ritrova a dover fare molti calcoli e da solo. Se alza la testa vedrà altri giocatori con la testa china a fissare la propria plancia (e qualcuno che controlla il suo profilo facebook sul telefonino). Per un giocatore scafato questa cosa non costituisce sicuramente un problema, ma per un giocatore alle prime armi può essere disorientante. Io sono un grande estimatore di Feld e come ti ha suggerito qualcuno prima di me, probabilmente Trajan non è il Feld più adatto ad attirare nuovi giocatori. Rimanendo su Feld, penso sia consigliabile iniziare con qualcosa di più semplice: Amerigo giustamente è un'ottima opzione così com Notre Dame. Sarebbe interessante capire anche qual'è stato il percorso, perchè saltare da Dobble a Trajan è un discorso, passare attraverso un Ticket to ride o un Takenoko un altro (e sicuramente aiuta)! Capisco la tua frustrazione, è davvero terribile quando proponi un gioco che ti esalta ed il commento più entusiasmante che riesci a raccogliere è "meh"... Altra cosa che può aver influito negativamente sull'esperienza è, che da quello che mi sembra di capire, erano rimasti (o sono affiorati durante la partita) dubbi sull'interpretazione del regolamento. Il duro compito di chi propone il gioco in questi casi è quello di essere "impeccabile" (lo so non è sempre facile...). Eventuali dubbi generano insicurezza nel giocatore alle prime armi che sommata al disorientamento di cui prima, diventa letale. Detto questo ci sono assolutamente anche le giornate "no", in cui i titoli "pesanti" è meglio lasciarli sullo scaffale. Concludo questo logorroico intervento, esprimendo il mio rammarico per il fatto che tu non sia residente nella mia città! Il mio gruppo di gioco conta molti estimatori di S. Feld e quindi potremmo essere d'aiuto nel proporre un percorso idoneo all'esplorazione del suo ampio catalogo ludico! Rinnovo come sempre i miei complimenti per il tuo ottimo lavoro di blogger!

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    1. Uellà Pollo!
      Mah, ti dirò la verità: non sono più così sicuro che si tratti (solo) di servire i giochi “gradualmente”, abituando il palato dell’amico a piccoli bocconi.
      Sono d’accordo: non puoi prendere un completo novizio Solo-Monopoly e sbatterlo di violenza su Trajan, ci va un’introduzione morbida.
      Ma non è neanche detto che tutti seguiranno il percorso completo da filler a cinghiale, da Fantascatti a Twilight Imperium. Alcuni si fermeranno prima, tra l’altro ben contenti e soddisfatti.
      Melonia non è una novizia, ha diversi giochi alle spalle (solo qualche sera fa ci siamo sparati una serata Pandemia con finale al cardiopalma… ne parlerò nei prossimi post) e nel suo curricula ci sono Tobago, Quarriors, Carnival Zombie, L’Isola Proibita, Finca, Room25, senza contare lunghe sessioni serali a NetRunner contro ErProsciuttaro. Insomma: avrebbe tutte le carte in regola per passare a cinghiali molto più cicci ma semplicemente non le interessa. Non le piacciono. Non sono nelle sue corde, per usare una mia espressione ricorrente.
      Come a me piacciono i film di animazione e i capolavori di Miyazaki ma odio e dico ODIO dal profondo del mio cuore i cartoni della Disney dove cantano ogni tre per due.
      Qualche mese fa ho portato mia figlia al cinema a vedere Frozen e per tutta la durata del film ho sognato di sgarrarmi le vene con la linguetta della pepsi.
      Beh, Trajan è stato un passo falso, un tentativo che comunque sono contento di aver fatto, almeno non ho il rimpianto di non averci provato.
      E’ un po’ come quando propongo a Francy, che non ama i film horror, di guardarci insieme l’ultimo Saw.
      So che mi dirà di no, che non sono il suo genere, però io sono un uomo istintivo e l’uomo istintivo fa sempre la mossa sbagliata.
      ^_^

      ps: grazie Pollo!

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  8. Ottimo post, molto divertente... secondo me l'idea del livello di setting "bestemmia" verrà rubata a breve :-)
    Secondo me Trajan non ha retto perché non hai reso bene l'abientazione: Traiano è vissuto un secolo dopo Cristo, non qualche secolo prima ;-)

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  9. Sono profondamente interessato a Trajan mentre, almeno a vederlo dal sito di Uplay, mi attrae meno Biblios ... è così bello? E' molto influenzato dal caso?

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