giovedì 31 marzo 2016

Perdona il padre

Gli anni che dimostro, seduto al tavolo con un dito di Nardini nel bicchiere e l'Eredità sulla Rai. Il Vichingo di spalle lava i piatti e si lamenta di qualcosa successo fra le corsie del supermercato col Cillit Bang.
Non lo ascolto. Il concorrente da Carlo Conti non è caduto nel tranello "Era ignoto: milite o mitile?".
Finchè gli Slipknot dallo stereo nell'altra stanza sfumano.
E RedBairon esce dalla sua cameretta. Sappiamo che fuma: è molto prudente ma caricando la lavatrice
il Vichingo ha trovato la velina di nylon di un pacchetto, appallottolata nella tasca di uno dei suoi jeans. Senza contare le Vigorsol, in ogni giubbetto.

Si siede con noi al tavolo.
Annuncia: "Devo dirvi una cosa. Che non vi farà piacere"

Il Vichingo fiuta il discorso serio e viene a sedersi. E' uno apprensivo, Viking.
Io invece sorrido. Già immagino. Deve aver letto su Gioconauta che Pearl Games ristampa TROYES e ha bisogno della mia postepay per comprarselo. Uguale a me alla sua età: stessa grana, stessa faccia da schiaffi.
"Cosa devi dirci?" chiede il Vichingo stropicciandosi le mani.
Prende fiato prima di parlare.
"Ho scoperto che... mi piacciono gli american".

Assalto Imperiale
American molosso d'ambientazione Star Wars per 2-5 giocatori, edito da Fantasy Flight e italianizzato dalla Asterion, abbondante nella scatola, dal prezzo importante [78€ su Egyp, mentre scrivo queste righe], e spudoratamente obeso nei contenuti.
Era da tempo, anzi dalla serata Descent a casa di Chrys , che si discuteva di tirarci sul tavolo un gioco di questo calibro, un american supersize come i veri americani nutriti a BigMac, irto di miniature, carte, token e minuterie di pregio, uno yokozuna della sua categoria, un top della gamma gigacalorico per quelle notti in cui anche il Fool's Good di Elvis sembra un club sandwich.
L'idea non era quella di accontentarsi o dispendere in più scatole ma di concentrarsi su una sola bestia grossa, tagliarla a pezzi, sugnarla intorno all'osso, ricoprirla con un mix di sale, pepe, ginepro, rosmarino, anice stellato e semi di coriandolo, e poi metterla a stagionare al buio, insieme ai nostri demoni.

"E allora? Credi che questa cosa cambi qualcosa in me o in tuo padre?" chiede il Vichingo.
Red si volta verso di me.

"Cambia, papà?"
Viking, da sopra la spalla del ragazzo, mi tira un'occhiata tipo machete vibrato sui giunchi.
"Ma no, ma no, tutto bene" riesco a balbettare
"Forte!" commenta Red sollevato, "Pensavo..."
"Pensavi?" gli chiede Vik
"Cioè...visto che papà...ogni tanto dice delle cose...le sue posizioni sono note....anche quel pezzo, quello dei Bastardi Senza Alea..."
"Ma no, Red, sai come è fatto tuo padre,  fa sempre quello un po'... Diglielo Dado!"
"Faccio sempre quello un po'"
"Quindi quelle cose non le pensi davvero" mi chiede il ragazzo
"Certo che non le pensa!" alza le mani al cielo Vik
"Pensavo di avervi deluso"
"Ehi! Guardami negli occhi" gli punta il dito il Vichingo "Tu non puoi deluderci. MAI. Hai capito bene?"
"Capito"
"Diglielo Dado"
"Eh?" 
Altro machete sui giunchi.


