martedì 11 marzo 2014

Drammi familiari e Coloretto per giocatori di 4 e 68 anni

Nelle ultime settimane è successo un fatto piuttosto curioso, nella mia famiglia: alcuni zii e zie sono venuti a male parole mentre giocavano a carte. A dire il vero non è la prima volta che litigano durante una partita (e neanche la seconda e neanche la ventesima), ma in questa particolare occasione gli animi si devono essere piuttosto scaldati, perchè una delle zie (probabilmente la giocatrice più incallita della compa, una di quelle che quando si gioca a coppie preferisci avere contro che insieme) nei giorni successivi ha annunciato che lei non giocherà più.

Da che mi ricordi io nella mia famiglia, in occasione di eventi pantagruelici come pranzi di natale, cenoni di capodanno, compleanni vari ma anche semplici pranzi da hobbit la domenica, mentre noi ragazzini stavamo in giardino a tirare con l’elastico alle lucertole sul lato lungo della casa o a catturare le vespe giganti che ronzavano attorno alle pesche, i grandi sedevano attorno al tavolo per giocare a:
- Pinnacola
- Scala 40
- L'asso che corre (che nella mia famiglia tutti chiamano Piccozza non chiedetemi il perchè)
Conoscendo il carattere sanguigno e sul facinoroso andante di alcuni zii, il ginepraio familiare non mi ha minimamente stupido (anche se ammetto di esser piuttosto fiero dei miei genitori, che avendo annusato il napalm che c'era nell'aria già parecchi anni fa, hanno definitivamente rinunciato ad unirsi al tavolo verde col parentado), tuttavia l'episodio mi ha incuriosito...molto incuriosito.
Lo ammetto: non sono sicuro di riuscire a immaginare di giocare al medesimo gioco per 30 anni e sempre con le stesse persone (ho delle foto dell'estate del 1982 a Sottomarina di Chioggia in cui si vedono gli zii che giocano a Scala 40 sotto un nugulo di ombrelloni legati fra loro).
Ma è il litigio dei fratelli, le male parole, a conferire a questo quadro le pennellate dell'astratto.
70 anni sulla pelle, 30 dei quali passati a giocare a Scala 40 e amano ancora questo gioco così tanto da riuscire a insultarsi e a non parlarsi più?

Sono un giocatore irrequieto, incapace di soddisfare la propria fame. Non riesco a fermarmi troppo tempo sullo stesso gioco, anzi non riesco a fermarmici sopra neanche il minimo sindacale: mentre sono in coda al negozio per pagare la scatola che ho sotto il braccio già addocchio i prossimi acquisti sullo scaffale, cercando di dar loro una priorità: prima questo, poi quello, poi quell'altro... e non rispetto mai la scaletta che mi ripropongo perchè giornalmente blog e forum e anteprime me la stravolgono.
Il mio "gioco preferito" è sempre quello che non ho ancora comprato, e i tre giochi che mi porterei dietro se dovessi passare un anno sulla famosa isola deserta sono diversi da quelli del mese scorso e non sono neanche sicuro che saranno gli stessi di domani mattina. E' come se ogni gioco fosse la singola tessera di un gioco più grande, o una spezia spolverata su un uber-arrosto che diventa via via sempre più buono e sempre più irraggiungibile proprio perchè continuo a condirlo.

Le cose che mi piacciono di Coloretto:
- costa 12 euro
- estremamente portatile (un mazzo di carte: ve lo infilate nel marsupio e ce l'avete sempre dietro)
- da 2 a 5 giocatori (che è una bella rosa)
- puoi giocarci con tutti ma proprio tutti
- i camaleonti sono una figata

Due righe due sulle meccaniche.
Il mazzo è costituito da carte camaleonte di 7 colori diversi e qualche camaleonte psichidelico che funge da jolly. Le azioni possibili nel turno sono soltanto due: pesca una carta camaleonte e posizionala su una fila a disposizione di tutti, oppure raccogli tutta una fila. Una volta che un giocatore decide di raccogliere una fila, ordina le carte davanti a sè, suddivise per colore. Più è lunga una fila colore, più punti vale. La difficoltà è rappresentata dal fatto che ogni giocatore guadagna punti soltanto su 3 colori, gli altri colori raccolti gli valgono punti in negativo, quindi bisogna giocare sia per sè che contro gli altri.