A Moncalieri c'è la prestigiosa Fiera del Bue Grasso, ma io e Vik andiamo a sceglierci la bestia direttamente a G come Giocare a Milano. Durante la passeggiata nei recinti fra gli stand, troviamo lo storico allevamento Asterion & Figli. Il mezzadro ci accompagna al tavolo dove sta il suo fuoriclasse, una gigantesca chianina marchiata a fuoco dalla Fantasy Flight. La scatola ondeggia quando la soppesiamo fra le mani, come una gigantesca mammella piena di latte.
"Ci siamo sbagliati sulla chianina" osserva Vik dopo la missione introduttiva, un'ora dopo, "Qui siamo di fronte a un pitbull bovino. Qui hanno incrociato fassone e angus argentino, con i caratteri grassi della Scottona Bavarse. L'hanno nutrita con pazienza e fieno buono. Hanno usato la genetica per ottenere un american complesso e ricco di dettagli. Non parliamo di chimica delle proteine ma di una carne così buona che puoi farne una battuta al coltello e mangiarla cruda, di nervetti di pregio, di una campagna grondante sangue Ribelli contro Imperiali.
Se il cinghiale è la massima espressione del german, indubbiamente il bovino lo è dell'american".


Mattatoio Vichingo

Per la mattanza viene scelta casa del Vichingo, piastrellata alta, più facile da ripulire dagli schizzi.
Arriviamo a mani vuote, di birre e di accompagnamento, ancora provati dalla Pasquetta insieme al ristorante, evento durante il quale ho visto il Vichingo ordinare e finire una fiorentina pesata 7 etti.

Asimmetrici ai due lati del tavolo, ci sediamo da una parte io e il Vichingo con i Ribelli, meno piacioni del solito nelle loro illustrazioni, e forti della forza e del nodoso bastone di Chewbecca, e dall'altro RedBairon con gli spocchiosi Imperiali, supportati nel lato oscuro da una medusa cibernetica con funzione autodistruzione & danno ad area.

"Per favore non fare quella faccia" mi avverte il Vichingo, prima di sputare il dentifricio nel lavandino
"Quale faccia?" chiedo
"Quella del: cosa abbiamo sbagliato?"
Mi sporgo nella cameretta. Red sta dormendo.
"Scusa se non ho applaudito alla notizia" mi difendo

"Maledizione, Dado, datti una svegliata, esci da quel Mesozoico nel quale sembri esser rimasto congelato con gli altri tuoi amici dinosauri"
"Ma che mesozoico?!? Io?!?!"
"Sempre a fare il maschio alfa: sono un geeeermaaaan, io faccio le tre di notte su Terra Mysticaaaaaa, io i bruciacervelli me li succhio come i gamberoni..."
"Io non parlo così"
"Certo che parli così. Sono il Dado Criiiitico, sono un german fighetto, solo giochi duri e puri..."
"Cerco solo di dare il meglio a mio figlio!"
"E allora smetti di essere così anacronistico. Se davvero vuoi il suo bene. Smetti di essere così 'Dado', e accetta la sua scelta. E soprattutto non sforzarti di perdonarlo, che non deve essere perdonato, perchè non ha sbagliato niente". 