Coloretto è un filler leggero e divertente, di quelli che puoi giocare chiacchierando e con i rumori di una birreria di sottofondo, ed è sufficientemente rapido da poterlo incastrare ovunque a bordo serata, fra il caffè e il momento del "Che dici amu, ce ne torniamo a casa?". E' semplice e immediato da riuscire a tirarci dentro chiunque: grandi, piccoli, diffidenti novizi, fillerofili sudaticci, Risikofili calvi, UweRosemberofili all'ultimo stadio, donne casualmente al tavolo, divoratori di cinghiali....
L'ho giocato con mia suocera, 68 anni, che di norma non gioca neanche ai tradizionali giochi di carte, e le è stata sufficiente una partita per comprenderlo e chiedermi "Ne facciamo un'altra?". E l'ho giocato con i miei genitori, e alla seconda partita mio padre, che negli anni 80 giocava a scacchi un giorno sì e l'altro pure contro le scacchiere elettroniche della Fidelity e della Mephisto con ottimi risultati, metabolizzate in due turni le regole e il bugiardino punti davanti a sè, ha cominciato a mettermi i bastoni fra le ruote in maniera chirurgica (vincendo, tra l'altro).
I camaleonti colorati piacciono un sacco e devo ammettere che quando li tiro fuori anche i bambini vengono a chiedermi di giocarci.
Eccovi quindi la mia variante per i più piccoli (testata su un gruppetto di bambine di 7-5-4-4 anni)
-si posiziona il mazzo al centro del tavolo e a turno ogni giocatore pesca una carta. Ogni carta pescata viene posizionata accanto al mazzo, a faccia in su.
-quando si pesca un camaleonte dello stesso colore dell'ultimo posizionato a terra a faccia in su, si prendono entrambe le carte e si mettono davanti a sè
-quando si pesca un "2" si scelgono e si prendono 2 carte fra quelle a faccia in su
-quando si pesca un jolly, si prendono tutte le carte a faccia in su
Alla fine del mazzo, chi ha la fila col colore più lungo (sommando jolly e +2), vince la partita. Nota: visto che si tratta di una variante per bambini consiglio di "manipolare" un po' il mazzo in modo da distribuire +2 e jolly con una certa armonia.

Gran finale
Non c'è alcun gran finale e non c'è neanche una morale, spero non vi aspettaste davvero un "Ho portato Coloretto ai miei zii e ora ci giocano tutti insieme e vanno d'amore e d'accordo".
Il dubbio che la colpa non sia tutta del carattere fumino di alcuni fratelli ma più realisticamente di un film che si ripete da 30 anni come il giorno della marmotta, mi è venuto eccome.
Personalmente credo che potrei dare di matto anche su un gioco puccettoso come Bellafiorella dell''Haba, se giocassi solo a quello per i prossimi 30 anni.
Comunque per fugare qualsiasi dubbio: no, non ho buttato acqua sul fuoco con Coloretto.
Che se la vedano fra fratelli.
I camaleonti rimangono nel mio marsupio, pronti ad essere cavati fuori per una partita in notturna con qualche compagno di merende, o per una foto nel light box insieme ai primi germogli di habanero orange della semina 2014 (così' sapete dove ho scattato la prima foto).

Post Camaleontum
A testimonianza di quanto raccontavo sopra... Coloretto non era in programma. Poi ho visto la Minuta di TeOoh su youtube e me lo sono comprato (entrambe le edizioni, perchè quando svacco io svacco per bene).
Ai vari Pinco11, Pollo, Azhag, TeOoh, Max, CptWasp, Alkyla ... gentilmente...lasciatemi i vostri recapiti telefoni, perchè un giorno mia moglie si incazzerà di brutto, e io le dirò che è tutta colpa vostra, che io non volevo comprare tutta quella roba, che mi avete ipnotizzato, che mi avete costretto...che mi avete...che voi...............
E' ora che vi prendiate le vostre responsabilità, maledetti pusher.

12 commenti:

  1. Complimenti come sempre....
    Devo ammettere che dopo aver visto le foto dei camaleonti della versione nuova non so se riuscirò a trattenermi dal comprarne una seconda copia....
    Ti aggiungo la variante a coppie che in estate ha consentito a me e alla mia compagna di non lavare quasi mai i piatti.
    Apparecchi il tavolo come una partita a 4 e le coppie si dispongono come a scala 40 (uno di fronte all'altro). Tutti giocano normalmente solo che a fine partita si sommano i punti della coppia e li si confrontano con quelli dell'altra coppia. Con questa variante si apre ad una nuova meccanica (il cercare di fare un bel mazzetto anche per il compagno).
    Inutile dire che sono tassativamente vietati i suggerimenti.
    Complimenti per il blog

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    1. Quali altri peperoncini coltivi che mi è venuta curiosità?!

      Cris

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    2. Variante MOLTO interessante perchè aggiunge una terza opzione alle due "gioco una carta in questa fila sperando di raccoglierla al turno dopo" e "gioco una carta in questa fila perchè così rompo le scatole all'avversario", ossia: "Gioco questa carta sperando la prenda il mio socio".
      Bella idea davvero.

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    3. Negli anni ho coltivato un po' di tutto.
      La vetta della capsaicina credo di averla raggiunta con i Trinidad Scorpion 3 anni fa, che ho trovato peggio dei Naga Morich dell'anno scorso.

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    4. habanero orange... seee... e chi ci crede! :D

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  2. Complimenti per il blog! Signore, lei sa come si scrive.

    Coloretto è uno dei pochissimissimi giochi che mi sono sentito di proporre ai miei stagionati genitori: grande successo (a parte il fatto che mio padre ha tentato continuamente di vendere/scambiare tipo figurine i camaleonti...)

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    1. Grazie Cugino di Alf ^_^
      Ma dobbiamo provare a far giocare i genitori con la variante proposta da Mattia, che calca lo stesso meccanismo "del far punti in coppia" dei tradizionali giochi di carte.

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  3. Se provi la variante, fammi sapere com'è andata.

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  4. Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità! Infatti realtà ho già pronta una recensione di un gioco da 180 euro più qualche espansione che oserei dire fondamentale...
    Cmq hai ragione, dovrei sottolineare che l'acquisto compulsivo è da prendere sul serio. Ogni anno, troppi giocatori iniziano acquistando giochi senza pensarci e poi si ritrovano con ville al mare mai nemmeno aperte per cambiare l'aria. Ville magari ancora nel cellophane. L'acquisto compulsivo è curabile: non vergognarti. Parlane con il tuo farmacista, e ti segnalerà il gruppo con cui parlarne più vicino a te.
    Se lo conosci, lo eviti.

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  5. Scusa Andrea, ma perchè tirare in mezzo noi povere "vittime"... :(
    Siamo compratori compulsivi da molto più di te e non so come siano messi gli altri, ma mia moglie comincia già a dimostrare segni di evidente insofferenza quando porto a casa delle nuove scatole...
    A parte iscriverti all'associazione "Giocatori anonimi" come ti suggerisce TeOoh, puoi sempre ricorrere all'ampio catalogo delle frasi di circostanza del caso:
    "Non faccio niente di male"
    "Non ho altri vizi e poi non fumo neanche" (prima di usare questa devi almeno smettere di fumare)
    "Pensa a quelli che se li sputtanano nelle macchinette"
    "E' un espansione di un gioco che avevo già e quindi metto i pezzi dentro all'altra scatola..." (non è possibile utilizzarla se la scatola in questione è quella di Amerigo)
    "Non sono miei li ho ordinati per un amico"
    "Il corriere deve essersi sbagliato, mi organizzerò per il reso"
    "Toh, guarda cos'è arrivato! L'avevo ordinato talmente tanto tempo fa che me ne ero dimenticato..."
    "Invece di andare a mangiare fuori o al cinema, preferisco prendere un gioco almeno mi rimane qualcosa"
    ecc... ecc...
    Questi solo alcuni suggerimenti, se te ne servono altri, fai un fischio che ti mando tutto il prontuario... anni e anni di esperienza... ;)

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  6. Dado, alla fine della fiera forse il vero pusher sei tu!
    Siamo tutti qui a leggere le tue mirabolanti avventure con impazienza, come non capitava da tempo... la vera "droga" è il tuo blog! Hahaha!
    Scherzi a parte, Coloretto è di per se un OTTIMISSIMO filler, ma vedendo le varianti che avete proposto (nel mio caso sono interessato soprattutto a provare quella per i piccoli giocatori!) mi rendo conto una volta di più che c'è sempre da imparare!
    W l'inventiva! ;)

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  7. Ciao! un'amica mi ha passato l'indirizzo del tuo blog giusto oggi, e da quanto leggo vale proprio la pena seguirti! Ciao!

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