Fatezzzz pzzresto!
La richiesta d'aiuto ci arriva via radio, gracchiante, a malapena comprensibile. In quanto Ribelli ci tocca intervenire, sempre e comunque, a prescindere dal rischio, anche solo per salvare un gattino arrampicato su un albero.
Se le istruzioni sono vere e non si tratta del solito gavettone pieno di piscio appeso sopra la porta dagli Imperiali, dovrebbe trattarsi di spegnere quattro terminali che governano uno scudo di forza. Potrebbe esserci una ricompensa, se ci riusciamo, una nuova carta equipaggiamento o un'abilità, ma anche un cazzo di niente, perchè noi Ribelli del bene si è contenti comunque, come bambini ben addestrati a ringraziare anche per il maglione della zia, a Natale.
Partiamo prudenti, perchè la missione introduttiva è stata abbastanza facile ma qui è già aperta campagna, e poi siamo ancora in scia Pandemic Legacy e il concetto di partita di prova non esiste più.
Camminiamo spezzando troppi rami sotto gli stivali e infatti dopo un po' gli Imperiali arrivano.
La fanteria ha lo stesso potenziale dei pedoni negli scacchi: sembrano piccini ma guai a sottovalutarli. Il droide sonda [la medusa] è una vecchia conoscenza: sappiamo del suo potere urticante, ma possiamo gestirlo. Il mitragliere è il primo vero cilicio attorno al membro: è un ammazza cristiani, anzi ammazza jedi, solo per oggi in offerta 3x2. E l'ufficiale imperiale è il secondo, con la sua abilità di muovere un'altra unità: ti tocca pensare anche a quello che farà lui.
Le prime scaramucce vedono il bene guadagnare terreno, con un terminale forzato tipo Windows Millenium e gli Imperiali anzi costretti a ripiegare. Ma è solo un attimo, perchè a ridosso del secondo settore la porta automatica che avevamo cortocircuitato e aperto, misteriosamente si chiude, tagliandoci l'esercito in due.
Eccolo, alla fine, il gavettone.
Ci incolliamo alla porta, forzando la serratura da un lato e rispondendo al fuoco degli Imperiali dall'altro.
Il Chewbecca imbastardito si immola per la causa, gettandosi con i suoi 218 cm sul mitragliere. Riesce a seccarlo, e comincia anche a percuotere sulla testa la medusa cibernetica, ma il pavimento è coperto da ciocche di peli e sangue.
Riusciamo finalmente a riaprire la maledetta porta, ma siamo troppo indietro, con le uccisioni, con i terminali, con tutto.
E mezzora dopo infatti l'Impero vince, barricandosi in sala macchine e aspettandoci, lasciando che sia il tempo a tracciare il nostro game over.

Componentistica di pregio e tanta ma tanta roba nella scatola: miniature, carte, segnalini, per un gioco che fa della modalità campagna - campagna immersiva - il suo vero punto di forza.
Un american sontuoso e ambizioso, un campione della sua categoria, che spero ci terrà compagnia per le nostre serate american del 2016 [nonostante oggi stesso il Vichingo mi abbia scritto dell'annuncio di Hasbro a stampare per la fine dell'anno - finalmente - HeroQuest 25].

Lo intercetto mentre esce dalla sua camera, intento a scrivere a qualche amico su whatsapp.

"Ehi, campione"
"Ciao pa"
"Pensavo... oggi ti andrebbe di andare a fare un giro in centro?"
"Devi comprare qualcosa?"
"Volevo... pensavo: potremmo prenderci un po' di dadi D20. Eh, che ne dici?"
"Papà...."
"No, che pensi subito, mica per il discorso di ieri sera... cioè, me li prendo per me, per Kingsburg, che li ho persi"
"Per Kingsburg non ci vanno i D20" ride
"E' che ho voglia di un bel gioco dadoso... di... prendere dei dadi, ma una bella manciata eh, e farli rotolare, lanciarli e vedere che esce..."
"Papà"
"Mettiamo un po' di pepe, dai, guarda che io sono uno spericolato al tavolo, tu non mi conosci"
"Ti voglio bene, papà"
Mi abbraccia.

12 commenti:

  1. ahahaha...
    che spettacolo sto post Dado!
    La storia è commovente nonostante fosse impossibile non immaginarsi te barbuto con la canotta bianca tipo Mario brega, Vik con la parannanza e le calze strappate, Red basso con i capelli brizzolati e il capoccione!
    ahahha oddio quanto rido ahahahah

    Cmq te lo dicevo che il lato american in te forte è!
    Assalto imperiale è veramente una figata!
    Abbandona sto mood del dado fighetto Tzerman... tu sei chily e cheeseburger doppio trash!
    Ci vediamo domani (visto che ora è già venerdi :D)

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  2. Post bellissimo; peccato solo per quella cosa su Troyes, mannaggia.

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  3. L'American Entusiasta estende la sua influenza sul dado, siamo commossi <3

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  4. ahahaha bellissimo questo post!
    sono disposto a pagare per vedere il vichingo che carica la lavatrice!
    oh papà. poi parliamo della paga settimanale eh...

    redbairon

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  5. Io non lo so se è solo perché sono ormai un gamer incallito, ma non riesco a smettere di sghignazzare, ho le lacrime agli occhi.
    Domozimurgo

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  6. ahahhahahahahhahahahhahahah STUPENDO.
    Grande Dado. Certo "dado" e poi German, stride. :P

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